526 research outputs found

    Porta Palatina historic survey drawings: digital replicas and comparison with updated digital acquisition

    Get PDF
    The proposed research aims at a comparison of the main historical surveys conducted on the Porta Palatina by different authors, with the data of a current digital survey. Through a work of redrawing and superimposition of information deducted from historical drawings, the analysis will highlight the consistency, discrepancies and inconsistencies of these drawings compared to the current state of the artefact. Therefore, the instrumental survey, necessary for the subsequent stages of graphical analysis, was carried out using photogrammetric techniques and Metashape software. The drawings taken into consideration for this work are those by Sangallo (1494–1497 ca.), by Palladio (1566 ca.), by Promis (1869) and by D'Andrade (1883): they constitute a very interesting documentary heritage, although heterogeneous, in which qualitative drawings (Sangallo), scaled drawings (D'Andrade), measured drawings (in vicentine’s feet for Palladio, in meters for Promis) alternate

    Fisiopatogenesi e trattamento del dolore nel mieloma multiplo

    Get PDF
    Le sindromi dolorose rappresentano un problema molto frequente nei pazienti con mieloma multiplo che possono riconoscere diverse cause e meccanismi patogenetici. Il dolore puo' essere causato dalla patologia stessa e dalle sue complicanze ma anche secondario alle procedure diagnostiche e terapeutiche che vengono messe in atto. Il dolore puo' essere devastante, a volte difficile da gestire e puo' impattare in maniera significativamente negativa sulla qualita' di vita dei pazienti. Per la maggior parte dei pazienti il dolore puo' essere controllato adeguatamente utilizzando la scala analgesica della WHO, ma frequenti sono i casi difficilmente trattabili, secondari a fenomeni di instabilita' ossea e meccanismi neuropatici che richiedono spesso un approccio multidisciplinare e interventi causali (chemioterapia-radioterapia-vertebroplastica-chirurgia ortopedica). Molto importante è una corretta e rapida impostazione della terapia antalgica in quanto il dolore non trattato puo' provocare sindrome dolorose croniche sostenute da meccanismi centrali molto difficili da controllare. Questa trattazione si propone di riportare le piu' comuni sindromi dolorose che si presentano nei pazienti con mieloma multiplo e di indicarne i principali meccanismi patogenetici che ne sono alla base e le corrette strategie terapeutiche.Pain is a prominent feature of multiple myeloma (MM). It may recognizes different underlying causes and mechanisms. Pain syndromes may be due to the disease itelf, to its complications, but also to diagnostic procedures and therapeutic interventions. This symptom may be particularly devastating and can negatively affect quality of life and functional status of the patients. For most MM patients suffering from continuos nociceptive pain, the World Health Organization's three-step analgesic ladder can provide adequate relief with oral options, although the high prevalence in MM of difficulty treatable pains, such as those of due to skeletal mechanical instability and of neuropathic origins, makes the treatment approach a challenging concern for which the management of pain in this setting requires a multidisciplinary approach integrating analgesics and causal interventions (chemotherapy, radiotherapy, vertebroplasty, orthopaedic surgery). Noteworthy, an early itervention is strongly required for MM patients suffering from pain. Indeed, as a potentially devastating consequence, pain left unrelieved may be responsible of chronic pain syndromes due to centrally maintained sensitization which may be very difficult to treat. This article focuses on the most common syndromes that affect MM patients, attempting to provide an understanding of the underlying pain mechanisms and a discussion of the most used treatment strategies

