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    ORGANIC MEAT IN ITALY: SITUATION AND PERSPECTIVES ON THE LIGHT OF THE EXPERIENCE OF A SMALL GROUP OF FIRMS LOCATED IN THE VENETO REGION

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    Although organic meat consumption has recently shown a great percentage growth in some EU countries, different problems have risen in order to supply the markets with adequate levels of organic meat, especially in countries like Italy, where conventional meat production is mostly based on very intensive methods. The first part of this paper is a review of the production and market situation of organic meat in Italy, whereas the second is a preliminary attempt of examining the structural features and the marketing strategies of a pioneer group of firms which have begun to produce and/or to process and market different types of organic meat in the Veneto Region, the most important area for the production of conventional meat in Italy. Besides some satisfactory results, the research has shown many difficulties related either to the costs or to the prices faced by the organic farms. The costs are mainly due to the wide gap between organic production techniques and the conventional ones; the prices are typical of the building up of a new niche market. By now, these difficulties seem to prevent a rapid expansion of domestic supply of organic meat in Veneto, although specific research programs could overcome some of them.Organic meat production, organic meat market, breeding conversion, Agribusiness,

    Una comparación entre los perfiles de los turistas de dos rutas del vino italiano

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    The study presents a comparative analysis of the wine tourism demand characteristics on two Italian wine routes. The research focuses on the more significant aspects that contradistinguish the wine tourists who frequent the Piave Wine Road and the Soave Wine Road, relying on 576 tourists' interviews. Through logistic regression, the identified variables may increase the relative propensity for a wine tourist to choose one or other itinerary. The results confirm a rather significant diversity between the two profiles (84% of cases are correctly classified). They show that the aspects that imply a greater propensity to travel along the Piave Wine Road rather than the Soave one correspond to an elderly foreign, university graduate tourist who have travelled for more than 3 days. This tourist pursues cultural activities, visits friends or acquaintances and tours with them. On the contrary, the latter one is more often preferred by someone aged less than thirty, who has learned of the route on a tourist board. He is less inclined to buy local wines and he spends less than 20 euro per meal. In this road is much more common the tendency to consider the wine tourism experience complete. Understanding the aspects that distinguish own wine tourists from other routes tourists allows Road Associations to position themselves better in an increasingly competitive market, in order to prepare appropriate territorial marketing strategies in relation to the wine tourism target that they intend to reach.El estudio presenta un análisis comparativo de las características de la demanda de turismo del vino en dos rutas del vino italiano. En particular, la investigación se centra en los aspectos más importantes que distinguen a los turistas del vino que frecuentan la Ruta del Vino del Piave y la Ruta del Vino Soave basándose en 576 entrevistas. A través de regresión logística, se pueden identificar las variables que más aumentan la propensión relativa para un turista del vino a elegir uno u otro itinerario. Los resultados confirman una diversidad bastante significativa entre los dos perfiles (84% de los casos son clasificados correctamente). Los resultados muestran que los aspectos que implican una mayor propensión a viajar a lo largo de la ruta del vino Piave en lugar de la ruta del Soave son: turistas ancianos, graduados, extranjeros, viajando por más de 3 días, que realicen actividades culturales, visitas a amigos o conocidos y viajar con ellos. Por el contrario, la preferencia por la segunda ruta se refleja mejor en los jóvenes menores de treinta años que han conocido el camino a través de organizaciones de turismo, están menos dispuestos a comprar vinos locales y gastan menos de 20 euros por comida. En esta ruta, es mucho más común la tendencia a considerar la experiencia del turismo del vino completa. El conocimiento de los aspectos que distinguen a los turistas del vino permite posicionarse adecuadamente en un mercado cada vez más competitivo y preparar estrategias de marketing apropiadas en relación con el target del turismo del vino que desean lograr.Fil: Galletto, Luigi. Padova, Italia. Universidad de Padua

    Rivelazione e stima di segnali multicomponente in sistemi SAR interferometrici a basi multiple

