325 research outputs found

    Ebdomadari versus Canonici: gli istituti clericali, il potere ecclesiale e la topografia medievale del complesso episcopale di Napoli.

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    Nell'articolo si propone una nuova interpretazione di una serie di documenti medievali (X-XIV secolo) menzionanti le congregazioni clericali della Chiesa cattedrale napoletana, la congregatio ecclesiae Sanctae Restitutae e la congregatio Salvatoris. Le conclusioni a cui si giunge è che non si tratta di due Capitoli di Canonici facenti capo a due distinti edifici cattedrali, Santa Restituta e il Salvatore, ma di due congregazioni gerarchicamente differenziate all’interno della medesima Cattedrale, i membri di una delle quali, ufficialmente chiamati dal 1337 Ebdomadari, inventarono nel Settecento, per ragioni di denaro e di potere, la tradizione di un seconda antica Cattedrale

    Descrizione digitale e digitalizzazione di pergamene e sigilli nel contesto di un sistema informativo archivistico nazionale: l'esperienza del SIAS

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    Gli obiettivi del convegno, organizzato nell'ambito del progetto internazionale ICARUS - International Centre for Archival Research, consistono da una parte nel presentare progetti volti ad allargare il corpus dei documenti storici digitalizzati e dall\u2019altra nel porre particolare attenzione alla ricerca che applica la tecnologia informatica ai documenti medievali e dell\u2019inizio dell\u2019et\ue0 moderna, aspirando a cogliere problematiche di diplomatica pura, di ricerca storica o filologica

    Il Codice Diplomatico dei Grigioni - Bündner Urkundenbuch

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    Il Codice Diplomatico dei Grigioni (Bünder Urkundenbuch) raccoglie in 8 tomi i documenti medievali riguardanti l’area grigionese dagli inizi della diocesi di Coira verso il 400 d.C. fino all’anno 1400. Si tratta di più di >.000 documenti – pubblicati in extenso o in forma di regesto – di disparata provenienza conservati in archivi soprattutto svizzeri, tedeschi, italiani e austriaci. L’edizione è di grande importanza non solo per la storiografia grigionese, bensì anche per i paesi limitrofi ai Grigioni, essa contiene infatti, tra l’altro, materiale d’archivio sulla Val Venosta, il Tirolo, il Voralberg, S. Gallo, Zurigo, Chiavenna, la Valtellina e l’area milanese e comasca.The Cartulary of the Grisons (Bündner Urkundenbuch) contains in eight volumes all known medieval charters and deeds concerning the area of the Grisons, from the beginning of the diocese of Chur around 400 A.D. until the year 1400. This edition presents more than >000 documents of different origin, published in extenso or in the form of abstracts, and stored mainly in Swiss, German, Italian, and Austrian archives. It is an important basis for the historiography of the Grisons, including border regions such as the Val Venosta, Tyrol, Voralberg, St. Gall, Zurich, Valchiavenna, Valtellina and the areas surrounding the cities of Como and Milan

    La formula documentaria della defensio nelle carte notarili latine della Langobardia minor (IX secolo): uno studio linguistico

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    In questo lavoro sono discusse alcune questioni linguistiche legate soprattutto (ma non solo) all'analisi della sintassi della defensio, una formula molto comune nelle carte notarili della Longobardia Minore del IX secolo. La sintassi di questi testi può essere interpretata solo in un quadro di riferimento in cui le interazioni di aspetti sintattici, semantici e testuali sono considerati di importanza cruciale. In questo contributo viene anche mostrato in che modo un'analisi linguistica a grana fine delle micro-variazioni nella realizzazione linguistica della formula della defensio può apportare utili informazioni per una più articolata compresione dei meccanismi sottesi al processo di scrittura delle carte notarili. In particolare, vengono formulate alcune ipotesi sulle caratteristiche dei formulari utilizzati da alcuni notai. Infine, viene proposta una discussione sul significato del predicato antestare, con alcune indicazioni relative a possibili strade da seguire per una più chiara identificazione del significato di questo predicato

