5 research outputs found
Effect of Canal Length and Curvature on Working Length Alteration with WaveOne Reciprocating Files
The article “Effect of Canal Length and Curvature on Working Length Alteration with WaveOne Reciprocating Files” by Elio Berutti, Giorgio Chiandussi, Davide Salvatore Paolino, Nicola Scotti, Giuseppe Cantatore, Arnaldo Castellucci and Damiano Pasqualini (J Endod 37[12]:1687–90; 2011] should have included this statement in the author information section: “Giuseppe Cantatore, Arnaldo Castellucci, and Elio Berutti declare that they have financial involvement (patent licensing arrangements) with Dentsply Maillefer with direct financial interest in the materials discussed in this article.” In addition, Dentsply provided some of the instruments used in this study." The authors regret this omission
Computed micro-tomographic evaluation of glide pathwith nickel-titanium rotary pathFile in maxillary firstmolars curved canals
Introduction: X-ray computed micro-tomography scanning allows high-resolution 3-dimensional imaging of small objects. In this study, micro-CT scanning was used to compare the ability of manual and mechanical glide path to maintain the original root canal anatomy. Methods: Eight extracted upper first permanent molars were scanned at the TOMOLAB station at ELETTRA Synchrotron Light Laboratory in Trieste, Italy, with a microfocus cone-beam geometry system. A total of 2,400 projections on 360 degrees have been acquired at 100 kV and 80 mu A, with a focal spot size of 8 mu m. Buccal root canals of each specimen (n = 16) were randomly assigned to Path File (P) or stainless-steel K-file (K) to perform glide path at the full working length. Specimens were then microscanned at the apical level (A) and at the point of the maximum curvature level (C) for post-treatment analyses. Curvatures of root canals were classified as moderate (<= 35 degrees) or severe (>= 40 degrees). The ratio of diameter ratios (RDRs) and the ratio of cross-sectional areas (RAs) were assessed. For each level of analysis (A and C), 2 balanced 2-way factorial analyses of variance (P < .05) were performed to evaluate the significance of the instrument factor and of canal curvature factor as well as the interactions of the factors both with RDRs and RAs. Results: Specimens in the K group had a mean curvature of 35.4 degrees +/- 11.5 degrees; those in the P group had a curvature of 38 degrees +/- 9.9 degrees. The instrument factor (P and K) was extremely significant (P < .001) for both the RDR and RA parameters, regardless of the point of analysis. Conclusions: Micro-CT scanning confirmed that NiTi rotary Path File instruments preserve the original canal anatomy and cause less canal aberrations. (J Endod 2012;38:389-393
Raccomandazioni cliniche in odontostomatologia
L’Organizzazione Mondiale della Sanità considera la salute orale come parte integrante, non solo
dello stato di salute generale, ma anche della qualità della vita di ciascun individuo.
In tale ottica, in accordo e con il sostegno del mondo professionale e della comunità scientifica di
questo settore, le raccomandazioni cliniche in odontostomatologia contenute nel presente volume
forniscono indicazioni e definiscono standard di intervento per la prevenzione e la cura delle più
comuni patologie del cavo orale nonché per l’identificazione di percorsi terapeutici appropriati a
supporto degli operatori pubblici e privati.
Esse costituiscono, inoltre, uno strumento utile per mantenere alto il livello di qualità delle cure in
questo periodo storico, nel quale, se da un lato crescono le opportunità tecniche di cura e la
potenziale domanda delle stesse, dall’altro la riduzione delle risorse economiche a disposizione dei
cittadini tende a limitare l’accesso all’offerta professionale privata e, al contempo, i processi di
razionalizzazione dell’allocazione dei fondi nel SSN rendono più difficile l’accesso alle strutture
pubbliche.
L’individuazione di raccomandazioni cliniche chiaramente definite e rese pubbliche può facilitare la
condivisione degli obiettivi e dei percorsi terapeutici tra odontoiatra e paziente, migliorare la
comunicazione e, in ultima analisi, accrescere la fiducia sia nei riguardi del proprio specifico
professionista che del “sistema delle cure” più in generale.
La revisione delle “Raccomandazioni cliniche in odontostomatologia” si è resa necessaria in
considerazione del cambiamento dell’evidenza scientifica, dell’immissione in commercio di nuovi
materiali e dell’utilizzo di nuove tecnologie, specie in ambito protesico.
Come per la precedente, alla realizzazione di questa edizione ha contribuito un ampio gruppo di
docenti ed esperti delle singole branche odontoiatriche insieme alle più importanti e rappresentative
Associazioni professionali e ai componenti della Commissione Albo Odontoiatri (CAO) nazionale