25 research outputs found

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    Taylorism 2.0: Gamification, Scientific Management and the Capitalist Appropriation of Play

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    By making work seem more like leisure time, gamification and corporate training games serve as a mechanism for solving a range of problems and, significantly, of increasing productivity. This piece examines the implications of gamification as a means of productivity gains that extend Frederick Winslow Taylor\u27s principles of scientific management, or Taylorism. Relying on measurement and observation as a mechanism to collapse the domains of labour and leisure for the benefit of businesses (rather than for the benefit or fulfilment of workers), gamification potentially subjugates all time into productive time, even as business leaders use games to mask all labour as something to be enjoyed. In so doing, this study argues, the agency of individuals - whether worker or player - becomes subject to the rationalized nature of production. This rationalization changes the nature of play, making it a duty rather than a choice, a routine rather than a process of exploration. Taken too far or used unthinkingly, it renders Huizinga\u27s magic circle into one more regulated office cubicle

    Evoking the Inexpressible: The Fine Art and Business of Games

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    This interview is excerpted from a series we conducted in early 2010 with Brian J. Moriarty,  Professor of Practice at Worcester Polytechnic Institute (WPI). Moriarty has been developing games for the better part of 30 years, and has worked for Analog, Infocom, LucasArts, Rocket Science, Mpath, Hearme, Skotos Tech, and ImaginEngine. He has produced a host of critically and commercially acclaimed titles, including Wishbringer, Trinity, Beyond Zork, and Loom, which earned MacWorld's Adventure Game of the Year in 1990

    Apportioned Commodity Fetishism and the Transformative Power of Game Studies

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    This chapter explores the ways in which the field of Game Studies helps shape popular understandings of player, play, and game, and specifically how the field alters the conceptual, linguistic, and discursive apparatuses that gamers use to contextualize, describe, and make sense of their experiences. The chapter deploys the concept of apportioned commodity fetishism to analyze the phenomena of discourse as practice, persona, and vagaries of game design, recursion, lexical formation, institutionalization, systems of self-effectiveness, theory as anti-theory, and commodification

    Dalla progettazione all’utilizzo di un sistema informativo geologico al servizio del rilevamento geologico: la banca dati della Regione Lombardia e la cartografia geologica derivata

