10 research outputs found

    UN GENERATORE DI PETTINE DI FREQUENZE PER L’ECCITAZIONE DI RIVELATORI DI FOTONI A BASSA ENERGIA

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    Il lavoro qui presentato, che nasce dalla collaborazione tra l’LNTS (Laboratorio Nuove Tecnologie e Strumenti) dell’INGV e il Dipartimento di Fisica dell’Università di Roma “La Sapienza”, descrive lo strumento realizzato per fornire il pettine di frequenze atto ad eccitare un sistema sperimentale per otto risuonatori KID. In tale sistema il pettine di frequenze verrà traslato nella banda di frequenza dei KIDs (nell’ordine dei GHz) per poterne effettuare l’eccitazione e quindi riportato nella banda iniziale per effettuarne l’acquisizione e l’analisi

    Orologio Digitale GPS con generazione del marcatempo

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    INGVPublished1.1. TTC - Monitoraggio sismico del territorio nazionalereserve

    Intelligenza artificiale e machine learning: nuovi strumenti per il contrasto della conflittualitĂ  asimmetrica e per la gestione delle crisi - il caso di studio pandemia covid-19

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    Conflitti, rischi asimmetrici, instabilità, criminalità e terrorismo sono fenomeni che, assieme a dirompenti eventi come la pandemia COVID-19 sempre piÚ caratterizzano in modo globalizzato gli scenari della sicurezza internazionale. Questa nuova realtà richiede metodologie e soluzioni innovative volte a migliorare il rilevamento, la conoscenza e la comprensione dei fenomeni al fine di prevenire o rispondere a potenziali minacce a livello locale, regionale ed internazionale. Questo documento affronta il problema ed analizza come l'intelligenza artificiale può essere usata per migliorare le competenze di sicurezza attraverso lo sviluppo e l'uso di una piattaforma basata sull'intelligenza artificiale e sugli algoritmi di apprendimento automatico

    UN GENERATORE DI PETTINE DI FREQUENZE PER L’ECCITAZIONE DI RIVELATORI DI FOTONI A BASSA ENERGIA

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    Il lavoro qui presentato, che nasce dalla collaborazione tra l’LNTS (Laboratorio Nuove Tecnologie e Strumenti) dell’INGV e il Dipartimento di Fisica dell’Università di Roma “La Sapienza”, descrive lo strumento realizzato per fornire il pettine di frequenze atto ad eccitare un sistema sperimentale per otto risuonatori KID. In tale sistema il pettine di frequenze verrà traslato nella banda di frequenza dei KIDs (nell’ordine dei GHz) per poterne effettuare l’eccitazione e quindi riportato nella banda iniziale per effettuarne l’acquisizione e l’analisi.INGV, Università La SapienzaPublished1.10. TTC - Telerilevamentoope

    Progetto HeliDAC

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    Sistema di conversione digitale analogico per la visualizzazione dei segnali sismici su HelicorderIstituto Nazionale di Geofisica e VuilcanologiaPublished1IT. Reti di monitoraggio e sorveglianz

    First results of CISA, the new Central Italy Seismic Array

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    During the last decades, seismic monitoring experienced important advances by introducing small aperture arrays and dense seismic networks equipped with high-dynamic-range instrumentation. This new recording reality allowed to lower significantly the monitoring threshold, to identify in quasi real time active seismo-tectonic structures and to reveal information about the seismic source and its rupture dynamics. The application of array techniques, as beamforming and f-k analysis use the coherence properties of the recorded wavefield for increasing the S/N-ratio, to determine back-azimuth and apparent velocity of the incoming wavefield and to automatically locate the seismic events of small magnitudes. We realized the first permanent small aperture array installation in Italy, called CISA (Central Italy Seismic Array) composed of 9 three-component seismic sensors installed at interstation distances from 100 - 500m and a maximal extension of 1000m. CISA’s circular configuration and its geographical position is aimed to monitor the microseismicity of Central Italy at a local and regional range, including the epicentral area of the 2016/17 seismic sequence, as well as the geothermal areas in the western sector. CISA’s challenges are to decrease the detection threshold of the microseismicity, to identify active faults in Umbria by analysis of the microseismicity and to study in detail the rupture dynamics of moderate earthquakes, by using source scan algorithm. Seismic data are transmitted in real-time to the data center of SARA-electronic (Perugia) by ordinary 4G-LTE router and then forwarded to the observatories of Arezzo and Munich by using seedlink protocol.PublishedPerugia4T. Sismicità dell'Itali

