22 research outputs found

    Gaming in Pre-Roman Italy: characterization of early Ligurian and Etruscan small pieces, including dice

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    none4An interesting assemblage of ancient ceramic materials connected or potentially connected with gaming activities has been characterized from the archaeometric point of view. The materials (washer-like pieces, small spheres, and cubic dice, with and without inscriptions) were found in the Villa del Foro excavation (Alessandria, Italy). They are related to the early Ligurian population of the site and their frequent contacts with Etruscan both in Etruria and in the Po Valley, in a period spanning the early VI century BC till the first half of the V century BC. Starting from the materials evidence, hypotheses are proposed concerning their possible use and cultural meaning. The studied cubic dice are discussed in the wider context of the pre-Roman diffusion of these objects.openAngelini, Ivana; Bettineschi, Cinzia; Venturino, Marica; Artioli, GilbertoAngelini, Ivana; Bettineschi, Cinzia; Venturino, Marica; Artioli, Gilbert

    Alessandria, localitĂ  Reggia Ressia. nuovi materiali della fase di frequentazione dell'etĂ  del bronzo medio-recente

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    no 2019 veniva consegnato alla Soprintendenza un piccolo lotto di materiali protostorici (macinelli in quarzite, levigatoi in pietra verde, elementi di industria in selce scheggiata, ceramica di impasto) e di età romana (sigillata, anforacei, pietra ollare) rinvenuti in superficie a seguito di lavori agricoli e riferibili a diverse fasi di frequentazione del sito, il cui interesse archeologico (citato in bibliografia come Alessandria, frazione Castelceriolo, località Rio Sambuy) era già noto a partire dagli inizi degli anni Ottanta del secolo scorso. Dall’area, che già aveva restituito lacerti di stratigrafia dell’età del Bronzo medio-recente, proviene uno spillone in bronzo rinvenuto integro e in buono stato di conservazione, la cui segnalazione ha offerto lo spunto anche per una piccola integrazione del quadro tipologico documentato dalla ceramica già pubblicata riferibile a questa fase

    Alessandria, localitĂ  Cascina Porcellana. tracce di frequentazione dell'etĂ  del bronzo e del ferro

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    Nel marzo 2018 un collaboratore della Soprintendenza (dott. R. Oberti) segnalava l’affioramento in superficie, a seguito di lavori agricoli condotti in profondità, di reperti archeologici (ceramica, strumenti litici e oggetti metallici) di età pre-protostorica. Il materiale archeologico è costituito da frammenti di ceramica e da reperti in bronzo attribuibili su base tipologica a due distinti orizzonti cronologico-culturali (medio-tarda età del Bronzo e media età del Ferro), da manufatti litici ricavati da ciottoli alluvionali (macinelli in quarzite, lisciatoi in pietra verde) e da schegge di selce di difficile inquadramento cronologico

    Indicatori di attivitĂ  tessili nelle necropoli golasecchiane occidentali della prima etĂ  del Ferro

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    Nell’ambito di un progetto di ricerca in corso sulla presenza di textilia (fusaiole, rocchetti, pesi, ecc.) in contesti funerari dell’età del Ferro in Italia nord-occidentale, il contributo esamina la presenza di queste categorie di manufatti in necropoli nell’area occidentale della Cultura di Golasecca, con un focus particolare sul centro di Castelletto Ticino. Mediante la quantificazione e l’elaborazione statistica delle occorrenze, lo studio mira a individuare, in prospettiva diacronica, le diverse forme di ritualità funeraria e le modalità di rappresentazione simbolica sottese alla scelta di collocare textilia nelle sepolture

    Alba, via Terzolo. La sequenza stratigrafica e la frequentazione dell'etĂ  del bronzo medio-recente

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    Il riordino e lo studio dei reperti rinvenuti in occasione delle indagini archeologiche effettuate preliminarmente alla realizzazione di un complesso residenziale ai piedi del versante collinare lungo corso Piave (settembre-dicembre 2006), a breve distanza dall’area della necropoli della medio-tarda età del Bronzo e del rinvenimento di una tomba della seconda età del Ferro, hanno permesso di puntualizzare meglio, anche topograficamente, la cronologia e le diverse fasi di frequentazione del sito riferibili all’età del Bronzo medio-recente, alla media età del Ferro e all’età romana , di cui finora era stata data soltanto una notizia preliminare pertinente al solo contesto funerario dell’età del Ferro

    Artisans métallurgistes de l’âge du Bronze à travers les Alpes?

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    Le but de cet article est de proposer un modèle permettant d’expliquer la diffusion, de part et d’autre des Alpes, d’objets en métal qui sont manifestement apparentés par la forme et parfois aussi par le décor, sans être toutefois identiques. Les données archéologiques et archéométriques présentées apportent deux catégories d’informations. D’une part, il existe une métallurgie locale tant au nord qu’au sud des Alpes, d’autre part, dans la production métallurgique se côtoient des formes régionales, mais aussi beaucoup de formes qui sont communes aux territoires situés de part et d’autre des Alpes. Leur distribution spatiale permet d’entrevoir une province métallurgique occidentale, comme cela a été proposé par R. de Marinis (1998), ou parfois un territoire de diffusion plus vaste. Si de rares objets pourraient être importés, la plupart d’entre eux présentent une parenté de forme, mais ne sont pas identiques entre eux. Nous pensons par conséquent qu’une mobilité des artisans pourrait expliquer, au moins en partie, la diffusion de cette production métallurgique, sur le modèle de Larth Muthiku, un Ligure acculturé en Etrurie

    Nuovi dati sul Neolitico alpino piemontese

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