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    La conoscenza dettagliata della topografia della superficie terrestre è oggi di grande interesse ed importanza nell?ambito della ricerca scientifica e della prevenzione di alcuni rischi naturali, come per la geofisica, l?idrologia, lo studio delle correnti atmosferiche oppure il monitoraggio dei ghiacciai, delle foreste e dei vulcani. Uno spiccato interesse si riscontra anche nell?ambito commerciale per la cartografia, lo studio sulla propagazione dei segnali nei sistemi radio-mobile, l?individuazione di siti per l?installazione di antenne oppure per un dettagliato monitoraggio delle costruzioni sul territorio. Le tecniche convenzionali utilizzate per ottenere mappe topografiche non sono completamente adeguate a questi scopi, poiché non soddisfano contempora-neamente requisiti indispensabili come la copertura di vaste zone di territorio, alta risoluzione spaziale e verticale. Per ottenere mappe topografiche ad alta risoluzione, in ogni condizione meteorologica e di illuminazione, viene oggi adoperata la tecnica dell?Interferometria mediante Radar ad Apertura Sintetica (InSAR). Tale tecnica è realizzata mediante l?utilizzo di due antenne montate su una piattaforma, a bordo di aerei o satelliti, separate da una linea di base (baseline) con una componente ortogonale alla linea di vista (cross-track baseline). Essa permette di ottenere una mappa digitale di elevazione (DEM) della zona di terreno osservata, con errori di altezza dell?ordine del metro. I principali problemi che si incontrano con questa tecnica consistono in un?ambiguità di fase che corrisponde ad un?altezza di equivocazione, ed in una decorrelazione spaziale del segnale ricevuto, causata dal fenomeno di speckle originato dalla natura estesa degli scatteratori a terra, cioè da sorgenti di retrodiffusione non puntiformi. L?effetto dello speckle è tanto più gravoso quanto più è lunga la baseline, ma l?uso di baseline corte influenza negativamente la sensibilità del sistema; si hanno quindi requisiti contrastanti in termini di scelta della baseline ottima. Un problema ancora più critico, che è quello di interesse centrale in questa tesi, è il cosiddetto fenomeno di layover o ripiegamento, causato dalla sovrapposizione di più segnali retrodiffusi (echi di ritorno) da zone di terreno situate a diversi angoli di elevazione e quindi a diverse altezze. Questo fenomeno può provocare forti degradi nell?accuratezza delle mappe, sia della stima della quota altimetrica, sia dell?intensità del segnale ricevuto. Infatti i vari segnali riflessi dal terreno, non possono essere separati per stimare correttamente le caratteristiche della superficie. Per contrastare efficacemente il fenomeno di layover e le altre problematiche menzionate, è stato recentemente proposto l?utilizzo di sistemi InSAR multibaseline. Un sistema di questo tipo è composto da una schiera di antenne (array) in cui le diverse baseline corrispondono alla distanza fra la prima antenna e le altre. Studi già effettuati su questi sistemi hanno dimostrato un miglioramento nella risoluzione dei problemi legati alla scelta della baseline ottima, all?accuratezza della stima e all?ambiguità di fase, grazie alla diversità di baseline e alla fusione dei dati disponibili. Tuttavia la soluzione del problema di layover non può prescindere da un problema, ancora trascurato in letteratura, rappresentato dalla selezione dell?ordine del modello (MOS), cioè dalla determinazione del numero delle componenti del segnale retrodiffuso che concorre al fenomeno del layover. Ampio spazio in questa tesi è stato dedicato all?implementazione di tecniche MOS, in particolare ai metodi ITC (information theoretic criteria) basati sugli autovalori della matrice di covarianza dei dati osservati. I metodi ITC considerati sono: AIC (Akaike Information Criterion), MDL (Minimum Description Length) e EDC (Efficient Detection Criterion), quest?ultimo in due differenti versioni. Tali metodi sono stati però concepiti per operare con spettri spaziali a righe, come quelli che si ottengono nel caso di sorgenti di retrodiffusione puntiformi. In presenza di speckle, modellato come rumore moltiplicativo sul segnale, gli spettri spaziali relativi ai segnali di ritorno al SAR, non sono a righe ma hanno una banda spaziale non nulla, ciò implica che i metodi ITC sono costretti, in tale situazione, ad operare in condizioni di disadattamento del modello dei dati. Le prestazioni dei metodi ITC sono state quindi analizzate tramite simulazioni Monte Carlo per indagare diverse situazioni di interesse pratico nell?interferometria quali: i) l?impatto dello speckle da zone di terreno localmente piatte o rugose; ii) l?ottimizzazione della dimensione della baseline del sistema InSAR tramite un compromesso fra risoluzione e decorrelazione spaziale; iii) il degrado in presenza di pochi osservati o di un forte segnale retrodiffuso dal terreno; iv) l?effetto dell?applicazione del Diagonal Loading ai metodi ITC per ottenere una maggiore robustezza allo speckle, ad un eccessivo livello di segnale ricevuto o ad una disponibilità di pochi osservati; v) l?acquisizione di dati tramite singola antenna e passaggi multipli, il che può rendere la storia delle baseline non sequenziale oltre che non uniforme ed introduce il problema della decorrelazione temporale dei segnali ricevuti; vi) le prestazioni in situazioni di non-identificabilità tipiche degli array non uniformi. Le prestazioni sono state valutate tracciando le curve relative alla probabilità di corretta stima del numero di sorgenti di retrodiffusione e quelle relative alla sovrastima o sottostima di tale numero. Inoltre, per ogni scenario, si è anche determinato e graficato il numero medio di sorgenti stimate dai diversi metodi. La tesi è strutturata come di seguito: Nel Capitolo 1 viene descritto il funzionamento dei sistemi InSAR e il metodo con cui vengono stimate le altezze del terreno dalla conoscenza della fase interferometrica. Successivamente viene spiegato il fenomeno della decorrelazione spaziale lungo i sensori dell?array e viene introdotto il problema del layover, illustrando gli scenari in cui si origina e la tecnica di soluzione. Nel Capitolo 2 si descrive il modello statistico dei dati ricevuti dall?array in condizioni di layover, formulato sulla base del modello fisico adottato e vengono successivamente introdotti e definiti i metodi ITC per la stima del numero di componenti di segnale. Il Capitolo 3 è dedicato all?analisi delle prestazioni degli algoritmi di rivelazione al variare di tutti i parametri caratteristici del sistema, ma limitatamente al caso di array uniformi. Nel Capitolo 4 viene definita la tecnica di diagonal loading, la quale consiste nel modificare la matrice di covarianza dei dati osservati al fine di rendere più robusti i metodi ITC negli scenari più critici per la stima, come nel caso di forte decorrelazione spaziale, pochi osservati o segnale elevato. Nel Capitolo 5 vengono esaminati i sistemi di acquisizione a passaggi multipli con singola antenna e sono individuate le problematiche associate al loro utilizzo, in particolare la decorrelazione temporale dei segnali osservati derivante da cambiamenti subiti dal terreno nell?intervallo fra due acquisizioni. Il Capitolo 6 è interamente dedicato agli array non uniformi. Nella prima parte viene effettuata un?analisi delle prestazioni dei metodi ITC operanti con tali array, al variare di tutti i parametri caratteristici del modello. Nella seconda parte è introdotto il problema della non-identificabilità, caratteristico di questo tipo di array, riportando un algoritmo per individuare le configurazioni non identificabili ed infine valutando le prestazioni degli algoritmi di rivelazione per tali configurazioni. Nel Capitolo 7 vengono inoltre definiti gli algoritmi di stima delle fasi interferometriche, e successivamente questi sono applicati a due particolari array non uniformi, al variare dei parametri principali del sistema