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    In questa Tesi è descritto il processo di creazione di un Sistema Informativo Geologico e degli strumenti informatici per la gestione dell’informazione su base geografica, o più semplicemente GIS (Geographic Information System), al servizio delle attività di rilevamento geologico, finalizzato alla raccolta dei dati ed alla loro rappresentazione cartografica nell'ambito di un Sistema Informativo Territoriale (SIT). Un SIT è definibile come l'insieme di uomini, strumenti e procedure che, nell’ambito di una organizzazione, permettono l’acquisizione e la distribuzione dei dati relativi alla conoscenza dei fenomeni e degli attori presenti su territorio; tutto questo è facilitato in gran parte dalle capacità e funzionalità dei GIS. Il Sistema Informativo Territoriale orientato alla Geologia (SIG – Sistema Informativo Geologico) della Regione Lombardia è costituito da un gruppo di lavoro composto da geologi, informatici e geologi-informatici dell’Ente regionale e della società Lombardia Servizi (Gruppo Lombardia Informatica). Ho fatto parte del team di consulenza tecnico-scientifica incaricato da Lombardia Servizi per la realizzazione del SIG regionale. I compiti del gruppo di lavoro sono: - definizione di ruoli e metodi per la costituzione del SIG; - definizione delle logiche per la creazione di strumenti finalizzati all’archiviazione del dato geologico in una banca dati geologica e loro manutenzione; Il progetto è inserito nel più ampio processo di aggiornamento della Cartografia Geologica nazionale (progetto CARG). Il SIG ha come principali obiettivi: - la pianificazione ed esecuzione del rilevamento geologico di dettaglio (scala 1:10.000) del territorio lombardo; - la costruzione di un database della geologia di superficie (ma anche del sottosuolo per le aree di pianura) interrogabile e aggiornabile ; - il supporto ai processi di analisi finalizzati alla descrizione della geologia superficiale e ricostruzione degli eventi che hanno creato il paesaggio attuale; - la rappresentazione cartografica dell’ambiente geologico a partire dal database creato. - la distribuzione dell’informazione geologica archiviata in vari formati (cartaceo e digitale); Sono qui descritte ed analizzate criticamente la filosofia di costruzione delle procedure e le soluzioni tecniche e metodologiche adottate per realizzare gli obiettivi prefissi. L’APAT (Agenzia per la Protezione dell'Ambiente e per i servizi Tecnici nazionali) ha ereditato dal Servizio Geologico il compito di rilevare, aggiornare e pubblicare la Carta Geologica d'Italia (progetto nazionale CARG) quale organo cartografico dello Stato in base alla legge 68/60. Nel 1976 era stato completato il rilevamento della Carta geologica d'Italia alla scala 1:100.000 costituita da 278 fogli a copertura del territorio nazionale; per il suo aggiornamento sono stati definiti strumenti normativi idonei a garantire l'omogeneità dei contenuti e della rappresentazione cartografica; la definizione delle norme discende dall'applicazione di linee guida, frutto dell'attività di Commissioni e Gruppi di lavoro, pubblicate nei Quaderni della serie III (ed. APAT). L’Ente Regione Lombardia, per rispondere all’impegno istituzionale di aggiornamento della Carta Geologica, all’interno del più ampio e strutturato Sistema Informativo Territoriale regionale, ha dunque creato il Sistema Informativo Geologico (SIG) regionale. Il rapido evolversi delle ricerche nel campo delle Scienze della Terra e l'importanza che riveste la cartografia geologica nella gestione del territorio, hanno spinto la Regione Lombardia a progettare un rilevamento geologico di dettaglio per dotarsi di una banca dati geologica dalla quale derivare la propria cartografia geologica (alla scala 1:10.000). Sono stati quindi definiti standard specifici rispondenti a questa esigenza di maggior dettaglio (rispetto a quanto indicato dal progetto nazionale CARG) ed è stato pianificato e in gran parte realizzato un rilevamento ex-novo finalizzato alla pubblicazione del dato alla scala del rilevamento e per la sua generalizzazione alle scale 1:25.000 e 50.000. Alla fine del processo saranno stati realizzati 14 fogli del territorio lombardo relativamente alle aree alpine e di passaggio alla pianura (Bergamo, Bormio, Breno, Clusone, Lecco, Iseo, Malonno, Ponte di Legno, Sondrio, Vimercate, Milano, Bagolino, Seregno, Voghera). In tale progetto sono anche coinvolti le Università di Milano, di Pavia e di Bolona, il Politecnico di Milano e il CNR - Centro di Studio per la Geodinamica Alpina e Quaternaria di Milano. L’attività di rilevamento geologico è di competenza dei funzionari regionali della Struttura Sistema Informativo Territoriale della Direzione Generale Territorio e Urbanistica che, coadiuvati da geologi rilevatori, realizzano tutte le fasi del lavoro, dalla raccolta del dato fino alla sua pubblicazione. L’ambiente informatico GIS sviluppato, denominato CARGeo (Cartografia Geologica), permette di inserire i dati raccolti da geologi rilevatori in un database appositamente predisposto, mediante interfacce grafiche semplificate e procedure standard di archiviazione e controllo di correttezza formale. La banca dati è costruita in modo da facilitare l’archiviazione della maggior parte dei dati che normalmente il geologo registra nella carta e nei taccuini di terreno e, allo stesso tempo, guidarlo nella raccolta organica dell’informazione geologica. Nella strutturazione del database è stata privilegiata la possibilità di inserire attributi direttamente associabili agli elementi geometrici anziché attraverso schede associate a punti di osservazione. Il geologo rilevatore interviene per correggere errori di digitalizzazione o di attribuzione con un processo ciclico, fino ad ottenere una banca dati corretta secondo gli standard predefiniti. Gli strumenti di creazione della banca dati permettono anche di: - disegnare gli schemi accessori (sezioni geologiche, schemi stratigrafici e strutturali etc.); - eseguire lo “sfoltimento” e posizionamento delle annotazioni sulla mappa (sigle di unità litologiche e parametri di inclinazione delle giaciture) secondo criteri di leggibilità della carta - creare le legende; - creare banche dati a scala inferiore (1:25.000 e 50.000); - stampare e pubblicare carte geologiche complete di schemi e legende. Il sistema contiene gli strumenti necessari alla migrazione della banca dati dalla struttura proprietaria CARG-Regione Lombardia a quella CARG-APAT secondo la struttura definita nei Quaderni della serie III Il Sistema nel corso del biennio 2006-2007 ha raggiunto la fase di consegna dei dati (derivazione e generalizzazione della banca dati CARG-APAT 1.50.000 da quella 1:10.000 CARG-Regione Lombardia) dei primi fogli completati (ISEO, MALONNO, LECCO e SONDRIO) con ritardo rispetto alla programmazione. Sono state analizzate le cause che hanno portato a questo rallentamento del flusso di lavoro, quindi apportate le necessarie modifiche al Sistema. Sono qui descritti i problemi e le soluzioni trovate per migliorare l'efficienza del sistema. Attualmente il Sistema Informativo Geologico è in una fase di ristrutturazione, che vede la migrazione verso un’architettura informatica basata sulla piattaforma ARCGis® 9.x. Attraverso il Sistema Informativo Geologico viene tentata una sintesi fra le logiche metodologiche dei due ambiti tecnico-scientifici coinvolti (Geologia e Informatica), in un ambiente dove ricercatori e tecnici lavorano sperimentando l’interazione tra le conoscenze e le metodologie conoscitive tipiche delle Scienze Geologiche e le tecnologie e processi logici delle Scienze Informatiche. Con questa Tesi è documentato tutto il percorso di costruzione della banca dati geologica attraverso e all’interno del sistema realizzato assieme gruppo di lavoro composto da geologi e tecnici informatici, cui ho partecipato, riassumendo gli oltre 9 anni di lavoro dall’ideazione del progetto CARGeo, anche in funzione del suo miglioramento

