109 research outputs found

    L\u2019affidabilit\ue0 delle memorie ottiche nella conservazione a lungo termine dei documenti digitali

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    Optical media (such as CDs, DVDs and Blu-ray Disc) are probably among the most commonly used media for the preservation of digital records over time, especially in the case of digital archives whose producers are individuals, families or small to medium sized organizations. These media are fragile and it is important to know precisely how to manage them and which precautions should be taken in order  to get reasonable assurance on their ability to preserve documents. This article aims to clarify what are the critical issues of optical media, how to take care of them and what are the strategies to be put in place to prevent the loss of documents that are stored on them.Le memorie che si basano sulla tecnologia ottica (come i CD, i DVD e i Blu-ray Disc) sono probabilmente tra quelle più utilizzate per la conservazione nel tempo dei documenti digitali, soprattutto nel caso di archivi digitali i cui soggetti produttori sono singoli individui, famiglie o organizzazioni di dimensioni medio-piccole. Queste memorie sono fragili ed è importante conoscere con precisione le modalità di gestione e gli accorgimenti che occorre adottare se si vogliono ottenere sufficienti garanzie sulla loro capacità di conservare, per un tempo più o meno lungo ma determinato, i dati ad esse affidati. L’articolo cerca di mettere in luce quali sono le loro criticità, come averne cura e quali sono le strategie da mettere in atto per evitare la perdita dei documenti, spesso preziosi, che vengono memorizzati su di essi

    Nuove prospettive per il web archiving: gli standard ISO 28500 (formato WARC) e ISO/TR 14873 sulla qualit\ue0 del web archiving

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    Il Web archiving \ue8 un argomento di forte attualit\ue0 in quanto, come \ue8 noto, se non si individuano in breve tempo soluzioni efficaci e sostenibili nel lungo periodo, si rischia di perdere per sempre quello che si \ue8 prodotto e pubblicato sul Web negli ultimi venti-trenta anni, dal momento che tale materiale \ue8 caratterizzato da un\u2019estrema mutevolezza e dinamicit\ue0 e spesso interi siti Web cambiano o scompaiono nel giro di poco tempo. Le soluzioni che sono state proposte fino ad oggi sono parziali e non sempre hanno raggiunto l\u2019obiettivo. Tuttavia, recentemente ci sono state due novit\ue0 che sembrerebbero poter assicurare prospettive migliori: si tratta da una parte della proposta di un formato elettronico specificatamente pensato per l\u2019archiviazione del Web (il formato WARC), dall\u2019altra della pubblicazione di una specifica norma ISO dedicata alla qualit\ue0 nella conservazione del Web (ISO/TR 14873:2013). La rilevanza dell\u2019argomento per il settore dei beni culturali \ue8 tale che \ue8 opportuno fare un po\u2019 di chiarezza su queste tematiche analizzando sia lo stato dell\u2019arte che le prospettive future

    La certificazione dei depositi digitali: il Data Seal of Approval

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    In recent years, it has become increasingly common to entrust records to digital repositories; this assumes an implicit confidence in the repositories reliability, and therefore is urgent to identify the criteria on which to evaluate them. The Data Seal of Approval is a set of sixteen criteria that can be used to ensure that archived data can still be found, understood and used in the future. It is a basic level of certification but it is very useful to highlight the strengths and weaknesses of the deposit; in any case, it constitutes a solid basis for further certification of compliance to ISO 16363 or DIN 31644. The aim of this article is to provide an overview of Data Seal of Approval in the wider context of digital repositories' certification.Negli ultimi anni sta diventando sempre più incalzante la necessità di affidare i propri archivi digitali a fornitori di servizi di archiviazione e conservazione a lungo termine; da qui nasce l'esigenza di individuare criteri sulla base dei quali valutare i depositi digitali. In questo contesto si colloca il Data Seal of Approval che è una certificazione di livello base ma molto utile per mettere in evidenza i punti di forza e di debolezza di un deposito; in ogni caso, costituisce un buon punto di partenza per l'ulteriore certificazione di conformità alle norme ISO 16363 o DIN 31644. Lo scopo di questo articolo è quello di fornire una panoramica del Data Seal of Approval contestualizzandolo nel quadro delle iniziative internazionali sulla certificazione dei depositi digital

