449 research outputs found

    Linguaggi di interrogazione per basi di dati semistrutturati a grafo.

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    Negli ultimi anni, grazie anche all'avvento del web 2.0, si sono rese disponibili grandi sorgenti di dati semistrutturati. Si è quindi sviluppato un certo interesse da parte della comunità di ricerca su alcuni modelli per basi di dati atti ad una migliore rappresentazione e più effciente interrogazione di questo tipo di informazioni: un noto esempio proposto dal W3C è "Resource Description Framework". In questa tesi si analizzano alcuni modelli a grafo sia per dati semistrutturati che non, e si confrontano i relativi linguaggi di interrogazione dal punto di vista del loro potere espressivo

    Geomatic training experiences for a high vulnerability cultural heritage item

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    The plan of Architectural documentation is the basic platform on which the CH protection and development process is founded; it embraces the historical analysis, the metric survey and the graphical representation of the object. It covers a primary importance in order to achieve very many objects: the comprehension of cultural values through the study of historical sources; the morphological and geometrical data collection and interpretation for the object representation. The latter is the frame on which we can organize the diagnostic tests, build the restoration plan and the communication and dissemination of his cultural values. The achievement of the know how in the field of the architectural and environmental survey is an important part of the curriculum in faculties of Architecture. The basic courses in this field of study (an integrated course named Topography/Metric Survey/IT and the course of Photogrammetry) approach to the main methods and the modern techniques of metric survey and at the same time the students will be provided of the basic knowledge for the critical analysis of the historical handiworks in the different scales, from the territorial to the architectural one. In the area of the optional courses, the educational program widen to involve all data capture methodologies, including the LIDAR techniques, and systems of 3D survey data management and integration. Modern spatial data products, such as DEM and vector surface models, are used for the final rendering, where both the 2D and 3D element will be integrated. It will be also introduced the GIS environment for the storage and management of spatial information at the territorial and architectural scales. In this paper we are going to present several experiences employed during two courses of the Faculty of Architecture (Applied Photogrammetry and Digital Photogrammetry/3D scanning for CH survey, the last managed by CISDA - Architecture Interdepartmental Teaching Services Centre)*. In this training experiences the methodological contents of disciplines have been exploited to obtain the documentation of a cultural item, featured by a high risk of extinction: the decorated gypsum ceilings of the southern Piedmon

    Integrazione di database spaziali multiscala in ambito urbano

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    An information data infrastructure is one of the key to assure efficiency and sustainability for urban processes management. In this field spatial data management plays a central role with a focus on thematic and geometric integration, multi-scale modelling and flexibility to specific needs. These goals can be achieved through the provision of specific standards and tools for data modelling and information retrieving. The widening of the application fields of GIS to the architectural representations of the cultural heritage documentation and consequently the 3D data management support are two of the major issues for filling the gap between the CAD and GIS and their cultural and productive background. Her will be presented some preliminary issues of a test on spatal data integration in a XML based data structure following the OGC's CityGML specifications. The model implementation will focus on the multiscale and multiview modelling tools of standard as a first stepo for the management of a 3D spatial database through XML based application tool

    Recupero della classificazione decimale Dewey da altre basi di dati: un progetto di bonifica del catalogo

