120 research outputs found

    No Institutional Upheaval in Sight in Italy

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    Between Recalibration and Distortion

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    Italia Viva, Party System Reform Morta

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    Rappresentare e governare. Da grande regola a tallone d'Achille del governo parlamentare

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    Rappresentare e governare

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    Political institutions must guarantee both representation and government. The peculiarity of parliamentarism lies in the fact that these two functions pass through the election of the Chamber of Parliament, to which the government is bound by a vote of confidence. This essay analyses the growing difficulties of parliamentary regimes in securing the aforementioned functions

    Per una storia delle riforma istituzionali (1948-2015)

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    La nueva ley electoral italiana de 2015, un reto para el parlamentarismo débil

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    El parlamentarismo —la forma de gobierno europea por excelencia— está manifestando en muchos países europeos graves dificultades de funcionamiento. Italia, cuya Constitución de 1948 carece de instrumentos de racionalización del sistema (tanto como para haber tenido 63 gobiernos en menos de 70 años), se ha decantado por leyes electorales específicamente estudiadas para hacer frente a este problema. Este artículo ofrece una contextualización histórica y constitucional, y describe características, virtudes y defectos de la ley 52/2015, que es del tipo denominado majorityassuring.Parliamentary regimes, the most adopted in Europe, are showing serious dysfunctions in many countries. Italy, whose 1948 Constitution does not provide any solution meant to stabilize the political and institutional system (the country has counted 63 cabinets in less than 70 years), has tried to solve these issues recurring to specifically crafted electoral laws. This article provides contextual historical and political analysis and describes features, merits and flaws of Law 52/2015, which introduces as.c. majority assuring electoral formula

    Elezioni primarie: prime esperienze e profili costituzionali

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    In questo intervento, (i) partendo dalle già richiamate esperienze come illustrate dal punto di vista del sociologo della politica (tutte realizzatesi nel corso del 2005), e (ii) avendo come oggetto la regolazione legislativa del fenomeno (quella pionieristica resa possibile dalla competenza regionale in materia elettorale ex art. 122 Cost.; nonché quella che si potrebbe voler introdurre nei ben più ampi e rilevanti ambiti di competenza del legge dello Stato), mi propongo di esaminare nell'ordine:– i nessi fra elezioni primarie, presentazione delle candidature, ruolo dei partiti e disciplina del loro ordinamento interno;– i vincoli e/o gli indirizzi che si possono trarre dalla Costituzione e dalla giurisprudenza costituzionale;– il contesto, per come esso mi appare, all'interno del quale la questione oggi si pone;– alcuni problemi relativi alla disciplina delle primarie private (o di partito);– alcuni problemi relativi alla disciplina delle primarie pubbliche per trarne, infine, – alcune provvisorie indicazioni sull'atteggiamento che potrebbe (e magari a mio avviso dovrebbe) assumere l'ordinamento al riguardo. A questo riguardo desidero subito anticipare le mie conclusioni: in nessun caso si può pensare, nel contesto attuale, di fare a meno delle primarie private; nulla impedisce di disciplinare legislativamente forme di primarie pubbliche, che, comunque, non possono tuttavia coprire per intero i fenomeni che ci interessano; il legislatore deve valutare (a) l'opportunità di istituire le seconde e, contestualmente, (b) l'opportunità di incentivare e in qualche modo garantire le prime oppure ancora (c) l'opportunità di lasciarle nel solo ambito dell'autonomia dei privati
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