I neurinomi spinali:aspetti clinico-radiologici e trattamento chirurgico in una serie di 45 pazienti

I neurinomi spinali, lesioni a lenta crescita e benigne, che si possono sviluppare in tutto il canale spinale, rappresentano il 25% di tutti i tumori spinali e nella maggioranza dei casi sono solitari. Hanno origine dalle cellule di Schwann delle radici sensitive dorsali, ma in circa il 25% originano dalle radici motorie ventrali. Scopo di questa tesi è quello di descrivere gli aspetti clinico-radiologici, ma soprattutto il trattamento chirurgico nei risultati raggiunti nel recupero dei sintomi neurologici e l' incidenza delle eventuali recidive in una serie i neurinomi spinali operati nella U. O. di Neurochirurgia universitaria. Pertanto abbiamo preso in esame in un totale di 228 casi di tumori del rachide 45 pazienti(21 maschi e 24 femmine) con età media di 55.1 anni (range 34-78) trattati per neurinoma spinale nel periodo aprile 1999-novembre 2009. E' stata posta particolare attenzione ai neurinomi “a clessidra” i quali hanno la peculiarità di estendersi in sede paraspinale attraverso il forame di coniugazione: essi presentano particolari difficoltà chirurgiche e spesso necessitano di un secondo intervento per ottenere una asportazione totale. I neurinomi erano distribuiti nel tratto cervicale in 12 casi, nel tratto dorsale in 9 casi, nel tratto lombare in 24 casi. 30 sono risultati intradurali( 4 cervicali, 6 dorsali e 20 lombo sacrali), 2 extradurali( 1 cervicale ed 1 lombo- sacrale) 12 a clessidra (6 cervicali 3 dorsali e 3 lombo- sacrali). Nel 75,5% il sintomo era il dolore segmentario che spesso durava da molto tempo fino ad un massimo di 4 anni. Seguiva il deficit radicolare motorio e/o sensitivo, presente nel 55,5% dei casi ed in ultimo i disturbi midollari tipo paraparesi, presenti nel 28,9% prevalenti ovviamente nei casi del tratto cervicale con il 58,3%. In tutti la diagnosi è stata posta correttamente con RM senza e con contrasto, che ha permesso una precisa diagnosi in tutti i neurinomi a clessidra. I neurinomi a clessidra risultavano il 28,9% localizzati maggiormente nel tratto cervicale (53,8%), in questi casi era eseguita anche Angio-TAC per lo studio dell' arteria vertebrale. Tutti i pazienti erano operati con approccio posteriore con tecnica microchirurgica con il microscopio operatorio, ottenendo una asportazione totale nel 97,8%, nonostante la percentuale del 28,9% di neurinomi a clessidra; solo un paziente con neurinoma a clessidra lombare gigante esteso anteriormente necessitava di un secondo intervento. La RM post operatoria ha documentato in tutti l' asportazione totale. Con l' intervento si è assistito alla scomparsa del dolore segmentario in tutti i 34 pazienti, solo in uno non subito ma dopo tre mesi. Nei 30 pazienti con deficit neurologici il 90% ha presentato miglioramento o recupero completo e il 10% sono rimasti invariati. Non è stata osservata nessuna recidiva

Executive Power and Accountability in Italy and the Government’s Response to Covid-19

In this article, we add to the existing literature on the political consequences of Covid-19 by studying executive power in Italy during the 2020 – 22 emergency. Given the direct, inverse link between executive centrality and accountability intended as the formal and informal institutions that limit unilateral action, we examine the behavior and practices of Italian executives in the context of the government-parliament relationship, the dynamics between the central state and the regional authorities (horizontal accountability), and the media (diagonal accountability). We focus on the choices made by the government during the Covid crisis. We present descriptive evidence indicating that executive centrality and standards of accountability fluctuated with an intensity proportional to the threat levels of the various stages of the pandemic

Azione degli inibitori della sintesi proteica su forme di apprendimento non associativo nell'Invertebrato Hirudo medicinalis in seguito a trattamento con Acetil-L-Carnitina (ALC)