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    The increasing availability of online catalogs and bibliographical databases allows not only for copy cataloging, but also for the retrieval of atomic information useful within the catalog. To this end, Dewey decimal numbers were imported from national and international sources by means of the unique identifier ISBN.Technical specifications have been developed to locate the records to be retrieved, to query external databases, to extract the Dewey decimal classification numbers and add them to the catalog.The exceptionally large amount of Dewey numbers added to the catalog has improved the semantic usability of the OPAC.The procedure established has also facilitated the collection of information on the use of the Dewey Decimal System in the various databases used and allowed to make certain comparisons between them.The tools employed can be used analogously for data-retrieval operations in the catalog, as an aid in the cataloging process, or to improve the OPAC in either a static or dynamic manner.Taking into account its virtually exclusive practical purpose, this work is characterized by practical rather than theoretical choices. However, the experience acquired opens up areas even in the field of academic research.La crescente disponibilità di cataloghi online e banche dati bibliografiche permette oltre alla catalogazione derivata, anche il reperimento all'interno del catalogo di informazioni "atomiche" utili. A tal fine, i numeri decimali Dewey sono stati importati nelle fonti nazionali e internazionali mediante l'identificatore univoco ISBN. Sono state sviluppate specifiche tecniche per individuare i record da recuperare, per interrogare i database esterni e per estrarre i numeri di classificazione Dewey e aggiungerli al catalogo. La grande quantità di numeri Dewey aggiunti al catalogo ha migliorato l'usabilità semantica degli OPAC. La procedura stabilita ha anche facilitato la raccolta delle informazioni sull'uso del Sistema di Classificazione Decimale Dewey nelle varie basi di dati utilizzate ed autorizzate a fare taluni confronti tra loro. Gli strumenti impiegati possono essere usati analogamente per le operazioni di recupero dei dati nel catalogo, sia come supporto nel processo di catalogazione sia per arricchire gli OPAC in modo statico e dinamico. Tenendo conto del suo esclusivo scopo pratico, questo lavoro è caratterizzato da scelte concrete, piuttosto che teoriche. Tuttavia, l'esperienza acquisita apre spazi anche nel campo della ricerca accademica

    Linked Open Data per la pubblica amministrazione: conversione e utilizzo dei dati

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    Archiviazione e annotazione del parlato nell'Atlante Linguistico della Sicilia

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    Il pluridecennale interesse dell\u2019Atlante Linguistico della Sicilia (ALS) nei riguardi dei dialetti dell\u2019Isola ha consentito la raccolta di ormai diverse migliaia di documenti orali in grado di testimoniare l\u2019esperienza linguistica e buona parte di ci\uf2 che rimane della cultura tradizionale nella Sicilia contemporanea. Il contributo illustra, in un primo momento, i criteri di archiviazione dei documenti sonori dell\u2019Archivio delle Parlate Siciliane (APS), suddivisi in diversi corpora in ragione degli specifici progetti o ambiti di ricerca per i quali sono state effettuate la registrazione. Ciascun corpus costituisce, in sostanza, un fondo documentario, omogeneo relativamente alla tipologia escussiva rispondente allo specifico obiettivo della ricerca. Sia pur costruito, sul piano informatico, in modo tale da funzionare autonomamente, questa Banca delle parlate costituisce soltanto il primo basilare modulo di un complesso sistema informativo. Questo contributo si concentra soltanto sulla fase del trattamento dei file sonori per l\u2019analisi delle informazioni desunte dal parlato, e precisamente sulla fase della trascrizione e del markup delle trascrizioni stesse. Sono introdotte, dunque, le condizioni teorico-metodologiche che sottostanno alle scelte procedurali: creare la possibilit\ue0 di consultare agevolmente non soltanto quelle porzioni del documento individuate come singole \u201crisposte\u201d a uno specifico quesito, ma anche di risalire ai rispettivi contesti linguistici e interlocutori; evitare la frammentazione del testo/documento, la decontestualizzazione del tratto linguistico di volta in volta sottoposto ad analisi e la destrutturazione delle dinamiche interattive che l\u2019hanno prodotto; evitare (grazie all\u2019allineamento delle trascrizione al segnale acustico) che le \uabinformazioni\ubb \u2013 una volta interpretate, incorniciate e divenute \uabdati\ubb \u2013 perdano ogni rapporto con il documento sonoro, che testimonia anche il contesto linguistico e pragmatico nel quale sono occorse e nel quale continuano, in certo qual modo, a rivivere. Viene illustrato infine, e come esempio, lo schema logico per l\u2019annotazione di testi di interesse etnodialettale

    Strumenti per l'analisi dei sistemi di trasporto alla scala regionale:modelli di simulazione e sistemi informativi.

