Introduzione
Il cemento amianto è un settore lavorativo che ha comportato un’esposizione occupazionale ad elevate concentrazioni di
fibre di amianto. Tra i dipendenti del cemento amianto si riporta la presenza di un certo numero di lavoratori affetti da
asbestosi, una malattia polmonare occupazionale causata dall'inalazione e dalla deposizione di fibre di amianto nel tessuto
polmonare, la cui progressione determina disabilità, insufficienza respiratoria e morte prematura. Nei paesi occidentali il
tasso di mortalità per asbestosi è associato al passato consumo di amianto e segue dinamiche temporali correlate alla
latenza.
Obiettivi
L’obiettivo dello studio è valutare le dinamiche temporali e i determinanti associati con la mortalità per asbestosi tra le 21
coorti osservate, costituite da lavoratori del cemento amianto esposti ad alte concentrazioni di fibre di amianto.
Metodi
La mortalità per asbestosi è stata analizzata in una coorte di 13076 addetti al cemento amianto (18.1% donne). Per ogni
lavoratore è stata calcolata l’esposizione cumulativa sulla base della storia personale e i valori di esposizione diciascuna
azienda per anno pesando per la diversa varietà mineralogica sulla base della frazione di amianto utilizzato (Hodgson e
Darnton 2010). Sono state condotte tre diverse analisi, basate su Rapporti Standardizzati di Mortalità (RSM), modello Età-
Periodo-Coorte (EPC) attraverso un modello di Poisson e analisi composizionale della mortalità per malattie asbesto
correlate (tumore primitivo pleurico e peritoneale, tumore del polmone e asbestosi). In tutte e tre le analisi si è considerata
l'esposizione cumulativa. Gli RSM sono stati calcolati utilizzando i tassi di mortalità di riferimento per regione, sesso,
calendario e limitati al calcolo delle persone-anno ad eventi dopo il 1970.
Risultati
Le analisi si basano su 512117 anni-persona (388914 anni-persona dal 1970). La mortalità per asbestosi raggiunge valori
elevati soprattutto tra le donne (uomini RSM: 508; donne: 1027). I valori dei RSM per asbestosi aumentano rapidamente
all'aumentare dell'esposizione cumulativa e con il tempo trascorso dalla prima esposizione. L'analisi EPC riporta un chiaro
contributo dell'età sulla mortalità con un andamento crescente a partire dai 60 anni ed con un picco di mortalità a 75-80
anni; i rischi relativi confermano l’associazione con esposizione cumulativa ed è un minore rischio tra le donne.Tra i
lavoratori più pesantemente esposti, l'asbestosi diventa la prima causa di morte per malattie asbesto-correlate tra le
persone più anziane.
Conclusioni
Si conferma che la mortalità da asbestosi è stata determinata principalmente dall'esposizione cumulativa. La differente
composizione delle malattie asbesto correlate è attribuibile all'esposizione ad amianto e alla diversa abitudine al fumo tra
generi. Come conseguenza del declino delle esposizioni dopo il 1980, il numero di morti per asbestosi è destinato a
diminuire drasticamente nei prossimi decenni