    L’opposizione alto/basso nella toponomastica dell’area subalpina

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    Il contributo proposto esamina la presenza e la distribuzione di alcune serie toponimiche correlate ai concetti ‘alto’ e ‘basso’ sul territorio piemontese, cercando di evidenziare le possibili valenze a livello denotativo e connotativo. Le risorse offerte dal sistema ToP-GIS, elaborato all’interno del Centro Studi di Onomastica dell’Università di Torino, permettono un sistematico rilevamento dei dati e una lettura del territorio su più piani; nell’interpretazione del sistema si è adottata una prospettiva diacronica, illustrando le forme toponomastiche riconducibili a realtà linguistiche prelatine e a varietà romanze diverse dall’italiano. Insistendo sulle tracce medievali, si evidenzia inoltre la conservazione di elementi del lessico dialettale che possono contribuire a illuminare la complessità delle valenze semantiche delle singole voci toponimiche. Parole chiave: toponomastica; Piemonte; GIS; alto/basso; monte/valle.This paper aims to study the presence and distribution of series of place names related to the concepts of ‘high’ and ‘low’ in Piedmont, seeking to point out any denotative and connotative meanings. The resources provided by the ToP-GIS system, processed in the Turin University Study Centre of Onomastics, allow a systematic appraisal of the data and an interpretation of the territory on several levels. The system interpretation is based on a diachronic approach, showing the forms of place names attributable to pre-Latin languages and to Romance varieties different from Italian. Insisting on medieval traces reveals the conservation of dialectal elements, which can help to throw light on the complexity of the semantic value of the single toponomyic items. Keywords: toponymy; Piedmont; GIS; high/low; mountain/valley

    Sporazumi o mejah srednjeveških mestnih teritorijev (Piran in njegovi sosedje)

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    Raziskava temelji na ohranjenih rokopisih piranske izpostave Pokrajinskega arhiva Koper iz 13. in prvih desetletij 14. stoletja, ki opisujejo reševanje ozemeljskih sporov in določanje mejà srednjeveškega Pirana s sosedi. Sodeč po ohranjenih zapisih o mejnih sporih in dogovarjanjih s sosednjimi mestnimi naselbinami, se je Piran največkrat soočal s sosednjo Izolo, sledile so Buje, občasno pa je bilo potrebno reševati tudi mejna vprašanja z Umagom. Pristopi, in rešitve ki so jih pri določanju medsebojnih razmejitev uporabljale sprte strani, so bili že pred stoletji primerljivi s sodobnimi: mestne državice so v medsebojnih dogovorih že v srednjem veku poznale takó skupine pogajalskih izvedencev (današnje ekspertne skupine), kot odločanje s pomočjo izbranih razsodnikov-mediatorjev in zunanjih arbitrov, pa tudi dogovore na “premierski” ravni (mestnih glavarjev). Opisu okoliščin, v katerih je prihajalo do podrobnejšega določanja mejà in razčiščevanja vprašanj v zvezi z njimi, sledi primer srednjeveškega opisa (piranskih) komunalnih mejà, nato pa so podrobneje predstavljeni zapisi, ki so nastali v zvezi z razmejitvami med Piranom in Bujami

