Il ruolo del Parlamento europeo nell’approvazione delle direttive di armonizzazione penale

Abstract

Le direttive di armonizzazione penale varate a seguito del Trattato di Lisbona vantano senz'altro una più solida legittimazione democratica rispetto alle precedenti fonti europee in materia penale, ovvero le decisioni quadro di terzo pilastro. Questo risultato è in larga parte dovuto al ruolo svolto in concreto dal Parlamento europeo nelle relative procedure di approvazione. Seppure privo del potere di iniziativa, tutt'ora accentrato in capo alla Commissione, il Parlamento ha infatti inciso assai significativamente sulla veste finale delle fonti in questione, modificando le proposte della Commissione medesima attraverso un uso penetrante del potere di emendamento. Le modifiche apportate, sempre rifluite nei testi definitivi, hanno sovente contribuito a riallineare il contenuto degli obblighi di incriminazione con i fondamentali principi penalistici, a conferma della sensibilità dell'organo rappresentativo dell'Unione rispetto all'esigenza che lo sviluppo del “diritto penale europeo” non avvenga a scapito di questi ultimi

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