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Karissime Gotifride : historical essays presented to Godfrey Wettinger on his seventieth birthday
When Godfrey Wettinger and Michael Fsadni O.P. discovered Pietro Caxaro's Cantilena on the 22nd September 1966 they not only discovered the earliest known poem in Maltese but the most intriguing one as well. After 33 years scholars are still battling with its linguistic, metric and semantic obscurities, each one naturally examining it from his own viewpoint (Montebello lists no fewer than 52 titles which appeared up to 1990 in his bibliography on pages 57-61). This is as it should be, but I can't help expressing my disappointment that my emendatio, published in the Journal of Maltese Studies, n. 16 in 1986 was met with a certain reluctance, except for Cassola and Montebello?peer-reviewe
Degli Alberti o Di Meglio?
La canzone Donne leggiadre, mti d' Amor la spera e stat a pubblicata
quattro volte, e sempre fra le rime eli Antonio degli Alberti.
Vide la luce per la prima volta nell'edizione delle rime dell'Alberti
curata da A. Bonucd nel 1863, e il testo edito allora fu ripreso, con
ritocchi minimi, da G. Carducci e N. Sapegano. Nell'antologia piu
recente eli poesie trecentesche. ligura ancora fra le rime dell'Alberti,
ma G. Corsi, pur accettando come base il testo del Bonucci, si e valso
di altri testimoni, specie del Ricc. 1154 e del Sen. I. IX. r8. Ultimamente,
pero, lo stesso Giuseppe Corsi, in un interessante articolo nel
GSLI, ha espresso il dubbio che questo componimento «imperfetto>>
possa attribuirsi ad Antonio degli Alberti, inclinartdo a dare maggior
peso alia testimonianza del codice Vat. Lat. 3212, che e il solo ad attribuire
la canzone ad Antonio di Meglio.peer-reviewe
Per Roberto Gusmani 1. Linguaggi, culture, letterature 2. Linguistica storica e teorica. Studi in ricordo
In considerazione del fatto che ogni lingua deve stare al passo dello sviluppo della comunità che la parla, la creazione e l’adozione di nuovi termini non è solo inevitabile ma, con il ritmo veloce del progresso che caratterizza le comunicazioni internazionali odierne, il contatto linguistico si sta verificando su una scala senza precedenti. Occorre tenere presente, comunque, che il fenomeno del contatto esiste da sempre, e che nell’antichità l’adozione di una lingua nuova ha spesso portato alla sostituzione di quella parlata precedentemente. Il caso più eclatante, ovviamente, è quello della diffusione del latino non solo in Italia, ma anche in gran parte dell’Europa centro-meridionale e delle coste del Mediterraneo occidentale a scapito delle lingue prelatine.peer-reviewe
Studi linguistic in memoria di Giovanni Tropea
Alla compenetrazione di elementi siciliani nella lingua maltese ho dedicato tre capitoli nella mia storia linguistica di Malta, nei quali ho compendiato il frutto di molte esperienze congressuali (che dal 1975 mi hanno dato l’opportunità di conoscere Giovanni Tropea e di avvalermi del suo pacato e costante sostegno). In questa sede basterà ricordare i punti salienti: la lunga durata dei contatti tra Malta e Sicilia dalla preistoria alla conquista musulmana, partita dalla Sicilia e conclusa con uno spietato assedio nell’870 otto anni prima della caduta di Siracusa; il ripopolamento delle isole maltesi da una colonia di siciliani arabofoni nel 1048; la riconquista normanna e l’espulsione definitiva dei musulmani nel 1248. Le conseguenze linguistiche di questi eventi furono la lenta romanizzazione che modificò drasticamente la parlata siculo-araba senza estinguerla e l’uso del siciliano cancelleresco nell’amministrazione accanto al latino fino alla sua sostituzione con l’italiano dal 1530 al 1936. Soprattutto occorre sottolineare il fatto che in quei quattro secoli il contatto non si limitava a rapporti politici, commerciali e culturali tra due comunità vicine divise da 90 km di mare, ma si è evoluto in un modo più intimo tramite il flusso migratorio in entrambe le direzioni, ma soprattutto dalla Sicilia verso Malta; un fenomeno che ha portato la popolazione di Malta dai circa 5.000 abitanti del 1053 ai 100.000 del 1800, una crescita senza precedent nelle altre piccole isole del Mediterraneo centrale. Si è verificato così un nuovo tipo di sostrato, molto forte, dovuto all’azione degli immigrati che introdussero nuove tecniche e nuove terminologie in tutti i domini, dalla politica all’amministrazione, dalle professioni all’artigianato. Questo influsso penetrò anche nel lessico famigliare, perché migliaia di siciliani che si stanzia-rono a Malta, sposandosi si trovarono in condizioni di immersione linguistica totale e a poco a poco acquisirono il maltese, seminando parole siciliane nel lungo processo della loro integrazione nella comunità locale.peer-reviewe
