39 research outputs found

    Ricerca educativa e carcere: l\u2019esperienza dei docenti e tutor universitari del Centro Universitario Devoto a Buenos Aires

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    Ricerca educativa e carcere: l\u2019esperienza dei docenti e tutor universitari del Centro Universitario Devoto a Buenos Aire

    Vita indipendente e sviluppo di abilità personali e sociali per l’indipendenza. Un percorso di consapevolezza verso la vita adulta per persone con disabilità

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    This paper presents data from nationwide research performed in Italy by the University of Bo-logna on developing Independent Lifestyles within residential services for adults with disabilities. These reflections concern residents’ self awareness and awareness of their own well-being, further investigating which basic relational, cognitive, and emotional skills have been acquired during the path to independent living.Il presente articolo presenta i dati emersi da una ricerca condotta in Italia dall’Uni-versità di Bologna sullo sviluppo degli stili di vita indipendente nell’ambito dei servizi residenziali per adulti con disabilità. Le riflessioni riportate riguardano in particolare gli aspetti legati alla consapevolezza di sé e del proprio benessere dei residenti. Ven-gono inoltre presentati i dati emersi dall’indagine su quali principali competenze re-lazionali, cognitive ed emotive sono state acquisite durante il percorso durante esperienze vita indipendente

    Marginalità e inserimento sociale. L’intervento educativo a tutela dei soggetti vulnerabili nel percorso d’uscita dal carcere

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    This article consists of two parts. In the first one it’s proposed to take a general look at the current situation of Italian prisoners and on the educational intervention devoted to them; particularly for those who are most vulnerable. In the second part is presented an action research was conducted in the city of Bologna, concerning a help service for prisoners leaving the prison, especially those who are at risk of becoming homeless.Il contributo si compone di due parti: nella prima viene proposto uno sguardo d’insieme sulla situazione attuale dei detenuti in uscita dalle carceri italiane e sull’intervento educativo a loro dedicato, in particolar modo quello rivolto a coloro che presentano maggiori vulnerabilità; nella seconda parte viene invece presentato sinteticamente una ricerca-azione svolta nella città di Bologna, riguardante un servizio rivolto ai detenuti dimittendi dal carcere più vulnerabili, specialmente coloro che risultano essere a rischio di diventare persone senza dimora

    L’istruzione degli adulti in carcere durante l’emergenza Covid-19

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    The paper presents the results of a study on the adult school in prison, following the COVID-19 emergency. 34 CPIA (Provincial Centres for Adult Education) participated in the study describing the changes in educational activity from the closure of prisons between the end of February and the beginning of March 2020. The result is a fragmented school, based on interpersonal and local relationships, rather than on institutional and national ones, forced to imagine educational solutions not only in response to the emergency, but also to compensate for the chronic deficiency or total lack of resources in prison contexts. For some teachers in prison, this meant losing all contact with their students. The pandemic has certainly deeply shaken the school in prison, butit can also be considered an opportunity to face with frankness the peculiarities and limitations that still distinguish it

    Ricerca fenomenologica dell’identità e della pratica sessuale in ambito detentivo

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    This paper briefly presents a research carried out in Bologna about sexuality in prison. The topic of the influence of a rigidly monosexual environment on the sexual identity of the individual was divided from the topic of prevention and health care regarding sexual practices not formally authorized. The article aims to make a contribution to the debate on the need for a radical change in the Italian prison system, with the help of reflections of a number of wellknown authors and of interviews on life stories carried out in the course of research.Il contributo presenta sinteticamente una ricerca svolta a Bologna riguardo alla sessualità in ambito detentivo. In questo contributo, si sono affrontati il tema dell’influenza esercitata dall’ambiente rigidamente monosessuato sull’identità sessuale dell’individuo e il tema della prevenzione e attenzione sanitaria rispetto alle pratiche sessuali formalmente non autorizzate.Attraverso le riflessioni di alcuni noti autori e dei vissuti raccolti sotto forma di intervista durante la ricerca, l’articolo vuole contribuire al dibattito sulla necessità di un cambiamento radicale del sistema carcerario italiano

    Adultit\ue0 fragili, fine pena e percorsi inclusivi. Teorie e pratiche di reinserimento sociale

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    Il percorso tracciato in questo testo ha l\u2019intento di descrivere lo stato dell\u2019arte e problematizzare, da diversi punti di vista, il significato odierno dei progetti di reinserimento sociale per le persone detenute, mettendo a confronto la teoria pedagogica, sociologica e giuridica con le prassi sviluppate da enti pubblici e privati in diverse citt\ue0 dell\u2019Emilia-Romagna. L\u2019insieme eterogeneo di prospettive disciplinari e di linguaggi arricchisce il discorso sulle carceri per gli adulti, ponendo al centro della riflessione il loro essere aderenti al mandato costituzionale di creare opportunit\ue0, anzich\ue9 produrre isolamento ed esclusione sociale. L\u2019Emilia-Romagna \ue8 stata scelta come sfondo di questi ragionamenti, in quanto territorio ricco di esperienze cui attingere per sviluppare considerazioni pi\uf9 ampie all\u2019interno di una attenta analisi del fenomeno locale e, pertanto, ancorate sia alle progettualit\ue0 concrete, sia ai vissuti personali e collettivi. L\u2019obiettivo complessivo del testo \ue8 quello di fornire una riflessione aggiornata e multidisciplinare per gli operatori del settore, per gli studenti universitari e coloro che si stanno formando per essere futuri specialisti in ambito detentivo, attivi in carcere o sui territori, ma anche per i ricercatori, fornendo loro diverse possibili prospettive di ricerca

    Prisoners leaving from prison, homeless people in the future? From prison to the street: social policies and educational practices to balk phenomenons of marginality.