    I formati per la conservazione digitale: criteri operativi per la selezione dei formati

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    1L'articolo prende in esame i requisiti che un formato deve possedere per essere compatibile con un processo di conservazione digitaleopenopenALLEGREZZA SAllegrezza, Stefan

    The impact of GDPR on the access to archives and the creation of finding aids

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    The General Data Protection Regulation (GDPR) and the Personal Data Protection Code, which has been updated to comply with the principles of the Regulation, have produced significant consequences with regard to the access to archives and the creation of finding aids, which must be subject to certain rules in order to comply with the principles laid down and avoid sanctions. Without claiming to be exhaustive, given the complexity and vastness of the topic, the proposed contribution aims to provide an overview of the situation on this issue, which is still in many ways little known, by offering some thoughts on the key principles of the GDPR and their application to the archival context of access and description

    L'affidabilità delle memorie ottiche nella conservazione a lungo termine dei documenti digitali

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    Le memorie che si basano sulla tecnologia ottica (come i CD, i DVD e i Blu-ray Disc) sono probabilmente tra quelle più utilizzate per la conservazione nel tempo dei documenti digitali, soprattutto nel caso di archivi digitali i cui soggetti produttori sono singoli individui, famiglie o organizzazioni di dimensioni medio-piccole. Queste memorie sono fragili ed è importante conoscere con precisione le modalità di gestione e gli accorgimenti che occorre adottare se si vogliono ottenere sufficienti garanzie sulla loro capacità di conservare, per un tempo più o meno lungo ma determinato, i dati ad esse affidati. L’articolo cerca di mettere in luce quali sono le loro criticità, come averne cura e quali sono le strategie da mettere in atto per evitare la perdita dei documenti, spesso preziosi, che vengono memorizzati su di essi.Optical media (such as CDs, DVDs and Blu-ray Disc) are probably among the most commonly used media for the preservation of digital records over time, especially in the case of digital archives whose producers are individuals, families or small to medium sized organizations. These media are fragile and it is important to know precisely how to manage them and which precautions should be taken in order  to get reasonable assurance on their ability to preserve documents. This article aims to clarify what are the critical issues of optical media, how to take care of them and what are the strategies to be put in place to prevent the loss of documents that are stored on them

    Non solo TIFF e JPEG: riflessioni sui formati elettronici per la digitalizzazione del patrimonio archivistico e librario e sul nuovo standard PDF/R

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    Il contributo intende fornire una riflessione sulla scelta dei formati elettronici da utilizzare per l’acquisizione delle immagini in un progetto di digitalizzazione del patrimonio archivistico e librario. Fino ad oggi la scelta è caduta quasi sempre sul formato TIFF per quanto riguarda la produzione di immagini master mediante scansione (o, eventualmente, su uno dei formati RAW nel caso di acquisizione mediante macchina fotografica) e sul formato JPEG per quanto riguarda la produzione di immagini derivate. Tuttavia molti si domandano se queste scelte siano ancora corrette e se non vi siano altre possibilità che, da una parte, forniscano migliori garanzie per quanto riguarda la conservazione a lungo termine e, dall’altra, consentano una maggiore fruibilità. A questo proposito merita una attenta riflessione l’adozione del nuovo formato PDF/R, che ha ottenuto recentemente il riconoscimento come standard ISO, e che si propone come sostituto sia del formato TIFF che del formato JPEG. Trattandosi di un profilo del formato PDF ha ottime caratteristiche di fruibilità; inoltre, ha anche eccellenti caratteristiche di conservabilità a lungo termine, grazie alla sua conformità alle specifiche del PDF/A. Nel contributo verrà dapprima proposta una panoramica delle indicazioni fornite dalle principali linee guida nazionali in materia, poi verranno analizzate le alternative al TIFF e al JPEG come formati per la produzione di file master e file derivati, rispettivamente; infine, verrà analizzato il nuovo formato PDF/R mettendone in evidenza le caratteristiche che lo propongono come formato di elezione per i progetti di digitalizzazione del patrimonio archivistico e librario