    Valutazione di sicurezza con misure dinamiche: il caso del ponte della Maddalena.

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    La presente tesi studia la sicurezza di un ponte risalente al medioevo di notevole importanza storica e monumentale con le moderne tecniche di indagine dinamica. A tal fine è stata eseguita una campagna di prove sulla struttura con accelerometri che ha permesso di determinare, mediante tecniche di analisi dei segnali come l'analisi spettrale, i parametri meccanici e strutturali del ponte. Una volta ricavati i parametri fondamentali, si è realizzato un modello numerico attendibile della struttura che ha permesso di valutare la sicurezza della struttura sia dal punto di vista idraulico che sismico

    Economic growth and atmospheric pollution in Spain: discussing the environmental Kuznets curve by hypothesis

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    The environmental Kuznets curve (EKC) hypothesis posits an inverted U relationship between environmental pressure and per capita income. Recent research has examined this hypothesis for different pollutants in different countries. Despite certain empirical evidence shows that some environmental pressures have diminished in developed countries, the hypothesis could not be generalized to the global relationship between economy and environment at all. In this article we contribute to this debate analyzing the trends of annual emission flux of six atmospheric pollutants in Spain. The study presents evidence that there is not any correlation between higher income level and smaller emissions, except for SO2 whose evolution might be compatible with the EKC hypothesis. The authors argue that the relationship between income level and diverse types of emissions depends on many factors. Thus it cannot be thought that economic growth, by itself, will solve environmental problems.Environmental Kuznets Curve, atmospheric pollution, Spain.

    Les megaregions europees i les empreses creatives

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    En aquest article s'identifiquen, a partir de la bases de dades Amadeus, les empreses que desenvolupen activitats que pertanyen a la taxonomia d'indústries creatives (IC) proposada per la UNCTAD2 (això és: relacionades amb el patrimoni, amb les arts, amb els mitjans -impresos i audiovisuals-, i amb les creacions funcionals) i a continuació, s'analitza com es distribueixen entre les megaregions europees.En este artículo se identifican, a partir de la base de datos Amadeus, las empresas que desarrollan actividades que pertenecen a la taxonomía de industrias creativas (IC) propuesta por la UNCTAD2 (esto es: relacionadas con el patrimonio, con las artes, con los medios -impresos y audiovisuales-, y con las creaciones funcionales) y a continuación, se analiza cómo se distribuyen entre las megarregiones europeas

    Les megaregions europees i l'economia del coneixement

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    L'objectiu d'aquest article és proporcionar una panoràmica de les bases de coneixement a les megaregions europees i fer una primera aproximació de naturalesa exploratòria a la relació entre les bases de coneixement i la generació de riquesa en aquestes megaregions europees.El objetivo de este artículo es proporcionar una panorámica de las bases de conocimiento en las megarregiones europeas y hacer una primera aproximación de naturaleza exploratoria de la relación entre las bases de conocimiento y la generación de riqueza en estas megarregiones europeas

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