97 research outputs found

    Assessment of “Sugranineteen” Table Grape Maturation Using Destructive and Auto-Fluorescence Methods

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    The optimal harvesting of table grapes is commonly determined based on technological and phenolic indices analyzed over the course of its maturity. The classical techniques used for these analyses are destructive, time-consuming, and work for a limited number of samples that may not represent the heterogeneity of the vineyard. This study aimed to follow the ripening season of table grapes using non-destructive tools as a rapid and accurate alternative for destructive techniques. Grape samples were collected from a Sugranineteen vineyard during the ripening season to measure the basic maturity indices via wet chemistry, and total polyphenols, anthocyanins, and flavonoids were evaluated by spectrophotometry. Fluorescent readings were collected from intact clusters with a portable optical sensor (Multiplex® 3, Force-A, France) that generates indices correlated to different maturity parameters. Results revealed strong relationships between the Multiplex® indices ANTH_RG and FERARI and the skin anthocyanin content, with R2 values equal to 0.9613 and 0.8713, respectively. The NBI_R index was also related to total anthocyanins (R2 = 0.8032), while the SFR_R index was linked to the titratable acidity (R2 = 0.6186), the sugar content (R2 = 0.7954), and to the color index of red grapes (CIRG) (R2 = 0.7835). Results demonstrated that Multiplex® 3 can be applied on intact clusters as an effective non-destructive tool for a rapid estimation of table grapes’ anthocyanin content

    Influence of distance from the host on parasitisation by Psyttalia concolor (Szépligeti) (Hymenoptera: Braconidae)

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    The olive fruit fly, Bactrocera oleae, is considered the main olive pest worldwide, and has been the target of biological control programmes through the release of the braconid parasitoid Psyttalia concolor. Laboratory tests were performed to evaluate the influence of distance from the host on parasitisation, placing larvae of the substitute host Ceratitis capitata at seven distances (0, 0.5, 1, 1.5, 2, 2.5, 3 mm) and four different time periods (7, 15, 30, 60 min). Moreover, field collected olives of Ogliarola Barese cultivar infested by B. oleae were exposed to P. concolor females to confirm its ability to parasitise B. oleae in small olives. Psyttalia concolor oviposition was inhibited at 2.5 and 3 mm due to the ovipositor length of the parasitoid females (2.7 mm). Hosts were easily parasitised at distances between 0 and 1.5 mm. The thin fruit pulp (up to 3.5 mm) of field collected olives allowed the parasitisation to occur also in mature fruits. At the best combination distance/time (0 mm, 30 min), tests performed with different larvae/parasitoid female ratio showed an increasing emergence of P. concolor (from 20% to 57%) with larvae/parasitoid ratio increasing from 0.11 to 0.74. The results of the present study might optimise the mass rearing of P. concolor, through a proper setting of its parameters, such as the host/parasitoid ratio, exposure distances, and interaction time

    Phenols, volatiles and sensory properties of primitivo wines from the "Gioia Del Colle" PDO area

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    The aim of this study was to characterise the phenol, anthocyanin, volatile and sensory profiles of Primitivo wines. The wines were produced in three wineries located in the Gioia del Colle PDO (Protected Designation of Origin) area (Southern Italy - Apulia Region). The grapes came from three vineyards of different ages and were grown according to different training systems. The winemaking techniques applied also differed in some technological variables. The results obtained showed that all wines had a high alcohol content (15 to 16% v/v) and were rich in total phenols and proanthocyanidins. The anthocyanin profile was characterised by the prevalence of non-acylated forms, of which malvidin-3-O-monoglucoside accounted for 62 to 67% of the total anthocyanin, followed by the coumarate, acetate and caffeate forms. The volatile fraction was constituted mainly alcohols and esters, the latter having concentrations above the odour threshold. From a sensory point of view, all wines were judged positively, and presented high olfactory and gustatory persistence. The main odour attributes found were soft fruits, cherry and cloves

    Analisi di fitotossicitĂ  e impiego di sansa umida denocciolata in una rotazione farro-cece in regime di agricoltura biologica

