22 research outputs found
Il monitoraggio sismico dei vulcani attivi della Campania: rete sismica ed analisi dei dati. (Luglio-Dicembre 2001
La Rete Sismica dell’Osservatorio Vesuviano (RSOV) è una rete regionale costituita da
stazioni sismiche analogiche a corto periodo e stazioni digitali a larga banda con trasmissione
continua dei segnali al Centro di Acquisizione (Fig. 1). La Rete è progettata per il
monitoraggio delle aree vulcaniche attive della Campania (Vesuvio, Campi Flegrei, Ischia) e
fornisce informazioni relative alla sismicità a scala regionale rilevata dalla Rete Sismica
Nazionale Centralizzata (INGV – Centro Nazionale per il Monitoraggio della Sismicità ).
Il miglioramento e la standardizzazione della Rete iniziato nella prima metà del 2000 è
continuato nel 2001 con la ristrutturazione di alcune stazioni (SFT, HR9, OTV, SSB, SMC,
SOR) e la conversione a tre componenti di due stazioni dell’area vesuviana (BKE e CPV).
Particolare attenzione è stata posta nel miglioramento dell’accoppiamento sismometrobasamento
al fine di migliorare il rapporto segnale-rumore, comunque elevato a quasi tutte le
stazioni a causa dell’alto grado di urbanizzazione delle aree monitorate.
E’ stata completata, inoltre, la ristrutturazione del Ponte Radio Centralizzato posto presso
la sede di Via Manzoni. Questa operazione ha comportato la sostituzione di tutti gli apparati
radio riceventi, obsoleti o inadeguati, e la ridistribuzione del sistema delle antenne di
ricezione.
Futuri miglioramenti ed espansioni della Rete sono inseriti nel Piano Triennale delle
attività dell’I.N.G.V. e prevedono la conversione in larga banda di alcune stazioni analogiche
e la ridondanza dei sistemi di trasmissione (telemetria UHF e telefonica digitale) per garantire
la continuità dell’acquisizione dei segnali.INGV Sezione di NApoli "Osservatorio Vesuviano"Published1IT. Reti di monitoraggio e sorveglianz
Il monitoraggio sismico dei vulcani attivi della Campania: rete sismica ed analisi dei dati
La Rete Sismica dell’Osservatorio Vesuviano (RSOV) è una rete regionale costituita da
stazioni sismiche analogiche a corto periodo e stazioni digitali a larga banda con trasmissione
continua dei segnali al Centro di Acquisizione (figura 1). La Rete è progettata per il
monitoraggio delle aree vulcaniche attive della Campania (Vesuvio, Campi Flegrei, Ischia) e
fornisce informazioni relative alla sismicità a scala regionale in collaborazione con la Rete
Sismica Nazionale Centralizzata (INGV – Centro Nazionale per il Monitoraggio della
Sismicità ).
Il miglioramento e la standardizzazione della Rete iniziato nella prima metà del 2000 è
continuato nell’anno in corso con la ristrutturazione di alcune stazioni (SFT, HR9, OTV, SSB,
SMC) e la conversione a tre componenti di due stazioni dell’area vesuviana (BKE e CPV).
Particolare attenzione è stata posta nel miglioramento dell’accoppiamento sismometrobasamento
al fine di migliorare il rapporto segnale-rumore; il rumore di fondo rimane
comunque elevato a quasi tutte le stazioni a causa dell’alto grado di urbanizzazione delle aree
monitorate.
E’ stata completata, inoltre, la ristrutturazione del Ponte Radio Centralizzato posto presso
la sede di Via Manzoni. Questa operazione ha comportato la sostituzione di tutti gli apparati
radio riceventi, obsoleti o inadeguati, e la ridistribuzione del sistema delle antenne di
ricezione.
