49 research outputs found

    Attività di Ricerca ed attività professionale degli igienisti nel settore “Igiene degli alimenti e della nutrizione” in ambito universitario

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    La sicurezza di un alimento e, più globalmente, la qualità totale della "filiera" costituiscono uno degli obiettivi della politica FAO (Food and Agriculture Organization) e dell'Unione Europea (UE). Vecchi e nuovi pericoli si sono resi responsabili, nel recente passato, di emergenze di sanità pubblica o, rese tali dai media, che hanno evidenziato la complessità del processo di valutazione, gestione e comunicazione del rischio ai consumatori in situazioni emergenziali con ricadute devastanti sul piano della percezione del rischio, della fiducia nei sistemi produttivi e negli organi deputati al controllo e, non meno importante, del buon funzionamento del mercato. I recenti casi di sindrome emolitica uremica, occorsi in Germania e Francia, causati da Escherichia coli O104:H4, veicolato da germogli di semi di fieno greco (Valutazione congiunta EFSA-ECDC), hanno confermato le difficoltà nel governo delle crisi in sicurezza alimentare con conseguente crescente preoccupazione degli attori, del mercato agro-alimentare, dei consumatori, dei produttori, delle associazioni di categoria e delle organizzazioni commerciali, degli organi ufficiali deputati al controllo che si vedono, oggi, impegnati sul fronte della verifica di adeguatezza igienica delle filiere produttive e degli adempimenti alle recenti normative verticali e trasversali in tema di assicurazione di qualità. L' orientamento generale a livello europeo, presentato nel 2000 nel Libro Bianco della Commissione, è quello di incoraggiare e sostenere attività eco-compatibili capaci di assicurare elevati livelli di qualità dei prodotti, di garanzia di salute dei consumatori, benessere degli animali nel rispetto del libero commercio di mangimi ed alimenti sicuri

    p53 codon 72 polymorphism in patients affected with ulcerative colitis

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    The p53 tumor suppressor protein plays a fundamental role in maintaining genomic integrity through its ability to arrest the cell cycle in G1 and induce apoptosis. The proapoptotic activity of p53 seems to be strictly related to proline-rich regions, homologous to the SH3 binding domain. In the literature, reported data suggest a role for polymorphism at codon 72 of p53 in the predisposition to neoplastic transformation, although the results are still controversial. In this study, we investigated Arg72Pro polymorphism of p53 and related this polymorphism to clinical parameters in patients affected with ulcerative colitis (UC). Methods. We studied 243 consecutive outpatients affected with well-established UC. The control group comprised 142 healthy blood donors, with age and sex comparable to those of the patients. Results. p53 Pro/Pro was signifi - cantly related to the clinical course and duration of disease (odds ratio, 55.8 and 8.8, respectively). Nineteen of 24 patients with Pro homozygosity had a duration of disease >7 years. In contrast, 87 of 123 patients with Arg/Arg had short-standing UC (≤7 yrs) and 66 of 96 with Arg/Pro had short-standing UC (χ-squared, 22.86; P < 0.0001). Thirty-four of 243 patients affected with UC had a positive family history for colorectal carcinoma (CRC). In those patients p53, Pro/Pro was signifi - cantly related to a family history of CRC (odds ratio, 38.1). Conclusions. These preliminary data suggest that polymorphism at codon 72 of the p53 gene infl uences the clinical course of UC, with continuous disease associated with p53 Pro homozygosity

    Attività di Ricerca ed attività professionale degli igienisti nel settore “Igiene degli alimenti e della nutrizione” in ambito universitario.

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    L’alimentazione rappresenta uno dei principali determinanti di salute, in grado di condizionare fortemente patologie acute e croniche a tutte le età. E se da un lato del mondo la malnutrizione e la scarsità di alimenti sani e sicuri rappresentano i più gravi problemi di sanità pubblica, nel mondo occidentale è sempre più incombente l’epidemia dell’obesità e del sovrappeso anche in età infantile e adolescenziale. E mentre l’Unione Europea propone aggiornamenti dei Regolamenti a garanzia della sicurezza alimentare con una rinnovata attenzione alla prevenzione e alle ricadute ecologiche dell’alimentazione, diverse organizzazioni Internazionali (OMS, FAO e la stessa UE) fanno proprie la necessità di porre la giusta attenzione agli aspetti nutrizionali dell’alimentazione e alle sue conseguenze in termini di salute, mentre sono i più disagiati in termini economici a fare le spese di un’alimentazione in difetto o in eccesso. La Società Italiana di Igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (SItI) pone da sempre grande attenzione al tema dell’alimentazione, sia sotto il profilo della sicurezza igienica che nutrizionale, ed ha attivato dal 2010 uno specifico Gruppo di lavoro che ha favorito la collaborazione ed il confronto fra il mondo accademico e quello dei Servizi dei Dipartimenti di Prevenzione, in particolare i Servizi di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN). Si è trattato di una preziosa occasione di incontro e confronto fra diversi professionisti che hanno condiviso strategie ed obiettivi per il raggiungimento di un risultato comune: la tutela della salute, gli interessi dei consumatori senza trascurare lo sviluppo economico del Paese
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