32 research outputs found

    New occurrence records extend the northern distribution of Dromiciops in Argentina

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    En esta nota reportamos cinco nuevas localidades para el género Dromiciops, a partir de registros con trampas cámara y el hallazgo de un individuo muerto, todos provenientes de bosques de Nothofagus en la provincia del Neuquén (República Argentina). Estos nuevos registros expanden la distribución conocida del género casi 300 kilómetros al norte en su distribución en Argentina. Estas localidades corresponderían, posiblemente, a la especie D. bozinovici.In this note we report five new localities for the genus Dromiciops, based on camera trap records and the finding of a dead individual, all from Nothofagus forests in the province of Neuquén (Argentina). These new records expand the known distribution of the genus almost 300 km to the north. These localities probably correspond to the species D. bozinovici.Fil: Vazquez, Miriam Soledad. Consejo Nacional de Investigaciones Científicas y Técnicas. Centro Científico Tecnológico Conicet - Patagonia Norte. Instituto de Investigaciones en Biodiversidad y Medioambiente. Universidad Nacional del Comahue. Centro Regional Universidad Bariloche. Instituto de Investigaciones en Biodiversidad y Medioambiente; ArgentinaFil: Viviani, Debora. Gobierno de la Provincia de Neuquén. Dirección Provincial de Áreas Naturales Protegidas y Recursos Faunísticos; ArgentinaFil: Mora, Wenceslao. Gobierno de la Provincia de Neuquén. Dirección Provincial de Áreas Naturales Protegidas y Recursos Faunísticos; ArgentinaFil: Aubone, Mariana. Gobierno de la Provincia de Neuquén. Dirección Provincial de Áreas Naturales Protegidas y Recursos Faunísticos; ArgentinaFil: Amico, Guillermo Cesar. Consejo Nacional de Investigaciones Científicas y Técnicas. Centro Científico Tecnológico Conicet - Patagonia Norte. Instituto de Investigaciones en Biodiversidad y Medioambiente. Universidad Nacional del Comahue. Centro Regional Universidad Bariloche. Instituto de Investigaciones en Biodiversidad y Medioambiente; Argentin

    Crisi reale e benessere apparente. La spesa alimentare

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    In this time of economic crisis, have developed new ways to consume that have been consolidated and seem to have created a real change of direction. The crisis has become a learning opportunity. The proposed work aims at presenting new strategies for food consumption used by the consumer to tackle the crisis. The hypothesis is that in consumer behavior that aim to reduce spending remains the main theme of the search for well-being, as compensation to these new choices. The research analyzed how consumers motivate these spending reductions (32 semi-structured interviews). The results show the well-being, such as the push and motivation of the subject to consume less and better motivazione. The consumer activates, in fact, micro strategies that attempt to safeguard the well-being of the individual and the family

    Stereotipi e cultura materiale: dress for success

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    The paper analyzes the stereotype of the employed man. The methodological approach combines visual and quantitative techniques, which makes integrated use of both photo-elicitation and a semantic differential scale. The research involved 808 individuals of the cities of Verona and Padua (Italy). Employment status and lifestyles of the figures are selected by the respondents accord ing to the clothes worn by the models and not to their physical attributes or aesthetic. The results showed that there is no single stereotype of the employed man, but there are two figures which are associated features and different lifestyles. Clothing communicates our personal and social identity and acts as a type of recognition of our social role. This confirms that the clothing, as the material culture, is the vehicle of transmission of tastes and social values, through representations that are recognized by all of us and that create stereotypes

    Significare il tempo. Oggetti antichi e tempo sognato

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    Nel saggio qui proposto, chi scrive intende mettere in luce il valore del tempo in relazione al percorso degli oggetti all\u2019interno del ciclo della cultura materiale (Appadurai, 1986; Douglas e Isherwood, 1984). Pur condividendo la posizione di Secondulfo (2012) ed ammettendo, quindi, l\u2019esistenza di una dimensione diacronica come sfondo sul quale si muovono gli oggetti/le merci nel loro percorso di vita, \ue8 possibile constatare come il tempo diventi valore aggiunto all\u2019oggetto, alla merce stessa (Martinelli, 2002; Appadurai, 2013). Un valore che si modifica a seconda del diverso momento del ciclo della cultura materiale. Come esiste un passaggio da valore d\u2019uso/di scambio, al valore-segno fino al diverso-valore, nel caso dei rifiuti o dell\u2019usato, a questi si aggiunge una diversa dimensione temporale che arricchisce l\u2019oggetto stesso. In questo contributo saranno evidenziate tre diversi percorsi temporali, ognuno dei quali caratterizza e determina la diversa posizione della merce all\u2019interno del ciclo della cultura materiale. La dimensione temporale, diversa a seconda della fase all\u2019interno del ciclo della cultura materiale, diventa un elemento, in alcuni casi, come vedremo, il valore aggiunto che evidenzia l\u2019unicit\ue0 della merce

