402 research outputs found

    Comparison of Ni-Cr and Co-based alloys for fuel injectors

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    Presentazione orale al convegno TMS 2011 - 140th Annual Meeting & Exhibition, svoltosi a San Diego, USA, dal 27/02/2011 al 03/03/201

    Microstructural, mechanical and fatigue properties of Cobalt alloys

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    Presentazione orale al convegno TMS 2010 - 139th Annual Meeting & Exhibition, svoltosi a Seattle (USA) dal 14/02/2010 al 18/02/201

    Fatigue behavior of dual-phase and TWIP steels for lightweight automotive structures

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    Presentazione orale al convegno Euromat 2011, svoltosi a Montpellier, Francia, dal 12/09/2011 al 15/09/201

    Room temperature plastic flow localization in a Mn-alloyed austenitic steel

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    A fully austenitic steel containing 0.5 wt.% C and 22 wt.% Mn was recently proposed for the fabrication of automotive body structures by room-temperature sheet forming, the goal being weight reduction and better crash performance owing to its much higher yield stress and elongation (as compared to presently employed ferritic and multiphase steels). Full-thickness tensile specimens, cut from as-produced sheets, were polished and tested at different strain rates, and the macroscopic surface relief eventually induced by the plastic deformation was recorded with a video camera. Between 0.3 and 0.4 true strain, successive macroscopic deformation bands (forming about 45° angle with the tensile axis and involving the full specimen width) travel along the specimen, a new one being nucleated as the previous reaches one of the specimen heads, whereas the gage displacement vs. stress curve shows a series of steps, each corresponding to the transit of a band through the gage length, and the cross-head displacement vs. stress curve shows isolated stress peaks, each immediately preceding the nucleation of a new band. Afterwards, and up to rupture, a series of stationary deformation bands appear, most being immediately adjacent to the preceding ones, with the stress vs. strain curve showing a series of serrations with large stress drops. As the strain rate is increased from 0.0004 to 0.4 s-1, the overall flow stress slightly decreases and the mentioned plastic localization phenomena become less evident

    Valutazione dell’efficacia protettiva di trattamenti di passivazione a base Cr(III) condotti su acciai zincati per impieghi in campo automobilistico

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    Due diversi trattamenti di passivazione entrambi a base di cromo trivalente sono stati applicati su acciai nonlegati utilizzati in campo automobilistico, zincati per via galvanica. Sono state studiate sia le caratteristichedegli strati passivanti ottenuti sia la loro efficacia protettiva.Il comportamento a corrosione degli acciai zincati e passivati è stato valutato mediante l’impiego di tecnicheelettrochimiche quali rilievo di curve di polarizzazione, misure del potenziale di libera corrosione e diimpedenza elettrochimica in funzione del tempo, condotte in soluzione di NaCl 0.1 M a 25°C. Analogacaratterizzazione è stata condotta su acciai zincati sottoposti a passivazione di tipo tradizionale medianteimmersione in bagno contenente cromo esavalente. Gli strati passivanti sono stati caratterizzati sia prima chedopo i test di corrosione mediante microscopia elettronica a scansione (SEM) accoppiata a microanalisi EDS.Il contenuto in cromo degli strati è stato determinato mediante spettrometria di assorbimento atomico (AAS).I risultati ottenuti hanno permesso di evidenziare l’efficacia protettiva dei due trattamenti e di metterla aconfronto con quella ottenuta per effetto del trattamento di passivazione con Cr(VI). I test elettrochimici hannoevidenziato una maggiore efficacia protettiva degli strati passivanti originatisi in seguito al trattamento inbagno contenente Cr(III) e sali di Co, rispetto alla classica cromatazione, al contrario di quelli formatisi inseguito al trattamento in bagno con solo Cr(III)

    Comportamento a fatica ad alta temperatura di una ghisa sferoidale Si-Mo

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    Le ghise sferoidali legate con silicio e molibdeno sono usate per fabbricare i collettori dei gas di scaricodei motori a combustione interna impiegati su automobili prodotte in grande serie. In questi componenti, lamassima temperatura puntuale, quando il motore lavora a pieno carico, può essere superiore a 750 °C, ed iprincipali meccanismi di danneggiamento in servizio sono l’ossidazione ad alta temperatura e la fatica termomeccanica.In questo lavoro si esamina il comportamento meccanico di una ghisa Si-Mo in funzione dellatemperatura, sia mediante prove di durata a fatica a termine di 10 milioni di cicli, sia anche mediante provedi trazione e di compressione, seguite da osservazioni frattografiche. I risultati delle prove meccaniche sonocorrelati con le microstrutture e con il precedente trattamento termico

    Caratterizzazione di leghe Zama 2 pressocolate in riferimento a fenomeni connessi con l’invecchiamento

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    Campioni di lega Zama 2 (ZP0430: Zn-4Al-3Cu) opportunamente prodotti con processo di pressocolata, sonostati sottoposti a differenti condizioni di invecchiamento naturale (tempi da 21 a 330 giorni) ed artificiale (tempidi 1, 3, 8 e 20 ore e temperatura di 100 °C). Nelle varie condizioni di trattamento i campioni sono stati sottopostiad analisi metallografica, roentgenografica, a misure dimensionali ed a caratterizzazione meccanica per valutarel’influenza delle condizioni di invecchiamento sulle caratteristiche microstrutturali, meccaniche e dimensionali ditale lega. Si sono riscontrate significative diminuzioni di caratteristiche meccaniche e resistenziali nel processodi invecchiamento, una dimensione dei cristalli primari della fase più ricca in Zn (h) fortemente influenzata dalladistanza dalla superficie oltre che dalla massività del singolo componente, mentre le variazioni dimensionalimisurate, in alcuni casi anche del 3% relativo, non evidenziano un andamento continuo. Analisi roentgenografichesono state effettuate per individuare la costituzione della lega e gli stati tensionali conseguenti al processoproduttivo che possono giustificare la non continuità delle variazioni dimensionali

    Caratterizzazione di leghe Zama 2 pressocolate in riferimento a fenomeni connessi con l’invecchiamento

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    Campioni di lega Zama 2 (ZP0430: Zn-4Al-3Cu) opportunamente prodotti con processo di pressocolata, sonostati sottoposti a differenti condizioni di invecchiamento naturale (tempi da 21 a 330 giorni) ed artificiale (tempidi 1, 3, 8 e 20 ore e temperatura di 100 °C). Nelle varie condizioni di trattamento i campioni sono stati sottopostiad analisi metallografica, roentgenografica, a misure dimensionali ed a caratterizzazione meccanica per valutarel’influenza delle condizioni di invecchiamento sulle caratteristiche microstrutturali, meccaniche e dimensionali ditale lega. Si sono riscontrate significative diminuzioni di caratteristiche meccaniche e resistenziali nel processodi invecchiamento, una dimensione dei cristalli primari della fase più ricca in Zn (h) fortemente influenzata dalladistanza dalla superficie oltre che dalla massività del singolo componente, mentre le variazioni dimensionalimisurate, in alcuni casi anche del 3% relativo, non evidenziano un andamento continuo. Analisi roentgenografichesono state effettuate per individuare la costituzione della lega e gli stati tensionali conseguenti al processoproduttivo che possono giustificare la non continuità delle variazioni dimensionali
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