1,421 research outputs found

    Immigrants’ political engagement: gender differences in political attitudes and behaviours among immigrants in Italy

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    Despite the relevance of the gender dimension of immigration, political engagement of migrant women has rarely been the focus of scholarly research. This article tries to fill this gap. Using secondary data from the “Condizione e integrazione sociale dei cittadini stranieri” [Social Condition and Integration of Foreign Citizens] survey carried out by the National Institute of Statistics (ISTAT) in 2011–2012, we analysed the factors that at an individual level spur or inhibit migrants’ political engagement in Italy in terms of gender differences. We decided to use political interest and political participation separately as dependent dichotomous variables in logistic models that consider structural, situational, migratory, and group-related variables as independent factors. From our analysis, some relevant differences emerged both in terms of gender and in terms of political attitudes and behaviours. Our results confirm the existence of a gender gap in political engagement among migrants in Italy: migrant women are always less likely to be engaged in politics compared to men, both in terms of interest and participation. After controlling for some characteristics, this gap never disappears completely. Our results also suggest that there are some notable differences in the determinants of political engagement. Indeed, family workload inhibits the probability of political engagement only for migrant women. Furthermore, our results cast light on the crucial role of social capital in spurring political engagement for both women and men, thus contributing to reducing the gender gap

    Pratiche di cittadinanza. L’associazionismo migrante femminile nel napoletano

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    The paper re-articulates the relation between immigration and citizenship in a gender perspective. The analysis of citizenship practices exercised by migrant women in the local context allows to make visible their mobilization and participation to the public sphere. The analysis, based on interviews with the presidents of the migrants associations in Campania, explores the reasons whereby migrants women undertake participatory activities within their associations, the ways in which they move from informal networks to formal associations and take leadership, as well as barriers and factors that can help to overcome them. The actions of migrant women engaged in the voluntary sector show their capacity to intervene politically and socially, even when they are not recognized as citizens, challenging our idea of citizenship and showing the growing importance of the practices of citizenship

    Genere, Migrazione e Cittadinanza. La partecipazione civica e politica delle donne migranti in Italia. Il caso di Napoli

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    Le trasformazioni politiche dello Stato-nazione, le migrazioni internazionali e le richieste di riconoscimento da parte di nuovi soggetti individuali e collettivi hanno evidenziato limiti e tensioni del concetto di cittadinanza. Il sistema binario su cui è stato costruito, è ormai inadeguato e richiede modelli analitici alternativi, più inclusivi ed espansivi, in grado di comprendere i confini anche da posizioni diverse e marginali. Il genere, come confine e margine della cittadinanza, continua a produrre i suoi effetti in termini di disuguaglianza anche dopo l'introduzione del suffragio femminile, a causa di una netta discrepanza tra norme formali e pratiche quotidiane, legata ai modelli di famiglia patriarcale e alla divisione ineguale del lavoro tra i generi all'interno del nucleo familiare. Questi effetti sono ancora più gravi nel caso delle donne migranti, vittime di molteplici disuguaglianze e discriminazioni, la cui partecipazione alla sfera pubblica è resa invisibile dalla segregazione occupazionale nel settore domestico e di cura. La cittadinanza, come processo dinamico e non come fatto fisso e già acquisito, verrà contestualizzata e analizzata come terreno di disputa e negoziazione. In un contesto restrittivo come quello italiano, in cui la nazionalità pone i limiti della partecipazione politica dell'Altro, in quanto non nazionale, la partecipazione civica attarverso le organizzazioni rappresenta per i migranti un modo per vivere sostanzialmente la loro cittadinanza. Il presente lavoro di tesi di dottorato ha mirato a riarticolare il binomio migrazione e cittadinanza da una prospettiva di genere, attraverso un progetto di ricerca integrato e multilivello. Esso rappresenta un contributo innovativo e significativo nel panorama italiano, sia dal punto di vista dei contenuti, dato il numero limitato di studi sulla partecipazione civica e politica donne immigrate in Italia, e del metodo, vista l'assenza di ricerche con metodo misto relative all'argomento. L'analisi condotta ha integrato approcci, fonti e metodi diversi: per il livello nazionale, vengono analizzati dati secondari provenienti da un'indagine campionaria Istat, con l'obiettivo di analizzare le differenze di genere nelle determinanti della partecipazione politica dei migranti in Italia, testando l'ipotesi del capitale sociale; a livello locale, invece, è stata adottata una strategia qualitativa, raccogliendo dati primari attraverso una prolungata osservazione partecipante nella città di Napoli e interviste biografiche a donne migranti impegnate nel ruolo di leadership in diversi tipi di organizzazioni impegnate civicamente e politicamente nella città di Napoli, capaci di svelare i significati che attribuiscono ai loro percorsi. L'analisi della partecipazione civica e politica delle donne migranti - pratiche e atti consente di ripensare la cittadinanza in un modo più fluido, processuale, plurale e inclusivo; sfidare il sistema binario su cui sono stati teorizzati cittadinanza, genere e migrazione, rivendicando un modello dialettico capace di muoversi tra le false dicotomi