    Estetica del design ed estetica del ricordo. L'anima degli oggetti usati

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    Studiare l\u2019uomo attraverso gli oggetti che possiede \ue8 un percorso alla continua ricerca di senso tra il dentro e il fuori, perch\ue9 ognuno di noi sceglie un oggetto perch\ue9 in qualche modo lo rappresenta, ed, allo stesso modo, esplicita il s\ue9. Se esiste una stretta correlazione tra la visibilit\ue0 estetica, l\u2019apparenza estetica e la sua percezione, la sua funzione, i risvolti strutturali che ne rappresentano il gusto, le tendenze, i valori, questa relazione caratterizza la storia degli oggetti in ogni sua fase (nuovo, usato, antico) o qualcosa cambia? Il confronto tra queste diverse tipologie di oggetti, focus di riflessione del presente contributo, si svilupper\ue0 guidato da due griglie di analisi: 1. La relazione forma-\u201cstruttura\u201d per cogliere come si esplicita nel consumo di questi diversi oggetti; 2. La dimensione seriale. In questo caso, l\u2019intento sar\ue0 capire se nelle diverse fasi (nuovo, usato, antico), gli oggetti assumono una sorta di unicit\ue0 o vivono in una continua competizione con gli altri oggetti di uguale natura

    Procreazione medicalmente assistita e surrogacy: tra capitalizzazione e controllo del corpo

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    La trasformazione e il mutamento sociale danno forma a un insieme di pratiche nuove e di nuovi modi di percepire ed intendere l\u2019immagine di s\ue9, degli altri, la dimensione spazio-temporale e le relazioni. Questi cambiamenti costringono il soggetto a nuove attribuzioni di senso, a nuove interpretazioni, che formano un sapere tacito e che si innalzano e si trasformano su uno sfondo d\u2019intelligibilit\ue0, in un ambiente \u201cinten-zionale\u201d che \ue8, come sostiene Taylor (2005), sociale, artificiale e con-venzionale. Il soggetto fa esperienza di questa realt\ue0, attraverso la qua-le costruisce il proprio senso non teoreticamente articolato, ma formato da numerosi e complessi processi circolari di azione e di attribuzione di senso alle pratiche, di comprensione del suo significato comune (Tay-lor, 2005). \uc8 questo il quadro concettuale all\u2019interno del quale si \ue8 sviluppato l\u2019intero lavoro di ricerca qui presentato, e, per quanto riguarda chi scri-ve, la riflessione in merito alla percezione, alla visione e all\u2019immaginario che ruota intorno alla rappresentazione del corpo, in seguito allo sviluppo delle diverse tecniche di procreazione medical-mente assistita (siano queste propriamente riferite alla PMA e/o alla maternit\ue0 surrogata) (Viviani, 2017). In particolar modo, nel corso di questa riflessione, l\u2019intento \ue8 cogliere se, e come, \ue8 cambiato il modo del soggetto di immaginare e percepire il corpo in relazione al processo riproduttivo (Di Nicola, 2017)

    Dal risparmio al benessere. Il privilegio del cibo di qualit\ue0

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    Il saggio presenta i risultati del Secondo Rapporto dell'Osservatorio sui Consumi delle Famiglie. L'analisi dei dati si focalizza sulle dinamiche dei consumi alimentari (tra cui il km zero) correlata alla dimensione del benessere

    La dialettica del simulacro. Una ipotesi di lettura della postmodernit\ue0

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    I concetti di simulacro e simulazione sono utilizzati in molti studi relativi alla postmodernit\ue0 per definire la continua tensione tra reale e copia presente nella nostra societ\ue0. Ripercorrendo gli ambiti di applicazione del termine simulacro, si pu\uf2 scoprire che manca una letteratura che lo definisca in modo inequivocabile e che lo collochi in un preciso campo concettuale. Come rappresentazione ingannevole, fittizia e sincronica alla realt\ue0, il termine simulacro rimane, quindi, avvolto in un alone di mistero, in una certa ambiguit\ue0 che l\u2019analisi semantica dimostra essere insita nel concetto stesso. Nasce da qui l\u2019obiettivo di questo lavoro: attraversare il termine simulacro nelle sue innumerevoli sfaccettature e nelle sue componenti semantiche, cos\uec da costruirne un preciso quadro concettuale. Dopo un iniziale approfondimento dei principali studi nei quali appare questo termine e un\u2019analisi degli elementi semantici che lo compongono, se ne propone una definizione, individuando lo spazio concettuale entro il quale si colloca e le dimensioni che lo caratterizzano. Alla luce dell\u2019analisi teorica presentata, in questo lavoro di tesi emerge una lettura del concetto in una accezione non soltanto negativa, ma come importante categoria interpretativa delle trasformazioni in atto nella societ\ue0 postmoderna. Come nuova chiave di lettura della postmodernit\ue0, il simulacro pu\uf2 essere utilizzato per comprendere i fenomeni sociali. Come struttura in continuo divenire dei fenomeni sociali postmoderni \uabnon \ue8 un sistema invariante di opposizioni significanti, [\u2026] non \ue8 un modello valido intemporalmente, ma rappresenta la forma tipica che assume in un dato periodo storico un sistema di determinazioni culturali\ubb [Eco 1968:264]. Nella parte finale, questo lavoro di tesi presenta quindi una ipotesi di lettura di uno dei fenomeni sociali postmoderni attraverso l\u2019ambito concettuale che contraddistingue il termine simulacro. Nello specifico, si \ue8 focalizzata l\u2019attenzione sul mondo dei consumi e, in particolare, si sono applicate le dimensioni emerse dall\u2019analisi del concetto all\u2019ultima generazione dei luoghi di consumo.Non disponibil
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