    COME SCEGLIERE TRA DIFFERENTI MERCATI, SETTORI E TITOLI

    Get PDF
    2006/2007Il presente lavoro, inizia col rintracciare un percorso evolutivo per i metodi finanziari di valutazione delle aziende e termina col mostrare un moderno processo decisionale d’investimento, coerente e razionale con i diversi approcci a disposizione di un analista finanziario. Nonostante siano passati ormai diversi decenni dall’elaborazione delle teorie classiche della moderna finanza d’impresa, il dibattito scientifico dell’ultimo trentennio non ha prodotto modifiche sostanziali al costrutto teorico elaborato dai padri della finanza. Si studieranno quindi da vicino, le diverse soluzioni proposte dai più famosi esperti e se ne mostreranno le principali applicazioni pratiche come tutt’oggi vengono comunemente implementate nella valutazione dei mercati, dei settori o dei titoli azionari. Si offriranno dunque spunti di riflessione e si analizzeranno variabili sperimentali su cui la teoria economica dovrebbe soffermarsi per poter elaborare modelli cognitivi più credibili. Per evidenziare i diversi aspetti che coinvolgono le valutazioni e procedere nella maniera più completa, fornendo un quadro sufficientemente verosimile delle realtà empiriche legate al comportamento dei mercati, ci si servirà del concorso di diverse materie di studio. In particolare verranno seguiti dei percorsi paralleli, attraverso indagini di natura sociale, psicologica, storica, politica, oltre che analiticofinanziaria ed econometrica, per giungere ad una aggiornata diagnosi dei mercati finanziari e poter individuare, considerando anche i nuovi connotati tecnologici dell’economia, le prospettive legate alla borsa per i prossimi anni. L’impiego di strumenti matematici, statistici ed econometrici, infatti, per quanto sofisticato, non riesce da solo a spiegare il complesso eterogeneo di cause inerenti le quotazioni registrate dai titoli azionari nei mercati finanziari, né possono da soli documentare i mutamenti culturali, demografici e sociali che pure sembrano aver giocato un ruolo di primo piano negli sviluppi recenti del mondo della finanza. Diventano quindi fondametali anche gli studi delle “Psicologia della finanzia”, per interpretare comportamenti apparentemente irrazionali che si possono riscontrare nei mercati, soprattutto compiendone letture senza davanti, ampi orizzonti temporali d’investimento ed osservazione. Per capire cosa muove le valutazioni del mercato attuale e in che misura esso rispecchi la teoria dell’efficienza di cui parlano i testi di finanza, si deve procedere come fa uno scienziato che studia un fenomeno empirico. Innanzi tutto si devono analizzare lunghe serie di dati, in grado di definire i limiti all’interno dei quali questo fenomeno si manifesta, ed i comportamenti tipici che questo esibisce, di modo da poterli racchiudere in un modello. In secondo luogo, si devono individuare le componenti più anomale e le deviazioni dal modello. La storia economica è in grado di fornire un ritratto molto utile alla comprensione dei mercati, anche se bisognerebbe poi saperlo interpretare. Uno studioso attento, infatti, dovrebbe essere in grado di dire in quali casi il mercato abbia fatto la storia, ed in quali casi l’abbia subita, ed ancora, quali comportamenti siano da ritenersi fisiologici e quali patologici. Nella prima parte di questo lavoro, sarà nostra intenzione, fornire un excursus sui principali sviluppi che l’interpretazione e lo studio dei mercati finanziari hanno avuto, segnalando tutti i contributi più rilevanti di quasi un secolo di storia. Nel secondo capitolo, cercheremo invece di fornire una panoramica delle iterazioni e dei metodi di analisi che la psicologia sta studiando in questi ultimi anni, per ottenere una spiegazione a fenomeni dei mercati finanziari che la “pura” razionalità economica non è in grado di giustificare. Si partirà