6 research outputs found

    Seçilmiş ülkelerin nüfus, gsyih, mal ve hizmetlerin ihracatı değişkenlerine göre hiyerarşik kümelenmesi

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    The changes in the population, gross domestic product (GDP) and exports of goods and services of the 32 countries that we have selected for 25 years have annually been examined. In this study, we use hierarchical structure methods such as minimum spanning tree (MST) and hierarchical tree (HT) to explain the relationship between countries' GDP, population, and annual changes in exports of goods and services from 1991 to 2016. Using MST and HT, we obtained the countries with the same economic development level as some variables. At the same time, we obtained the opportunity to see which country's population, GDP, and annual changes in exports of goods and services are at a similar change. Finally, for observing the cluster structure, we use a clustering linkage procedure. This topology will provide us with a useful guide to understanding their behavior and identifying the dominant associated countries in the network as part of a complicated network.Bu çalışmada, 32 ülkenin 25 yıllık; nüfus, gayri safi yurtiçi hasıla (GSYİH) ve mal ve hizmet ihracatındaki değişimleri arasındaki ilişkiler yıllık olarak incelenmektedir. 1991-2016 yılları arasında ülkelerin GSYİH, nüfus ve mal ve hizmet ihracatındaki yıllık değişimler arasındaki ilişkiyi açıklamak için minimum örten ağaç (MST) ve hiyerarşik ağaç (HT) gibi hiyerarşik yapı yöntemleri kullanılmıştır. MST ve HT'yi kullanarak, bazı değişkenlerle aynı ekonomik kalkınma düzeyine sahip ülkeleri elde ettik. Aynı zamanda, hangi ülkenin nüfusunun, GSYİH'sının ve mal ve hizmet ihracatındaki yıllık değişikliklerin benzer değişime sahip olduğunu görme fırsatı da elde ettik. Son olarak, küme yapısını gözlemlemek için kümeleme yöntemlerini kullandık. Bu topoloji, bize değişkenlerin davranışlarını anlamak ve karmaşık bir ağın parçası olarak ağdaki baskın ilişkili ülkeleri tanımlamak için yararlı bir kılavuz sağlamaktadı

    Visualization of clinical teaching citations using social network analysis

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    Background: Analyzing the previous research literature in the field of clinical teaching has potential to show the trend and future direction of this field. This study aimed to visualize the co-authorship networks and scientific map of research outputs of clinical teaching and medical education by Social Network Analysis (SNA). Methods: We Identified 1229 publications on clinical teaching through a systematic search strategy in the Scopus (Elsevier), Web of Science (Clarivate Analytics) and Medline (NCBI/NLM) through PubMed from the year 1980 to 2018.The Ravar PreMap, Netdraw, UCINet and VOSviewer software were used for data visualization and analysis. Results: Based on the findings of study the network of clinical teaching was weak in term of cohesion and the density in the co-authorship networks of authors (clustering coefficient (CC): 0.749, density: 0.0238) and collaboration of countries (CC: 0.655, density: 0.176). In regard to centrality measures; the most influential authors in the co-authorship network was Rosenbaum ME, from the USA (0.048). More, the USA, the UK, Canada, Australia and the Netherlands have central role in collaboration countries network and has the vertex co-authorship with other that participated in publishing articles in clinical teaching. Analysis of background and affiliation of authors showed that co-authorship between clinical researchers in medicine filed is weak. Nineteen subject clusters were identified in the clinical teaching research network, seven of which were related to the expected competencies of clinical teaching and three related to clinical teaching skills. Conclusions: In order to improve the cohesion of the authorship network of clinical teaching, it is essential to improve research collaboration and co-authorship between new researchers and those who have better closeness or geodisk path with others, especially those with the clinical background. To reach to a dense and powerful topology in the knowledge network of this field encouraging policies to be made for international and national collaboration between clinicians and clinical teaching specialists. In addition, humanitarian and clinical reasoning need to be considered in clinical teaching as of new direction in the field from thematic aspects. © 2021, The Author(s)

    Sección Bibliográfica

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    Co-authorship e reti di collaborazione: un caso di studio

