8 research outputs found

    Cerebral stroke in a teenage girl with paroxysmal nocturnal hemoglobinuria

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    We report a case of paroxysmal nocturnal hemoglobinuria (PNH) in a 14 year-old girl presenting a cerebral arterial thrombosis. The initial diagnosis was carential anemia due to menarche following identification of slight macrocytic anemia, leucopenia and mild thrombocytopenia at routine blood analysis. The child was eventually referred to a children’s hospital after the onset of progressive fatigue, anorexia and paleness. Severe anemia (hemoglobin 6 g/dL) with negative Coombs test, mild leucopenia (white blood cells 4.9×109/L) and thrombocytopenia (platelets 97×109/L) and high values of lactate dehydrogenase (2855 U/L) were identified; a packed red cells transfusion was administered. Her condition worsened and she subsequently presented complete right hemiplegia, aphasia and coma; magnetic resonance imaging revealed a massive ischemic lesion. A diagnosis of PNH was eventually made following high sensitivity flow cytometry, which identified a PNH clone (CD66b negative equal to 93.7% of granulocytes). Fast recovery from neurologic and hematological problems occurred in response to anticoagulant therapy and intravenous therapy with eculizumab. We are convinced that PNH should be included in the differential diagnosis of children presenting with cytopenia

    Severe lower limb ischemia by massive arterial thrombosis revealing an acute myeloid leukemia needing for leg amputation: clinical and emotional aspects related to the communication with the patient and his family

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    Large vessel thrombosis is a very rare clinical presentation of acute leukemia, generally associated with coagulopathy, usually characteristic of acute promyelocytic leukemia. A 13- year-old boy with a previously undiagnosed acute myeloid leukemia was referred to our hospital with acute ischemia of the right lower limb due to occlusion of the right external iliac artery, treated with emergency double surgical thromboembolectomy and chemotherapy. The thrombotic complication resulted in leg amputation. Now the boy is well in complete remission, with a good social integration and quality of life, 30 months after completing treatment. The report highlights the crucial role of early diagnosis and subsequent chemotherapy in avoiding amputation. We particularly focused critical and emotional aspects related to the communication about the leg amputation with the patient and his family

    Pediatric Anaplastic Large Cell Lymphoma with Concomitant Involvement of Spine and Central Nervous System: A Case Report and Review of Literature

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    Anaplastic large cell lymphoma (ALCL) is a histological subtype of non-Hodgkin lymphoma, largely characterized by anaplastic lymphoma kinase (ALK) positivity, resulting from the chromosomal translocation t(2;5). We report a pediatric case of ALK-positive ALCL with primary concomitant involvement of bone and central nervous system (CNS); thereafter, a literature review about pediatric primary bone and primary CNS ALCL was conducted. According to the analyzed data, our case is unique because it is characterized by the contemporary involvement of the spine and CNS. During and after chemotherapy, our patient was monitored by detecting minimal residual disease (MRD) through the analysis of fusion transcript nucleophosmin-ALK. MRD assessment, not only in bone marrow but also in peripheral blood, seems to be a very powerful tool for predicting the prognosis of pediatric ALCL patients, as already described in the literature. Moreover, as shown in our case, it could be used during the follow-up for early recognition of relapse

