70 research outputs found

    Modelli regressivi in presenza di molti fattori e applicazioni.

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    Nella prima parte di questa tesi vengono presentati dei modelli regresivi utili per situazioni in cui ci siano molti fattori. Dopo dei richiami sulla regressione lineare e sulle analisi delle componenti principali, viene introdotto il modello partial least square, (PLS), e vengono mostrate le sue analogie con modelli più noti. Nel capitolo finale, viene descritto il lavoro svolto durante lo stage effettuato presso l'azienda Geal SpA. In questo capitolo si mostrano delle applicazioni ad una situazione reale dei modelli introdotti precedentemente : il problema che mi è stato proposto da Geal, azienda che si occupa della gestione dell'acquedotto lucchese, è stato quello di prevedere il consumo totale del comune di Lucca a partire dalla conoscenza del consumo di pochi individui. Prima dell'applicazione dei vari modelli vengono illustrate anche delle analisi preliminari sui dati

    Novel perspectives in redox biology and pathophysiology of failing myocytes: modulation of the intramyocardial redox milieu for therapeutic interventions - A review article from the Working Group of Cardiac Cell Biology, Italian Society of Cardiology

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    The prevalence of heart failure (HF) is still increasing worldwide, with enormous human, social, and economic costs, in spite of huge efforts in understanding pathogeneticmechanisms and in developing effective therapies that have transformed this syndrome into a chronic disease. Myocardial redox imbalance is a hallmark of this syndrome, since excessive reactive oxygen and nitrogen species can behave as signaling molecules in the pathogenesis of hypertrophy and heart failure, leading to dysregulation of cellular calcium handling, of the contractile machinery, of myocardial energetics and metabolism, and of extracellular matrix deposition. Recently, following new interesting advances in understanding myocardial ROS and RNS signaling pathways, new promising therapeutical approaches with antioxidant properties are being developed, keeping in mind that scavenging ROS and RNS tout court is detrimental as well, since these molecules also play a role in physiological myocardial homeostasis

    Cumulative asbestos exposure and mortality from asbestos related diseases in a pooled analysis of 21 asbestos cement cohorts in Italy

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    Background: Despite the available information on cancer risk, asbestos is used in large areas in the world, mostly in the production of asbestos cement. Moreover, questions are raised regarding the shape of the dose response relation, the relation with time since exposure and the association with neoplasms in various organs. We conducted a study on the relationship between cumulative asbestos exposure and mortality from asbestos related diseases in a large Italian pool of 21 cohorts of asbestos-cement workers with protracted exposure to both chrysotile and amphibole asbestos. Methods: The cohort included 13,076 workers, 81.9% men and 18.1% women, working in 21 Italian asbestos-cement factories, with over 40 years of observation. Exposure was estimated by plant and period, and weighted for the type of asbestos used. Data were analysed with consideration of cause of death, cumulative exposure and time since first exposure (TSFE), and by gender. SMRs were computed using reference rates by region, gender and calendar time. Poisson regression models including cubic splines were used to analyse the effect of cumulative exposure to asbestos and TSFE on mortality for asbestos-related diseases. 95% Confidence Intervals (CI) were computed according to the Poisson distribution. Results: Mortality was significantly increased for ‘All Causes’ and ‘All Malignant Neoplasm (MN)’, in both genders. Considering asbestos related diseases (ARDs), statistically significant excesses were observed for MN of peritoneum (SMR: men 14.19; women 15.14), pleura (SMR: 22.35 and 48.10), lung (SMR: 1.67 and 1.67), ovary (in the highest exposure class SMR 2.45), and asbestosis (SMR: 507 and 1023). Mortality for ARDs, in particular pleural and peritoneal malignancies, lung cancer, ovarian cancer and asbestosis increased monotonically with cumulative exposure. Pleural MN mortality increased progressively in the first 40 years of TSFE, then reached a plateau, while peritoneal MN showed a continuous increase. The trend of lung cancer SMRs also showed a flattening after 40 years of TSFE. Attributable proportions for pleural, peritoneal, and lung MN were respectively 96, 93 and 40%

    Dinamiche temporali della mortalità per asbestosi in coorti di lavoratori del cemento- amianto in Italia

