Ricostruzione virtuale delle crociere dell'aula della chiesa di San Domenico a Cagliari (XVI sec.)

Il saggio affronta la ricostruzione virtuale delle crociere dell\u2019aula della chiesa di San Domenico a Cagliari, distrutta nel 1943 dai bombardamenti alleati che colpirono la citt\ue0. La ricostruzione virtuale, combinando gli strumenti dell\u2019indagine storica e della rappresentazione digitale, \ue8 stata impiegata per comprendere il processo costruttivo della copertura dell\u2019aula. Lo studio ha inoltre permesso di elaborare una pi\uf9 corretta interpretazione dei dettagli linguistici e delle caratteristiche costruttive delle crociere, consentendo di elaborare nuove ipotesi sulla fabbrica, attraverso la comparazione con architetture coeve.This paper focuses on the 3D virtual reconstruction of the star-shaped rib vaulting of the nave of the church of San Domenico in Cagliari (Sardinia), destroyed in 1943 by a large-scale bombing of the city. Virtual reconstruction, combining historical research tools and digital representation technologies, was employed to understand the constructive process of the disappeared coverage of the nave. It also allowed a proper interpretation of the linguistic details and constructive features in order to elaborate new dating hypotheses through a comparison with the coeval religious architecture

Ricostruire 3. Architettura - Storia - Rappresentazione

Con questo terzo e ultimo numero si chiude il percorso di “Ricostruire”, nato come quaderno di una sezione (SfeRA, Storia e Rappresentazione) che nella nuova organizzazione dipartimentale non esiste più. Le collaborazioni intrecciate in questi anni per tesi di laurea e di dottorato hanno dato, se ce ne fosse bisogno, ulteriore riprova delle enormi potenzialità che le nuove tecnologie di rappresentazione offrono per chi si occupa di storia dell’architettura. L’ultimo numero di “Ricostruire” non costituisce un epilogo ma completa una stagione dove l’apertura a una dimensione geografica più vasta, non solo regionale, è servita per molteplici obiettivi: stabilire relazioni, coinvolgere una platea di lettori più ampia, rinsaldare o creare reti con altri ambiti del Mediterraneo accomunati dalle medesime problematiche. La ricostruzione mentale e virtuale di progetti, frammenti o opere incomplete non è stato solo un esercizio per mettere alla prova o affinare il proprio bagaglio personale, ma è servito a ridefinire continuamente il quadro generale di un territorio. Dal mio punto di vista questo percorso coincide con il bisogno di rispondere a quesiti storiografici, nati in un campo di azione che continua ad aprire traiettorie e percorsi inconcepibili sino a qualche anno fa

Situational factors shape moral judgements in the trolley dilemma in Eastern, Southern and Western countries in a culturally diverse sample

The study of moral judgements often centres on moral dilemmas in which options consistent with deontological perspectives (that is, emphasizing rules, individual rights and duties) are in conflict with options consistent with utilitarian judgements (that is, following the greater good based on consequences). Greene et al. (2009) showed that psychological and situational factors (for example, the intent of the agent or the presence of physical contact between the agent and the victim) can play an important role in moral dilemma judgements (for example, the trolley problem). Our knowledge is limited concerning both the universality of these effects outside the United States and the impact of culture on the situational and psychological factors affecting moral judgements. Thus, we empirically tested the universality of the effects of intent and personal force on moral dilemma judgements by replicating the experiments of Greene et al. in 45 countries from all inhabited continents. We found that personal force and its interaction with intention exert influence on moral judgements in the US and Western cultural clusters, replicating and expanding the original findings. Moreover, the personal force effect was present in all cultural clusters, suggesting it is culturally universal. The evidence for the cultural universality of the interaction effect was inconclusive in the Eastern and Southern cultural clusters (depending on exclusion criteria). We found no strong association between collectivism/individualism and moral dilemma judgements