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Criminal Law and Neuroscience: Theory and Practice in the Italian Perspective
The debate on the impact on criminal justice of the empirical evidence offered by techniques of brain exploration and behavioral genetics shows no sign of diminishing, fed by literature now boundless and by case law in constant growth. In the Italian system, the impact of neuroscience at trial is still rather limited and substantially confined to its sedes naturalis, that is to say, the insanity defense. Even in this area, however, there is a very cautious, if not sometimes distrustful, attitude on the part of the courts, still doubtful about the epistemological reliability of neuroscientific evidence. The interdisciplinary dialogue is called upon to help overcome uncertainties and resistance, to avoid the underestimation of data endowed – albeit in a complementary and integrative function – with an increasingly objective value.
Summary: 1. Foreword. - 2. Neuroscience: an outline. - Neuroscience and criminal law in the light of the radical-revolutionary model. - 4. Neuroscience and criminal law in the light of the moderate-compatibilist model. - 5. An overview of the use of “neuroscientific evidence” in practice - 6. Neuroscience and the evaluation of criminal capacity: a first assessment. - 7. The (still) limited impact of neuroscience in the Italian criminal trial. Diagnosis and prognosis. – 8. Conclusions
L’ESTINZIONE DEL REATO PER CONDOTTE RIPARATORIE. PROFILI DI DIRITTO SOSTANZIALE
1. Note introduttive. – 2. La finalità deflattiva della nuova causa di estinzione e le (eterogenee) logiche della “giustizia riparativa”. – 3. L’ambito applicativo dell’art. 162ter Cp: un quadro insoddisfacente. – 4. La problematica applicabilità della novella ai reati di competenza del giudice di pace. – 5. Il contenuto delle condotte riparatorie. – 6. I poteri del giudice e il ruolo marginale della persona offesa: una riparazione “a dispetto” della vittima? – 7. La disciplina transitoria
L'apport de la jurisprudence italienne dans l'elaboration du concept d'"association de type mafieux »
L'objectif de ce travail est d'illustrer la contribution fournie par la jurisprudence à la genèse de l'incrimination d' « association de type mafieux » prévue par le code pénal italien, et à l'élargissement progressif de son périmètre d'application. Ce périmètre est aujourd'hui étendu jusqu'à inclure certaines formes particulières de crime organisé, qualitativement différentes et géographiquement lointaines des manifestations les plus traditionnelles des « mafias historiques » opérant dans le Sud de l'Italie
El papel del Parlamento Europeo en la aprobaciĂłn de las directivas de armonizaciĂłn penal
El Derecho penal de la UniĂłn Europea es una realidad patente que no puede desatenderse. La
influencia, directa o indirecta, de los organismos europeos en la configuraciĂłn, aprobaciĂłn y posterior
desarrollo de normativas de carácter penal en los Estados miembros de la Unión no puede dejar de ser
estudiada. En el presente artĂculo se analiza el rol del Parlamento Europeo en la aprobaciĂłn de directivas
de armonizaciĂłn penal, acudiendo a recientes ejemplos que ponen de manifiesto la permanente evoluciĂłn
de este proceder legislativo.The criminal law in the European Union is a manifest reality that cannot be ignored. The direct
or indirect influence of European organisms in the design, approval and further development of a criminal
regulation in the member’s states of the Union should be analyzed. The present paper reviews the role of
the European Parliament in the approval of rules for criminal harmonization, appealing to recent examples
that demonstrate the permanent evolution of this legislative authority’
s behavior
Il ruolo del Parlamento europeo nell’approvazione delle direttive di armonizzazione penale
Le direttive di armonizzazione penale varate a seguito del Trattato di Lisbona vantano senz'altro una più solida legittimazione democratica rispetto alle precedenti fonti europee in materia penale, ovvero le decisioni quadro di terzo pilastro. Questo risultato è in larga parte dovuto al ruolo svolto in concreto dal Parlamento europeo nelle relative procedure di approvazione. Seppure privo del potere di iniziativa, tutt'ora accentrato in capo alla Commissione, il Parlamento ha infatti inciso assai significativamente sulla veste finale delle fonti in questione, modificando le proposte della Commissione medesima attraverso un uso penetrante del potere di emendamento. Le modifiche apportate, sempre rifluite nei testi definitivi, hanno sovente contribuito a riallineare il contenuto degli obblighi di incriminazione con i fondamentali principi penalistici, a conferma della sensibilità dell'organo rappresentativo dell'Unione rispetto all'esigenza che lo sviluppo del “diritto penale europeo” non avvenga a scapito di questi ultimi
Neuroscienze e responsabilitĂ penale. Nuove soluzioni per problemi antichi?
