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    Huellas de un conflicto no resuelto: el feminismo histórico y la invención del inconsciente

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    Este ensayo investiga el binarismo sexual a través de algunos cruces conceptuales, centrándose en la difícil relación entre el feminismo de la diferencia y el psicoanálisis, especialmente en torno a la naturaleza "sexual" del inconsciente como factor político influyente. La extraordinaria persistencia, a nivel del inconsciente colectivo, de la ontología heterosexual dual se analiza en su evolución histórica desde De Gouges a Wollstonecraft, desde Woolf a De Beauvoir, desde Lonzi a Melandri. El vínculo útil para entender la perdurabilidad y solidez de la ontología binaria, tanto a nivel consciente como inconsciente, radica en el entrelazamiento entre la acción política que los movimientos feministas, desde los orígenes hasta la actualidad, han emprendido para reivindicar sus derechos y la crítica teórico-conceptual de aquellos dispositivos sobre los que se ha estructurado y consolidado la organización social y el orden patriarcal material y simbólico a lo largo de los milenios, a través de las formas de dominación masculina

    Tracce di un irrisolto conflitto: il femminismo storico e l’invenzione dell’inconscio

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    This essay investigates the gender binary through some conceptual crossings, focusing on the difficult relationship between difference feminism and psychoanalysis, especially around the “sexual” nature of the unconscious as an influential political factor. The extraordinary persistence, at the level of the collective unconscious, of the dual heterosexual ontology is analyzed in its historical evolution from De Gouges to Wollstonecraft, Woolf to De Beauvoir, and Lonzi to Melandri. The useful link to understand the durability and solidity of binary ontology, both consciously and unconsciously, lies in the intertwining between the political action that feminist movements, from the origins to the present, have undertaken to claim their rights and the theoretical-conceptual criticism of those devices in which the social organization and the material and symbolic patriarchal order have been structured and consolidated over the millennia, through the forms of male domination.Este ensayo investiga el binarismo sexual a través de algunos cruces conceptuales, centrándose en la difícil relación entre el feminismo de la diferencia y el psicoanálisis, especialmente en torno a la naturaleza “sexual” del inconsciente como factor político influyente. La extraordinaria persistencia, a nivel del inconsciente colectivo, de la ontología heterosexual dual se analiza en su evolución histórica desde De Gouges a Wollstonecraft, desde Woolf a De Beauvoir, desde Lonzi a Melandri. El vínculo útil para entender la perdurabilidad y solidez de la ontología binaria, tanto a nivel consciente como inconsciente, radica en el entrelazamiento entre la acción política que los movimientos feministas, desde los orígenes hasta la actualidad, han emprendido para reivindicar sus derechos y la crítica teórico-conceptual de aquellos dispositivos sobre los que se ha estructurado y consolidado la organización social y el orden patriarcal material y simbólico a lo largo de los milenios, a través de las formas de dominación masculina.Questo saggio indaga il binarismo sessuale attraverso alcuni snodi concettuali, focalizzandosi sul difficile rapporto tra il femminismo della differenza e la psicoanalisi, soprattutto intorno alla natura “sessuata” dell’inconscio come fattore politico influente. La straordinaria persistenza, a livello dell’inconscio collettivo, dell’ontologia duale eterosessuale viene analizzata nella sua evoluzione storica che va da De Gouges a Wollstonecraft, da Woolf a De Beauvoir, da Lonzi a Melandri. Il nesso utile a comprendere durevolezza e solidità dell’ontologia binaria, sia a livello conscio che inconscio, sta nell’intreccio tra l’azione politica che i movimenti femministi, dalle origini all’attualità, hanno intrapreso per rivendicare i propri diritti e la critica teorico-concettuale a quei dispositivi su cui l’organizzazione sociale e l’ordine materiale e simbolico patriarcale è stato strutturato e consolidato nei millenni, attraverso le forme del dominio maschile

    Per una critica della ragione tattile: dal corpo politico all’ontologia aptica. Note filosofiche a margine di una pandemia con e oltre Jean-Luc Nancy

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    Nel bel mezzo dell’epidemia globale virale COVID-19, che ha investito a partire da gennaio 2020 progressivamente tutti i continenti, il modello economico tardocapitalista di crescita esponenziale e predatoria, fatta di saccheggi di risorse e di ferite inferte alla biosfera e al pianeta, ha mostrato l’evidenza del proprio fallimento. Filosofare nell’epoca della postpandemia significa cominciare a pensare a nuovi paradigmi di convivenza a partire dal corpo “singolare plurale” in quanto entità politica che fonda la comunità e dal tatto come senso dell’“in-comune”. Una critica della ragione tattile che comprenda un’ontologia aptica in cui toccare, con e oltre le riflessioni in merito di Jean-Luc Nancy, viene assunto come base delle relazioni interumane e respirare come un diritto condiviso tra umanità e biosfera può essere questo ricominciamento

    Nuove ermeneutiche del conflitto sociale tra redistribuzione, riconoscimento e dono: Caillé e oltre

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    Introduzione

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    Introduzione al fascicolo 15 Post-Filosofie 202

    Per una critica della ragione tattile: dal corpo politico all’ontologia aptica. Note filosofiche a margine di una pandemia con e oltre Jean-Luc Nancy