    Introduction to Platforms

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    In this video, produced originally for the 2020 NEH Understanding Digital Culture: Humanist Lenses for Internet Research workshop, Dr. Jennifer deWinter provides an introduction to the concept of platforms for those interested in digital research

    Civic Engagement in Global Contexts: International Education, Community Partnerships, and Higher Education

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    This volume examines the role of writing, rhetoric, and literacy programs and approaches in the practice of civic engagement in global contexts. Writing programs have experience in civic engagement and service learning projects in their local communities, and their work is central to developing students’ literacy practices. Further, writing programs compel student writers to attend to audience needs and rhetorical exigencies as well as reflect on their own subject positions. Thus, they are particularly situated to partner with other units on college campuses engaged in global partnerships. Civic Engagement in Global Contexts provides examples and evidence of the critical self-reflection and iteration with community partners that make these projects important and valuable. Throughout its thirteen chapters, this collection provides practical pedagogical and administrative approaches for writing studies faculty engaging with global learning projects, as well as nuanced insight into how to navigate contact zones from the planning stages of projects to the hard work of self-reflection and change. Partnerships and projects across national borders compel the field of rhetoric and composition to think through the ethics of writing studies program design and teaching practices. Doing this difficult work can disrupt presumptive notions of ownership that faculty and administrators hold concerning the fields involved in these projects and can even lead to decentering rhetoric/composition and other assumptions held by US-based institutions of higher education. Civic Engagement in GlobalContexts will be useful to instructors, advisors, and project managers of students in faculty-led project learning in overseas settings, international service learning through foreign study programs, and foreign study itself and to faculty members introducing civic engagement and community-based learning projects with foreign students in overseas institutions.https://fisherpub.sjf.edu/bookshelf/1081/thumbnail.jp
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