36 research outputs found

    Tools and Perspectives for a Digital Critical Edition of Fourteenth-Century Polyphonic Music

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    The ERC funded project European Ars Nova aims to study the corpus of poetry in Latin, Italian and French set to music by the polyphonists of the so-called Ars Nova. Since one of the main research goals of the project is the comparative study of musical and poetic texts, we are currently developing a web application that will allow readers to visualize and interact with the TEI- and MEI-encoded editions of our corpus together. The adoption of MEI as the underlying format for the digital editions of the musical texts presented us with the challenge of designing an editing workflow that allowed us to critically edit the texts in a user-friendly software like Finale. In this article, we illustrate how the critical editions are transposed to MEI documents using an ad hoc tool developed within the project, and how they are visualized in the web application. Finally, we discuss the critical aspects of the workflow and possible next steps for our digital critical edition in relation to the state of the art of music encoding

    Notulae to the Italian alien vascular flora: 14

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    In this contribution, new data concerning the distribution of vascular flora alien to Italy are presented. It includes new records, confirmations, and status changes for Italy or for Italian administrative regions. Nomenclatural and distribution updates, published elsewhere, and corrections are provided as Suppl. materia

    Notulae to the Italian alien vascular flora: 14

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    In this contribution, new data concerning the distribution of vascular flora alien to Italy are presented. It includes new records, confirmations, and status changes for Italy or for Italian administrative regions. Nomenclatural and distribution updates, published elsewhere, and corrections are provided as Suppl. material

    Notulae to the Italian alien vascular flora: 11

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    In this contribution, new data concerning the distribution of vascular flora alien to Italy are presented. It includes new records, confirmations, exclusions, and status changes for Italy or for Italian administrative regions. Nomenclatural and distribution updates published elsewhere are provided as Suppl. material 1

    Some Notes on the Two-voice Ballatas by Francesco Landini in the San Lorenzo Palimpsest

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    Gatherings reconstructed as xi and xiii of the San Lorenzo Palimpsest (Firenze, Archivio del Capitolo di San Lorenzo, 2211) contain seventeen ballatas by Francesco Landini. The legibility of some of these works increased considerably following publication of the multispectral images of SL, permitting a new assessment. My particular focus is the manuscript tradition of Francesco Landini’s two-voice ballatas in SL: i provide a synoptic transcription of the ballata De sospirar sovente – which appears in SL in an unpublished redaction – and the first edition of C[…] (tempo fugge), a recently discovered two-voice ballata by Landini, also unpublished. The two case studies epitomize SL’s importance in the transmission of works by the most famous composer of the italian Trecento, as well as the manuscript’s contribution to our understanding of fourteenth-century music

    The music of the Pergamino Vindel

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    Il saggio, tradotto in galiziano alle pp. 161-182 e in spagnolo alle pp. 57-78, contiene una nuova edizione delle sei cantigas di Martin Codax trasmesse con musica e un esame della notazione

    «Alleluiando», «in(n)eggiar» e «osannar»: appunti sul lessico musicale della Commedia

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    Presunte anomalie e intertestualità verbale e musicale nell'opera di Nicolò del Preposto

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    L’irregolarità metrico-formale che contraddistingue alcune delle composizioni intonate da Nicolò del Preposto è stata spesso messa in relazione al carattere di sperimentazione che si rileva sul versante della forma e delle tecniche compositive musicali. Si tratta in realtà di due fenomeni ben distinti sui quali occorre far luce in maniera indipendente con l’ausilio degli strumenti della filologia musicale. Il presente contributo prende in considerazione il primo tipo di irregolarità, concentrandosi sulle ballate e sui madrigali. Restano escluse dal campo di indagine le cacce, a cui il concetto di irregolarità – in virtù della mancanza di un modello di riferimento comunemente accettato e attestato compiutamente dal repertorio sopravvissuto – non è applicabile. Nella prima parte si dimostra come le anomalie formali siano da attribuirsi esclusivamente a guasti intervenuti nel corso della tradizione manoscritta musicale. Nella seconda parte, grazie alla versione di un nuovo testimone letterario, si integra la volta della ballata Stato nessun ferm’à, sanando la sua presunta anomalia formale e rivelando una struttura strofica comune ad altre due ballate intonate da Nicolò, Chi ’l ben sofrir non pò (Franco Sacchetti) e Ciascun faccia per sé. Si configura così una piccola serie, in cui all’omogeneità strutturale si unisce una fitta trama di connessioni che riguardano sia i testi poetici sia le intonazioni

    Nicolò del Preposto, Opera completa. Edizione critica commentata dei testi intonati e delle musiche

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    L’opera di Nicolò del Preposto rappresenta uno dei più significativi esempi dello straordinario connubio tra poesia e musica che permeò il Trecento italiano. All'interno del corpus figurano i tre generi cardine del repertorio profano – ballata, madrigale e caccia – intonati in polifonia a due e a tre voci, secondo molteplici varietà di tecniche e soluzioni formali. La tradizione manoscritta musicale è costituita da alcune delle principali sillogi antologiche compilate in Italia tra la fine del Trecento e i primi decenni del secolo successivo. Il rilievo conferito a Nicolò all'interno del Codice «Squarcialupi» della Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, alla stregua di quello di Bartolino da Padova, è oltrepassato solo dall'indiscusso primato della figura di Francesco Landini. Un documento d’archivio permette di collocare l’attività di Nicolò del Preposto a Firenze negli anni Sessanta, epoca in cui riveste un ruolo chiave nell'interazione tra compositori e rimatori coevi. I testi da lui intonati, d’autore o adespoti, sono caratterizzati da fitte trame di rimandi, più o meno consapevoli, alla tradizione lirica italiana, Dante in primis, e al resto del repertorio musicale arsnovistico. Ebbe probabilmente contatti diretti con importanti poeti fiorentini come Franco Sacchetti e Niccolò Soldanieri, di cui mise in musica varie rime. Intonò inoltre un componimento di Boccaccio e un prezioso madrigale trilingue, forse di Petrarca, cui è associata una virtuosistica veste canonica. L’edizione critica delle rime intonate e, separatamente, delle musiche, destinata agli studiosi e agli esecutori, è completata da un approfondito commento ed è preceduta da un’ampia introduzione che contiene l’esame della tradizione manoscritta musicale e letteraria, l’analisi della notazione, nonché un inquadramento delle composizioni all'interno del sistema trecentesco dei generi poetico-musicali
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