149 research outputs found

    The effects of dietary insect meal from Hermetia illucens prepupae on autochthonous gut microbiota of rainbow trout (Oncorhynchus mykiss)

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    This study evaluated the effects of dietary insect meal from Hermetia illucens larvae on autochthonous gut microbiota of rainbow trout (Oncorhynchus mykiss). Three diets, with increasing levels of insect meal inclusion (10%, 20%, and 30%) and a control diet without insect meal were tested in a 12-week feeding trial. To analyze the resident intestinal microbial communities, the Illumina MiSeq platform for sequencing of 16S rRNA gene and QIIME pipeline were used. The number of reads taxonomically classified according to the Greengenes database was 1,514,155. Seventy-four Operational Taxonomic Units (OTUs) at 97% identity were identified. The core of adhered intestinal microbiota, i.e., OTUs present in at least 80% of mucosal samples and shared regardless of the diet, was constituted by three OTUs assigned to Propiobacterinae, Shewanella, and Mycoplasma genera, respectively. Fish fed the insect-based diets showed higher bacterial diversity with a reduction in Proteobacteria in comparison to fish fed the fishmeal diet. Insect-meal inclusion in the diet increased the gut abundance of Mycoplasma, which was attributed the ability to produce lactic and acetic acid as final products of its fermentation. We believe that the observed variations on the autochthonous intestinal microbiota composition of trout are principally due to the prebiotic properties of fermentable chitin

    Daily Dosing of Rifapentine Cures Tuberculosis in Three Months or Less in the Murine Model

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    Eric Nuermberger and colleagues found that after two months of treatment, mice with lung cultures positive for tuberculosis that received daily doses of rifapentine- and moxifloxacin-containing regimens converted to negative lung cultures. This finding could make possible the development of shorter treatment regimens for humans

    Intensidades da poda seca e do desbaste de cacho na composição da uva Cabernet Sauvignon.

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    A pesquisa foi realizada durante quatro anos, num vinhedo de Cabernet Sauvignon (Vitis vinifera L.), em Bento Gonçalves-RS. O objetivo foi determinar o efeito das intensidades da poda seca e do desbaste de cacho em variáveis relacionadas aos componentes de produção da videira e à composição do mosto de uva. Os tratamentos consistiram em dois níveis de poda seca - curta e longa - e quatro de desbaste de cacho (%) - 0; 25; 50 e 75 -; com cinco repetições. O delineamento experimental foi o em blocos casualizados, com os tratamentos em parcelas subdivididas. Os resultados mostram que a poda seca e o desbaste de cacho tiveram efeito altamente significativo na produtividade do vinhedo que, na média dos quatro anos, variou de 10.971 kg/ha ? poda curta, 75% de desbaste ? a 32.819 kg/ha ? poda longa, 0% de desbaste. Houve, também, efeito significativo na produtividade por gema, peso de ramos podados por gema e por hectare, área foliar/peso fresco do fruto e produtividade/peso de ramos podados. Entretanto, o efeito nas variáveis relacionadas a açúcar e acidez do mosto da uva foi pouco expressivo. O componente 1 da análise de componentes principais discriminou o tratamento poda curta a 75% de desbaste de cacho dos tratamentos poda longa-0% de desbaste e poda longa-25% de desbaste

    Ischia, viticoltura in pendenza estrema

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    Ischia ha una lunga tradizione nella produzione di vino, ma attualmente la superficie vitata \ue8 limitata a circa 300 ettari. L\u2019uva \ue8 prodotta in vigneti localizzati prevalentemente su suoli in forte pendenza e frequentemente a quote piuttosto elevate sul livello del mare. La coltivazione dei vigneti \ue8 quindi molto gravosa e i costi di produzione risultano particolarmente elevati. Questo lavoro analizza, tecnicamente ed economicamente, la produzione di uva nell\u2019isola di Ischia e delinea i problemi tecnici della coltivazione, valuta la sua sostenibilit\ue0 economica, definisce i livelli di costo che possono essere considerati come obiettivi raggiungibili e infine propone alcune indicazioni per migliorare l\u2019efficienza tecnica e quindi anche economica della coltivazione della vite.. Ischia, l\u2019isola pi\uf9 grande del golfo di Napoli (46 km2), ha una lunga tradizione nella produzione del vino: l\u2019origine della viticoltura nell\u2019isola \ue8 datata prima dell\u2019VIII secolo a.C., quando i coloni provenienti dall\u2019Eubea fondarono la prima citt\ue0 chiamata Pitechusa e assegnarono poi questo nome a tutta l\u2019isola. La presenza di contenitori per il vino nelle tombe testimonia l\u2019importanza del prodotto a quei tempi. La produzione del vino rimane presente nei secoli successivi e diventa anche un\u2019importante attivit\ue0 orientata all\u2019esportazione a partire dal XVI secolo fino alla fine del XIX secolo. Durante il XX secolo la viticoltura e la produzione di vino continuano per decenni a essere molto importanti per l\u2019economia dell\u2019isola, ma negli ultimi 40 anni l\u2019aumentato interesse per il turismo e, quindi, l\u2019espansione dell\u2019urbanizzazione hanno portato ad un decremento delle superfici vitate che attualmente ammontano a circa 300 ettari (D'Ambra, 2004). I vigneti sono localizzati prevalentemente su terreni in forte pendenza e frequentemente anche a quote elevate. Essi sono distribuiti su terrazze e generalmente delimitati da muretti a secco di tufo. La coltivazione dei vigneti \ue8 molto faticosa e quindi i costi di produzione sono molto elevati. Il valore di questa viticoltura eroica e storica non \ue8 tuttavia solo economico, ma anche sociale e ambientale. La sopravvivenza di questa viticoltura \ue8 per\uf2 legata alla possibilit\ue0 di ritrovare una sostenibilit\ue0 economica; per questa ragione i pi\uf9 importanti produttori dell\u2019isola stanno cercando di dare un nuovo orientamento alla loro attivit\ue0: da una parte, nuovi e pi\uf9 efficienti sistemi di allevamento e gestione del vigneto, dall\u2019altra, produzione di vini con pi\uf9 alto valore di mercato, in grado di giustificare l\u2019utilizzo di una materia prima prodotta a costi molto elevati. Considerata quindi la rilevanza del problema dei costi nella permanenza e nello sviluppo qualitativo della vitivinicoltura di Ischia, questo lavoro si propone di analizzare, sotto il profilo tecnico ed economico, la produzione di uva nell\u2019isola, cos\uec da delineare i principali problemi che si presentano con i nuovi sistemi di allevamento, l\u2019efficacia delle operazioni adottate ed i livelli di costo si possono assumere come standard nella coltivazione con sistemi di allevamento moderni
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