1,684 research outputs found

    Antonio Fogazzaro’s Diario di viaggio in Svizzera

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    Antonio Fogazzaro (1842-1911), known above all for his novels on naturalism, decadentism and spiritualism, such as Piccolo Mondo Antico, Piccolo Mondo Moderno and Il Santo, began his literary career in 1873 with the narrative poem Miranda. However, his first literary attempt is the Diario di viaggio in Svizzera, which remained unpublished until 2006. In relation to this work, in the line of the excellent edition of Fabio Finotti, this article studies the links with the tradition of the travel journal of the 18th and 19th centuries, with the milanese scapigliatura, and the anticipation of several passages of Fogazzaro’s works written in the years 1873-1895, such as Miranda, Malombra and Piccolo Mondo Antico

    "Non è dell'uomo vivere orizzontalmente": le montagne di Buzzati

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    Ponendo al centro del saggio un tema ben noto, quello dell'amore di Dino Buzzati per la montagna, il breve studio si sofferma sulla sensibilità e sulla ricchezza della narrativa buzzatiana nel descrivere dei luoghi a lui cari

    La controversa figura di Vladimir Putin

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    L'elaborato tratta del presidente russo Vladimir Putin, di come è salito al potere e della sua vita

    Un amico in visita al ‘Selvagiano’: Giovanni de Lazara (e un seguito con Giuseppe Barbieri)

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    Il contributo ripercorre le tappe dell’amicizia fra il nobile padovano Giovanni de Lazara, figura di spicco del mondo della cultura e dell’arte tra Venezia e Padova, e Melchiorre Cesarotti. L’amicizia, oltre che la comune appartenenza dei due all’Accademia patavina, aveva fatto forse proporre al nobile padovano da parte di Cesarotti il coinvolgimento nel dibattito svoltosi in quell’istituzione sui giardini inglesi. Il debito d’amicizia con Cesarotti non impediva a de Lazara di contestarne i capovolgimenti di fronte politico nell’alternarsi fra Napoleone e gli austriaci e di contestarne le preferenze per l’allievo Giuseppe Barbieri, figura importante per la questione del gusto romantico anche in relazione ai giardini, a sua volta celebratore del maestro e del suo giardino di Selvazzano

    L’acqua tra natura e artificio nella cultura del giardino europeo dei secoli XVIII e XIX, dal Landscape garden al Picturesque garden

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    L’acqua, protagonista del giardino sin dalle sue origini, nella storia del giardino e del paesaggio, ha da sempre rivestito un ruolo fondamentale sia per il suo valore scenografico che per il suo valore altamente simbolico. A partire dalla prima metà del XVIII, con il tramontare del giardino formale, cui si sostituisce il giardino paesistico di origine anglosassone, l’acqua resta una componente fondamentale all’interno della progettazione dei giardini, ma assume un ruolo diverso: messe al bando le forme regolari e le rigide simmetrie, con la nascita del giardino paesistico l’acqua è «disegnata» in forme libere e, trasformandosi in lago o stagno, sembra voler riacquistare la sua forma originaria e naturale. Questa evoluzione di gusto e di pensiero che ha origine in Inghilterra, all’affermarsi della cultura estetica del pittoresco, e che, con le sue declinazioni è presente in tutti giardini del XVIII e del XIX secolo in Inghilterra come anche in Europa, porta alla definizione di un sistema «concettuale», all’assunzione di un modello progettuale che persegue le forme proprie della natura apparentemente disordinata – avvallamenti, dislivelli, colline, corsi d’acqua che terminano in specchi irregolari, sentieri tortuosi – e di un’architettura codificata in chiave di folies con il sorgere «accidentale» di edifici di ispirazione classico-mitologica, in cui l’acqua , con il forte potere evocativo e simbolico, riveste un ruolo da protagonista divenendo componente fondamentale del paradigma estetico proprio del giardino paesistico europeo che ha le proprie radici nel Landscape garden del XVIII secolo e che approda al Picturesque garden del XIX secolo

