253 research outputs found

    Animal suicide: Evolutionary continuity or anthropomorphism?

    Get PDF
    Evolutionary processes are characterized by both continuity and discontinuity. Evidence on suicide in nonhuman animals is faint and often rests on the metaphorical or anthropomorphic use of the term. Suicidal behavior might be an evolutionary jump relatively recent in our species: a byproduct of living in groups of people who are not as closely related genetically as in social groups of nonhuman mammals

    BODY OF EVIDENCE. DIALETTICHE DELLA CORPOREITÀ

    Get PDF
    L’idea di ‘corpo’ come lo intendiamo attualmente, insieme massa che occupa uno spazio e struttura animata di un vivente, si afferma nella Grecia post-omerica per il convergere di tre fattori: la rappresentazione della figura umana nell’arte plastica, l’affermarsi del metodo di descrizione naturalistica e dell’arte medica, il costituirsi di un repertorio etnografico incentrato su culture estranee a quella ellenica. La consapevolezza, che Platone dimostra, di una precisa qualità segnica del corpo discende da un processo che in Erodoto si dispiega compiutamente: il riconoscimento della personale identità a partire dal confronto con l’altrui alterità. Il carattere significante del corpo, in quanto indice dell’identità del soggetto, si afferma di contro ad una iconologia che lo iscrive lungo assi dimensionali in contrasto secondo coppie polari: natura/cultura, localismo/universalismo, maschile/femminile. Se la natura si pone come confine esterno della cultura, terreno insieme da conquistare ed annettere, ma anche fonte d’origine e di legittimazione, due altre dimensioni mettono sotto minaccia l’identità incentrata sull’appartenenza alla culturale locale: il fascino generato da culture estranee alla propria e la superfetazione delle pratiche culturali medesime, che finiscono per imporsi, attraverso modalità quali la cosmesi ed il lusso, come una seconda natura, contrapposta alla prima ed anche alla semplicità della cultura originaria. Esotismo e cosmesi si pongono quindi come contraltare della purezza dello stato naturale, per un verso, e della semplicità della cultura locale di appartenenza, per l’altro, offrendo occasione alle dialettiche incentrate sul corpo di illustrare il primato della civiltà greca per contrasto con la barbarie delle civiltà altrui

    Le parole che non ti ho detto. Semantica dell'affettivitĂ .\ud

    Get PDF
    A differenza di discipline come la psicologia e la sociologia, rami della filosofia che hanno adottato il principio della misurazione come strumento di verifica dei modelli proposti, mantenendo perĂČ un’attitudine alla speculazione ed alla definizione di costrutti astratti (i “gruppi sociali” della sociologia, inesistenti nella realtĂ , o le istanze psichiche della psicologia, quali l’attaccamento, di cui si fatica a trovare correlati biologici con una reale fondazione evoluzionistica), le branche che derivano dalle neuroscienze conservano l’esigenza di una certezza dei risultati che puĂČ essere prodotta solo dalla verifica empirica di costrutti che abbiano insieme un ben preciso statuto ontologico ed un altrettanto inderogabile misurabilitĂ . \ud L’area della psicopatologia si trova a mal partito nel corrispondere a queste esigenze elementari della ricerca scientifica: sappiamo ancora poco di come funziona il cervello, la sede presuntiva della “psiche” oggetto della psicopatologia, ed ancor meno sappiamo di come quella stessa “psiche” vada incontro alla deriva patologica che si esprime nelle diverse declinazioni della nosografia attualmente condivisa. Trovare il bandolo della matassa di questo aggrovigliato gomitolo, che Ăš la base stessa di ogni e qualsivoglia approccio alla terapia dei disturbi mentali e della sofferenza psichica, Ăš impresa cui le neuroscienze stentano a fornire un contributo sostanziale. \ud A fronte di queste difficoltĂ , un tentativo suscettibile di esplorazione Ăš quello che affronti di petto il nucleo duro del problema: definire ex novo i “mattoni costitutivi” della psicopatologia, gli elementi, cioĂš, che costituiscono oggetto principale dei processi che esitano poi nelle sindromi clinicamente definite. Il territorio dell’affettivitĂ , in particolare, e cioĂš l’insieme di emozioni, sentimenti ed affetti, comprende una delle aree maggiormente critiche della psicopatologia, quella che contribuisce in modo determinante a circoscrivere il campo di alcune delle principali e piĂč diffuse condizioni psicopatologiche: i disturbi del controllo dell’ansia ed i disturbi dell’umore.\u

