11 research outputs found

    Quantificação da complexidade do relevo e suas implicações para Propriedades Aerodinâmicas.

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    O presente trabalho pretende contribuir para o entendimento da influência do relevo no comportamento do vento em reservatórios de planalto, mais especificamente em reservatórios de usinas hidrelétricas, onde existe a possibilidade de implementação de parques eólicos com comprovada complementariedade entre as duas formas de geração de energia. Uma vez que a velocidade do vento é influenciada nas proximidades do solo pelo tipo de cobertura presente e disposição do relevo, apresentando um perfil logarítmico crescente com a altitude, o conhecimento das características aerodinâmicas locais é imprescindível para descrever e modelar o comportamento do vento. Deste modo o reservatório da Usina Hidrelétrica (UHE) de Itumbiara e seu entorno foi escolhido como área de estudo, no qual o objetivo principal foi empregar métodos de reconhecimento de padrão para quantificar a complexidade/rugosidade do relevo. Para isso, foi utilizado um Modelo Digital de Elevação (MDE) da área de estudos proveniente dos dados da missão SRTM (Shutle Radar Topography Mission) em conjunto com o método de Análise por Padrões de Gradiente (Gradient Pattern Analysis – GPA), através da aplicação do coeficiente de Assimetria Gradiente (G₁A), desenvolvido por Rosa et al., (1998). O método GPA parte do principio de que a complexidade de um padrão espacial é caracterizada pela sua falta de simetria e grau de fragmentação, utilizando o campo gradiente de uma matriz para caracterizar padrões complexos relacionados a processos dinâmicos submetidos, entre outros, a turbulência. Os resultados foram comparados com estatísticas descritivas e dados de vento medidos através de duas boias meteorológicas fundeadas em pontos distintos no reservatório. Foi comparado o desempenho de duas formas de cálculo do coeficiente G₁A, a forma original, proposta por Rosa et al. (1998) chamado aqui de G₁A Rosa, com a versão implementada por Freitas (2012), chamado aqui de G₁A Freitas. A segunda forma demonstrou-se mais adequada para a quantificação da complexidade do relevo, ao considerarmos a sensibilidade e o nível de abrangência frente aos dados SRTM. Os gráficos polares de Intensidade de Turbulência (IT) indicaram um campo isotrópico, o que confere indícios de que na parte central do reservatório as perturbações dos ventos devido ao relevo adjacente são minimizadas. Após algumas considerações finais foi concluído que os objetivos propostos foram alcançados, demonstrando a eficiência do método GPA, aplicado aos dados SRTM, na quantificação da complexidade/rugosidade do relevo. Os resultados desta dissertação indicam mais um campo de utilização do método aplicado em conjunto com um MDE

    Silviculture of Mixed-Species and Structurally Complex Boreal Stands

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    Understanding structurally complex boreal stands is crucial for designing ecosystem management strategies that promote forest resilience under global change. However, current management practices lead to the homogenization and simplification of forest structures in the boreal biome. In this chapter, we illustrate two options for managing productive and resilient forests: (1) the managing of two-aged mixed-species forests; and (2) the managing of multi-aged, structurally complex stands. Results demonstrate that multi-aged and mixed stand management are powerful silvicultural tools to promote the resilience of boreal forests under global change

    Flow-3D CFD model of bifurcated open channel flow: setup and validation

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    Bifurcation is a morphological feature present in most of fluvial systems; where a river splits into two channels, each bearing a portion of the flow and sediments. Extensive theoretical studies of river bifurcations were performed to understand the nature of flow patterns at such diversions. Nevertheless, the complexity of the flow structure in the bifurcated channel has resulted in various constraints on physical experimentation, so computational modelling is required to investigate the phenomenon. The advantages of computational modelling compared with experimental research (e.g. simple variable control, reduced cost, optimize design condition etc.) are widely known. The great advancement of computer technologies and the exponential increase in power, memory storage and affordability of high-speed machines in the early 20th century led to evolution and wide application of numerical fluid flow simulations, generally referred to as Computational Fluid Dynamics {CFD). In this study, the open-channel flume with a lateral channel established by Momplot et al (2017) is modelled in Flow-3D. The original investigation on divided flow of equal widths as simulated in ANSYS Fluent and validated with velocity measurements