    I TOPONIMI DEL COMUNE CATASTALE DI BUIE

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    Per questo lavoro di ricerca che comprende quasi 450 toponimi del Comune catastale di Buie e delle sue frazioni catastali di Carsette, di Crassiza e di Tribano sono state consultate fonti primarie come testi medievali, catastici dei secoli XVI-XVIII, mappe catastali dell\u27800 del comune di Buie e fonti orali. I toponimi sono riportati nella versione istroveneta per tutti quei casi che hanno potuto avere conferma orale nella parlata odierna della comunità italofona; quelli ricavati da fonti scritte vengono riportati nella grafia originale e sono accompagnati dall\u27anno di registrazione e dalla sigla che indica il documento nel quale appaiono. Molti toponimi di origine patronimica hanno mantenuto la loro forma originale, altri invece hanno aggiunto al nome il suffisso -ìa che indica l\u27appartenenza. Alcuni toponimi si basano su elementi geografici, o della botanica, dell\u27agricoltura e altri ancora su quelli della zoologia. Una trentina sono i toponimi che si riferiscono a santi e indicano località che hanno avuto in passato o hanno tuttora delle chiesette. Toponimi di radice slava sono presenti nelle frazioni catastali di Carsette, di Crassiza e di Tribano.Za potrebe ovog istrazivanja, koje obuhvaéa gotovo 450 toponima s podrucja katastarske opéine Buje i njenih katastarskih zaselaka Karsete, Krasica i Triban, koristeni su izvorni dokumenti: srednjovjekovni tekstovi, zemljisne knjige iz XVI. - XVIII. stoljeéa, katastarske karte opéine Buje iz XIX. stoljeéa i usmem 1zvori. Toponirni su navedeni u istrovenetskoj verziji u . svim onim slucajevima koje je bilo moguée potvrditi u danasnjem narjecju zajednice talijanskih govornika, dok se toponimi preuzeti iz pisanih izvora navode u pisanom obliku istovjetnom originalu, uz naznaku godine upisa i kratice naziva isprave u kojoj se pojavljuju. Mnogi patronimicki toponimi zaddali su izvorni oblik, drugi su, medutim, dobili sufiks - "ìa" koji oznacava pripadnost. Neki se toponimi temelje na zemljopisnim elementima, drugi na botanickim i poljoprivrednim, treéi pak na elementima zoologije. Tridesetak toponima odnosi se na svece i oznacava lokalitete gdje su se u proslosti nalazile ili se jos nalaze crkvice. Toponimi slavenskog porijekl

    I TOPONIMI DEL COMUNE CATASTALE DI BUIE

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    Per questo lavoro di ricerca che comprende quasi 450 toponimi del Comune catastale di Buie e delle sue frazioni catastali di Carsette, di Crassiza e di Tribano sono state consultate fonti primarie come testi medievali, catastici dei secoli XVI-XVIII, mappe catastali dell\u27800 del comune di Buie e fonti orali. I toponimi sono riportati nella versione istroveneta per tutti quei casi che hanno potuto avere conferma orale nella parlata odierna della comunità italofona; quelli ricavati da fonti scritte vengono riportati nella grafia originale e sono accompagnati dall\u27anno di registrazione e dalla sigla che indica il documento nel quale appaiono. Molti toponimi di origine patronimica hanno mantenuto la loro forma originale, altri invece hanno aggiunto al nome il suffisso -ìa che indica l\u27appartenenza. Alcuni toponimi si basano su elementi geografici, o della botanica, dell\u27agricoltura e altri ancora su quelli della zoologia. Una trentina sono i toponimi che si riferiscono a santi e indicano località che hanno avuto in passato o hanno tuttora delle chiesette. Toponimi di radice slava sono presenti nelle frazioni catastali di Carsette, di Crassiza e di Tribano.Za potrebe ovog istrazivanja, koje obuhvaéa gotovo 450 toponima s podrucja katastarske opéine Buje i njenih katastarskih zaselaka Karsete, Krasica i Triban, koristeni su izvorni dokumenti: srednjovjekovni tekstovi, zemljisne knjige iz XVI. - XVIII. stoljeéa, katastarske karte opéine Buje iz XIX. stoljeéa i usmem 1zvori. Toponirni su navedeni u istrovenetskoj verziji u . svim onim slucajevima koje je bilo moguée potvrditi u danasnjem narjecju zajednice talijanskih govornika, dok se toponimi preuzeti iz pisanih izvora navode u pisanom obliku istovjetnom originalu, uz naznaku godine upisa i kratice naziva isprave u kojoj se pojavljuju. Mnogi patronimicki toponimi zaddali su izvorni oblik, drugi su, medutim, dobili sufiks - "ìa" koji oznacava pripadnost. Neki se toponimi temelje na zemljopisnim elementima, drugi na botanickim i poljoprivrednim, treéi pak na elementima zoologije. Tridesetak toponima odnosi se na svece i oznacava lokalitete gdje su se u proslosti nalazile ili se jos nalaze crkvice. Toponimi slavenskog porijekl
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