Popoli e parole : le conseguenze linguistiche delle migrazioni nel Mediterraneo
Fin dalla preistoria il Mediterraneo è stato uno spazio di migranti. Le varie tribù indoeuropee dominarono e assorbirono le popolazioni indigene ‘mediterranee’ nel secondo millennio o addirittura nel sesto millennio a.C. Gli albori della letteratura ci raccontano l’invasione greca di Troia e i viaggi di Ulisse, mentre Virgilio illustra la fondazione di Roma da parte dell’esule troiano, Enea. La pax romana portò il latino tutt’intorno al mare nostrum, e dopo il crollo di Roma lottarono per il dominio dell’area il greco bizantino, l’arabo, e varie lingue romanze. Dopo il Mille l’italiano, ‘lingua senza stato’, dominava i commerci marittimi, con le parlate di Venezia, di Genova, e più tardi del toscano. Malta era sempre al centro del mare e delle vicende storiche, e divenne uno stato autonomo plurilingue quando Carlo V la cedette in feudo ai Cavalieri di San Giovanni. Dal 1813, con la colonizzazione britannica, Malta è diventata trilingue, l’unico stato europeo, con Gibilterra, ad adottare l’inglese come lingua ufficiale e a conservare l’italiano come lingua alta fino al 1936, e come lingua passiva fino a oggi.peer-reviewe
Lo spettacolo delle parole. Studi di storia linguistica e di onomastica in ricordo di Sergio Raffaelli
Al cinema gli spettatori italiani guardano i film inglesi e americani in lingua italiana, invece il DVD offre la scelta tra la versione originale e quella doppiata. Negli ultimi decenni sono apparsi ottimi studi sul linguaggio cinematografico, un campo di cui Sergio Raffaelli è stato pioniere, e uno degli aspetti più affascinanti di questo settore è il doppiaggio in italiano di film in lingua inglese. Tra i vari generi la commedia brillante e/o romantica è quella che presenta le maggiori difficoltà di traduzione per le ben note differenze tra i due mondi, sia per il senso dell’umorismo sia per i contenuti culturali che possono essere talvolta incomprensibili. L’articolo esamina l’uso dei nomi di persona e di luogo e l’uso di nomignoli e dei pronomi nelle versioni inglese e italiana di una commedia che ha riscosso il favore del pubblico.peer-reviewe
Il siciliano dei documenti di Malta (1350-1550). Documenti della universitas conservati nell’archivio della cattedrale di Mdina
All’uso scritto del siciliano a Malta ho dato un primo sguardo nell’articolo che ho dedicato a Giovanni Ruffino nel bel volume intitolato Per i linguisti del nuovo millennio (AA.VV. 2011), nella speranza che la mia indagine possa essere utile a un vocabolario del siciliano antico. In questa sede mi limito dunque a ricordare che il siciliano cancelleresco affiancava il latino nei periodi angioino, aragonese e castigliano, e che era la lingua in cui si vergava la maggioranza dei documenti locali nel settore amministrativo. Purtroppo nessun testo letterario in siciliano illustre, scritto dautori maltesi, è stato scoperto nei nostri archivi, benché sia plausibile che in quattro secoli e mezzo di dipendenza da e di stretti rapporti con la Sicilia, non solo sul piano amministrativo ma anche culturale, qualche letterato maltese potesse essere stato ispirato a comporre dei versi non solo in latino ma anche nel volgare dell’isola vicina, a quei tempi a tutti gli effetti l’isola-madre. Di conseguenza gli esempi del siciliano usato a Malta non possono che appartenere al registro istituzionale.peer-reviewe
L’italiano allo specchio : aspetti dell’italianismo recente
