36 research outputs found

    Fare apprendistato in Lombardia. Guida pratica per la stesura dei contratti di apprendistato e la gestione dei relativi piani formativi

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    L’immagine della copertina del volume, realizzata da Lavinia Serrani, è un tentativo di rappresentare la persistente modernità di un contratto “antico” come l’apprendistato. Relegato dalla letteratura, anche specialistica, e dall’immaginario collettivo del nostro Paese alla figura del ragazzo di bottega e a mestieri di bassa manovalanza, l’apprendistato rappresenta oggi, almeno nei Paesi più evoluti, il principale canale di integrazione tra la scuola e il lavoro. Non un semplice quanto banale learning by doing, quanto un più maturo “fare per imparare” e cioè mettere alla prova, in situazioni reali e di compito, le necessarie conoscenze teoriche traducendole in competenze e abilità. Non a caso il vero apprendistato, quello incentrato su una imprescindibile relazione soggettiva tra un Maestro e un allievo, rappresenta ancora oggi la forma più efficace di trasmissione ed evoluzione dei saperi e dei mestieri, secondo uno scambio formativo che non è mai unidirezionale, e costituisce a ben vedere uno dei principali fattori abilitanti dei nuovi processi economici della c.d. “Industria 4.0” contribuendo alla qualità e produttività del lavoro e alla occupabilità della persona generando valore per tutti i soggetti coinvolti (l’apprendista, ma anche l’impresa e il tutor aziendale, così come la scuola e l’università)

    Apprendistato: quadro comparato e buone prassi

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    Il volume affronta da un punto di vista comparato gli aspetti principali connessi al contratto di apprendistato. Il punto di partenza sono le analisi e gli spunti offerti dalle istituzioni comunitarie per una maggiore diffusione dei rapporti di apprendistato, in un’ottica di aumento dell’occupazione giovanile e di contrasto alla dispersione scolastica. La pubblicazione mette in relazione cinque aspetti: definizione e ruolo dell’apprendistato; soggetti regolatori; retribuzione; durata del percorso; monte ore formativo. Per ciascuna di queste voci si evidenziano le peculiarità dei sistemi in vigore in Italia, Francia, Spagna, Regno Unito, Germania, Danimarca e Svezia

    Porous Optically Transparent Cellulose Acetate Scaffolds for Biomimetic Blood-Brain Barrier in vitro Models

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    In vitro blood-brain barrier (BBB) models represent an efficient platform to conduct high-throughput quantitative investigations on BBB crossing ability of different drugs. Such models provide a closed system where different fundamental variables can be efficaciously tuned and monitored, and issues related to scarce accessibility of animal brains and ethics can be addressed. In this work, we propose the fabrication of cellulose acetate (CA) porous bio-scaffolds by exploiting both vapor-induced phase separation (VIPS) and electrospinning methods. Parameters of fabrication have been tuned in order to obtain porous and transparent scaffolds suitable for optical/confocal microscopy, where endothelial cell monolayers are allowed to growth thus obtaining biomimetic BBB in vitro models. Concerning VIPS-based approach, CA membranes fabricated using 25% H2O + 75% EtOH as non-solvent showed submicrometer-scale porosity and an optical transmittance comparable to that one of commercially available poly(ethylene terephthalate) membranes. CA membranes fabricated via VIPS have been exploited for obtaining multicellular BBB models through the double seeding of endothelial cells and astrocytes on the two surfaces of the membrane. Electrospun CA substrates, instead, were characterized by micrometer-sized pores, and were unsuitable for double seeding approach and long term studies. However, the potential exploitation of the electrospun CA substrates for modeling blood-brain-tumor barrier and studying cell invasiveness has been speculated. The features of the obtained models have been critically compared and discussed for future applications

    Identification of genetic variants associated with Huntington's disease progression: a genome-wide association study