    Atti del XXXV Convegno Nazionale di Idraulica e Costruzioni Idrauliche

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    La XXXV edizione del Convegno Nazionale di Idraulica e Costruzioni Idrauliche (IDRA16), co-organizzata dal Gruppo Italiano di Idraulica (GII) e dal Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale, e dei Materiali (DICAM) dell’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, si è svolta a Bologna dal 14 al 16 settembre 2016. Il Convegno Nazionale è tornato pertanto ad affacciarsi all’ombra del “Nettuno”, dopo l’edizione del 1982 (XVIII edizione). Il titolo della XXXV edizione, “Ambiente, Risorse, Energia: le sfide dell’Ingegneria delle acque in un mondo che cambia”, sottolinea l’importanza e la complessità delle tematiche che rivestono la sfera dello studio e del governo delle risorse idriche. Le sempre più profonde interconnessioni tra risorse idriche, sviluppo economico e benessere sociale, infatti, spronano sia l’Accademia che l’intera comunità tecnico-scientifica nazionale ed internazionale all’identificazione ed alla messa in atto di strategie di gestione innovative ed ottimali: sfide percepite quanto mai necessarie in un contesto ambientale in continua evoluzione, come quello in cui viviamo. La XXXV edizione del Convegno di Idraulica e Costruzioni Idrauliche, pertanto, si è posta come punto d’incontro della comunità tecnico-scientifica italiana per la discussione a tutto tondo di tali problematiche, offrendo un programma scientifico particolarmente ricco e articolato, che ha coperto tutti gli ambiti riconducibili all’Ingegneria delle Acque. L’apertura dei lavori del Convegno si è svolta nella storica cornice della Chiesa di Santa Cristina, uno dei luoghi più caratteristici e belli della città ed oggi luogo privilegiato per l’ascolto della musica classica, mentre le attività di presentazione e discussione scientifica si sono svolte principalmente presso la sede della Scuola di Ingegneria e Architettura dell’Università di Bologna sita in Via Terracini. Il presente volume digitale ad accesso libero (licenza Creative Commons 4.0) raccoglie le memorie brevi pervenute al Comitato Scientifico di IDRA16 ed accettate per la presentazione al convegno a valle di un processo di revisione tra pari. Il volume articola dette memorie in sette macro-tematiche, che costituiscono i capitoli del volume stesso: I. meccanica dei fluidi; II. ambiente marittimo e costiero; III. criteri, metodi e modelli per l’analisi dei processi idrologici e la gestione delle acque; IV. gestione e tutela dei corpi idrici e degli ecosistemi; V. valutazione e mitigazione del rischio idrologico e idraulico; VI. dinamiche acqua-società: sviluppo sostenibile e gestione del territorio; VII. monitoraggio, open-data e software libero. Ciascuna macro-tematica raggruppa più sessioni specialistiche autonome sviluppatesi in parallelo durante le giornate del Convegno, i cui titoli vengono richiamati all’interno del presente volume. La vastità e la diversità delle tematiche affrontate, che ben rappresentano la complessità delle numerose sfide dell’Ingegneria delle Acque, appaiono evidenti dalla consultazione dell’insieme di memorie brevi presentate. La convinta partecipazione della Comunità Scientifica Italiana è dimostrata dalle oltre 350 memorie brevi, distribuite in maniera pressoché uniforme tra le sette macro-tematiche di riferimento. Dette memorie sono sommari estesi di lunghezza variabile redatti in lingua italiana, o inglese. In particolare, la possibilità di stesura in inglese è stata concessa con l’auspicio di portare la visibilità del lavoro presentato ad un livello sovranazionale, grazie alla pubblicazione open access del volume degli Atti del Convegno. Il volume si divide in tre parti: la parte iniziale è dedicata alla presentazione del volume ed all’indice generale dei contributi divisi per macro-tematiche; la parte centrale raccoglie le memorie brevi; la terza parte riporta l’indice analitico degli Autori, che chiude il volume