In linea con un primo programma, qualificabile come “forte” o
“rifondativo”, taluni esperimenti neuroscientifici sarebbero in grado
di fornire la dimostrazione empirica dell’inesistenza del libero arbitrio
e di ogni possibilitĂ di affrancamento della volontĂ umana dalle
leggi causali della fisica; e i relativi risultati sarebbero suscettibili di
immediata trasposizione sul piano giuridico. Secondo questa impostazione,
il contributo chiarificatore offerto dalle indagini neuroscientifiche
avrebbe giĂ squarciato il velo sulla fallacia dei postulati della
responsabilitĂ penale e non lascerebbe alcuna alternativa plausibile
rispetto ad una rifondazione complessiva del diritto criminale. In altre
parole, preso atto che il giudizio di responsabilitĂ fondato sulla
colpevolezza per il fatto concreto – intesa vuoi come possibilità di agire
diversamente, vuoi come capacitĂ di essere motivabili mediante
la norma – non è scientificamente sostenibile in un mondo governato
dal principio causale-deterministico, occorrerebbe semplicemente accantonarlo,
così come la pena tradizionalmente intesa, la quale andrebbe
integralmente sostituita con misure di sicurezza finalizzate
alla correzione, o in subordine alla neutralizzazione. Si tratta pertanto
di una prospettiva integralmente de jure condendo.
Viceversa, in linea con un secondo e diverso programma neuroscientifico,
definito “debole” o “moderato”, la questione dei rapporti
tra libero arbitrio e responsabilità penale in realtà esulerebbe dall’ambito
dell’indagine delle neuroscienze; o quanto meno, in linea con
un’impostazione parzialmente differente, ma precorritrice delle stesse
conclusioni, le neuroscienze non sarebbero (ancora) state in grado di fornire la risposta definitiva in ordine all’esistenza o meno del libero
arbitrio 14. Pertanto, il contributo di tali discipline scientifiche sul
piano giuspenalistico dovrebbe piuttosto concentrarsi sulla soluzione
di problemi concreti e circoscritti, connessi all’accertamento di determinati
stati mentali, la cui esistenza e le cui qualitĂ possono incidere
a vario titolo sull’applicazione degli istituti vigenti del diritto
criminale, sostanziale e processuale. In altre parole, una prospettiva
essenzialmente de iure condito
The protection of the euro against counterfeiting
Index: 1. Preface. – Part one: Fundamental elements of the traditional discipline of money counterfeiting. – 2. The complex notion of money counterfeiting. – 3. The interests underlying the protection of currencies’ authenticity. – 4. The anti-counterfeiting legislation in Italy, Germany, Spain and France: an outline. – 5. The supranational nature of the fight against counterfeiting. – 6. The Geneva Convention for the Suppression of Currency Counterfeiting. – Part two: The consequences of the introduction of the euro. – 7. Guidelines of the investigation. – 8. The risk of amplified counterfeiting activities. – 9. The interests underlying the authenticity of the single currency. – 10. The Council Framework Decision 29 May 2000 on increasing the protection of the euro. – 11. The ambiguous aspects of the Framework Decision 29 May 2000. – 12. The negative aspects of the Framework Decision as a legal instrument for the protection of the euro. – 13. The feasibility of the directive for harmonization of the protection of the single currency. – 14. Conclusions
Diritto penale e neuroscienze. Punti fermi (se mai ve ne siano) e questioni aperte
l dibattito sulle ricadute penalistiche dei riscontri empirici offerti dalle tecniche di esplorazione cerebrale e dalla genetica comportamentale non accenna a diminuire, alimentato da una letteratura oramai sconfinata, specie nel panorama comparatistico, e da una casistica giurisprudenziale in crescita costante. Sul piano nazionale, l’impatto processuale delle neuroscienze è ancora piuttosto contenuto e sostanzialmente limitato alla sedes naturalis, vale a dire il giudizio di imputabilità . Anche in quest’ambito, tuttavia, si registra un atteggiamento assai cauto, se non talvolta diffidente, da parte della giurisprudenza, ancora dubbiosa sulla piena affidabilità epistemologica delle discipline in questione. La continuità del dialogo interdisciplinare è chiamata a favorire il superamento di incertezze e resistenze, onde scongiurare l’esclusione aprioristica di elementi conoscitivi dotati – sebbene in funzione complementare e integrativa – di valore sempre più oggettivo
Amnistia. La prescripcion del delito y de la sancion.
DespuĂ©s de un análisis comparativo sobre la amnistĂa y la prescripciĂłn, los autores consideran los efectos de estos institutos en la aplicabilidad de un orden de entreg