    Monte Prama e i <i>pedía Ioláeia</i>

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    Il presente lavoro analizza il contesto territoriale che fa capo al santuario di Monte Prama [Sinis/Cabras (Or)], relativamente al quale Giovanni Lilliu, in un suo interessante studio, ha riconosciuto il cantone del popolo degli Iolei e del mitico eroe Iolaos, una terra prospera naturalmente, rilevante per ricchezza e organizzazione civile, quasi urbana. Il problema del rapporto fra Monte Prama, Iolao e i Tespiadi non può essere affrontato astrattamente, bensì in relazione al complesso delle fonti, onde verificare se in un filone delle stesse si palesi un incardinamento della saga, complessa e pluristratificata, anche con il territorio in esame

    Il Diario di viaggio in Svizzera di Antonio Fogazzaro

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    Antonio Fogazzaro (1842-1911), noto soprattutto per i suoi romanzi tra naturalismo, decadentismo e spiritualismo, come Piccolo Mondo Antico, Piccolo Mondo Moderno e Il Santo, esordì nel 1873 con il racconto in versi Miranda. Tuttavia la sua prima prova letteraria risale al 1868 con il Diario di viaggio in Svizzera, che rimase inedito fino al 2006. Di questa breve opera, vengono studiati, sulla scia dell'ottima edizione datane da Fabio Finotti, i nessi con la tradizione del diario di viaggio del Sette e dell'Ottocento e con la scapigliatura milanese, nonché le anticipazioni di alcuni passi di Miranda, Malombra e Piccolo Mondo Antico.Antonio Fogazzaro (1842-1911), known above all for his novels on naturalism, decadentism and spiritualism, such as Piccolo Mondo Antico, Piccolo Mondo Moderno and Il Santo, began his literary career in 1873 with the narrative poem Miranda. However, his first literary attempt is the Diario di viaggio in Svizzera, which remained unpublished until 2006. In relation to this work, in the line of the excellent edition of Fabio Finotti, this article studies the links with the tradition of the travel journal of the 18th and 19th centuries, with the milanese scapigliatura, and the anticipation of several passages of Fogazzaro's works written in the years 1873-1895, such as Miranda, Malombra and Piccolo Mondo Antico

    Borgese, Jovine e Silone prefatori per il Touring Club Italiano

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    Si mettono a sistema tre brevi testi di tipo etnogeografico con cui si sono cimentati Silone, Jovine e Borgese negli anni Trenta-Quaranta del Novecento, concettualizzando e testualizzando i caratteri più peculiari della propria regione di appartenenza. Prenderò in esame la prefazione che Borgese scrisse per Sicilia (Touring Club Italiano, 1933) e le due prefazioni che Silone e Jovine scrissero per Abruzzo e Molise, (Touring Club Italiano, 1948). Mi ripropongo di innestare le ragioni di questi testi nel dibattito sui processi di “orientalizzazione” del Mezzogiorno italiano, intendendo per orientalizzazione i percorsi culturali di tra- sformazione in categoria metastorica e stereotipata dell'immaginario culturale, caratterizzata da arretratezza, barbarie, prevalenza dell'elemento naturale e dimensione folkloristica (Said), e dunque la costruzione di i- dentità regionali meridionali fondate in prevalenza su processi retorici e rappresentazioni letterarie (Moe). A partire dal riconoscimento della centralità che il campo letterario assume nella maggior parte di tali processi culturali, emerge infatti il ruolo determinante delle strategie retoriche di cui si sostanziano pressoché tutti i processi di “orientalizzazione”, fenomeni che sono per loro stessa natura testuali e dunque in buona parte letterar

    Monitoring of Mediterranean Coastal Areas problems and measurement techniques. EIGHTH INTERNATIONAL SYMPOSIUM Livorno (Italy) June 2020