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    Pratiche di agricoltura intensiva hanno condotto alla degradazione della risorsa suolo, vale a dire ne hanno diminuito la qualità. Più precisamente, la degradazione riguarda la riduzione della sostanza organica, della stabilità strutturale e della disponibilità di nutrienti nel suolo, con conseguente decremento della produttività. All’interno di un progetto di ricerca in corso, relativo a produzione e impiego di compost in agricoltura biologica, sono previste analisi di fitotossicità su sansa umida denocciolata (SD) poi impiegata in una rotazione farro-cece. L’obiettivo della ricerca è quello di verificare come l’incorporazione al suolo di matrici organiche (M), anche tal quali, può concorrere a mantenere o incrementare la fertilità del suolo ed a sostenere i livelli produttivi delle colture. Nelle analisi di fitotossicità su SD, effettuate con specie test Lepidium sativum L., sono state saggiate oltre alle consuete concentrazioni dell’estratto (50% e 75%), indicate nelle metodiche ufficiali, anche una diluizione maggiore pari al 25% e SD tal quale (100%) centrifugata e filtrata. In una rotazione biennale cece da granella - farro, effettuata a Foggia (campo sperimentale del CRA-SCA) nell’annata agraria 2007-2008, sono stati posti a confronto per ciascuna coltura i seguenti trattamenti: SD tal quale; fertilizzante organo-minerale (OM) ammesso in biologico; controllo non fertilizzato (C). I risultati dei saggi di fitotossicità indicano che la M in esame è risultata fitotossica essendo stato riscontrato un indice di germinazione (Ig) del 44,4%. Dall’esame degli indici calcolati per ciascuna diluizione, inoltre, si è evidenziato come al diminuire della stessa (25%>50%>75%>100%) aumenta l’inibizione all’emergenza e alla crescita radicale (Ig: 66,2%>55,2%>46,9%>9,2%), fino al valore minimo di Ig riscontrato per SD tal quale. Infine, è emerso che la tossicità si esercita a livello di percorsi metabolici diversi, con una netta prevalenza degli effetti sulla lunghezza radicale piuttosto che sul numero di semi germinati. I risultati ottenuti nella prova agronomica hanno evidenziato per il cece una maggiore produzione di granella con OM (2,5 t ha-1) rispetto al trattamento SD (2,1 t ha-1), mentre i valori rilevati per i residui sono paragonabili tra le tre tesi. Le produzioni di granella ottenute per il farro risultano confrontabili, mentre la produzione di paglia è stata maggiore con OM (3,4 e 2,9 t ha-1 rispettivamente per OM e per SD). Da questa attività di ricerca è emerso che SD è una matrice particolare relativamente agli effetti sulle colture, che dovrebbe essere stabilizzata e maturare grazie ad attività di biodegradazione (e quindi compostata in miscela con altre matrici) per poter influenzare positivamente la fertilità del suolo e la produttività delle colture

    Innovazioni di processo per la produzione di compost di qualitĂ  idonei alla conservazione del suolo e alla sostenibilitĂ  in agricoltura biologica

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    La tutela della risorsa suolo è tra gli aspetti fondamentali del metodo di produzione biologico. L’applicazione di compost di qualità coniuga la necessità del recupero di materia da scarti organici con l’esigenza di reintegrare il contenuto di sostanza organica dei suoli. Tali premesse sono la base di una ricerca finalizzata alla produzione di compost tramite un sistema innovativo, alla caratterizzazione del prodotto finito e alla realizzazione di prove sperimentali in ambiente confinato e in pieno campo, idonee ad individuare un codice di buona pratica agricola per l’utilizzo del compost in agricoltura biologica. Il protocollo sperimentale ha previsto la produzione di 4 tipi di compost (C1, C2, C3, C4) ottenuti da una miscela di partenza contenente: sansa umida denocciolata (sn), stallatico (st) e residui ligneocellulosici triturati (lc). I compost C1 (C/N=30) e C3 (C/N=45) sono stati ottenuti dalla miscelazione di sn :st: lc nel rapporto 7:1:5 (p/p) e 1:5:5 (p/p). C2 e C4 derivano rispettivamente da C1 e C3 per essiccazione all’aria in strato sottile alla fine della fase di biossidazione accelerata (BA). L’essiccazione è stata effettuata al fine di rallentare le attività microbiche ed i processi di evoluzione della sostanza organica ottenendo matrici a due stadi di maturazione. I parametri di processo monitorati sono stati: umidità, temperatura, pH, e solidi volatili. Ad inizio processo (T0), alla fine della fase di BA (T1) e alla fine della fase di curing (T2), sono stati prelevati campioni rappresentativi dai cumuli per la misurazione dell’indice respirometrico dinamico (IRD). I 4 compost, prodotti presso l’impianto di compostaggio sperimentale IAMB, sono stati applicati su una rotazione biennale farro - cece da granella e su una coltivazione di spinacio, entrambi condotti con metodo di produzione biologico. La fase di BA, della durata di 35 gg per C1 e C2 e 18 gg per C3 e C4, è stata condotta in cassone areato non movimentato. La fase di curing (86 gg per C1 e 65 gg per C3) è stata condotta in cumulo statico. L’umidità è stata controllata settimanalmente e corretta al fine di garantire valori di processo tra 50 e 60%, la temperatura massima raggiunta è stata di 72 °C per C1 e 76 °C per C3. L’IRD, partendo da valori compatibili con i dati di letteratura nella miscela iniziale (T0: 4.171 mgO2 gSV-1 h-1 per C1 e C2; 5.955 mgO2 gSV-1 h-1 per C3 e C4), ha raggiunto livelli di piena stabilità per tutti i materiali già alla fine della fase di BA (T1: 424 mgO2 gSV-1 h-1 per C1e C2 e 789 mgO2 gSV-1 h-1 per C3 e C4). I diversi rapporti C/N e i contributi della matrice sn nelle due miscelazioni hanno comportato differenze nei tempi di processo e negli andamenti dei picchi di temperatura giornalieri, risultando più brevi per C3-C4 rispetto a C1-C2. In attesa dei risultati finali relativi all’applicazione in pieno campo, si ipotizza che il prolungarsi del processo in C1-C3 rispetto a C2-C4 comporterà una diversa disponibilità di elementi nutritivi nelle relative tesi sperimentali per effetto del procedere dei processi di biossidazione ed evoluzione della sostanza organica

