36 research outputs found

    GENETIC RESOURCES OF RICE (ORYZA SATIVA L.) WITH COLORED PERICARP

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    The rice plant (Oryza sativa L.) provides nutrition for more than half the world’s population. Traditionally it is considered an Asian crop, but it is also cultivated in Africa, America, Australia and Southern Europe. The main areas of rice growing in the world are occupied with the white-grained varieties. Wild-growing ancestors of cultural rice had a colored grain pericarp. In the countries of traditional rice growing, along with white-grained varieties, red and black grain rice varieties are grown as a dietary and therapeutic product. It is used for food without preliminary grinding of the grains, therefore all nutrients and biologically active substances this culture is valued for are preserved. Rice with the colored grain pericarp has a higher antioxidant activity than white-grained. The review presents data on the content of antioxidant compounds in the varieties of the red- and black-grained rice: phenolic acids, lavonoids, γ-oryzanol, anthocyanins, proanthocyanidins, etc. Aiming at these useful properties of rice plants with a colored grain pericarp, the leading rice-growing countries work on breeding of the modern pigmented rice varieties. In European countries, Italy and France, the red and black grain varieties of rice with a high content of phytochemical elements have also been bred based on Asian varieties. Breeding of rice varieties with colored grain pericarp was started in the Russian Federation in 2001. As a result, the following rice varieties were developed: red-grained Mars and Rubin (2012), as well as the black-grained glutinous variety Yuzhnaya Noch (2014), which are included in the RF State Register of Protected Breeding Achievements. These varieties have been revealed to contain a large amount of oleic and linolenic acids (up to 43 % each), whereas only their traces are found in the white-grained rice variety Rapan. There are signiicant diferences in the content of antioxidants: Rapan has 7 mg/100 g; Mars and Rubin, 45 mg/100 g; Yuzhnaya Noch, 105 mg/100 g. These varieties have been introduced into commercial production and are used for dietary nutrition and as a starting material for the creation of new exclusive varieties of rice

    Critical Review of Theoretical Models for Anomalous Effects (Cold Fusion) in Deuterated Metals

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    We briefly summarize the reported anomalous effects in deuterated metals at ambient temperature, commonly known as "Cold Fusion" (CF), with an emphasis on important experiments as well as the theoretical basis for the opposition to interpreting them as cold fusion. Then we critically examine more than 25 theoretical models for CF, including unusual nuclear and exotic chemical hypotheses. We conclude that they do not explain the data.Comment: 51 pages, 4 Figure

    Dectin-1: a role in antifungal defense and consequences of genetic polymorphisms in humans

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    The clinical relevance of fungal infections has increased dramatically in recent decades as a consequence of the rise of immunocompromised populations, and efforts to understand the underlying mechanisms of protective immunity have attracted renewed interest. Here we review Dectin-1, a pattern recognition receptor involved in antifungal immunity, and discuss recent discoveries of polymorphisms in the gene encoding this receptor which result in human disease

    Caratterizzazione di alcuni siti della rete accelerometrica nazionale al fine di individuare la risposta sismica locale

