688,573 research outputs found

    Movimento

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    Analisi della nozione di movimento in estetica e architettura

    Programa agrário do MST: Natureza, fundamentos, proposta e lema de luta (2013)

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    InSURgência: revista de direitos e movimentos sociais. Brasília: IPDMS; PPGDH/UnB; Lumen Juris, vol. 1, n. 1, janeiro-junho de 2015, p. 247-279

    As linhas políticas do MTST: Resolução final do I Encontro Nacional (2011)

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    InSURgência: revista de direitos e movimentos sociais. Brasília: IPDMS; PPGDH/UnB; Lumen Juris, vol. 1, n. 1, janeiro-junho de 2015, p. 242-246

    For a history of effects: Hume and German anti-rationalism

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    L'articolo analizza la ricezione del pensiero di Hume da parte di quello che I. Berlin ha definito l'anti-razionalismo tedesco, in pensatori come Hamann e, in particolare, H.F. Jacobi. E' anche attraverso tale ricezione infatti che si è annunciato lo spirito del grande movimento romantico. Di qui l'importanza di questi autori che sono stati protagonisti di una vera svolta d'epoca

    Artrite e movimento

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    Bewegen ist ein zentrales Element für einen erfolgreichen Umgang mit einer rheumatoiden Arthritis (RA). Bewegen reduziert Schmerzen, Einschränkungen an Gelenken und Muskulatur, verbessert die Alltagsbewältigung, steigert allgemein die Gesundheit, das Wohlbefinden und die Fitness und hat damit einen grossen Einfluss auf die Lebensqualität. Gemäss neuer Forschung kann Bewegen sogar die Entzündung direkt positiv beeinflussen. Bewegen ist Medizin!Bouger est un élément essentiel pour bien gérer la polyarthrite rhumatoïde (PR). L’activité physique atténue les douleurs, améliore la motricité au niveau des muscles et des articulations, ainsi que la gestion du quotidien ou encore la santé, le bien-être et la forme en général, ce qui a donc une grande influence sur la qualité de vie. Selon les recherches récentes, le fait de bouger pourrait même avoir un effet positif directement sur l’inflammation. Bouger, c’est soigner!Il movimento è un tassello fondamentale per gestire efficacemente l’artrite reumatoide (AR). Muoversi riduce i dolori, le limitazioni articolari e muscolari, semplifica lo svolgimento delle attività quotidiane, migliora le condizioni generali di salute, il benessere e la forma fisica ed è pertanto determinante per la qualità di vita. Le più recenti ricerche mostrano che il movimento può addirittura influenzare direttamente e positivamente la flogosi. Muoversi è un toccasana

