research

Il siciliano dei documenti di Malta (1350-1550). Documenti della universitas conservati nell’archivio della cattedrale di Mdina

Abstract

All’uso scritto del siciliano a Malta ho dato un primo sguardo nell’articolo che ho dedicato a Giovanni Ruffino nel bel volume intitolato Per i linguisti del nuovo millennio (AA.VV. 2011), nella speranza che la mia indagine possa essere utile a un vocabolario del siciliano antico. In questa sede mi limito dunque a ricordare che il siciliano cancelleresco affiancava il latino nei periodi angioino, aragonese e castigliano, e che era la lingua in cui si vergava la maggioranza dei documenti locali nel settore amministrativo. Purtroppo nessun testo letterario in siciliano illustre, scritto dautori maltesi, è stato scoperto nei nostri archivi, benché sia plausibile che in quattro secoli e mezzo di dipendenza da e di stretti rapporti con la Sicilia, non solo sul piano amministrativo ma anche culturale, qualche letterato maltese potesse essere stato ispirato a comporre dei versi non solo in latino ma anche nel volgare dell’isola vicina, a quei tempi a tutti gli effetti l’isola-madre. Di conseguenza gli esempi del siciliano usato a Malta non possono che appartenere al registro istituzionale.peer-reviewe

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