    La certificazione dei depositi digitali: il Data Seal of Approval

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    In recent years, it has become increasingly common to entrust records to digital repositories; this assumes an implicit confidence in the repositories reliability, and therefore is urgent to identify the criteria on which to evaluate them. The Data Seal of Approval is a set of sixteen criteria that can be used to ensure that archived data can still be found, understood and used in the future. It is a basic level of certification but it is very useful to highlight the strengths and weaknesses of the deposit; in any case, it constitutes a solid basis for further certification of compliance to ISO 16363 or DIN 31644. The aim of this article is to provide an overview of Data Seal of Approval in the wider context of digital repositories' certification.Negli ultimi anni sta diventando sempre più incalzante la necessità di affidare i propri archivi digitali a fornitori di servizi di archiviazione e conservazione a lungo termine; da qui nasce l'esigenza di individuare criteri sulla base dei quali valutare i depositi digitali. In questo contesto si colloca il Data Seal of Approval che è una certificazione di livello base ma molto utile per mettere in evidenza i punti di forza e di debolezza di un deposito; in ogni caso, costituisce un buon punto di partenza per l'ulteriore certificazione di conformità alle norme ISO 16363 o DIN 31644. Lo scopo di questo articolo è quello di fornire una panoramica del Data Seal of Approval contestualizzandolo nel quadro delle iniziative internazionali sulla certificazione dei depositi digital

    I libri dei Patriarchi 2.0. Un percorso multimediale nella cultura scritta del Friuli medievale

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    Poster sul progetto "I libri dei patriarchi 2.0. Un percorso multimediale nella cultura scritta del Friuli medievale\u201d: obiettivi, scelte metodologiche, elementi di innovativit\ue0 ed originalit\ue0" presentato nell'ambito del Quinto Convegno Annuale AIUCD (Associazione per l'Informatica umanistica e la cultura digitale

    Archivi digitali d\u2019autore: ipotesi di lavoro

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    Il panel mira ad attraversare su pi\uf9 livelli il tema della conservazione del digitale nativo nell\u2019ambito degli archivi di persona, con particolare riguardo alla conservazione e gestione dei materiali di autori contemporanei. L\u2019intento \ue8 quello di avviare una riflessione condivisa con la comunit\ue0 scientifica su metodologie e strumenti da adottare in questo campo di indagine non del tutto esplorato e ancora carico di criticit\ue0 teoriche e operative. Se \ue8 chiaro ormai che la conservazione degli archivi nativi digitali \ue8 una sfida sempre pi\uf9 importante nei pi\uf9 diversi settori della nostra societ\ue0 (l\u2019ambito della pubblica amministrazione e quello forense sono tra gli esempi pi\uf9 noti), \ue8 altrettanto vero che per gli archivi di persona, nel contesto specifico della produzione letteraria, i casi di studio a nostra disposizione sono ancora sporadici e non sufficienti per individuare del tutto delle buone pratiche. Pare dunque necessario un confronto all\u2019interno della comunit\ue0 scientifica delle DH, non tanto per condividere risultati quanto per illustrare le problematiche maggiori e individuare delle ipotesi di lavoro. Il panel vuole aprirsi al dibattito con un approccio multidisciplinare, cercando di affrontare le questioni archivistiche pi\uf9 importanti relative all\u2019acquisizione e conservazione dei fondi, alla loro archiviazione, gestione e fruizione. Verr\ue0 dato particolare rilievo alla scelta di formati e standard, alla qualit\ue0 dei dati e dei servizi, ai numerosi aspetti critici sotto il profilo giuridico, alla gestione del versioning e agli strumenti per la ricerca e la didattica. Nel corso della sessione saranno esaminate due esperienze italiane: il lavoro sull\u2019archivio ibrido di Massimo Vannucci e il progetto PAD \u2013 Pavia Archivi Digitali, che ha avviato nel 2010 un percorso di sperimentazione su archivi di scrittori contemporanei, perfezionando negli anni alcune strategie per le fasi di preparazione dei conferimenti e acquisizione dei materiali
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