    Caratteristiche del campo d’onda del rumore sismico di un’installazione array in Italia Centrale

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    Grazie ai finanziamenti ottenuti attraverso il bando di ricerca libera proposto all’interno dell’INGV (0865.039 FISR 2016), a partire da Maggio 2018 è operativo nel centro Italia un’array sismico a piccola scala. L’obiettivo è quello di monitorare la microsismicità locale e regionale, inclusa la sequenza sismica del centro Italia 2016-2018 e le aree geotermiche site ad ovest della zona che ospita l’esperimento. L’array, che prende il nome di CISA (Central Italy Seismic Array), ha un’apertura massima di 1000 metri ed è composto da 9 stazioni con sensori velocimetrici a 3 componenti installati ad una distanza reciproca compresa tra 100 e 500 metri. In fase di progettazione di un array in termini di apertura massima e distanza inter-stazione, è bene tenere in mente le caratteristiche del segnale target e studiare il campo d’onda del rumore locale, per ottimizzare il rapporto segnale/rumore. A questo scopo, sono state analizzate le caratteristiche statistiche del segnale e del rumore ambientale in termini di funzioni di autocorrelazione e cross-correlazione per tutte le combinazioni di coppie di stazioni. In questo modo è possibile determinare la distanza inter-stazione più adatta, così che la risposta dell’array, una volta ottimizzato il segnale registrato, possa sopprimere il contributo di energia ascrivibile al campo d’onda del rumore locale. È stata inoltre calcolata la curva di dispersione combinando i risultati dell’analisi di autocorrelazione con quelli ricavati dall’applicazione della tecnica fk sui dati di rumore ambientale. La curva così ottenuta è stata invertita, utilizzando il metodo neighbourhood algorithm per ricavare il profilo di velocità delle onde S del sito fino ad una profondità proporzionale alla configurazione spaziale dell’arrayUnpublishedRoma8T. Sismologia in tempo real

    Noise Field Characteristics of a Seismic Small Aperture Array Installation in Central Italy

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    The realization of the first permanent seismic small-scale array in Central Italy is aimed to monitor the micro-seismicity at a local and regional range, including the epicentral area of the 2016-18 seismic sequence and also the geothermal areas in the western sector. The array called CISA (Central Italy Seismic Array) has a maximum aperture of 1000 m and is composed of 9 three-component seismic sensors installed at inter-station distances between 100 and 500m. When designing a seismic array, the number of sensors, their respective inter-station distances and the array aperture must be tuned to the wavenumber characteristics of the target signals and the local noise field, in order to optimize the signal-to-noise ratio. For this purpose, the statistical structure of signal and noise have been analyzed by means of auto-correlation and cross-correlation functions for all combinations of sensor pairs in order to determine suitable interstation distances, such that the array response-once tuned to the signal-suppresses energy reaching the array with wavenumbers, which are characteristic for the local noise wave-field. The Rayleigh-wave dispersion curve retrieved combining results of auto-correlation and frequency-wavenumber analysis on ambient noise data, has also been inverted by using a neighborhood algorithm in order to retrieve the shear-wave velocity profile for the site down to a depth proportional to the spatial configuration of the array.UnpublishedMontreal (CA)8T. Sismologia in tempo real

    Assessing soil-structure interaction during the 2016 central Italy seismic sequence (Italy): preliminary results

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    We used the moderate-magnitude aftershocks succeeding to the 2016 August 24th, Mw = 6.0, Amatrice (Italy) mainshok to asses, specially during an ongoing seismic sequence, the soil-structure interaction where cultural Heritage is involved. We have chosen as case study the San Giovanni Battista church (A.D. 1039)  in Acquasanta Terme town, about 20 Km northeast of Amatrice. First of all we studied the soil shaking features in order to characterize the input to the monument. Then, using the recordings in the church, we tried to figure out  how the input seismic energy is distributed over the different monument parts. Some preliminary results are shown and discussed
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