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    MORPHOLOGY AND EVOLUTION OF COASTLINES AND SEABEDS The session "Morphology and evolution of coastlines and seabeds" has faced a theme that is becoming increasingly important because coastal areas are characterized by high-anthropic pressure, relevant socioeconomic interests besides being very sensitives to the effect of climate changes. The title of the session aims to underline how the coastal areas are a multifaceted system constituted by both emerged and submerged areas that are in continuous and mutual evolution. Although the symposium starting date had unfortunately fallen during the Covid-19 emergence, several international and national researchers have brought their contributions to the session. The issues addressed, mainly concern a series of case-histories (Italy, Spain, Turkey and Croatia) illustrating coastline changes along the time and, in some instances, their relationships with beach nourishment or coastal defenses. Studies about the influence of fluvial sedimentary supply on the offshore area and the effects of intensity water circulation in strongly anthropized areas are also presented. The acquisition of data of the scientific contributions derives from different approaches: i) analysis of aerial and satellite images, ii) laboratory analyses of samples collected in the study area, iii) experimental tests. Gomes da Silva et al. show how the use of automatic co-registered Landsat and Sentinel-2 satellite images allows them to obtain accurate shoreline series in the Tordera Delta area (Spain). A complementary approach is proposed by Pagán et al. that analyses aerial images spanning from 1956 to 2019 and reconstruct the coastal evolution along the Alicante coast (Spain) testing the impact of beach nourishment that occurred since the 1990s. Similar is the methodological approach proposed by Kadri and Atroune to evaluate the diachronic evolution of the Bordj El Kiffane coastline (Algeria) with respect to the presence or absence of protection structures. Piccioli-Resta et al. have utilized a remotely piloted aircraft systems (RPSA) along the Lecce coast (Italy), for the monitoring of the beach dunes and the nearby shorelines. A similar technique was also utilized by Bedini et al., to monitoring the Poseidonia oceanica meadows evolution in the Follonica and Baratti gulfs (Italy). The drone-survey has evidenced the unsuitability of the coastal defenses used up now. A direct sedimentological approach is proposed by López et al. to investigate, within three beaches located in Spain, the relationship between sediment wear and shoreline evolution through the use of the accelerated particle wear test (APW). Pikelj and Furčić analyze several seabed samples collected in front of a coastal cliff subjected to erosional processes at the Vrgada Island, in Croatia. The data furnish new FUP Best Practice in Scholarly Publishing (DOI 10.36253/fup_best_practice) Laura Bonora, Donatella Carboni, Matteo De Vincenzi (edited by), Eighth International Symposium “Monitoring of Mediterranean Coastal Areas. Problems and Measurement Techniques”. Livorno (Italy) June 2020, © 2020 Author(s), content CC BY 4.0 International, metadata CC0 1.0 Universal, published by Firenze University Press (www.fupress.com), ISSN 2704-5846 (online), ISBN 978-88-5518-147-1 (PDF), DOI 10.36253/978-88-5518-147-1 378 information about the impact of cliff erosion on coastal sediments supply and on their longshore redistribution. Di Leo et al. present a sedimentological and geochemical-based study to establish the influence of the Sarno river on the present-day sedimentation in the Naples (Italy) bay evaluating grain size, the presence of organic matter, and the pollution degree of the sediments samples collected in the offshore area of the bay. Bulkan et al. use a stratigraphic perspective to infer the depositional coastal evolution of the Lake Bafa area (Aegean coast, Turkey), which occurred during the last 3,5 ka. Through the study of six cores, they document the succession of four phases, from the earlier marine-dominated stage to the present-day isolated lacustrine stage. Finally, Di Natale et al. by means of the implementation of experimental tests of a three-dimensional physical model, carry out an evaluation of the intensity water circulation within marinas and defense structures located in relevant sites of Italy (Salerno and Ischitella stretch of coast along with the harbors of Fiumicino Manfredonia and Castelvolturno). Giovanni Sarti Department of Earth Sciences University of Pisa Email [email protected]
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