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    2006/2007Nel corso del presente lavoro di tesi è stata presentata un’analisi delle problematiche inerenti alla schematizzazione dell’offerta di trasporto alla scala regionale, evidenziando i vantaggi derivanti da un utilizzo congiunto di modelli di simulazione e sistemi informativi. L’attività di ricerca è stata condotta nell’ambito di un accordo di collaborazione scientifica tra il Dipartimento di Costruzioni e trasporti dell’Università di Padova e la Provincia di Venezia, sul tema della progettazione ed implementazione di un sistema informativo a supporto della pianificazione e del monitoraggio del sistema dei trasporti delle persone, relativamente ad un ambito territoriale extraurbano quale quello provinciale. In particolare l’analisi ha interessato la componente relativa alla rappresentazione dell’offerta di trasporto, sia per quanto riguarda la schematizzazione topologica della rete di trasporto e la zonizzazione del territorio che per quanto concerne la valutazione prestazionale della rete mediante funzioni di costo. La realizzazione di tale sistema informativo secondo metodologie evolute proprie di ambiti disciplinari trasversali all’Ingegneria dei trasporti (sistemi informativi territoriali) è stata quindi avvalorata da un’analisi delle esigenze da considerare nel processo di schematizzazione ai fini dell’analisi trasportistica. Infatti partendo da una rete commerciale gerarchica (RC), che costituisce una fonte di dati disponibile e aggiornata periodicamente ed operando coerentemente con gli standard normativi attuali (TRANSMODEL e GDF), sono state individuate e materializzate le corrispondenze tra questa ed il grafo della rete viaria (GRV), sviluppando allo scopo specifiche procedure informatiche. Una volta realizzata la corrispondenza fra gli elementi del GRV e quelli della RC, si sono potute sfruttare in modo efficiente, ai fini dell’analisi trasportistica, le potenzialità di uno strumento quale il sistema di gestione della base di dati nella fornitura, organizzazione ed estrazione di informazioni dai dati. Non si è tralasciato inoltre di indagare e testare le possibilità di una gestione organica ed unitaria delle varie schematizzazioni ed elaborazioni relative ad uno stesso contesto territoriale (ad esempio grafo del trasporto privato e grafo del trasporto pubblico). L’analisi delle funzioni di prestazione da associare agli archi del grafo è partita da una ricognizione delle formulazioni presenti in letteratura (e dal confronto metodi e valori proposti dall’HCM). Tale analisi ha permesso di constatare come le formulazioni utilizzate provengano da approcci in buona parte empirico-induttivi, privi di una modellizzazione del fenomeno basata su di un procedimento rigorosamente deduttivo. Le ragioni di tale lacuna sono molteplici. Innanzitutto la teoria del deflusso non presenta, in generale, i livelli di accuratezza descrittiva riscontrabili in altri campi (fisica meccanica, termodinamica ecc.). Ciò è dovuto alla presenza di caratteristiche di eterogeneità ed aleatorietà difficilmente eliminabili, soprattutto nel caso di rappresentazioni aggregate. Soprattutto in contesti come quelli dell’Area Centrale Veneta, caratterizzata da un’urbanizzazione diffusa, la frammentarietà delle caratteristiche della viabilità secondaria rendono problematica la descrizione del fenomeno sulla base di poche grandezze, relativamente alle quali si possa ipotizzare di disporre informazioni per tutti gli elementi della rete. Infatti in una visione a livello macroscopico del deflusso veicolare tali caratteristiche di eterogeneità (interna alle grandezze utilizzate come variabili esplicative) si traducono in componenti significative di varianza non spiegata. D’altra parte l’assunzione di un tale punto di vista risulta necessaria nell’analisi del sistema di trasporto nel suo complesso, in particolar modo nel caso della modellizzazione a scala regionale. Inoltre si deve considerare che le funzioni di costo, oltre a rappresentare in maniera realistica le prestazioni dell’arco al variare del flusso, devono rispondere alle esigenze poste dal loro utilizzo negli algoritmi di assegnazione. Occorre poi tener presente che il livello di tolleranza, spesso piuttosto ampio, è legato a quello più generale accettato nel processo di determinazione dei flussi e dei percorsi scelti dagli utenti nella rete. Da un punto di vista pragmatico appare pertanto, in molti casi, sostanzialmente inutile oltre che gravoso e non sostenibile in termini di requisiti informativi spingere l’analisi verso modellizzazioni particolarmente raffinate ed articolate. Pertanto, nell’ambito del processo di modellizzazione, la mancanza di una caratterizzazione ed interpretazione, unitamente all’esigenza di una rappresentazione semplificata, aumenta l’importanza relativa delle fasi di calibrazione e attribuzione agli archi delle funzioni di costo. É stata quindi elaborata una metodologia di classificazione funzionale degli archi della rete sulla base delle informazioni provenienti dalla banca dati Multinet in modo da rendere maggiormente efficiente la fase di calibrazione delle funzioni di costo. Va osservato come la classificazione sia stata effettuata su un numero limitato di informazioni. L’integrazione con altre fonti dati (come il Catasto Stradale), nel caso del presente studio non disponibili, e/o un arricchimento del contenuto informativo nelle prossime versioni della banca dati potranno portare ad un notevole miglioramento dell’efficacia del metodo. Nell’ambito dello studio è stata effettuata la calibrazione di funzioni di costo, segnatamente del tipo “BPR”, per alcuni archi campione delle classi di archi definite. Allo scopo sono stati realizzati diversi rilievi sia su sezione che su tratta: la metodologia di rilievo su sezione, pur consentendo un facile approvvigionamento dei dati, pone il problema della rappresentatività del dato rilevato su sezione, allorquando lo si riferisca ad un intero arco della rete. Per ovviare a tali inconvenienti si è quindi proceduto alla realizzazione di rilievi su tratta; tuttavia tali rilievi hanno comportato diverse difficoltà operative ed interpretative. Pertanto, date le problematiche insite nei vari metodi, si ritiene auspicabile l’utilizzo di un approccio integrato, includendo il metodo del veicolo sonda, che, oggigiorno, si può avvalere delle possibilità offerte dalla tecnologia GPS. Sviluppi futuri della ricerca potranno consentire di espandere il campione di calibrazione ed estendere l’analisi ad altre forme funzionali. Ulteriori spunti di approfondimento riguardano l’analisi delle condizioni di stazionarietà, relativamente agli intervalli temporali di riferimento e l’influenza di diverse tipologie di veicoli e dei flussi in archi diversi da quello considerato (funzioni non separabili) sulle modalità del deflusso. In tal senso risulterà particolarmente efficace l’impiego delle funzionalità del sistema informativo proposto nel porre in relazione i diversi elementi di interesse.XX Ciclo197