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    Introduzione Il cemento amianto è un settore lavorativo che ha comportato un’esposizione occupazionale ad elevate concentrazioni di fibre di amianto. Tra i dipendenti del cemento amianto si riporta la presenza di un certo numero di lavoratori affetti da asbestosi, una malattia polmonare occupazionale causata dall'inalazione e dalla deposizione di fibre di amianto nel tessuto polmonare, la cui progressione determina disabilità, insufficienza respiratoria e morte prematura. Nei paesi occidentali il tasso di mortalità per asbestosi è associato al passato consumo di amianto e segue dinamiche temporali correlate alla latenza. Obiettivi L’obiettivo dello studio è valutare le dinamiche temporali e i determinanti associati con la mortalità per asbestosi tra le 21 coorti osservate, costituite da lavoratori del cemento amianto esposti ad alte concentrazioni di fibre di amianto. Metodi La mortalità per asbestosi è stata analizzata in una coorte di 13076 addetti al cemento amianto (18.1% donne). Per ogni lavoratore è stata calcolata l’esposizione cumulativa sulla base della storia personale e i valori di esposizione diciascuna azienda per anno pesando per la diversa varietà mineralogica sulla base della frazione di amianto utilizzato (Hodgson e Darnton 2010). Sono state condotte tre diverse analisi, basate su Rapporti Standardizzati di Mortalità (RSM), modello Età- Periodo-Coorte (EPC) attraverso un modello di Poisson e analisi composizionale della mortalità per malattie asbesto correlate (tumore primitivo pleurico e peritoneale, tumore del polmone e asbestosi). In tutte e tre le analisi si è considerata l'esposizione cumulativa. Gli RSM sono stati calcolati utilizzando i tassi di mortalità di riferimento per regione, sesso, calendario e limitati al calcolo delle persone-anno ad eventi dopo il 1970. Risultati Le analisi si basano su 512117 anni-persona (388914 anni-persona dal 1970). La mortalità per asbestosi raggiunge valori elevati soprattutto tra le donne (uomini RSM: 508; donne: 1027). I valori dei RSM per asbestosi aumentano rapidamente all'aumentare dell'esposizione cumulativa e con il tempo trascorso dalla prima esposizione. L'analisi EPC riporta un chiaro contributo dell'età sulla mortalità con un andamento crescente a partire dai 60 anni ed con un picco di mortalità a 75-80 anni; i rischi relativi confermano l’associazione con esposizione cumulativa ed è un minore rischio tra le donne.Tra i lavoratori più pesantemente esposti, l'asbestosi diventa la prima causa di morte per malattie asbesto-correlate tra le persone più anziane. Conclusioni Si conferma che la mortalità da asbestosi è stata determinata principalmente dall'esposizione cumulativa. La differente composizione delle malattie asbesto correlate è attribuibile all'esposizione ad amianto e alla diversa abitudine al fumo tra generi. Come conseguenza del declino delle esposizioni dopo il 1980, il numero di morti per asbestosi è destinato a diminuire drasticamente nei prossimi decenni

    Dinamiche temporali della mortalit\ue0 per asbestosi in coorti di lavoratori del cemento- amianto in Italia.

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    Introduzione Il cemento amianto \ue8 un settore lavorativo che ha comportato un\u2019esposizione occupazionale ad elevate concentrazioni di fibre di amianto. Tra i dipendenti del cemento amianto si riporta la presenza di un certo numero di lavoratori affetti da asbestosi, una malattia polmonare occupazionale causata dall'inalazione e dalla deposizione di fibre di amianto nel tessuto polmonare, la cui progressione determina disabilit\ue0, insufficienza respiratoria e morte prematura. Nei paesi occidentali il tasso di mortalit\ue0 per asbestosi \ue8 associato al passato consumo di amianto e segue dinamiche temporali correlate alla latenza. Obiettivi L\u2019obiettivo dello studio \ue8 valutare le dinamiche temporali e i determinanti associati con la mortalit\ue0 per asbestosi tra le 21 coorti osservate, costituite da lavoratori del cemento amianto esposti ad alte concentrazioni di fibre di amianto. Metodi La mortalit\ue0 per asbestosi \ue8 stata analizzata in una coorte di 13076 addetti al cemento amianto (18.1% donne). Per ogni lavoratore \ue8 stata calcolata l\u2019esposizione cumulativa sulla base della storia personale e i valori di esposizione di ciascuna azienda per anno pesando per la diversa variet\ue0 mineralogica sulla base della frazione di amianto utilizzato (Hodgson e Darnton 2010). Sono state condotte tre diverse analisi, basate su Rapporti Standardizzati di Mortalit\ue0 (RSM), modello Et\ue0- Periodo-Coorte (EPC) attraverso un modello di Poisson e analisi composizionale della mortalit\ue0 per malattie asbesto correlate (tumore primitivo pleurico e peritoneale, tumore del polmone e asbestosi). In tutte e tre le analisi si \ue8 considerata l'esposizione cumulativa. Gli RSM sono stati calcolati utilizzando i tassi di mortalit\ue0 di riferimento per regione, sesso, calendario e limitati al calcolo delle persone-anno ad eventi dopo il 1970. Risultati Le analisi si basano su 512117 anni-persona (388914 anni-persona dal 1970). La mortalit\ue0 per asbestosi raggiunge valori elevati soprattutto tra le donne (uomini RSM: 508; donne: 1027). I valori dei RSM per asbestosi aumentano rapidamente all'aumentare dell'esposizione cumulativa e con il tempo trascorso dalla prima esposizione. L'analisi EPC riporta un chiaro contributo dell'et\ue0 sulla mortalit\ue0 con un andamento crescente a partire dai 60 anni ed con un picco di mortalit\ue0 a 75-80 anni; i rischi relativi confermano l\u2019associazione con esposizione cumulativa ed \ue8 un minore rischio tra le donne.Tra i lavoratori pi\uf9 pesantemente esposti, l'asbestosi diventa la prima causa di morte per malattie asbesto-correlate tra le persone pi\uf9 anziane. Conclusioni Si conferma che la mortalit\ue0 da asbestosi \ue8 stata determinata principalmente dall'esposizione cumulativa. La differente composizione delle malattie asbesto correlate \ue8 attribuibile all'esposizione ad amianto e alla diversa abitudine al fumo tra generi. Come conseguenza del declino delle esposizioni dopo il 1980, il numero di morti per asbestosi \ue8 destinato a diminuire drasticamente nei prossimi decenni