    IL TERZO ESCLUSO. PSICOPATOLOGIA DEL RAPPORTO CON L’ALTRO

    Get PDF
    Alcuni disturbi mentali descritti nelle attuali classificazioni in qualche modo sfuggono ai confini rigidi che dovrebbero rinchiuderne caratteristiche e specificitĂ . Per alcuni di tali disturbi, infatti, il disagio ed il disadattamento, piĂč che dal malfunzionamento di questo o quel circuito neurofisiologico, sembrano originare da un peculiare e anomalo rapporto tra le multiformi determinazioni del SĂ©, inteso come il complesso delle funzioni che rappresentano la specificitĂ  identitaria del soggetto, e le metarappresentazioni di quanto a tale identitĂ  Ăš estraneo, pur contribuendone a definirne i confini: qualcosa che puĂČ essere indicato come l’Altro da SĂ©.\ud L’estraneo, quando fonte di angoscia, Ăš colui nel quale un tratto familiare Ăš riconosciuto per negazione. Inevitabilmente, “pensare l’estraneo” significa articolare le proprie categorie identitarie. L’estraneo mette in forse l’autonomia totalizzante dell’identitĂ , poichĂ© ne dimostra la parzialitĂ : l’esistenza dell’estraneo certifica che l’identitĂ  posseduta puĂČ essere in parte negata.\ud Alcuni disturbi mentali sembrano particolarmente sensibili all’innesco di procedure che riconoscono nell’Altro piĂč una minaccia che un potenziale interlocutore o socio. Le attuali nosografie repertano alcune classi di disturbi che ben corrispondono all’area della “psicopatologia del rapporto con l’altro” testĂ© enunciata. Queste diverse classi di disturbi comprendono disturbi del controllo dell’ansia, disturbi del continuum psiche-soma, disturbi del pensiero, ed alcune classi di disturbo di personalitĂ .\ud A dispetto delle limitazioni, la proposta di tenere conto delle dinamiche sottese al rapporto con l’altro nella genesi dei disturbi mentali consente di considerare la psicopatologia da un punto di vista piĂč ampio. Al proposito, il contributo della psicopatologia evoluzionistica e della socioneurobiologia Ăš fondamentale per un migliore apprezzamento dei fattori che influenzano lo sviluppo, il decorso e l’esito dei disturbi mentali, ed andare oltre le scontate contrapposizioni tra “natura” e “cultura”, o tra dimensione biologica e dimensione sociale del comportamento umano.\u

    Schizophrenia, Cancer and Obstetric Complications in an Evolutionary Perspective-An Empirically Based Hypothesis

    Get PDF
    OBJECTIVE: Patients diagnosed with schizophrenia have reduced fecundity and premature mortality (both accidental and violent) with no obvious compensatory advantages among kin. The prevalence of the disorder is around 0.7/1%, higher than the expected prevalence of spontaneous mutations. Genes favoring schizophrenia may have been positively selected in the environment of evolutionary adaptation. Literature on potential adaptive genes is reviewed within an evolutionary framework. METHODS: Literature search on major scientific search engine (PubMed/Medline, Ovid/PsychInfo) on papers aimed at investigating potential pathways justifying a mutation-selection balanced model. Findings are presented with a narrative touch to favor readability and understanding. RESULTS: Reduced incidence of cancer in both patients diagnosed with schizophrenia and their siblings was reported worldwide. Such findings are notable given higher cancer risk factors in schizophrenia, i.e., smoking, alcohol abuse, obesity, poor diet, and poor adherence to therapy. Some genes involved in cancer proliferation might as well confer protective advantage in immune-surveillance, inflammation, vascular proliferation or apoptosis that otherwise will adversely affect early neurodevelopment. CONCLUSION: Evidence that reduced risk of certain somatic diseases is associated with schizophrenia is quite significant to progress in the evolutionary epidemiological analysis of psychopathology
    • 

    corecore