Nei manuali che raccontano la storia della lingua inglese e poco lo spazio dedicato all'influsso italiano. Da uno sguardo a tre dei piu diffusi (Strang 1970, Baugh e Cable 1978, Pyles e Algeo 1982) si viene a sapere che l'italianismo e iniziato timidamente nel tardo '300, ha raggiunto la punta massima nel periodo elisabettiano, e continua a dominare nel campo musicale ancora oggi dopo aver superato la concorrenza del tedesco nel secolo scorso. Gli esempi citati sono appena un centinaio, spesso raggruppati secondo il periodo in cui sono entrati oppure secondo la sfera semantica alla quale apparrengono. Piu dettagliata e Ia tratrazione nella storia delle parole straniere nell'inglese di Serjeantson (1961; ma la prima edizione apparve nel 1935). II capitola Vll presenta oltre 500 termini di origine italiana, adattati o meno, con una breve spiegazione e persino con l'anno in cui il termine e stato registrato per la prima volta, da florin, datato 1303, a tondo, 1890. L'esposizione piu ampia e vivace e ancora quella di Praz, i cui studi del 1926, del 1929 e del 1939 sono stati piu volte tradotti, ritoccati e ristampati.peer-reviewe
Variation and change : the dynamics of Maltese in space, time and society
In 2007 Oliver Friggieri published in one volume all the poems written by Dun Karm Psaila, which were previously scattered in various newspapers and rare periodicals. This provided a long-awaited opportunity to study the local variety of Italian belonging to the literary genre and I decided to start with a concordance to Dun Kann's poems. I then thought it worthwhile to compare his lexicon with that of his Maltese poems. Another step was a comparison between Dun Karm's lexical choices and those of another highly-rated Maltese poet, Ruzar Briffa. In this paper I present and compare the results obtained by three students, Catherine Aquilina, Olivia De Brincat and Christian Sciberras who wrote dissertations under my guidance.L-ewzzjoni tal-poeziji li Dun Karm Psaila kiteb bit-Taljan offriet, fl-2007, opportunitl wisq mistennija biex jigi studjat it-Taljan ta' Malta fil-varjeta letterarja tiegnu u bdejt bi progett biex jinbnew ilkonkordanzi, lista tal-kliem kollu ui:at fdawn il-poeziji. Gietni wkoll il-kurZita biex inqabbel il-kliem uZat mill-istess awtur fil-poezija bit-Taljan mal-kliem uzat fil-poezija bil-Malti. Deherli utli wkoll inqabbel it-tendenzi fl-ghai:la tal-vokabolarju bejn Dun Karm u Ruzar Briffa. Bix-xognol ta' tliet studenti, Catherine Aquilina, Olivia De Brincat, u Christian Sciberras, inkisbu dawn ir-riZultati.peer-reviewe
Drug information bulletin
Objective: To develop and implement an online
bulletin intended to provide information on locally
available medicinal products undergoing variation in their
Summary of Product Characteristics (SmPC) and inclusions
of medicinal products in the Government Formulary List
(GFL) and to evaluate the usefulness of the bulletin among
healthcare professionals and students.
Method: Lists of locally available medicines that had
undergone variations and medicinal products added to the
GFL during a 6-month time frame were compiled. Additional
information was obtained from regulatory authorities and local
agents. A concise article was written on each drug, reviewed
by a panel of experts and subsequently published in the online
bulletin. Following completion of the contents and layout, the
material was uploaded on the website of the Department of
Pharmacy, University of Malta. A pilot study was carried out to
identify shortcomings in the online bulletin design. The launch
of the online bulletin started the promotional process which
was mainly focused on electronic mail marketing. The data
obtained from the validated questionnaire was coded and
analysed using SPSS® v.20 and Microsoft® Excel Vista®.
Key findings: Sixty seven per cent (n=223) of the
respondents returned the questionnaire. The online bulletin
was evaluated by 27 medical practitioners, 34 pharmacists,
37 medical students and 51 pharmacy students; of which
35% (n=52) were male and 65% (n=97) were female. The
respondents agreed that the bulletin was up-to-date,
clear and concise (91%, n=136), user-friendly (97%, n=144),
useful (95%, n=142), well-designed (91%, n=136) and easy
to access (87%, n=130). Ninety seven per cent (n=145) of
the respondents stated that the information present in the
bulletin was new to them, whilst 97% (n=144) agreed that
the bulletin helped to keep them informed.
Conclusion: The online bulletin provided an accessible
means to deliver unbiased information about the introduction of
recent medicinal products on the GFL and variations in SmPCs of
products available on the local market. It was positively received
by both healthcare professionals and students.peer-reviewe
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