    Atti del XXXV Convegno Nazionale di Idraulica e Costruzioni Idrauliche

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    La XXXV edizione del Convegno Nazionale di Idraulica e Costruzioni Idrauliche (IDRA16), co-organizzata dal Gruppo Italiano di Idraulica (GII) e dal Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale, e dei Materiali (DICAM) dell’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, si è svolta a Bologna dal 14 al 16 settembre 2016. Il Convegno Nazionale è tornato pertanto ad affacciarsi all’ombra del “Nettuno”, dopo l’edizione del 1982 (XVIII edizione). Il titolo della XXXV edizione, “Ambiente, Risorse, Energia: le sfide dell’Ingegneria delle acque in un mondo che cambia”, sottolinea l’importanza e la complessità delle tematiche che rivestono la sfera dello studio e del governo delle risorse idriche. Le sempre più profonde interconnessioni tra risorse idriche, sviluppo economico e benessere sociale, infatti, spronano sia l’Accademia che l’intera comunità tecnico-scientifica nazionale ed internazionale all’identificazione ed alla messa in atto di strategie di gestione innovative ed ottimali: sfide percepite quanto mai necessarie in un contesto ambientale in continua evoluzione, come quello in cui viviamo. La XXXV edizione del Convegno di Idraulica e Costruzioni Idrauliche, pertanto, si è posta come punto d’incontro della comunità tecnico-scientifica italiana per la discussione a tutto tondo di tali problematiche, offrendo un programma scientifico particolarmente ricco e articolato, che ha coperto tutti gli ambiti riconducibili all’Ingegneria delle Acque. L’apertura dei lavori del Convegno si è svolta nella storica cornice della Chiesa di Santa Cristina, uno dei luoghi più caratteristici e belli della città ed oggi luogo privilegiato per l’ascolto della musica classica, mentre le attività di presentazione e discussione scientifica si sono svolte principalmente presso la sede della Scuola di Ingegneria e Architettura dell’Università di Bologna sita in Via Terracini. Il presente volume digitale ad accesso libero (licenza Creative Commons 4.0) raccoglie le memorie brevi pervenute al Comitato Scientifico di IDRA16 ed accettate per la presentazione al convegno a valle di un processo di revisione tra pari. Il volume articola dette memorie in sette macro-tematiche, che costituiscono i capitoli del volume stesso: I. meccanica dei fluidi; II. ambiente marittimo e costiero; III. criteri, metodi e modelli per l’analisi dei processi idrologici e la gestione delle acque; IV. gestione e tutela dei corpi idrici e degli ecosistemi; V. valutazione e mitigazione del rischio idrologico e idraulico; VI. dinamiche acqua-società: sviluppo sostenibile e gestione del territorio; VII. monitoraggio, open-data e software libero. Ciascuna macro-tematica raggruppa più sessioni specialistiche autonome sviluppatesi in parallelo durante le giornate del Convegno, i cui titoli vengono richiamati all’interno del presente volume. La vastità e la diversità delle tematiche affrontate, che ben rappresentano la complessità delle numerose sfide dell’Ingegneria delle Acque, appaiono evidenti dalla consultazione dell’insieme di memorie brevi presentate. La convinta partecipazione della Comunità Scientifica Italiana è dimostrata dalle oltre 350 memorie brevi, distribuite in maniera pressoché uniforme tra le sette macro-tematiche di riferimento. Dette memorie sono sommari estesi di lunghezza variabile redatti in lingua italiana, o inglese. In particolare, la possibilità di stesura in inglese è stata concessa con l’auspicio di portare la visibilità del lavoro presentato ad un livello sovranazionale, grazie alla pubblicazione open access del volume degli Atti del Convegno. Il volume si divide in tre parti: la parte iniziale è dedicata alla presentazione del volume ed all’indice generale dei contributi divisi per macro-tematiche; la parte centrale raccoglie le memorie brevi; la terza parte riporta l’indice analitico degli Autori, che chiude il volume

    Remote Sensing of Earth Resources: A literature survey with indexes (1970 - 1973 supplement). Section 1: Abstracts

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    Abstracts of reports, articles, and other documents introduced into the NASA scientific and technical information system between March 1970 and December 1973 are presented in the following areas: agriculture and forestry, environmental changes and cultural resources, geodesy and cartography, geology and mineral resources, oceanography and marine resources, hydrology and water management, data processing and distribution systems, instrumentation and sensors, and economic analysis
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