Questa tesi sperimentale si inserisce in un ampio progetto di ricerca in cui sono stati studiati gli effetti della Acetil-L-Carnitina (ALC) sul sistema nervoso della sanguisuga Hirudo medicinalis. Questo invertebrato presenta atti comportamentali i cui circuiti neurali sono stati ben identificati e che vanno incontro a forme di apprendimento non associativo quali abitudine, sensitizzazione e disabitudine. Il modello comportamentale studiato nei nostri laboratori è l’induzione al nuoto. In sanguisughe in cui sia stata eseguita una sezione del connettivo intergangliare tra il ganglio cefalico e il primo ganglio segmentale, al fine di eliminare l’inibizione tonica esercitata dalla massa cefalica sull’attività natatoria, l’applicazione nella regione caudale di un treno di impulsi (durata 5 msec, frequenza 8,3 Hz, durata totale del treno di 1,6 sec) determina un ciclo di nuoto con un intervallo di tempo pressoché costante tra l’applicazione dello stimolo e l’inizio della risposta comportamentale (latenza). Una stimolazione ripetuta alla frequenza di 1/min induce nell’animale un progressivo aumento della latenza (abitudine) mentre l’applicazione di uno stimolo nocicettivo (brushing) rappresentato da 15 spazzolate sulla cute dorsale, produce un rapido accorciamento della latenza sia in animali naïve (sensitizzazione) che in animali precedentemente abituati (disabitudine). Esperimenti condotti in precedenza nei nostri laboratori hanno evidenziato che animali trattati con una singola iniezione di ALC 2 mM presentano un blocco della sensitizzazione e una riduzione della disabitudine e tali effetti si instaurano a partire da 2 ore dal trattamento e permangono fino a 11 giorni. Il fatto che gli effetti di ALC perdurino così a lungo nel tempo ci ha portato ad ipotizzare che questa sostanza possa agire modulando la sintesi proteica. Per verificare tale ipotesi abbiamo condotto esperimenti di sensitizzazione e disabitudine, indotte da brushing, in presenza di diversi inibitori della sintesi proteica (emetina 1 mM, cicloesimide 1 mM e actinomicina D 2 mM). Un gruppo di sanguisughe è stato iniettato con ALC (gruppo sperimentale) mentre ad un secondo gruppo (gruppo di controllo) è stata somministrata soluzione fisiologica. Successivamente, entrambi i gruppi sono stati trattati con l’inibitore in esame e, a distanza di 2 ore, sia il gruppo sperimentale che il gruppo di controllo sono stati sottoposti ad una tipica sessione di sensitizzazione o disabitudine indotte da brushing. Dopo 6 giorni, abbiamo nuovamente sottoposto i due gruppi di animali ad una sessione di sensitizzazione o disabitudine. L’analisi dei dati ottenuti è stata condotta confrontando il gruppo sperimentale, il gruppo di controllo e un gruppo di animali trattati con sola ALC 2 mM. Da questo confronto è emerso che, a distanza di due ore, il gruppo sperimentale mostrava il blocco della sensitizzazione e una riduzione della disabitudine che non differiva significativamente da quello osservato nel gruppo di animali trattati con sola ALC 2 mM. A distanza di 6 giorni, invece, il trattamento con gli inibitori si è dimostrato efficace nel ridurre gli effetti dell’iniezione di ALC 2 mM. Questi risultati confermano l’ipotesi inizialmente formulata riguardo ad un coinvolgimento di ALC nella modulazione della sintesi proteica e sono avvalorati da studi di biologia molecolare dai quali è emersa la capacità di ALC di influenzare l’espressione genica

I DEPUTATI ITALIANI DELLE TRE LEGISLATURE DAL 2008 AL 2022: UN'ANALISI EMPIRICA DEI RUOLI

La tesi di dottorato ricostruisce la letteratura scientifica sul parlamento italiano (studi di sociologia parlamentare e sulla produzione legislativa) e sulla teoria dei ruoli. Lo scopo della ricerca è di verificare la teoria di Strøm (1997; 2012) alla teoria dei ruoli parlamentari, ovvero di verificare se esistono uno o più ruoli strategici per conseguire una lunga carriera nell'istituzione. Nel caso dei parlamenti italiani della XVI e XVII Legislatura si produrranno delle evidenze favorevoli, evidenziando la strategicità della presenza sui media e della specializzazione. Le tecniche impiegate sono quantiative e riguardano una cluster analysis e un modello mLogit.This doctoral thesis reviews the scientific literature on the Italian parliament (studies of parliamentary sociology and legislative production) and role theory. The aim of the research is to verify Strøm's (1997; 2012) theory of parliamentary roles, i.e. to ascertain whether there are one or more strategic roles to achieve a long career in the institution. In the case of the Italian parliaments of the 16th and 17th Legislatures, favourable evidence will be produced, highlighting the strategic nature of media presence and specialisation. The techniques employed are quantiative and involve a cluster analysis and an mLogit model

fda s warns against use of energy baseddevices the vela safety communication

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Advanced European Re-Entry System Based on Inflatable Heat Shields: Detailed Design (EFESTO project)