Futuri miglioramenti ed espansioni della Rete sono inseriti nel Piano Triennale delle
attività dell’I.N.G.V. e prevedono la conversione in larga banda di alcune stazioni analogiche
e la ridondanza dei sistemi di trasmissione (telemetria UHF e satellitare) per garantire la
continuità dell’acquisizione dei segnali.INGV Sezione di Napoli "Osservatorio Vesuviano"Published1IT. Reti di monitoraggio e sorveglianz
The real-time multiparametric network of Campi Flegrei and Vesuvius
Volcanic processes operate over a wide range of time scale that requires different instruments and techniques to be
monitored. The best approach to survey a volcanic unrest is to jointly monitor all the geophysical quantities that
could vary before an eruption.
The monitoring techniques are sometimes peculiar for each volcano, which has its own behavior. The simultaneous
investigation of all the geophysical and geochemical parameters improves the sensibility and the understanding of
any variation in the volcanic system.
The Osservatorio Vesuviano is the INGV division charged of the Campi Flegrei and Vesuvius monitoring, two of
the highest risk volcanic complexes in the world due to the large number of people living on or close to them. Each
of them have peculiarities that increase the monitoring challenge: Campi Flegrei has high anthropic noise due to
people living within its numerous craters; Vesuvius has a sharp topography that complicates the data transmission
and analysis.
The real time monitoring of the two areas involves several geophysical fields and the data are transmitted by a
wide data-communication wired or radio infrastructure to the Monitoring Centre of Osservatorio Vesuviano:
- The seismic network counts of 20 station sites in Campi Flegrei and 23 in Vesuvius equipped with velocimetric,
accelerometric and infrasonic sensors. Some of them are borehole stations.
- The GPS network counts of 25 stations operating at Campi Flegrei caldera and 9 stations at Vesuvius volcano.
All the procedures for remote stations managing (raw data downloading, data quality control and data processing)
take place automatically and the computed data are shown in the Monitoring Centre.
- The mareographic network counts of 4 stations in the Campi Flegrei caldera coast and 3 close to the Vesuvius
that transmit to the Monitoring Centre where the data are elaborated.
- The tiltmetric network consist of 10 stations distributed around Pozzuoli harbor, the area of maximum ground
uplift of Campi Flegrei, evidenced since 2005, and 7 stations distributed around the Vesuvius crater. Each tiltmetric
station is also equipped with a temperature and magnetic sensor. The signals recorded are sent to the Monitoring
Centre.
- The 4 marine multiparametric stations installed in the Pozzuoli gulf send accelerometric, broad band, hydrophonic
and GPS data to the Monitoring Centre.
- The geochemical network counts of 4 multiparametric stations in the fumarolic areas of Campi Flegrei and 2
stations in the Vesuvius crater (rim and bottom) with data transmission to the Monitoring Centre. They collect soil
CO2 flux, temperature gradient and environmental and meteorological parameters and transmit them directly to
the Monitoring Centre.
- The permanent thermal infrared surveillance network (TIRNet) is composed of 6 stations distributed among
Campi Flegrei and Vesuvius. The stations acquire IR scenes at night-time of highly diffuse degassing areas. IR data
are processed by an automated system of IR analysis and the temperatures values are sent to the Monitoring CentrePublishedVienna, Austria1IT. Reti di monitoraggio e sorveglianz
Rendiconto di sorveglianza sismica anno 2002
La Rete Sismica dell’Osservatorio Vesuviano (RSOV) è una rete regionale costituita da stazioni sismiche analogiche a corto periodo e stazioni digitali a larga banda con trasmissione continua dei segnali al Centro di Acquisizione (fig. 1). La rete è progettata per il monitoraggio delle aree vulcaniche attive della Campania (Vesuvio, Campi Flegrei, Ischia) e fornisce informazioni relative alla sismicità a scala regionale rilevata dalla Rete Sismica Nazionale Centralizzata (INGV – Centro Nazionale per il Monitoraggio della Sismicità ).
Il miglioramento e la standardizzazione della rete iniziato nella prima metà del 2000 è continuato nel 2002. In particolare è stata effettuata l'installazione di adeguate protezioni elettriche per proteggere la strumentazione da sovratensioni e scariche atmosferiche.
