48 research outputs found

    Phosphatase-mediated bioprecipitation of lead by soil fungi

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    Geoactive soil fungi were examined for their ability to release inorganic phosphate (Pi ) and mediate lead bioprecipitation during growth on organic phosphate substrates. Aspergillus niger and Paecilomyces javanicus grew in 5 mM Pb(NO3 )2 -containing media amended with glycerol 2-phosphate (G2P) or phytic acid (PyA) as sole P sources, and liberated Pi into the medium. This resulted in almost complete removal of Pb from solution and extensive precipitation of lead-containing minerals around the biomass, confirming the importance of the mycelium as a reactive network for biomineralization. The minerals were identified as pyromorphite (Pb5 (PO4 )3 Cl), only produced by P. javanicus, and lead oxalate (PbC2 O4 ), produced by A. niger and P. javanicus. Geochemical modelling of lead and lead mineral speciation as a function of pH and oxalate closely correlated with experimental conditions and data. Two main lead biomineralization mechanisms were therefore distinguished: pyromorphite formation depending on organic phosphate hydrolysis and lead oxalate formation depending on oxalate excretion. This also indicated species specificity in biomineralization depending on nutrition and physiology. Our findings provide further understanding of lead geomycology and organic phosphates as a biomineralization substrate, and are also relevant to metal immobilization biotechnologies for bioremediation, metal and P biorecovery, and utilization of waste organic phosphates

    The ruin as memorial - the memorial as ruin

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    The ruin allows for a visualization of different forms of mourning: we mourn loss, death, decay and destruction; man-made and natural catastrophes; humanity’s futile and successful attempts to master nature; and nature’s indifference to humans and their cruelty against one another. But do we need to conceive memorial ruins differently, depending on whether they commemorate gradual decay and mortality, a natural catastrophe, or various types of governmental, military or economic violence? Could the aesthetic of the ruin dangerously confuse very different forms of terror, violence and violation, directed against other nations, political opponents or ethnic minorities, perhaps even rendering invisible human agency and erasing the specificities of the historical context? Or may the ruin help us to discern where these structures and practices of violence converge? These and related questions are explored in this article

    Note a margine sull’applicazione della legge regionale lombarda 31/2014 e sulle norme transitorie (con modifiche). Serve veramente questa legge per contenere il consumo di suolo?

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    La Lombardia è, da diversi anni, la Regione italiana che dispone delle banche dati territoriali più accurate per la misurazione degli usi e delle qualità pedologiche e produttive dei suoli. È anche la prima Regione ad avere approvato una legge specifica per il contenimento del consumo di suolo e per la riqualificazione dei suoli degradati (l.r. 31/2014). Ciononostante si conferma anche come la Regione con la più alta quantità di suolo urbanizzato e impermeabilizzato, e con dinamiche di consumo del suolo, inteso quale processo di trasformazione di terreni agricoli e naturali verso usi antropici, tra i più intensi del nostro Paese (cfr. Rapporto ISPRA 2016 e le percentuali di crescita registrate dal Rapporto 2017). Nei quasi tre anni trascorsi dall’approvazione della l.r. 31 non si possono segnalare significativi cambiamenti di tendenza

    Consumo di suolo, Servizi ecosistemici e Green infrastructures: Metodi, ricerche e progetti innovativi per incrementare il Capitale naturale e migliorare la resilienza urbana. Rapporto CRCS 2022

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    La consapevolezza del valore del Suolo - quale bene comune, finito, non rinnovabile ed essenziale per il benessere dell’uomo - richiede necessariamente una conoscenza trasversale e multidisciplinare della risorsa nonchè una condivisione dei saperi per attuare delle strategie appropriate ed efficaci di tutela e conservazione finalizzate a migliorare e incrementare le prestazioni del Suolo nel fornire benefici, diretti e indiretti, all’uomo azzerandone il degrado. Conoscere la risorsa Suolo significa adottare innanzitutto un approccio basato sui Servizi ecosistemici valutando le relative performance e definendo progetti territoriali ad alta capacità ecosistemica attuando azioni conservative di tipo nature-based e pianificando territori resilienti ad adattivi capaci di contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici. Il Rapporto 2022 del Centro di Ricerca sui Consumi di Suolo (CRCS) intende ragionare su questi temi cercando di fornire un quadro completo e innovativo sullo stato della risorsa Suolo in Italia e sulle progettualità dedicate alla sua conservazione e tutela. Il volume è articolato in 3 sezioni tematiche: la prima è finalizzata ad analizzare le dinamiche relative alle trasformazioni d’uso del suolo e la loro interpretazione ai fini dell’attivazione di strategie e politiche di contenimento, anche in considerazione degli indirizzi europei. La seconda sezione raccoglie esperienze, casi e buone pratiche di progettazione di infrastrutture verdi e blu basate sulla valutazione e mappatura dei Servizi ecosistemici per migliorare il benessere collettivo. L’ultima sezione mette a sistema i risultati emersi durante alcune recenti ricerche internazionali dedicate al Suolo che hanno permesso di accrescere la conoscenza e la consapevolezza del ruolo fondamentale svolto dalla risorsa nel contibuire a migliorare le condizioni e la qualità della vita dell’uomo
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