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    L’oggetto del lavoro di ricerca si pone nell’ambito delle analisi sulla produzione scientifica. Il lavoro è volto ad analizzare le collaborazioni accademiche attraverso uno specifico indicatore: la co-authorship, ovvero quelle collaborazioni che si concretizzano nella scrittura di un contributo da parte di due o più autori. Il lavoro si è concentrato sulla collaborazione scientifica di uno specifico contesto ovvero degli appartenenti all’ambito disciplinare sociologico afferenti ai dipartimenti della “Sapienza”, prendendo in analisi tutti i prodotti della ricerca scientifica scritti in co-authorship, estratti dal portale pubblico IRIS Sapienza. Il lasso di tempo preso in considerazione è dal 2004 al 2014. Il lavoro oltre a tenere in considerazione gli eventuali cambiamenti dovuti all’introduzione dei meccanismi della valutazione della ricerca (VQR 2004-2010), considera rilevanti anche le dinamiche legate alle prime due tornate dell’ASN (Abilitazione Scientifica Nazionale), ed anche le normative e le politiche che hanno coinvolto l’università, e che potrebbero aver avuto delle ripercussioni anche sulle pratiche e le strategie di ricerca dei singoli ricercatori. Il lavoro di ricerca si articola in sei capitoli: i primi tre forniscono un inquadramento teorico, attraverso un’estesa analisi della letteratura nazionale e internazionale sull’argomento. Negli ultimi tre capitoli si è definito il piano di indagine e si sono illustrati i risultati raggiunti. Nel primo capitolo dal titolo La collaborazione accademica: tra i cambiamenti in atto nella scienza e nell’università, l’obiettivo è stato descrivere i cambiamenti che si sono succeduti negli ultimi anni nel campo della scienza, ricostruendo le principali tappe che hanno portato la pratica scientifica ad essere non più un entità isolata e individualista, ma un processo condiviso di conoscenze e idee e un percorso di apprendimento collettivo. Agli sviluppi che si sono succeduti in questo settore, si affiancano anche i cambiamenti avvenuti nei sistemi di higher education. Il cambiamento più rilevante è stata l’introduzione della valutazione della produzione scientifica (aggregata e individuale) e la nascita del benchmarking nella gestione della scienza in cui le principali parole chiave sono: ranking, qualità, eccellenza. Inoltre, sono state presentate le definizioni e le caratteristiche principali della collaborazione, individuando anche quei fattori che avrebbero inciso sul suo aumento. Il secondo capitolo dal titolo Lo studio della collaborazione accademica analizzato attraverso la co-authorship, si è posto l’obiettivo di descrivere la collaborazione accademica attraverso il co-autoraggio, che rappresenta l’indicatore con cui viene convenzionalmente misurata. Inoltre, nel capitolo, si fa riferimento anche ad un tipo di collaborazione informale, ossia una forma meno “visibile”, che ritroviamo in “note” presenti prevalentemente negli articoli, atte a esprimere la gratitudine degli autori verso coloro che hanno finanziato il lavoro, o che hanno dato suggerimenti o contribuito indirettamente alla ricerca. Uno dei problemi del co-autoraggio, è la ripartizione del credito tra gli autori quindi, come viene affrontata la responsabilità intellettuale del contributo. Sussistono infatti diversi metodi di ripartizione del credito che sono stati esplicitati dettagliatamente nel corso del capitolo. Nel terzo capitolo dal titolo La produzione scientifica nelle scienze sociali: limiti e problemi legati alle diverse tipologie di prodotti della ricerca e alla copertura dei database bibliometrici, è stata analizzata nello specifico la collaborazione e la co-authorship nel campo delle scienze sociali. Presentandone le caratteristiche e le consuetudini, legate al tipo di contributo prescelto e al numero di autori con cui si preferisce collaborare, anche in questo caso facendo riferimento alla letteratura sull’argomento. Si è osservato come la produzione scientifica nelle scienze sociali sia molto eterogenea, poiché prevede l’uso sia di articoli (su libro e rivista) sia di monografie, ma anche di proceedings e di curatele. È stato dato ampio spazio al problema della copertura degli archivi (nazionali e internazionali) usati per l’analisi della valutazione della ricerca nelle scienze umane e sociali, poiché non esistono database pensati e costruiti in funzione della letteratura scientifica prodotta per questi