Futuri miglioramenti ed espansioni della rete sono inseriti nel piano triennale delle attività dell’I.N.G.V. e prevedono la conversione in larga banda di alcune stazioni analogiche e la ridondanza dei sistemi di trasmissione (telemetria UHF e telefonica digitale) per garantire la continuità dell’acquisizione dei segnali.INGV Sezione di NApoli "Osservatorio Vesuviano"Published1IT. Reti di monitoraggio e sorveglianz
Rendiconto di sorveglianza sismica anno 2003
La Rete Sismica dell’Osservatorio Vesuviano (RSOV) è costituita da stazioni sismiche analogiche a corto periodo e stazioni digitali a larga banda con trasmissione continua dei segnali al Centro di Acquisizione (Fig. 1).
La Rete è progettata per il monitoraggio delle aree vulcaniche attive della Campania (Vesuvio, Campi Flegrei, Ischia) e fornisce informazioni relative alla sismicità a scala regionale in collaborazione con la Rete Sismica Nazionale Centralizzata (INGV – Centro Nazionale Terremoti).
La ricezione dei dati delle stazioni della RSOV è centralizzata presso la sede OV di via Manzoni. Nel mese di Marzo 2003 un cedimento strutturale ha reso inagibile l'edificio che ospitava detta sede. La necessità di individuare una soluzione alternativa nel più breve tempo possibile ha portato allo spostamento di tutto il sistema di centralizzazione ed acquisizione presso l'edificio adiacente, nei locali occupati dal Dipartimento di Urbanistica del Comune di Napoli. I limiti e la precarietà della nuova installazione hanno determinato per alcune stazioni un aumentato dei disturbi e delle interferenze sui segnali radio.
Per questo motivo molti degli interventi effettuati sulla rete sismica durante l'anno sono stati indirizzati a cercare di ridurre questo inconveniente per migliorare la qualità dei segnali. Sulla base di tale esperienza è in programma una ristrutturazione della rete che prevede la centralizzazione dei segnali con sistemi ridondanti ed indipendenti.INGV Sezione Di Napoli "Osservatorio Vesuviano"Published1IT. Reti di monitoraggio e sorveglianz
Recovery and exploitation of an endangered alpine cultivar: agronomical features and wine quality of the Vitis vinifera black grape Montanera.
Genetic traceability of Asti Spumante and Moscato d'Asti musts and wines using nuclear and chloroplast microsatellite markers
Genetic traceability of Asti Spumante and Moscato d’Asti mustsand wines using nuclear and chloroplast microsatellite markers
The final characteristics of a wine are strongly
influenced by must varietal composition. Further, wine
quality and value can be heavily modified if grape varieties
other than those expected/allowed are used, especially in
the case of monovarietal wines. ‘Moscato bianco’, which is
one of the main grape varieties grown in Piedmont (northwestern
Italy), is used for the production of two renowned
monovarietal sparkling wines: Asti Spumante and Moscato
d’Asti. Here, the genetic traceability of these wines was
assessed using a simple sequence repeat (SSR or microsatellite)
DNA-based method. Must and wine samples from
two local wineries were collected at different winemaking
steps: after grape crushing and pressing, without the skins
(must sample 1, M1); after static clarification or flotation
(M2); halfway through fermentation (M3); and finished
wines. A DNA extraction protocol was developed, and
samples were analysed using a set of 9 nuclear (nSSR) and
7 chloroplast (cpSSR) markers. The application of nSSR
markers was successful for M1 and M2, but was inadequate
for M3 and wines. CpSSR gave better results as amplifications
were achieved using DNA extracted from M1,
M2 and wines, despite the lack of amplification in M3.
Furthermore, the amplified cpSSR loci showed high polymorphism,
allowing the identification of 5 distinct chlorotypes
among 7 muscat-flavoured and 2 non-aromatic
grapevines. Altogether, these results suggest that this
technique could be extended to wine quality and authenticity
control, as well as origin protection