    Low-Dose Topiramate in Alcohol Dependence: A Single-Blind, Placebo-Controlled Study

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    Introduction:Topiramate (TOP) and anticonvulsants in general are considered safe and effective drugs for the treatment of alcohol dependence, even though TOP-induced adverse events are quite common, especially for high initial doses or if titration to 300 mg/d is too rapid. The aim of the present study was to assess the efficacy and tolerability profile of low-dose TOP for relapse prevention. METHODS: After detoxification, 52 patients were randomized into 2 groups as follows: 26 patients received 100 mg of TOP (oral, twice daily), titrated over 2 weeks, and 26 patients received placebo (PLA). Both groups underwent rehabilitation twice a week. RESULTS: After 6 weeks of treatment, compared with the PLA group, patients receiving TOP showed the following: (1) fewer drinking days (P < 0.05); (2) less daily alcohol consumption (P < 0.05); (3) more days of treatment (P < 0.05); (4) reduced levels of craving (Obsessive-Compulsive Drinking Scale) and withdrawal symptoms (Clinical Institute Withdrawal Assessment for Alcohol-Revised); and (5) improvement of anxiety, depression, and obsessive-compulsive symptom severity (Symptom Check List 90 Revised). CONCLUSIONS: Despite the small sample size and the short follow-up period, the present PLA-controlled study demonstrated the potential usefulness of TOP, even when administered at a dosage of 100 mg/d, for the treatment of detoxified alcohol-dependent subjects, confirming results from previous studies testing higher doses of TOP

    Obsessive-Compulsive Aspects and Pathological Gambling in an Italian Sample

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    INTRODUCTION: Gambling behaviour appears as repetitive and difficult to resist and seems to be aimed at neutralizing or reducing negative feelings such as anxiety and tension, confirming its similarities with the obsessive-compulsive spectrum. Aims. Estimating the prevalence of gambling behaviour in an Italian sample and assessing the effects of sociodemographic variables and the correlations between gambling behaviour and obsessive-compulsive features. METHODS: A sample of 300 Italian subjects was evaluated based on gambling behaviours and obsessive-compulsive attitudes. The assessment was carried out in small centers in Italy, mainly in coffee and tobacco shops, where slot machines are located, using the South Oaks Gambling Screen (SOGS) and the MOCQ-R, a reduced form of Maudsley Obsessional-Compulsive Questionnaire. RESULTS: A negative correlation between SOGS and MOPQ-R, with reference to the control and cleaning subscales, was evidenced in the majority of the examined subjects. Both evaluating instruments showed reliability and a good discriminative capacity. CONCLUSIONS: Our study evidenced that the sample of gamblers we analysed did not belong to the obsessive-compulsive disorders area, supporting the validity of the model proposed by DSM-5 for the classification of PG. These data confirm the importance of investing in treatments similar to those used for substance use disorders

    Aggiornamento sul programma nazionale italiano di lotta biologica classica al moscerino asiatico dei piccoli frutti, Drosophila suzukii

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    Vengono presentate le attività del Tavolo tecnico-scientifico nazionale di coordinamento per la lotta al moscerino asiatico dei piccoli frutti, Drosophila suzukii Matsumura, istituito formalmente su indicazione del Comitato Fitosanitario Nazionale nel gennaio 2021. La principale finalità del Tavolo è quella di definire e condividere le attività di contrasto al fitofago invasivo attraverso la programmazione di un piano triennale di controllo biologico classico che prevede l’impiego del parassitoide esotico Ganaspis brasiliensis Ihering. La prima campagna di lanci del parassitoide, partita nell’agosto del 2021 a seguito dell’autorizzazione da parte dell’ex Ministero della Transizione Ecologica (ora Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), ha visto la partecipazione delle regioni Campania, Emilia-Romagna, Piemonte, Puglia, Sicilia, Valle d’Aosta e Veneto e delle Province autonome di Trento e Bolzano. Nel 2023 si aggiungeranno le regioni Lombardia e Toscana. I risultati dei monitoraggi delle prime due stagioni, eseguiti sul 100% dei siti di lancio tra maggio e novembre di ogni anno, suggeriscono che G. brasiliensissi stia insediando in varie aree del territorio nazionale e ne confermano la specificità nei confronti di D. suzukii, già osservata negli studi di laboratorio
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