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    Le indagini geotecniche finalizzate alla stima della risposta sismica locale si limitano molto spesso ai primi 30 m di profondità, valore che è diventato uno standard per la classificazione delle caratteristiche di un sito. Negli anni ’90 Borcherdt (1994) e Martin e Dobry (1994) suggerirono 30 m come la profondità standard di indagine per la verifica delle strutture. Boore et al. (1993, 1994, 1997) e Boore e Joyner (1997) basarono le regressioni per il calcolo delle leggi predittive del moto del suolo sullo stesso parametro. Nel 1997 negli Stati Uniti il National Earthquake Hazards Reduction Program (NEHRP) nella stesura delle norme tecniche per le costruzioni in zona sismica (FEMA, 1997) utilizza per la prima volta il parametro Vs30 come indice per la classificazione dei suoli, con lo scopo di definirne l’amplificazione. Le norme tecniche per le costruzioni in zona sismica della comunità Europea, EC8 (ENV, 1998) ente da dati provenienti dagli Stati Uniti occidentali e, utilizzando dati provenienti dalla stessa regione, Wald & Mori (2000) segnalano che le VS,30 non sono molto ben correlate con l’entità dell’amplificazione, in quanto esiste una forte dispersione dei dati. La figura 1.1 mostra il rapporto tra le amplificazioni, mediate sull’intervallo di frequenza compreso tra 3-5 Hz. raccomandano lo stesso parametro per suddividere i terreni, anche se le classi differiscono in parte dalla classificazione NEHRP. Infine, anche in Italia, le Norme Tecniche per le Costruzioni (Normative Tecniche per le Costruzioni, Gazzetta Ufficiale del 14/01/2008) adottano la stessa suddivisione dei terreni adottata dall’EC8.L’attendibilità della velocità delle onde di taglio nei primi 30 m (VS,30) come estimatore della risposta sismica di un sito, in termini di frequenza e amplificazione, è tuttavia molto discussa.Innanzitutto il parametro è stato ricavato unicamente da dati provenienti dagli Stati Uniti occidentali e, utilizzando dati provenienti dalla stessa regione, Wald & Mori (2000) segnalano che le Vs30 non sono molto ben correlate con l’entità dell’amplificazione, in quanto esiste una forte dispersione dei dati. La figura 1.1 mostra il rapporto tra le amplificazioni, mediate sull’intervallo di frequenza compreso tra 3-5 Hz. I valori risultano effettivamente molto dispersi, ma questo risultato può essere spiegato col fatto che non tutte le classi di sito hanno frequenza di risonanza compreso in questo intervallo di frequenza. Perciò per alcuni siti la media è stata calcolata nell’intorno della frequenza di risonanza (sulle amplificazioni massime), mentre per altri è stata calcolata sulle armoniche superiori, che hanno ampiezze minori. Lavori eseguiti con dati provenienti da altre regioni sottolineano come le Vs30 non siano buoni estimatori per la predizione di amplificazioni in bacini profondi (Park & Hashash, 2004), per la stima delle amplificazioni in altre regioni (Stewart et al., 2003) o in presenza di inversioni di velocità (Di Giacomo et al., 2005). Uno studio recente, eseguito su dati giapponesi (Zhao et al., 2006) si è evitato l’uso della Vs30 perché strati spessi di terreno rigido posti sopra il substrato roccioso amplificano il moto di lungo periodo, mentre gli strati sottili e soffici tendono ad amplificare il moto di corto periodo: ciò significa che la VS,30 non può rappresentare il periodo predominante del sito, dato che si basa solo sugli strati superficiali. Secondo Mucciarelli e Gallipoli (2006) il confronto tra l’amplificazione sismica al sito e la Vs30 mostra che quest’ultimo parametro non è adeguato per spiegare gli effetti di sito osservati in Italia a causa delle situazioni geologiche particolari che sono diffuse nel nostro paese. La figura 1.2 mostra la distribuzione dell’ampiezza rispetto alla classe di sito, in cui si vede che le classi sono mal discriminate e le mediane delle classi A e B (indicate dalla linea nera) sono uguali. È però necessario notare che questo grafico è stato costruito utilizzando le ampiezze ricavate col metodo dei rapporti spettrali H/V, ma in letteratura (Bard, 1999) è dimostrato che tali rapporti spettrali permettono di stimare la frequenza di risonanza, ma falliscono nella stima del valore di amplificazione. In particolare la Vs30 sottostima gli effetti locali ai siti con inversione di velocità e li sovrastima in siti con bacini profondi. La Vs30 sembra fornire dei buoni risultati solo in siti che abbiano un profilo di velocità monotono, crescente con la profondità e un forte contrasto di impedenza nella prima decina di metri. Questo studio si propone di verificare l’attendibilità della velocità delle onde di taglio valutate nei primi 30 m come estimatore della risposta sismica di un sito. Per questo scopo sono state selezionate 45 stazioni della Rete Accelerometrica Nazionale, di cui si conoscono i profili stratigrafici e i profili di velocità delle onde di taglio e di compressione. Inoltre sono state raccolte le registrazioni strong motion relative ai terremoti registrati da queste stazioni. Gli effetti di sito sono stati valutati in due modi: · Le registrazioni sono state utilizzate per calcolare i rapporti spettrali H/V per ricavare la frequenza fondamentale propria di ciascun sito (f0) e il relativo valore di amplificazione; · I profili di velocità delle onde di taglio sono serviti per ricavare il modello teorico monodimensionale per il calcolo della funzione di trasferimento del sito, eseguito per mezzo del modello proposto da Haskell e Thomson (Haskell, 1953, Thomson 1950), da cui ricavare la f0 e l’amplificazione. I valori ottenuti con i due metodi sono stati poi confrontati per verificare la congruenza dei risultati. I profili di velocità hanno permesso di classificare le stazioni utilizzando la velocità media delle onde di taglio nei primi 30 m (Vs30), secondo la normativa italiana. I risultati ottenuti dalla valutazione della risposta di ciascun sito, espressi in termini di frequenza fondamentale e amplificazione, sono stati correlati con la rispettiva classe di sito per verificare l’attendibilità del parametro delle Vs30 come estimatore degli effetti di sito

    Distanov Investigation the properties of paint coatings modified by carbon nanostructures

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    The article presents the results testing the possibility of applying structured solvents using nanomodifiers for the production of water-based paints and pentaphthal. As nanomodifiers used suspensions of carbon nanostructures obtained from the waste by-product coke production – coke dust recovered from plants dust-free coke.У статті наводяться результати випробувань можливості застосування структурованих розчинників з використанням наномодіфікаторов для виробництва водоемульсійних і пентафталевих лако-фарбових покриттів. В якості наномодіфікаторов застосовувалися суспензії вуглецевих наноструктур, отримані з відходів коксохімічного виробництва - коксового пилу, який уловлюється в установках беспилової видачі коксу

    Dependence of the concentrations of 137Cs and potassium in extracted soil solutions on soil humidity before centrifugation

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    Concentrations of 137Cs and potassium in solutions extracted by centrifugation from soils selected at some experimental sites in the 10-km Exclusion Zone of Chornobyl Nuclear Plant were determined. The results showed that for the majority of investigated soils, the concentration of 137Cs in soil solution depends on the humidity of the soil before centrifugation. It is possible to explain the dependence of the concentration of 137Cs in the soil solution on soil humidity from the dependence of the concentrations of molecules of different molecular-gravimetric fractions in soil solution on soil humidity. Considerable amount of 137Cs in soil solution is associated with these molecules, that is why the concentration of 137Cs in the extracted soil solution changes with the humidity of soil. These dependences differ between soils. For the majority of investigated soils the concentration of 137Cs in the extracted soil solution increases with increasing humidity of the soil. By contrast, soil humidity had no effect on the potassium concentration in the extracted soil solution for any soil investigated. It is concluded, that potassium is practically not associated with molecules of different molecular-gravimetric fractions in the extracted soil solutions
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