The European Union H2020 EFESTO project is coordinated by DEIMOS Space with the end goals of improving the European TRL of Inflatable Heat Shields for re-entry vehicles (from 3 to 4/5) and paving the way towards further improvements (TRL 6 with a future In-Orbit Demonstrator, IOD). This paper presents the project objectives and the initial results of the detailed design of atmospheric entry missions based on the applications of advanced thermal protection systems implementing inflatable heat shields (flexible TPS and inflatable structures), according to aerothermodynamics constraints for future in-orbit demonstration. Placing the future IOD mission in the context of ongoing and future efforts in the European context is also one of the project goals. Two key applications, Mars Robotic Exploration and Reusable Small Launchers Upper Stages, have been identified. For the Mars Application, the robotic exploration mission class resulted in a 10 m diameter Hypersonic Inflatable Aerodynamic Decelerator (HIAD) class, combined with Supersonic Retro-Propulsion (SRP, activated about Mach 2.3) to deliver about 2800 kg of payload at MOLA +2 km. For the Earth Application, the VEGA upper stage (AVUM) has been selected as baseline case study. The current mission foresees a deorbiting from SSO orbit, a controlled entry phase (BC of about 30 kg/m2) and combines the use of a HIAD (4.5m diameter class) with parachutes and parafoil for Mid-Air-Capturing (MAR) with a helicopter. Beyond feasibility of the entry mission phase and system design with an inflated IAD, integration aspects have a key impact in the specific design solutions adopted, due to the nature of an inflatable heatshield. For both considered application cases feasible architectures are developed responding to the challenge of integrating the HIAD into the system in compliance with geometric and functional requirements. While the HIAD in folded state prior to inflation must fit in the available volume, it has limitations with respect to the density imposing a minimum cross section of the stowage volume. Simultaneously requirements with respect to the centre of gravity position during re-entry with an inflated HIAD must be respected for stability and controllability reasons. Other architectural considerations such as payload integration for the application on a launcher upper stage must be considered. Finally, heat loads constraints are considered for the trajectory and TPS deign choices due to important fluid-structure interactions. This project has received funding from the European Union’s Horizon 2020 research and innovation programme under grant agreement No 821801

Vasomotor symptoms in menopause: a biomarker of cardiovascular disease risk and other chronic diseases?

Menopausal disorders may include shorter-term symptoms, such as hot flushes and night sweats (vasomotor symptoms, VMS) and longer-term chronic conditions such as cardiovascular disease (CVD), osteoporosis, and cognitive impairment. Initially, no clear link between the shorter-term symptoms and longer-term chronic conditions was evident and these disorders seemed to occur independently from each other. However, there is a growing body of evidence demonstrating that VMS may be a biomarker for chronic disease. In this review, the association between VMS and a range of chronic postmenopausal conditions including CVD, osteoporosis, and cognitive decline is discussed. Prevention of CVD in women, as for men, should be started early, and effective management of chronic disease in postmenopausal women has to start with the awareness that VMS during menopause are harbingers of things to come and should be treated accordingly

Vascular function and cardiovascular risk factors in women with severe flushing

Background: Seventy per cent of postmenopausal women suffer from hot flushes causing significant morbidity in 25%. Oestrogen replacement provides symptom relief, but its use has declined following safety issues and there is, as yet, no good alternative. Pathophysiology is poorly understood, but one proposed mechanism is altered peripheral vascular reactivity. It has recently been suggested that the presence of flushing may be a marker of underlying cardiovascular risk. <p/>Aim: To measure (i) peripheral vascular reactivity in subcutaneous vessels (ii) routine and novel cardiovascular risk factors in postmenopausal women who flush, and compare results to a matched group of women who do not flush. <p/>Methods: Thirty-two postmenopausal women with at least 20 flushes/week and 14 nonflushing postmenopausal women were recruited. Cutaneous microvascular perfusion was measured using laser Doppler imaging, and endothelial function was assessed by iontophoresis (administration of vasoactive agents through the skin by an electric current) of acetylcholine [Ach] (endothelial-dependent) and sodium nitroprusside [SNP] (endothelial independent). Blood samples for risk factors were taken following vascular assessment. <p/>Results: Both study groups were well matched demographically. The response of the subcutaneous vessels was greater in women who flushed than those who did not, following administration of both the endothelium-dependent and independent vasodilators, (ACh, P ≤ 0·001, SNP, P = 0·001, 2-way anova). By contrast, levels of High Density Lipoprotein (HDL)-cholesterol and ApoA1 were significantly lower in the flushing women compared with the control women (P = 0·02 and 0·002, respectively), and levels of inter-cellular adhesion molecule-1 (ICAM-1) were higher (P = 0·03), findings robust to adjustment for confounders, suggesting an adverse cardiovascular risk profile. <p/>Conclusion: These results confirm a better vascular response in women but paradoxically, such women appear to have worse (not better) cardiovascular disease risk factors in particular lower HDL-cholesterol but also higher non-HDL-c to HDL-c ratio and increased ICAM-1. Further studies are needed to assess vascular risk factors in women who flush

Safety of vaginal erbium laser: A review of 113,000 patients treated in the past 8 years.

Background: Energy-based devices are becoming a popular option for minimally invasive vaginal procedures. The aim of this study was to obtain information on the frequency of occurrence of adverse effects (AEs) related to vaginal erbium laser (VEL™) treatment.Materials and methods: The global survey was conducted among practitioners using the non-ablative VEL™ (Fotona, Ljubljana, Slovenia). Users were invited to provide the number of patients treated with VEL™ and the number of observed laser-related AEs.Results: The survey was conducted from August 2018 to April 2019. Responses from 535 practitioners were collected, with a total of 113,174 patients treated in the period from 2012 to 2019. Out of 535 respondents, 160 (30%) shared detailed information about the indications they treated in a population of 62,727 patients, whereas 188 (35%) respondents provided information on the frequency of AEs observed in their treated population of 43,095 patients. All observed AEs were mild to moderate, transient and appeared with low frequencies.Conclusions: Minimally invasive thermal-only laser treatment using the non-ablative VEL™ procedures appears to be safe and the incidence of AEs is low