    Paesaggi in movimento

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    Negli ultimi decenni del secolo scorso si è diffusa nel mondo occidentale una nuova coscienza ambientale ed ecologica che, assieme alla rivoluzione tecnologica ed informatica, ha orientato anche la progettazione architettonica ed urbanistica verso una integrazione/ibridazione di elementi naturali, artificiali e tecnologici, con particolare attenzione per gli aspetti della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico, alle varie scale di intervento, dagli edifici “intelligenti” alla rete delle smart cities. Ogni giorno assistiamo alla creazione di ambienti sempre più interconnessi, interattivi e interagenti con gli utenti, flessibili e capaci di scambiare informazioni con il mondo esterno. Siamo ormai in grado di monitorare i nostri contesti di vita come mai fino ad ora era stato possibile, raccogliendo e mettendo a sistema una mole di informazioni senza precedenti. Inoltre le nuove tecnologie in molti casi vengono utilizzate per semplificare e facilitare la comunicazione bidirezionale e in tempo reale fra utenti e gestori dei servizi, tra cittadini ed amministrazioni e, più in generale, fra i vari attori del paesaggio, all’interno di una rete di interconnessioni fisiche ed immateriali sempre più fitta e diversificata. Il progetto ecosostenibile di paesaggio richiede, pertanto, un approccio sistemico e uno sguardo ampio che riesca a far incontrare la tutela e la conservazione con la trasformazione e la rigenerazione, inevitabile quanto vitale per i nostri contesti di vita, passando anche attraverso l’uso di strumenti non convenzionali, impiegati diffusamente sia per uno studio del territorio più rispondente alla complessità delle dinamiche reali, sia per la costruzione di un progetto comune di paesaggio.During the last decades of the 20th century a new environmental and ecological awareness has spread in the western world. Together with the technological and digital revolution, it has also directed the architectural and urban design towards an integration/crossbreeding of natural, artificial and technological elements, giving special attention to the aspects of environmental sustainability and of energy saving at the different levels of intervention, from the “intelligent” buildings to the network of the smart cities. Every day we witness to the creation of spaces that are more and more interconnected, user interactive and interagent, flexible and able to exchange information with the outside world. We are now able to supervise our life contexts as never before by collecting and organizing a huge amount of information without precedent. Furthermore, new technologies are used in many cases to simplify and facilitate bidirectional and real-time communication between users and providers, citizens and administrative offices and, in wider terms, among the various actors of the landscape inside a more and more close and diversified network of physical and immaterial interconnections. The eco-sustainable landscape design requires therefore a systemic approach and an overlook in order to permit the match between safeguard and preservation on one hand and transformation and regeneration on the other. This is as inevitable as it is essential for our life contexts, as well as the use of unconventional tools diffusely employed whether for a territorial study in accordance with the complexity of the actual dynamics or for the construction of a collective project of landscape.Peer Reviewe

    Spatial language in spoken Italian dialogues. A cognitive linguistics perspectives

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    La tesi studia le costruzioni in italiano parlato relative agli eventi di movimento introdotti ed elaborati da Talmy (1985, 2000). Il primo capitolo tratta la teoria dell’evento di movimento ed i vari sistemi di reperimento spaziale quali ad esempio il FRAME OF REFERENCE di Levinson (1996, 2003). Il secondo capitolo analizza i problemi teorici relativi alle costruzioni in italiano, cercando di chiarire la nozione di satellite. Il terzo capitolo illustra il corpus utilizzato: il map task corpus e un corpus di indicazioni stradali e il loro trattamento computazionale. Il quarto capitolo fornisce un’analisi qualitativa; si propongono nuove categorie di classificazione a livello sintattico-lessicale e a livello di semantica cognitiva. Il quinto capitolo fornisce un’analisi statistica: per misurare la ricchezza lessicale è stata usata la formula della frequenza media e della deviazione standard. Le conclusioni: aver trovato un continuum che va da verbi più specifici a verbi meno specifici

    O movimento Hip Hop enquanto Movimento de reinvidicação social e político

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    Trabalho de Conclusão de Curso apresentado a Universidade Federal da Integração Latino Americana, como requisito parcial à obtenção de título de Bacharel em Ciência Política e Sociologia. Orientadora: Doutora Victoria Inés Darling. Co-orientadora: Doutora Ângela Maria de Souza.A partir de uma pesquisa etnossociologica, esse trabalho busca demonstrar através das praticas artístico-culturais: a música e poesia (rap), a dança (break) e arte visual (grafite), que o Movimento Hip Hop é um movimento de reivindicação político e social reconhecido como uma das vozes da periferia. A pesquisa desenvolveu se através da técnica de observação participante e da entrevista aberta, tendo colaborado para esta pesquisa: o b.boy e grafiteiro Sowto, o rapper Japão líder do grupo Viela 17, o rapper GOG e o DJ Junior Killa. Além desses, participaram da pesquisa alguns moradoras de Brasília a fim de apreender a percepção destes em relação ao Movimento Hip Hop. O objetivo foi de evidenciar o referido movimento como uma cultura de referência que possibilita o diálogo entre os moradores da cidade considerados marginais, buscando dar visibilidade a uma parcela da população excluída