quindi da un accertamento degli aspetti sociali e culturali, per poi soffermarsi su un’indagine di natura psicologico-comportamentale in cui si individueranno tutti quei fattori che sono in netto contrasto con l’assunzione di razionalità ed i comportamenti massimizzanti, cui la letteratura economica e finanziaria fanno da sempre riferimento, giungendo a tracciare un profilo degli operatori piuttosto instabile ed irrazionale. Nel terzo capitolo, presenteremo le diverse tipologie d’indagine che un analista deve seguire per addivenire ad un’analisi completa ed equilibrata della reale situazione in cui si trova una società, considerando sia l’ambiente macroeconomico e settoriale nel quale si colloca, sia la principali variabili microeconomiche che ne guidano lo sviluppo. Conseguentemente si proporrà un’analisi dei cicli economici utile ad individuare il mercato di questi anni all’interno di periodiche oscillazioni secolari come quelle scoperte da Kondratieff ed altri studiosi, e che il pendolo della storia sembra scandire con devota puntualità. Questi infatti, sembrano essere entrambi fenomeni con cui la teoria dell’efficienza dovrebbe misurarsi, perché costituiscono una forma di prevedibilità, anche se su orizzonti temporali estesi. Nel quarto capitolo, procederemo col mostrare le più comuni tecniche di analisi fondamentale che si usano nella prassi per svolgere previsioni sui fondamentali di una società, allo scopo di calcolarne “un prezzo equo” e poterlo così confrontare con la quotazione che la stessa assume costantemente sul mercato finanziario, oltre che poter prendere decisioni d’investimento con la massima consapevolezza e razionalità economica. Infine nell’ultimo capitolo, mostreremo quale secondo noi, dovrebbe essere un processo d’investimento “razionale”, che riesca a “collegare” tutti gli approcci a disposizione dell’analisita fondamentale, come abbiamo pesentato nel corso dell’opera. Non è stata nostra intenzione focalizzarci troppo sulla scoperta del sistema di screening dei titoli azionari presentato nell’ultimo capitolo, nonostante i risultati dimostrati, lascino pensare che un sistema del genere possa ssere autosufficiente per intraprendere scelte d’investimento corrette e razionali sui mercati analizzati. Questo perché non vogliamo fornire l’idea che un tipo di analisi del genere, seppur fondata su di un modello di comprovata efficacia, possa convincere l’investitore che un adeguato processo d’investimento si basi su singoli strumenti del genere; nostro obiettivo, è quello di mostrare un processo razionale che chiunque operi nei mercati finanziari dovrebbe intraprendere, se intenzionato ad investire seguendo i possibili e variegati approcci a disposione dell’analista fondamentale. La nostra intenzione infatti, sarà quella di mostrare un ordine logico di pensiero, procedendo secondo il quale, l’analista dovrebbe essere in grado di non incorrere in valutazioni incoerenti o slegate del ciclo economico, che guida l’economia e quindi indirettamente, le valutazioni stesse. Così facendo, crediamo che un operatore dei mercati finanziari, possa minimizzare i rischi di arrivare a definire valutazioni “gonfiate” da eventi esogeni, ma piuttosto riuscire a “interpretare” certe eventuali manifestazioni alla luce del contesto in cui si realizzano, per essere pronto ad intervenire nella maniera più opportuna sui mercati, seguendo le scelte operative più razionali e coerenti con i reali valori in gioco. Siamo dell’idea, che la molteplicità di contributi, non faccia che arricchire le nostre conoscenze, soprattutto di fronte al “panorama di ombre” che ci troviamo ad affrontare, ogniqualvolta ci venga l’idea di procedere con degli investimenti rischiosi e dall’incerto destino. Speriamo quindi che al termine di questo lavoro, un qualunque lettore possa apprezzare e condividere il nostro punto di vista.XX Ciclo197