specifici ambiti. Nel quarto capitolo dal titolo Caso di studio sulle reti di collaborazione nei dipartimenti “Sapienza”: dalla costruzione del disegno della ricerca, alle caratteristiche della Social Network Analysis, sono state descritte le fasi che hanno portato alla strutturazione e realizzazione del lavoro di ricerca, in cui sono state definite le domande cognitive e gli obiettivi da perseguire. Domande volte a rispondere ai seguenti interrogativi: • La co-authorship nell’ambito sociologico analizzato è davvero aumentata così come presentato in letteratura? • Ci sono prodotti della ricerca nei quali si instaura maggiormente una collaborazione? • Se effettivamente si è osservato un aumento della collaborazione, vuol dire che si sono modificate anche le consuetudini di lavoro di un singolo autore? Anche in questo caso, le politiche di valutazione della ricerca hanno una qualche responsabilità? Gli obiettivi erano rivolti principalmente a verificare nel corso del decennio preso in esame (2004-2014), l’evoluzione della collaborazione nei dipartimenti “Sapienza” ed osservare se in relazione ai mutamenti ed alle spinte istituzionali (VQR e ASN), sono aumentati i prodotti scritti in co-autoraggio. Un altro obiettivo era individuare la presenza o meno di diversità riguardo alla collaborazione, a partire dall’uso delle differenti metodologie di ricerca (standard/non standard). Inoltre è stata osservata la scelta fatta dai singoli sociologi sul tipo di prodotto (monografia/articolo su rivista) utilizzato per comunicare i propri risultati di ricerca. Altri obiettivi era rivolti ad osservare se nei prodotti scritti in collaborazione prevalga un ordine alfabetico o non alfabetico nella lista dei nomi, oppure ad osservare se la collaborazione possa variare in base all’appartenenza del settore scientifico disciplinare, o in base alle differenze di genere o alla qualifica ricoperta dagli autori. Inoltre, un altro obiettivo era individuare quelle tematiche scelte dagli autori per collaborare assieme. Nel capitolo inoltre, si fa riferimento alla metodologia adottata, che è rivolta ad analizzare il fenomeno della collaborazione scientifica sia attraverso l’analisi standard e sia attraverso tecniche di Social Network Analysis (SNA). I due approcci sono da intendersi almeno per l’analisi di questo fenomeno e in questo specifico caso, tra loro “complementari” poiché l’uso combinato produce un quadro conoscitivo essenziale e di particolar efficacia per il raggiungimento degli obiettivi prefissati nel piano di indagine ed anche per osservare il fenomeno della collaborazione accademica nella sua interezza. Nel quinto capitolo dal titolo La collaborazione accademica in area sociologica: presentazione dei risultati del caso di studio, sono stati presentati i risultati relativi alla collaborazione in ambito sociologico e dove possibile, è stata svolta anche una comparazione con i prodotti scritti in mono-autorialità, in modo da verificare se nel corso del decennio preso in esame si sono riscontrati dei cambiamenti anche per questa pratica di lavoro accademico. Nell’ultimo capitolo dal titolo L’analisi delle reti applicata agli studi sulla co-authorship in sociologia, sono stati illustrati i risultati raggiunti in merito alla formazione di reti di co-autoraggio, attraverso l’applicazione di tecniche di Social Network Analysis (SNA). Per “mappare” le reti si è usato il software NodeXL, che ha consentito non solo l’esplorazione e visualizzazione della rete (e il suo mutamento diacronico), ma anche di individuare i tre super hub ovvero i nodi con il maggiore numero di legami all’interno della rete. I risultati raggiunti da questo lavoro hanno permesso di evidenziare tre aspetti importanti: a) una produzione scientifica (sia per i singoli sia per gli autori collettivi) che ha visto l’aumento di articoli in rivista, confermando una produzione variegata e maggiormente in linea con gli standard internazionali (pensiamo anche all’aumento di contributi in lingua inglese) b) un aumento del co-autoraggio, in concomitanza con una maggiore densità ed estensione delle reti di collaborazione c) le policies implementate nell’università e i meccanismi di valutazione della ricerca (individuale e aggregata), hanno effettivamente modificato i valori, le pratiche discorsive e persino le strategie di diffusione della produzione scientifica, e il senso stesso del lavoro accademico
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