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    Multisensorialità, Religione, Diritto. Nuove frontiere di valorizzazione del patrimonio culturale ravennate

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    Prendendo le mosse da una disamina dei significati politico-teologici dei mosaici ravennati, alla luce di quella feconda liaison tra fede e arte che impreziosisce la trama di alcune significative pronunce magisteriali, il presente contributo esaminerà innanzitutto l’art. 6 del Codice Urbani, evidenziando come l’impiego dei moderni strumenti digitali abbia contribuito a enfatizzare le intersezioni tra fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale. Successivamente, muovendo dall’importanza della vista nel godimento delle opere d’arte in generale, e di quelle musive in particolare, si tenteranno di dischiudere inediti percorsi che, lungi dal privilegiare la dimensione visiva come unico codice interpretativo, possano gettare le basi per un nuovo approccio sinestetico per il bene artistico. In questo senso, si presenterà un’esperienza di visita multisensoriale al mausoleo di Galla Placidia, provando a dimostrare come l’utilizzo di un dispositivo aptico, unito a una suggestiva stimolazione acustica, possa realizzare un intenerarium stuporis tanto per le persone con disabilità visiva quanto per i ‘normodotati’. L’ampia illustrazione del progetto sarà preceduta da un breve studio sul funzionamento delle interfacce aptiche e sulle loro caratteristiche

    Applicazioni di interfacce aptiche e realtà aumentata in ambiti di manutenzione industriale, formazione, medicina e beni culturali

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    2009 - 2010La Realtà Virtuale farà ancora molti passi avanti nell’abbattimento dei tempi di calcolo e nel perfezionamento del fotorealismo (con l’introduzione di hardware dedicati, con software di modellazione sempre più sofisticati e quant’altro) per costruire animazioni in real time sempre più simili alle scene reali. L’uomo possiede cinque sensi, egli non percepisce informazioni solo attraverso la vista bensì anche dagli altri quattro sensi. Ad oggi siamo ancora lontanissimi dalla possibilità di simulare il senso del gusto e dell’olfatto, tuttavia la simulazione del tatto è diventato negli ultimi anni una avvincente sfida per la comunità scientifica ed industriale, mossi anche dal fatto che, il senso del tatto è proprio uno dei sensi più ricettivi per l’uomo. Parlando di sistemi immersivi aptici si concretizza dunque la nuova sfida della ricerca scientifica, in sinergia con l’industria. La sfida sarà di “immergere” l’utente, attraverso la riproduzione del senso del tatto e della visione stereoscopica, in un mondo completamente digitalizzato in cui possa muoversi con naturalezza e ricevere gli stimoli giusti che si aspetterebbe dal mondo in cui vive. Vedremo che l’utilizzo di interfacce aptiche (HI Haptic Interface) unito a software di grafica 3D permette all’utente di esplorare un mondo virtuale ricostruito molto simile a quello reale, con percezioni visive, audio e tattili. Inoltre trattiamo la Realtà Aumentata (AR Augmented Reality) estensione della Realtà Virtuale, sovrapponendo, alla realtà circostante percepita dall’utente, una realtà virtuale generata dal computer in real time, in particolare, utilizzando anche interfacce naturali basate sui gesti (Gesture Recognition). [abstract a cura dell'autore]IX n.s

    A pervasive visual haptic framework for virtual delivery training

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    Thanks to the advances of voltage regulator (VR) technologies and haptic systems, virtual simulators are increasingly becoming a viable alternative to physical simulators in medicine and surgery, though many challenges still remain. In this study, a pervasive visual–haptic framework aimed to the training of obstetricians and midwives to vaginal delivery is described. The haptic feedback is provided by means of two hand-based haptic devices able to reproduce force-feedbacks on fingers and arms, thus enabling a much more realistic manipulation respect to stilus-based solutions. The interactive simulation is not solely driven by an approximated model of complex forces and physical constraints but, instead, is approached by a formal modeling of the whole labor and of the assistance/intervention procedures performed by means of a timed automata network and applied to a parametrical 3-D model of the anatomy, able to mimic a wide range of configurations. This novel methodology is able to represent not only the sequence of the main events associated to either a spontaneous or to an operative childbirth process, but also to help in validating the manual intervention as the actions performed by the user during the simulation are evaluated according to established medical guidelines. A discussion on the first results as well as on the challenges still unaddressed is included
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