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    Il presente lavoro, frutto di una ricerca-azione svolta sul territorio di Bologna assieme agli enti locali, si è occupato di approfondire i percorsi di reinserimento sociale di detenuti vulnerabili, in particolare quelli che, terminata la pena, possono diventare persone senza dimora. Non si tratta solo di persone entrate in carcere nella condizione di senza dimora, ma anche di detenuti che potrebbero diventare tali durante la propria reclusione. Il fenomeno ha varie cause, fra le quali si ipotizza anche la condizione detentiva appena conclusasi, insufficientemente finalizzata al reinserimento sociale del condannato e, pertanto, distaccata dai suoi bisogni, desideri, aspettative, paure e, più in generale, priva di un incontro strutturato con la società libera. Nella prima parte, il testo analizza la letteratura internazionale sul fenomeno, con un particolare focus su due recenti documenti nazionali chiave per un rilancio dell’interesse sul tema: le “Linee di indirizzo per il contrasto alla grave emarginazione adulta in Italia” del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e il documento finale degli Stati Generali sull’Esecuzione Penale del Ministero della Giustizia. Nella seconda parte, il testo presenta la ricerca-azione, i cui risultati convergono nell’implementazione di un insieme di politiche sociali e pratiche educative orientate a contenere il fenomeno, azioni in parte già rese operative e realizzate assieme alle istituzioni bolognesi, coinvolte nella ricerca.This thesis is a study of the social reintegration of vulnerable prisoners, especially those who are expected to become homeless after the detention. They are not only people in prison with a past of homelessness, but also prisoners who could become homeless during their imprisonment. The phenomenon has various causes, such as the situation after the detention has ended. The treatment may not be sufficiently oriented to the social rehabilitation and, therefore, detached from needs, desires, expectations and fears of prisoners and, more generally, they don’t meet the free society. The first part of the report reviews the international literature on the phenomenon, with a particular focus on two recent Italian documents: the “Linee di indirizzo per il contrasto alla grave emarginazione adulta in Italia” of the Ministry of Labour and Social Policy(Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali) and the final document of a special General Assembly (Stati Generali sull’Esecuzione Penale) of the Ministry of Justice (Ministero della Giustizia). The second part of the report presents the research-action developed in the Bologna area, in particular the results of implementation of a set of educational practices and social policies designed to balk the phenomenon of prisoners who become homeless, actions developed with local institutions

    Lo sviluppo di paradigmi trasformativi nell’incontro tra le università e le persone private della libertà

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    Education and high education in prison are one of the most important ele-ments of emancipation and distancing from the logic of these systems. The university in prison, involved at multiple levels, can guaranteeing access to a right and contribute to developing paradigms capable of overcoming the limits of the current penitentiary approach, restoring dignity, choice and a perspective on the future also to people held.L’istruzione e la formazione in carcere rappresentano uno degli elementi più importanti di emancipazione e possibile allontanamento dalle logiche penitenziarie. L’università in carcere, coinvolta a più livelli, oltre a garantire l’ac-cesso a un diritto, può contribuire a sviluppare paradigmi in grado di superare i limiti dell’attuale approccio penitenziario, restituendo dignità, possibilità di scelta e una prospettiva sul futuro anche a coloro che sono stati privati della libertà

    La relazione d’aiuto come possibile strumento d’ascolto e di sostegno al cambiamento in carcere

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    Questo articolo si propone di esplorare strumenti educativi differenti da quelli già in uso nelle carceri. Lo scopo è quello di poter rendere possibile l’incontro fra professionisti e detenuti, al di fuori della logica normalizzante esistente in ogni istituto detentivo, per poter dare un senso alla pena detentiva. Focalizzandosi sulla relazione d’aiuto, pur non essendo questo un nuovo strumento, l’articolo cerca di dare risposta ai bisogni d’ascolto e di sostegno, attualmente richiestia livello amministrativo, spesso ancora disattesi nella pratica

    Insegnare in carcere : riflessioni per una formazione mirata ai docenti

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    La scuola in carcere costituisce un’opportunità di crescita umana e professionale, presentando caratteristi- che di intervento educativo peculiari. Ai docenti che vi lavorano non è richiesta alcuna formazione specifica, sebbene l’approfondimento del contesto e dei processi in atto al suo interno agevolerebbero la lettura di una complessità che richiederebbe l’opportuno adattamento delle pratiche didattiche. In questo articolo gli autori presentano un’esperienza di formazione finalizzata a questo scopo, strutturata secondo il modello dei Massive Open Online Courses (MOOC). Vengono considerate le fasi della pianificazione e dello sviluppo del corso, nonché le percezioni raccolte dagli studenti e dalle studentesse, al termine del percorso formativo. Tali feedback sono stati analizzati, per strutturare una riflessione che contribuisca a delineare i contenuti necessari a una formazione specifica per la professione docente svolta in contesto di privazione della libertà.School in prison is an opportunity for human and professional growth. Teachers working there are not requi- red to have any specific training, although in-depth study of the context and processes at work within it would facilitate the reading of a complexity that would require the appropriate adaptation of teaching practices. The authors present a continuous training course structured as a Massive Open Online Course (MOOC). The paper illustrates the characteristic of the didactical proposals and the participant’s perception of the quality of the course. Quanti-qualitative data are analysed, in order to structure a reflection that would help outline the content needed for specific training for the teaching profession in prison
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