    Voce: Prelievi e analisi di campioni

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    Con la legge 30.6.2009 n. 85 l'Italia ha ratificato l'adesione al Trattato di Pr\ufcm, in vista del rafforzamento della cooperazione tra Stati nella lotta al terrorismo, alla criminalit\ue0 transfrontaliera e alla migrazione illegale, tramite lo scambio di informazioni genetiche. La novit\ue0 pi\uf9 saliente che l'adesione al Trattato ha importato nell'ordinamento interno concerne l'introduzione di un'inedita disciplina dei prelievi coattivi di materiale biologico, volta alla tutela dei diritti individuali nell'impiego processuale di strumenti tecnico-scientifici che consentano di non disperdere il materiale probatorio relativo ad un fatto criminoso. Il tema rievoca la tradizionale distinzione che attribuisce all'imputato la duplice funzione di \u201corgano\u201d ed \u201coggetto\u201d nella formazione della prova, a seconda del contributo attivo o passivo che lo stesso apporti alla vicenda processuale. Questi \ue8 considerato \u201corgano\u201d di prova nell'espletamento di attivit\ue0 che costituiscono esercizio del diritto di difesa, nelle due componenti, positiva e negativa, del diritto di difendersi provando e del diritto al silenzio. Viceversa, si parla di imputato come \u201coggetto\u201d di prova allorquando gli sia richiesto un mero pati rispetto all'attivit\ue0 di istruzione probatoria, come accade nelle ispezioni, nelle perquisizioni, nelle ricognizioni personali, nonch\ue9, pi\uf9 in generale, negli accertamenti che si espletano sul corpo del giudicabile, il quale viene in rilievo non come parte processuale, ma come mera entit\ue0 fisica. Il regime di nuovo conio \ue8 intervenuto a colmare la lacuna normativa lasciata dalla sentenza n. 238 del 1996 con cui la Corte costituzionale aveva dichiarato l'illegittimit\ue0 dell'art. 224, comma 2, c.p.p. nella parte in cui consentiva interventi peritali sul corpo della persona, in violazione del principio di riserva di legge che presidia, ex art. 13 Cost., la libert\ue0 personale. La pronuncia ha individuato un \u201cnocciolo duro\u201d rappresentato dalla libert\ue0 corporale, indissolubilmente legata ai principi di libert\ue0 morale, integrit\ue0 psico-fisica e salute della persona, non comprimibili a fini processuali. La Carta fondamentale prevede un'unica ipotesi di lesione del diritto alla salute nell'ambito dei trattamenti sanitari obbligatori, per finalit\ue0 estranee all'accertamento penale; la libert\ue0 morale, peraltro, rappresenta il quid pluris che sopravvive alla compressione del potere statale, persino durante la pi\uf9 intensa restrizione della libert\ue0 personale. Se questo \ue8 il quadro costituzionale di riferimento, \ue8 evidente come il previgente regime in materia di prelievi biologici coattivi abbia disatteso le indicazioni provenienti dalla Consulta. Difatti, a distanza di quasi un decennio dal monito del Giudice delle leggi, il legislatore intervenne (con la legge 31 luglio 2005, n. 155) \uabin un modo persino pi\uf9 imbarazzante dell'inerzia sino ad allora mantenuta\ubb, attribuendo un potere di intrusione corporale (attraverso il prelievo di capelli o saliva nel corso delle indagini) alla polizia giudiziaria, previa autorizzazione - anche orale, purch\ue9 confermata per iscritto - del pubblico ministero, a soli fini identificativi e purch\ue9 sussistesse il pericolo di alterazione o dispersione della res. Non era contemplato il potere giudiziale di disporre un prelievo biologico a fini peritali e l\u2019esclusivo orientamento teleologico dell\u2019atto d\u2019indagine ne limitava fortemente l\u2019utilit\ue0. Veniva, pertanto, inopinatamente elusa la doppia riserva, di legge e di giurisdizione, che presidia la materia. La riforma realizza una netta soluzione di continuit\ue0 rispetto alla normativa precedente, attraverso l'individuazione nell'organo giurisdizionale del baricentro del micro-sistema normativo dedicato ai prelievi biologici coattivi. Se la libert\ue0 personale pu\uf2 subire restrizioni per atto motivato dell'autorit\ue0 giudiziaria, pertanto anche del pubblico ministero, l'intrusione nella sfera corporale esige l'egida di un soggetto super partes, indifferente rispetto all'esito del processo. Il legislatore ha costruito una disciplina minuziosa, concernente sia l'an che il quomodo dei prelievi, in ossequio alla riserva di legge dettagliata (nei \u201cmodi\u201d e nei \u201ccasi\u201d) imposta dalla Consulta. Ne \ue8 derivato un apparato \uabmulti-livello\ubb, calibrato sulla sistematica del codice e diversificato in base all'orientamento teleologico dell'accertamento \u2013istituzionale, probatorio, investigativo o identificativo-, in cui ogni tipologia \ue8 rigidamente separata dalle altre
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