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    Background Huntington's disease is caused by a CAG repeat expansion in the huntingtin gene, HTT. Age at onset has been used as a quantitative phenotype in genetic analysis looking for Huntington's disease modifiers, but is hard to define and not always available. Therefore, we aimed to generate a novel measure of disease progression and to identify genetic markers associated with this progression measure. Methods We generated a progression score on the basis of principal component analysis of prospectively acquired longitudinal changes in motor, cognitive, and imaging measures in the 218 indivduals in the TRACK-HD cohort of Huntington's disease gene mutation carriers (data collected 2008–11). We generated a parallel progression score using data from 1773 previously genotyped participants from the European Huntington's Disease Network REGISTRY study of Huntington's disease mutation carriers (data collected 2003–13). We did a genome-wide association analyses in terms of progression for 216 TRACK-HD participants and 1773 REGISTRY participants, then a meta-analysis of these results was undertaken. Findings Longitudinal motor, cognitive, and imaging scores were correlated with each other in TRACK-HD participants, justifying use of a single, cross-domain measure of disease progression in both studies. The TRACK-HD and REGISTRY progression measures were correlated with each other (r=0·674), and with age at onset (TRACK-HD, r=0·315; REGISTRY, r=0·234). The meta-analysis of progression in TRACK-HD and REGISTRY gave a genome-wide significant signal (p=1·12 × 10−10) on chromosome 5 spanning three genes: MSH3, DHFR, and MTRNR2L2. The genes in this locus were associated with progression in TRACK-HD (MSH3 p=2·94 × 10−8 DHFR p=8·37 × 10−7 MTRNR2L2 p=2·15 × 10−9) and to a lesser extent in REGISTRY (MSH3 p=9·36 × 10−4 DHFR p=8·45 × 10−4 MTRNR2L2 p=1·20 × 10−3). The lead single nucleotide polymorphism (SNP) in TRACK-HD (rs557874766) was genome-wide significant in the meta-analysis (p=1·58 × 10−8), and encodes an aminoacid change (Pro67Ala) in MSH3. In TRACK-HD, each copy of the minor allele at this SNP was associated with a 0·4 units per year (95% CI 0·16–0·66) reduction in the rate of change of the Unified Huntington's Disease Rating Scale (UHDRS) Total Motor Score, and a reduction of 0·12 units per year (95% CI 0·06–0·18) in the rate of change of UHDRS Total Functional Capacity score. These associations remained significant after adjusting for age of onset. Interpretation The multidomain progression measure in TRACK-HD was associated with a functional variant that was genome-wide significant in our meta-analysis. The association in only 216 participants implies that the progression measure is a sensitive reflection of disease burden, that the effect size at this locus is large, or both. Knockout of Msh3 reduces somatic expansion in Huntington's disease mouse models, suggesting this mechanism as an area for future therapeutic investigation

    Superare la burocrazia. Lavoro pubblico, persona, professionalità

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    Il superamento della burocrazia, nonostante quanto annunciato dai diversi processi di riforma che hanno investito il sistema amministrativo italiano dagli anni Novanta in poi, non è stato ancora definitivamente compiuto. Questo perché le novità legislative che nel corso del tempo si sono succedute si sono ispirate ai principi del New Public Management il quale, per molti aspetti, continua a fondarsi sugli stessi presupposti culturali e valoriali della modernità. Il riformismo amministrativo delle ultime due decadi si è limitato unicamente a riorganizzare il lavoro pubblico rimanendo ancorato alla vecchia logica burocratica incentrata attorno ai paradigmi dell'efficienza, dell'efficacia e della produttività. In altre parole, della razionalità verso lo scopo. Il superamento della burocrazia, però, è qualcosa di più complesso e richiede un vero e proprio ripensamento del tradizionale approccio con cui è stata da sempre pensata l'Amministrazione. Si tratta di ridefinire innanzitutto il senso della sua azione all'interno di una convivenza democratica e contemporaneamente scoprire un significato del lavoro pubblico che vada oltre l'archetipo della macchina amministrativa. Lungo questo itinerario di ripensamento si fa strada un orizzonte nuovo: quello del lavoro pubblico inteso come servizio da parte di alcuni cittadini alla cittadinanza tutta intera. Come servizio alla comunità democratica. Un simile approccio rovescia i canoni della burocrazia classica ponendo al centro dell'Amministrazione la persona che lavora e la sua professionalità che a loro volta aprono a nuove esigenze di tipo organizzativo e gestionale. La fine di una organizzazione meccanicistica, infatti, ha delle ripercussioni sulla vita amministrativa quotidiana. Il rigido inquadramento gerarchico del personale non appare più adatto a permettere una piena espressione del lavoratore pubblico e al suo posto si fa largo l'idea di un management per competenze. Analogamente la vecchia logica del reclutamento sembra potersi superare con un inserimento lavorativo basato sull'idea dell'apprendistato che rovescia i presupposti culturali delle logiche spersonalizzanti del concorso pubblico
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