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    Il cimitero degli altri. Il Soldatenfriedhof Futa Pass tra pellegrinaggi familiari, viaggi di formazione, oblio e riscoperta (1969-2020)

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    Questo articolo ripercorre la storia delle visite al Cimitero militare germanico al Passo della Futa, progettato dall’architetto tedesco Dieter Oesterlen, a partire dalla sua inaugurazione nel giugno del 1969. Meta per commemorazioni e luogo del lutto per i familiari dei caduti, il cimitero è stato a lungo ignorato dalla popolazione locale, dalla stampa e dalla critica architettonica italiana. Negli ultimi due decenni, tuttavia, è avvenuta una riscoperta del monumento, che lo ha rivalutato come importante testimonianza di memoria storica per l’intera Linea Gotica. This article retraces the history of the German Futa Pass War Cemetery as a travel destination. Designed by German architect Dieter Oesterlen, since its inauguration in June 1969 the cemetery has been the destination of many journeys undertaken by the relatives of the fallen soldiers, seeking for a place of remembrance and grief. For a long time the cemetery was disregarded by the local population and also by Italian architectural journals and the local press. However, a rediscovery of this monument has taken place over the last two decades, and the cemetery was reconsidered as a pivotal historical evidence for the whole territory of the Gothic Line

    Sul piedistallo della storia. Monumenti e statue in Emilia Romagna dall’Ottocento a oggi

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    Negli ultimi anni, dal Sudafrica agli Stati Uniti, dal Belgio all’Inghilterra, fino a dilagare per tutta l’Europa, sono sorti diversi movimenti per la rimozione di statue e monumenti, percepiti come simboli di un passato da cui prendere le distanze. Per comprendere questa ondata di contestazione è necessario allargare la visuale, ritrovando analogie e differenze con altre fasi iconoclaste accadute nella storia. Infatti, se l’atto dell’abbattimento è analogo, le intenzioni sottese possono essere molto diverse: sono contesto e prospettiva a definire se si tratti di vandalismo, di una dimostrazione di potere o di un processo di liberazione profondamente democratico. Questo dossier nasce da queste riflessioni, ancorate al dibattito del presente, cercando di individuare quali elementi e declinazioni peculiari si possano ritrovare anche nel territorio dell’Emilia-Romagna
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