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    Nel bel mezzo dell’epidemia globale virale COVID-19, che ha investito a partire da gennaio 2020 progressivamente tutti i continenti, il modello economico tardocapitalista di crescita esponenziale e predatoria, fatta di saccheggi di risorse e di ferite inferte alla biosfera e al pianeta, ha mostrato l’evidenza del proprio fallimento. Filosofare nell’epoca della postpandemia significa cominciare a pensare a nuovi paradigmi di convivenza a partire dal corpo “singolare plurale” in quanto entità politica che fonda la comunità e dal tatto come senso dell’“in-comune”. Una critica della ragione tattile che comprenda un’ontologia aptica in cui toccare, con e oltre le riflessioni in merito di Jean-Luc Nancy, viene assunto come base delle relazioni interumane e respirare come un diritto condiviso tra umanità e biosfera può essere questo ricominciamento.In the midst of the global viral epidemic COVID-19, which has progressively invested all continents since January 2020, the late-capitalist economic model of exponential and predatory growth, made of looting of resources and wounds inflicted on the biosphere and the planet, showed evidence of its failure. To do philosophy in the post-pandemic era means beginning to think of new paradigms of coexistence starting from the “singular plural” body as a political entity that founded the community and from touch as the sense of the “in-common”. A criticism of tactile reason that includes a haptic ontology in which to touch, with and beyond the reflections about it of Jean-Luc Nancy, is taken as the basis of interhuman relations and to breathe as a shared right between humanity and the biosphere can be this restart

    Introduzione

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    Anche questo numero 11 di Post-filosofie, come il n.8 del 2015, si propone come un insieme di contributi emersi dalle passate edizioni del Festival delle donne e dei saperi di genere, che il Dipartimento di Studi Umanistici e il Cen-tro Interdipartimentale di Studi sulla Cultura di Genere dell’Università degli Studi di Bari organizzano, con il sostegno della Regione Puglia, da vari anni consecutivamente e che, nel 2019, vedrà svolgersi la sua VIII edizione. This issue 11 of Post-philosophies, like issue 8 of 2015, proposes a collection of contributions from past editions of the Festival delle donne e dei saperi di genere (Women and Gender Knowledge Festival), organised by the Department of Humanities and the Interdepartmental Centre for the Study of Gender Culture of the University of Bari organise, with the support of the Apulia Region. Women and Gender Knowledge Festival took place for several consecutive years and its eighth edition will be realized in 2019.

    Simone Weill, Albert Camus e la terapia del dovere.

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    Abstract not availabl

    Sessistenza come resistenza: la trans-ontologia di Jean-Luc Nancy in dialogo con il trans-femminismo

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    La co-ontologia heideggeriana viene fatta scivolare, dalla filosofia di Jean-Luc Nancy, lungo il piano inclinato della vita vissuta e concreta degli esseri-umani-inrelazione che coabitano lo spazio sociale, una dislocazione che avviene nel segno della porosità e penetrabilità del “con-essere” che rappresenta la chiave di volta del suo libro, Sessistenza. In questo testo, il corpo, il toccare, il sesso sono sporgenze che costellano una mappa concettuale frutto di una lunga militanza filosofica contrassegnata da un’autentica ontologia aptica, cifra segnante di un pensiero della relazionalità, dell’interdipendenza, della vulnerabilità sessistenziale, che connota i corpi in con-tatto che tutti e tutte siamo. Assumendo la lezione di Derrida che rilegge il Dasein come “disseminazione”, Nancy elabora una transontologia attraverso cui si manifesta la r-esistenza della sessistenza, vale a dire quel rifiuto caparbio dei corpi distinti e differenti all’omologazione e all’uniformità dell’identico e dell’identitario condiviso dal trans-femminismo che della combinatoria inesauribile dei sessi fa il proprio punto di forza. Così, tanto per l’approccio sessistenziale che per quello transfemminista, al cuore di ogni teoria vi sono le vite e le pratiche di corpi sessuati distinti e differenti in rel-azione.  The Heideggerian co-ontology is slipped, by the philosophy of Jean-Luc Nancy, along the inclined plane of the lived and concrete life of human-beingsin- relationship who cohabit the social space, a dislocation that takes place in the sign of porosity and penetrability of the “con-being” which represents the keystone of his book, Sexistence. In this text, the body, the touch, the sex are protrusions that dot a conceptual map that is the result of a long philosophical militancy marked by an authentic haptic ontology, a sign of a thought of relationality, interdependence and sexistencial vulnerability that connotes the bodies in contact that we all are. Taking up the lesson of Derrida who reinterprets Dasein as “dissemination”, Nancy elaborates a trans-ontology through which the r-existence (Resistance) of sexistence is manifested, that is to say that stubborn rejection of distinct and different bodies to the homologation and uniformity of the identical and of the identity shared by trans-feminism which makes its strong point of the inexhaustible combinatorics of the sexes. Thus, both for the sexistencial approach and for the transfeminist one, at the heart of every theory are the lives and practices of distinct and different sexual bodies in relation

    Passaggio sul lago. Una conversazione con Jean-Luc Nancy

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    Un dialogo tra Jean-Luc Nancy e Francesca R. Recchia Luciani  sulle rive del Lago d’Iseo nei giorni in cui esso veniva attraversato dalla “passerella”, the Floating Pier, dell’artista bulgaro Christo. I temi dell’inaccessibilità al senso dell’evento artistico e dell’attrazione di massa esercitata dall’arte contemporanea sono al centro di una conversazione su un'opera d'arte invisibile avvenuta su un lago reale e metafisico insieme.A dialogue between Jean-Luc Nancy and Francesca R. Recchia Luciani on the shores of Lake Iseo in the days when it was crossed by the Bulgarian artist Christo's Floating Pier. The issues of inaccessibility to the sense of the artistic event and the mass attraction exerted by contemporary art are at the center of a conversation about an invisible work of art that took place on a real and metaphysical lake at the same time
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