    « Insegnare le migrazioni internazionali in Italia : uno sguardo all’antropologia e alla geografia »

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    Dans le contexte universitaire italien, les cours consacrés aux thèmes des migrations n’ont eu une certaine visibilité qu’à partir du nouveau millénaire. Après la réforme universitaire de 1999, nous assistons à une prolifération d’intitulés de cours qui font référence d’une manière plus ou moins explicite aux migrations et il est désormais difficile de synthétiser toutes les informations. Notre enquête permet de souligner que l’étude des processus migratoires n’est plus un domaine exclusif d’un secteur disciplinaire et que leur enseignement est transversal aux différents champs disciplinaires. Elle fournit une ample matière à réflexion : l’objectif de cette note de recherche est d’ouvrir une fenêtre sur l’enseignement en anthropologie et géographie.Nel contesto accademico italiano, i corsi dedicati in modo specifico al tema delle migrazioni hanno assunto avuto una particolare evidenza con il nuovo millennio. Dopo la riforma universitaria del 1999, è possibile individuare une proliferazione delle titolazioni che fanno riferimento esplicito alle migrazioni, al punto che oggi appare abbastanza difficile sintetizzare tutte queste informazioni. Dalla nostra rilevazione si evince che lo studio dei processi migratori non è dominio esclusivo di un solo settore disciplinare e che il loro insegnamento è trasversale ai diversi campi disciplinari. Gli spunti di riflessione sono dunque molteplici e toccano diversi saperi: obiettivo di questa breve nota è di cercare di aprire una finestra su quanto viene insegnato in antropologia e in geografia

    La partecipazione politica delle donne immigrate in Italia: un’analisi intersezionale quantitativa

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    Utilizzando i dati secondari dell’indagine multiscopo “Condizione sociale e integrazione dei cittadini stranieri” condotta dall’ISTAT nel periodo 2011-2012, l’articolo analizza la partecipazione politica delle donne migranti in Italia attraverso l’utilizzo di una metodologia intersezionale quantitativa intra-categoriale e intercategoriale. Attraverso l’applicazione di modelli di regressione logistica e interazioni nella forma degli effetti marginali medi (AME) vengono esaminati i fattori che possono influenzare la partecipazione politica delle donne immigrate, guardando in particolare al ruolo intersezionale del capitale sociale. I risultati dimostrano che molti dei fattori tradizionali associati ad alti livelli di partecipazione politica contano meno per alcuni gruppi di donne migranti rispetto ad altri e che il capitale sociale svolge un ruolo chiave nel promuovere la loro partecipazione politica a livelli diversi. L’analisi contribuisce al corpo di studi empirici che utilizzano un’analisi intersezionale su dati quantitativi, mostrando come l’uso di categorie intersezionali consente di scoprire le differenze chiave all’interno dei gruppi quando si utilizzano dati secondari provenienti da un sondaggio. L’applicazione dell’approccio intersezionale all’analisi quantitativa della partecipazione politica delle donne migranti consente non solo di renderne visibili le differenze ma anche di riflettere sull’intersezionalità come metodologia della ricerca sociale applicata

    Cytology of Primary Salivary Gland-Type Tumors of the Lower Respiratory Tract: Report of 15 Cases and Review of the Literature.

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    Primary pulmonary salivary gland-type tumors are rare neoplasms arising from the seromucinous submucosal glands of the lower respiratory tract (LRT), the most common of which are mucoepidermoid carcinoma (MEC) and adenoid cystic carcinoma. They are morphologically indistinguishable from their salivary gland counterpart and recognizing them is a challenge, especially on cytological specimens. We analyzed 15 cases of histologically proven primary salivary gland tumors of the LRT to identify cytomorphological features and define potential diagnostic clues that might assist cytopathologists in the preoperative diagnosis of these neoplasias. Three out of the four cases of adenoid cystic carcinomas showed the characteristic tridimensional cell clusters and hyaline globules, whereas the last one did not show malignant cells; only two cases of MEC presented the three characteristic cell types (i.e., squamous, intermediate, and mucin secreting) on cytology. Since these neoplasms are rare and do not have a completely specific set of cytological features, it is important for practicing cytopathologists to be aware of the possibility of encountering them, in specimens from patients with LRT masses, in order to render the correct diagnosis