    Validation of proposed prostate cancer biomarkers with gene expression data: a long road to travel

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    # The Author(s) 2014. This article is published with open access at Springerlink.com Abstract Biomarkers are important for early detection of can-cer, prognosis, response prediction, and detection of residual or relapsing disease. Special attention has been given to diagnostic markers for prostate cancer since it is thought that early detection and surgery might reduce prostate cancer-specific mortality. The use of prostate-specific antigen, PSA (KLK3), has been debated on the base of cohort studies that show that its use in preventive screenings only marginally influences mortality from prostate cancer. Many groups have identified alternative or additional markers, among which PCA3, in order to detect early prostate cancer through screening, to distinguish potentially lethal from indolent prostate cancers, and to guide the treatment decision. The large number of markers proposed has led us to the present study in which we analyze these indicators for their diagnosti

    L'Atlantide gotica di Olof Rudbeck e la faida letteraria dano-svedese

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    Lo studio si propone, attraverso una introduzione alle condizioni storico-politiche della Scandinavia post-Kalmar e al "Goticismo", il fenomeno di rivendicazione culturale di stampo prenazionalistico che vi si affermò a partire dal sec. XV, di presentare la peculiare "faida della penna", svoltasi principalmente in latino, tramite la quale i due neo-Regni di Svezia e Danimarca gareggiarono anche sul piano letterario, oltre che su quello militare, per la supremazia nel Baltico e per il riconoscimento europeo, e il suo risultato più estremo e paradossale: la monumentale opera "Atland, eller Manheim" (1679-1702) di Olof Rudbeck, che riscrive la storia del mondo provando con inaudita erudizione la corrispondenza della penisola svedese con l'Atlantide di Platone e l'origine nordica nell'intera civiltà europea

    Esposizione ambientale e occupazionale a silice libera cristallina: ieri, oggi e domani

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    La silicosi \ue8 una malattia polmonare incurabile causata dall'inalazione di polveri contenenti silice cristallina libera. Nonostante sia un pericolo per la salute ben conosciuto, colpisce ancora decine di milioni di lavoratori in molte occupazioni e uccide migliaia di persone ogni anno, in ogni parte del mondo. Con la sua capacit\ue0 di causare invalidit\ue0 fisica progressiva e permanente, la silicosi continua a essere una delle malattie professionali pi\uf9 importanti del mondo , , e rimane una situazione di rischio per la salute anche per le nuove generazioni , come ha segnalato di recente l\u2019ETUI (European Trade Union Institute)

    Esposizione ambientale e occupazionale a silice libera cristallina: ieri, oggi e domani

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    L'impatto sulla salute dell'esposizione a silice libera cristallina viene consuetamente espresso in termini di mortalit\ue0 per silicosi e di riconoscimento di malattia professionale. I settori pi\uf9 colpiti sono rappresentati da attivit\ue0 estrattive, lavorazione delle pietre, industria ceramica, edilizia, fonderie. Per pervenire ad una stima pi\uf9 valida del carico di patologie associate a silice, occorrerebbe disporre di dati esaurienti sul cancro polmonare e le malattie autoimmuni silico-correlate. L'esposizione cumulativa a silice che tiene conto di entit\ue0 e durata dell'esposizione, \ue8 la variabile predittiva pi\uf9 importante nei riguardi della comparsa della malattia. Il libro curato da C.Minoia et al., presentando una trattazione coerente ed aggiornata dei molti temi in esame, consente all'operatore di sanit\ue0 pubblica di orientarsi in una materia complessa e tuttora in divenire

    Actinomyces and MRONJ: a retrospective study and a literature review

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    The AAOMS in 2014 changed from BRONJ to the term Medication-Related Osteonecrosis of the Jaw (MRONJ), because of the growing number of osteonecrosis cases associated with other antiresorptive and antiangiogenic therapies. Even if the drugs involved are different, the histopathological findings are the same. Colonies of Actinomyces are encountered in most cases. The aim of the present study is to report on Actinomyces prevalence among the cases of MRONJ, taking into consideration also antiresorptive and antiangiogenic therapies in the literature and in our sample between 2005 and 2020. The review was performed using the database Medline the linkage between Actinomyces infection and MRONJ. The retrospective study was conducted on patients between with clinical and radiological manifestations of MRONJ May 2005 and February 2020. A total of 42 articles were found, 30 publications have been taken into consideration for the review. A total of 114 patients have been examined at the Padua Hospital. A total of 101 oncological patients presented the histological confirmation of MRONJ. 83 specimens revealed the presence of Actinomyces infection (82.18%). Actinomyces-associated lesions are frequent and present a wide spectrum of clinical manifestation
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