    BEM VIVER [SUMAK KAWSAY]: NOTAS SOBRE A CONSIDERAÇÃO DO ESPORTE COMO UM RECURSO COMUM CULTURAL

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    In this paper, an examination of the traditional commons is followed by an explanation of the ways that people have resisted their enclosure – with particular reference to struggles to retain space for the purposes of recreation. I then consider recent research on the commons, and the growing identification of new commons. The final part of the paper explores the implications of considering sport as a cultural commons, and the paper concludes by arguing that the commons provide an exemplary theme for a public sociology of sport.En este artículo, un examen de los recursos comunes tradicionales antecede una explicación sobre cómo las personas han resistido a su cercamiento –con referencia específica a las luchas para mantener el espacio dedicado a la recreación. A continuación, examino la investigación reciente sobre los recursos comunes y la identificación cada vez mayor de otros recursos de ese tipo. En la parte final, el artículo explora las implicaciones de considerar el deporte como un recurso común cultural y concluye argumentando que los recursos comunes son un tema ejemplar para una sociología pública del deporte.Neste artigo, um exame dos recursos comuns tradicionais é seguido de uma explicação sobre como as pessoas têm resistido ao seu cercamento – com referência específica às lutas para preservar o espaço voltado à recreação. A seguir, examino a pesquisa recente sobre os recursos comuns e a identificação cada vez maior de outros recursos desse tipo. Na parte final, o artigo explora as implicações de se considerar o esporte como um recurso comum de caráter cultural e conclui argumentando que os recursos comuns são um tema exemplar para uma sociologia pública do esporte

    PEDAGOGIA CRÍTICA E NEOLIBERALISMO

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    In this article, we reflect on the possibilities and responsibilities of critical pedagogy in relation to neoliberalism and physical education. In exploring these ideas, we also discuss problems of definition, such as the collapse and confusion of terms like critical pedagogy, critical research, and critical health and PE, as well the problematic positioning of ‘neoliberalism’ in critical scholarship. Although there is a growing body of research that illuminates the nuances and pervasiveness of neoliberal HPE policies and practices – both globally and in specific social contexts – we argue that there is still more work to be done to identify how critical pedagogical work may address (or at least attend to) the effects of neoliberalism. After all, there remains a ‘danger’ that critical pedagogy in neoliberal times may forward, rather than contest, the worst effects of neoliberal schooling and neoliberal HPE.En este artículo, reflexionamos sobre las posibilidades y las responsabilidades de la pedagogía crítica en relación al neoliberalismo y la Educación Física. Además de explorar estas ideas, debatimos los problemas de la definición, así como el colapso y la confusión de los términos como pedagogía crítica, investigación crítica, salud crítica y Educación Física, así como la problemática del neoliberalismo en los estudios críticos. Si bien hay un creciente cuerpo de investigaciones que iluminan los matices y la omnipresencia de las políticas y practicas neoliberales en HPE – tanto en los contextos globales como sociales específicos – nosotros argumentamos que ha todavia más trabajo por hacer para identificar  como el trabajo pedagógico puede dirigirse (o por lo menos intentar) a los efectos del neoliberalismo. Al ultimo, sigue existiendo el peligro de que la pedagogía crítica en tiempos neoliberales pueda transmitir, en lugar de cuestionar, los peores efectos de la escolarización neoliberal y del neoliberalismo en salud y Educación Física. Neste artigo, nós refletimos sobre as possibilidade e responsabilidades da pedagogia crítica em relação ao neoliberalismo e a Educação Física. Ao explorar essas ideias, nós também discutimos os problemas da definição, bem como o colapso e confusão de termos como pedagogia crítica, pesquisa crítica e saúde crítica e Educação Física, bem como a problemática posição do neoliberalismo nos estudos críticos. Embora exista um crescente corpo de pesquisas que iluminam as nuanças e onipresença das políticas e práticas neoliberais em HPE – tanto em contextos globais e em contextos sociais específicos – nós argumentamos que ainda existe mais trabalho a ser feito para identificar como o trabalho pedagógico crítico pode dirigir-se (ou ao menos tentar) aos efeitos do neoliberalismo. Ao fim, continua a existir o perigo de que a pedagogia crítica em tempos neoliberais possa transmitir, em vez de contestar, os piores efeitos da escolarização neoliberal e do neoliberalismo em saúde e Educação Física.  
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