    Fibromyalgia: description of the syndrome in athletes and its implications

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    Fibromyalgia syndrome is a very common feature in the daily practice of rheumatologists. Therapy is based on the use of analgesics, anti-depressants, and other drugs. Many physicians indicate exercise, stretching, and relaxing programs as adjuvant therapies. It was surprising to find fibromyalgia in well-trained athletes. The syndrome, however, appears in athletes that reported recurrent tendon-muscle lesions. In this study, the authors analyzed a group of gymnastics and track and field athletes involved in competitive training. They found a significant incidence of the syndrome (7 in 20 subjects) in this group. This is an important finding, since fibromyalgia causes muscular pain and stiffness, and can predispose the athletes to muscle lesions and damage. Another important point regarding the syndrome is that some of its symptoms are related to overtraining and to the chronic fatigue syndrome. Therefore, the authors suggest that there is an important connection between those aspects.A fibromialgia é uma patologia de alta prevalência na população geral, cujo tratamento é feito por meio de medicamentos como antiinflamatórios, antidepressivos e miorrelaxantes, que pode ser complementado por medidas físicas como relaxamento, alongamento e exercícios físicos. A observação de fibromialgia entre atletas constatada em exames de rotina, em especial naqueles que apresentavam lesões musculares de repetição, levou os autores a pesquisar, de maneira prospectiva, um grupo de atletas praticantes de ginástica olímpica e atletismo, nos quais puderam confirmar alta incidência desta síndrome. Como a fibromialgia predispõe ao aparecimento de lesões por contratura muscular, sugerem que ela possa atuar como um mecanismo de indução ao surgimento de lesões musculares de repetição. Ainda devido às semelhanças dos sintomas encontrados na síndrome do supertreinamento, síndrome da fadiga crônica e fibromialgia, propõem uma possível ligação entre estes quadros.UNIFESP-EPMPMSP COTPUNIFESP-EPM Departamento de FisiologiaUSP Departamento de HistologiaUNIFESP, EPM, Depto. de FisiologiaSciEL

    Action observation and motor imagery in performance of complex movements: Evidence from EEG and kinematics analysis

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    Motor imagery (MI) and action observation (AO) are considered effective cognitive tools for motor learning, but little work directly compared their cortical activation correlate in relation with subsequent performance. We compared AO and MI in promoting early learning of a complex four-limb, hand?foot coordination task, using electroencephalographic (EEG) and kinematic analysis. Thirty healthy subjects were randomly assigned into three groups to perform a training period in which AO watched a video of the task, MI had to imagine it, and Control (C) was involved in a distracting computation task. Subjects were then asked to actually perform the motor task with kinematic measurement of error time with respect to the correct motor performance. EEG was recorded during baseline, training and task execution, with task-related power (TRPow) calculation for sensorimotor (alpha and beta) rhythms reactive with respect to rest. During training, the AO group had a stronger alpha desynchronization than the MI and C over frontocentral and bilateral parietal areas. However, during task execution, AO group had greater beta synchronization over bilateral parietal regions than MI and C groups. This beta synchrony furthermore demonstrated the strongest association with kinematic errors, which was also significantly lower in AO than in MI. These data suggest that sensorimotor activation elicited by action observation enhanced motor learning according to motor performance, corresponding to a more efficient activation of cortical resources during task execution. Action observation may be more effective than motor imagery in promoting early learning of a new complex coordination task

    A Primer on High-Throughput Computing for Genomic Selection

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    High-throughput computing (HTC) uses computer clusters to solve advanced computational problems, with the goal of accomplishing high-throughput over relatively long periods of time. In genomic selection, for example, a set of markers covering the entire genome is used to train a model based on known data, and the resulting model is used to predict the genetic merit of selection candidates. Sophisticated models are very computationally demanding and, with several traits to be evaluated sequentially, computing time is long, and output is low. In this paper, we present scenarios and basic principles of how HTC can be used in genomic selection, implemented using various techniques from simple batch processing to pipelining in distributed computer clusters. Various scripting languages, such as shell scripting, Perl, and R, are also very useful to devise pipelines. By pipelining, we can reduce total computing time and consequently increase throughput. In comparison to the traditional data processing pipeline residing on the central processors, performing general-purpose computation on a graphics processing unit provide a new-generation approach to massive parallel computing in genomic selection. While the concept of HTC may still be new to many researchers in animal breeding, plant breeding, and genetics, HTC infrastructures have already been built in many institutions, such as the University of Wisconsin–Madison, which can be leveraged for genomic selection, in terms of central processing unit capacity, network connectivity, storage availability, and middleware connectivity. Exploring existing HTC infrastructures as well as general-purpose computing environments will further expand our capability to meet increasing computing demands posed by unprecedented genomic data that we have today. We anticipate that HTC will impact genomic selection via better statistical models, faster solutions, and more competitive products (e.g., from design of marker panels to realized genetic gain). Eventually, HTC may change our view of data analysis as well as decision-making in the post-genomic era of selection programs in animals and plants, or in the study of complex diseases in humans

    Piani di cottura (parte di -)

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    Il progetto M-Stekio si è basato sullo sfruttamento dei brevetti d’invenzione di 3P Engineering. Tali brevetti consentono di ottenere un bruciatore a gas caratterizzato da: ingombri ridotti, maggior efficienza energetica, aumento della sicurezza, riduzione del consumo di gas, dei tempi di cottura e delle emissioni nocive. Poiché la novità tecnologica del prodotto è ciò che maggiormente lo caratterizza, i designer che hanno lavorato al progetto sono docenti del Politecnico, con ottime competenze dal punto di vista della tecnologia (di prodotto e di processo) e dell’ingegnerizzazione. Questo ha consentito al gruppo di ricerca di lavorare fianco a fianco con gli ingegneri di 3P Engineering, mantenendo ognuno le proprie specifiche competenze
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