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    Tra penne e fucili. Albert Camus e gli ambienti intellettuali nell’Europa fra gli anni Trenta e gli anni Cinquanta

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    Albert Camus commence Ă  exercer le journalisme dans la pĂ©riode de l’entre-deux-guerres, en AlgĂ©rie, et plus tard en France, avec la RĂ©sistance. Il voulut ĂȘtre homme de gauche, dans un premier moment avec les communistes, et ensuite proche des anarchistes. Il s’approcha enfin de la social-dĂ©mocratie, sans pour autant l’embrasser complĂštement. Il fut surtout un homme libre. Comme Antonio Gramsci, qui mourut en 1937, l’annĂ©e oĂč Camus commença son activitĂ© de journaliste, il fut toujours Ă  la recherche de la vĂ©ritĂ© sans se soucier de la politique. VĂ©ritable intellectuel engagĂ©, certainement un peu sui generis, il se distingua tout de mĂȘme du model de la gauche intellectuelle parisienne, sur laquelle l’hĂ©gĂ©monie Ă©tait exercĂ©e par Jean-Paul Sartre et le groupe des Temps modernes. Une diffĂ©rence qui devint distance avec les polĂ©miques sur L’Homme rĂ©voltĂ© et, plus tard, autour de la guerre d’AlgĂ©rie et du refus du terrorisme, mĂȘme pour la « bonne cause ». Dans un certain sens, c’est prĂ©cisĂ©ment sa dimension « impolitique », c’est-Ă -dire une politique qui ne renonce jamais Ă  la morale, qui rend aujourd’hui son Ɠuvre littĂ©raire et philosophique particuliĂšrement stimulante.Albert Camus started his journalistic career in the difficult period of the « entre-deux-guerres » in Algeria and later in France where he fought with the Resistance. Driven by his aspiration to be a man of the left, he became involved with the Communist party, then moved closer to the anarchist movement and eventually embraced social democracy. But above all, Camus was a free man. Like Antonio Gramsci, who died in 1937 when he started his journalistic activity, Albert Camus always searched for the truth regardless of party politics. Camus was a truly committed intellectual, but one of its own kind: he kept away from the model of the Left Bank intellectual embodied by Jean Paul Sartre and the group of Les Temps modernes. This difference became distance with the controversies on L’Homme rĂ©voltĂ© and later on the Algerian war, when Camus expressed his refusal of terrorism, even in the name of “a good cause”. In a sense, it is precisely his work’s “un-politicalness” –where politics never cease questioning moral issues– that makes Camus’ literary and philosophical work so stimulating today

    A Infinita Descoberta de Gramsci

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    Los “descubrimientos” de Gramsci se han repetido en ciclos en la cultura italiana y, aunque de forma limitada, en muchas culturas extranjeras. Igualmente numerosos son los usos, a veces abusos, de su pensamiento y de su propia figura: fundador del partido, militante antifascista, mártir, santo laico. Su rostro -como lo conocemos por una de las poquísimas imágenes que nos han transmitido, intenso y fascinante- se ha convertido en un icono que, como un Che Guevara italiano, ahora adorna camisetas, bolsos, carteles de murales, incluso postales publicitarias, que “venden” productos que a veces no tienen nada que ver con el universo gramsciano. A menudo, como sucede con el “Che”, la difusión del icono es inversamente proporcional al conocimiento de su significado profundo, pero, tratándose de hombres de acción y a la vez de teóricos políticos, quiere dar testimonio de adhesión a una propuesta política (aunque sea bien conocida) y compartiendo un testimonio juzgado, con razón, de heroico.&nbsp

    O RETORNO DA ÁGORA

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    Postfazione 1917-2017. Fare i conti con la Rivoluzione

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    Il gioco degli anniversari, specie ove importanti, come i centenari, ù sempre à double face: esperienza di rivisitazione critica, e tentazione encomiastica, che, peraltro, non di rado, si rovescia nel suo opposto, ossia la denigrazione pregiudiziale, la volontà di regolare i conti con quell’evento (una sorta di vendetta postuma), o semplicemente la demonizzazione. Il 1917 si presta in modo esemplare, sotto entrambi i punti di vista, e all’enfasi del commento, benevolo o malevolo che sia, ha s..

    Da «Rinascita» a «Quindici». Il dibattito intellettuale dentro, intorno e fuori dal PCI

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    Era stata la “scoperta di Gramsci” (Chiarotto 2011), come Ăš noto, a rendere possibile l’incontro tra il “partito nuovo”, prospettato da Togliatti dal 1943 e il ceto intellettuale, sia inteso nelle persone, sia nelle strutture (case editrici, soprattutto). Decisivo fu il ruolo svolto dalle riviste, tanto le testate del versante letterario e artistico, quanto quelle delle scienze umane e sociali. Non era la prima volta nella storia italiana, nĂ© sarebbe stata l’ultima; ma certo si trattĂČ di uno ..

    Sociologo con il virtuoso «vizio della storia»

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    «Il maestro dei maestri»: per quanto mi concerne basterebbe giĂ  solo questa formula coniata da Barbano (o comunque da lui resa celebre) in riferimento a Gioele Solari, per renderlo degno della massima attenzione e credo a tutti noi, particolarmente caro. Tutti noi in questa FacoltĂ  ci consideriamo almeno un pochino «solariani»: per intero, piĂč nessuno, ormai, a parte Barbano, appunto, che possiamo definire – alla David Cooper – «l’ultimo dei solariani», e naturalmente, a parte Bobbio, che Ăš s..

    L’odore della rivoluzione

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    1. Ancora il Sessantotto? Ancora il Sessantotto? O finalmente, il Sessantotto? Rivoluzione o meno? In ogni caso, si trattĂČ di un forte scossone della societĂ  italiana, all’interno di un generale sommovimento delle societĂ  euroamericane, dagli Stati Uniti alla Francia, da CittĂ  del Messico a Praga; ma una scossa che veniva di lontano, sicuramente avendo attraversato l’intero decennio, il sesto del secolo, ma che possiamo ritenere partisse ancor prima, negli anni Cinquanta. E il discorso, sull’..

    Introduzione

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    Se anche l’autorevole «Le Monde» recensisce con congruo numero di righe un libro italiano su Gramsci, allora vuol dire che la faccenda Ăš seria. Nella primavera 2014, in effetti, appare la traduzione francese del primo volumetto di Franco Lo Piparo (I due carceri, 2012), e a seguito giunge la recensione; fatto in sĂ© insolito, non essendo cosĂŹ aperta, negli ultimi decenni, la cultura francese verso quella italiana. Che il libro, insomma, sia stato tradotto rapidamente, e recensito con dovizia d..
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