    novel tri and tetrafunctional cholic acid based initiators for the synthesis of star shaped poly l lactide s

    Get PDF
    AbstractIn this investigation, two novel multifunctional initiators for ring-opening polymerization were synthesized in three steps starting from cholic acid. Thus, cholic acid (1a) and its methyl ester (1b) were quantitatively transformed, via solvent-free reaction with succinic anhydride, to the corresponding 3, 7, 12-tri-hemisuccinate derivatives (3a-b). The polyacidic compounds (3a-b) were treated with thionyl chloride affording the corresponding acyl chlorides 4a-b which, in turn, were reacted with ethylene glycol to give the derivatives 2a-b having three and four primary alcohol end groups. These compounds, fully characterized by 1H, 13C NMR and mass spectrometry, have been assessed as initiators in the ring-opening polymerization of L-lactide using stannous octanoate as catalyst. The resulting three- and four-armed star-shaped poly(L-lactide)s, which were characterized by 1H NMR, SEC, DSC and TGA analysis, were amorphous, and their glass transition temperatures ranged from 13.7 to 36.5 °C. Addition..

    Graphene Plasmonics: a Novel Fully Atomistic Approach for Realistic Structures

    Full text link
    We demonstrate that the plasmonic properties of realistic graphene and graphene-based materials can effectively and accurately be modeled by a novel, fully atomistic, yet classical, approach, named ω\omegaFQ. Such model is able to reproduce all plasmonic features of these materials, and their dependence on shape, dimension and fundamental physical parameters (Fermi energy, relaxation time and two-dimensional electron density). Remarkably, ω\omegaFQ is able to accurately reproduce experimental data for realistic structures of hundreds of nanometers (\sim 370.000 atoms), which cannot be afforded by any \emph{ab-initio} method. Also, the atomistic nature of ω\omegaFQ permits the investigation of complex shapes, which can hardly be dealt with by exploiting widespread continuum approaches.Comment: 20 pages, 4 figure

    What do Italian consumers know about Economic Data? An analysis based on the ISTAT Consumers Survey

    Get PDF
    Standard theory describes economic decisions as the result of optimising behaviour of well-informed economic agents. However, whether citizens are really well informed on economic data is still highly disputed. In order to investigate on this issue, since 2007 the Italian Consumers survey has incorporated a number of questions on the degree of knowledge about economic data. Surveys results show that the level of knowledge of Italian consumers is relatively low; moreover, knowledge seems to significantly vary across different groups of respondents, depending on individual characteristics and the perceived costs and benefits of acquiring information. Results provide evidence of deviation from the standard approach of full rationality in the information acquisition process: if agents are not always fully rational, delays in information acquisition should be taken into account by policy makers in designing appropriate interventions

    What do Italian consumers know about Economic Data? An analysis based on the ISTAT Consumers Survey

    Get PDF
    Standard theory describes economic decisions as the result of optimising behaviour of well-informed economic agents. However, whether citizens are really well informed on economic data is still highly disputed. In order to investigate on this issue, since 2007 the Italian Consumers survey has incorporated a number of questions on the degree of knowledge about economic data. Surveys results show that the level of knowledge of Italian consumers is relatively low; moreover, knowledge seems to significantly vary across different groups of respondents, depending on individual characteristics and the perceived costs and benefits of acquiring information. Results provide evidence of deviation from the standard approach of full rationality in the information acquisition process: if agents are not always fully rational, delays in information acquisition should be taken into account by policy makers in designing appropriate interventions

    Characterization of the axon initial segment (AIS) of motor neurons and identification of a para-AIS and a juxtapara-AIS, organized by protein 4.1B

    Get PDF
    <p>Abstract</p> <p>Background</p> <p>The axon initial segment (AIS) plays a crucial role: it is the site where neurons initiate their electrical outputs. Its composition in terms of voltage-gated sodium (Nav) and voltage-gated potassium (Kv) channels, as well as its length and localization determine the neuron's spiking properties. Some neurons are able to modulate their AIS length or distance from the soma in order to adapt their excitability properties to their activity level. It is therefore crucial to characterize all these parameters and determine where the myelin sheath begins in order to assess a neuron's excitability properties and ability to display such plasticity mechanisms. If the myelin sheath starts immediately after the AIS, another question then arises as to how would the axon be organized at its first myelin attachment site; since AISs are different from nodes of Ranvier, would this particular axonal region resemble a hemi-node of Ranvier?</p> <p>Results</p> <p>We have characterized the AIS of mouse somatic motor neurons. In addition to constant determinants of excitability properties, we found heterogeneities, in terms of AIS localization and Nav composition. We also identified in all α motor neurons a hemi-node-type organization, with a contactin-associated protein (Caspr)<sup>+ </sup>paranode-type, as well as a Caspr2<sup>+ </sup>and Kv1<sup>+ </sup>juxtaparanode-type compartment, referred to as a para-AIS and a juxtapara (JXP)-AIS, adjacent to the AIS, where the myelin sheath begins. We found that Kv1 channels appear in the AIS, para-AIS and JXP-AIS concomitantly with myelination and are progressively excluded from the para-AIS. Their expression in the AIS and JXP-AIS is independent from transient axonal glycoprotein-1 (TAG-1)/Caspr2, in contrast to juxtaparanodes, and independent from PSD-93. Data from mice lacking the cytoskeletal linker protein 4.1B show that this protein is necessary to form the Caspr<sup>+ </sup>para-AIS barrier, ensuring the compartmentalization of Kv1 channels and the segregation of the AIS, para-AIS and JXP-AIS.</p> <p>Conclusions</p> <p>α Motor neurons have heterogeneous AISs, which underlie different spiking properties. However, they all have a para-AIS and a JXP-AIS contiguous to their AIS, where the myelin sheath begins, which might limit some AIS plasticity. Protein 4.1B plays a key role in ensuring the proper molecular compartmentalization of this hemi-node-type region.</p
    corecore