    Implementazione C# delle query sparql per una piattaforma di condivisione semantica delle informazioni

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    L’universo delle risorse culturali: lampi di genio e azioni concrete. Lightning talks presentati al Convegno AIB CILW 2016

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    Sono raccolti sei dei sette lightning talks presentati al Convegno AIB CILW 2016, nell’ambito della sessione aperta al contributo di qualunque studioso delle tematiche proposte nell’incontro. Le relazioni hanno seguito lo stile del lightning talk, brevi e incisivi commenti di tipo teorico o dimostrazioni di carattere pratico. Gli speaker hanno dato le proprie risposte ai principali interrogativi del convegno, quali: nello spazio del Web dei dati, che tipo di convergenza è realmente possibile attuare tra i diversi istituti culturali che si occupano della gestione delle risorse della conoscenza? Ci sono realmente i presupposti storici, teorici e pratici per ripensare in tal senso le strategie dell’informazione? Qual è lo stato dell’arte dei progetti MAB (Musei, archivi e biblioteche) e GLAM (Galleries, libraries, archives, museums)?Here are collected six out of the seven lightning talks presented at the AIB CILW 2016 Conference, as part of the session open to the contribution of any scholar dealing with the topics of the meeting. The presentations followed the lightning talk style, brief and incisive theoretical comments or practical demonstrations. The speakers gave their answers to the main questions of the conference, such as: inside the Web of data, what kind of convergence is to be implemented among the different cultural institutions that are in charge of the organization and curation of knowledge resources? Are there sufficiently convergent historical, theoretical, and practical bases to build on and rethink about information strategies? Which is the state-of-the-art of the GLAM projects (Galleries, libraries, archives, museums)
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