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Ecosistemi per la ricerca Atti Convegno ACNP/NILDE Trieste, 22-23 maggio 2014
Il secondo convegno congiunto ACNP / NILDE: ecosistemi per la ricerca è stato
ospitato dal 22 al 23 maggio 2014 dall’Università di Trieste.
Sotto gli auspici della stessa Università di Trieste e degli altri enti di ricerca
del Friuli Venezia Giulia1 sono stati affrontati in un’ottica internazionale i temi
del rapporto tra cataloghi collettivi e servizi interbibliotecari, e il più generale
ambito dei servizi bibliografici per la ricerca scientifica.
ACNP e NILDE possono essere considerati un vero e proprio ecosistema. Le
biblioteche e i bibliotecari collaborano tra di loro in maniera reciproca e secondo
modalità interconnesse, offrendo agli utenti servizi sempre più evoluti e dinamici.
Questo ecosistema, essendo aperto, mette i propri servizi a disposizione della
ricerca scientifica in senso generale. Il convegno di Trieste ha offerto l’occasione
di investigare e proporre soluzioni innovative, interconnessioni e relazioni nuove
e più proficue.
Il convegno ha presentato alcune rilevanti esperienze internazionali in tema
di servizi interbibliotecari e cataloghi collettivi e la prosecuzione di attività che erano state proposte come spunti di ispirazione nel convegno precedente2 inoltre
si sono condotte delle riflessioni sulle nuove esigenze dell’utenza.
Una ultima parte è dedicata alla illustrazione degli sviluppi tecnici e le prospettive
future di ACNP e di NILDE.
Hanno partecipato all’evento oltre 200 colleghi italiani e stranieri ed i relatori
dei 18 contributi provenivano da Italia, Germania, Austria, Grecia, Slovenia e
Stati Uniti. Il carattere di confronto e di condivisione delle esperienze tipico della
realtà partecipativa di ACNP e NILDE, è emerso anche in questa occasione nella
tavola rotonda - di cui viene riportato un resoconto dettagliato - che ha affrontato
il tema della valutazione della ricerca dal punto di vista delle biblioteche. Inoltre,
la molto partecipata sessione poster ha ospitato 13 lavori- anch’essi riportati nel
volume - incentrati oltre che su ACNP e NILDE anche sul tema ricerca e sistema
biblioteca, dando ottimi spunti di partecipazione, dialogo e confronto sulle diverse
realtà in cui operiamo
Sistemi bibliotecari di ateneo tra razionalizzazione e autonomia: il caso dell'Università di Pisa
RIASSUNTO Le biblioteche delle università in Italia sono state considerati a lungo inefficienti, con costi alti e risultati bassi. A partire dagli anni Settanta è cresciuta l'insoddisfazione e quindi il tentativo di miglioramento e della razionalizzazione, anche in conseguenza della introduzione dei sistemi computerizzati nelle biblioteche. Il quadro dei servizi bibliotecari dell'Università di Pisa ne era un esempio: un grande patrimonio bibliografico, disperso su molte sedi con servizi discontinui.. A partire dal 1987, con la costituzione di una Commissione di ateneo per le biblioteche, state messe in opera alcune trasformazioni dei servizi bibliotecari, dal punto di vista istituzionale, organizzativo e informatico. All'inizio del 1999 l'Ateneo, rafforzando le linee di politica bibliotecaria seguite nel corso di dieci anni, deliberò la costituzione formale del Sistema bibliotecario di ateneo, attraverso lo statuto e un apposito regolamento. Le numerose biblioteche (più di 100) venivano aggregate in 16 biblioteche e venivano emesse le linee guida con gli standard per i servizi bibliotecari. L'indirizzo generale del sistema è dato dagli organi accademici, il coordinamento tecnico-gestionale è compito del Servizio per il sistema bibliotecario. Ciascuna biblioteca, amministrativamente autonoma, ha un proprio consiglio direttivo, un presidente e un direttore operativo. Le risorse finanziarie e le risorse umane sono attribuite sulla base di parametri.. Parallelamente è stata avviata una intensa attività di formazione del personale, nel quadro della formazione di ateneo del personale tecnico-amministrativo. Il fulcro del sistema è rappresentato dalla misurazione dei risultati e dei servizi. Nel complesso si tratta di una realizzazione che non sacrifica a un modello astratto il funzionamento dei servizi e le specificità disciplinari, ma si radica nell'esperienza concreta e nella storia delle realtà bibliotecarie dell'ateneo, con l'obiettivo di riorganizzarle secondo la prospettiva del miglioramento della qualità e dell'orientamento all'utente-cliente. SUMMARY Italians university libraries have long been considered both inefficient and wasteful, with high costs and poor results. Since the 1970's there has been a growing dissatisfaction with the situation. As a result, many universities have attempted to both improve and rationalise library systems, thanks also in part to the introduction of computerised systems in libraries. The University of Pisa's library services differ little from those of the average Italian university. The university library system has considerable bibliographic resources, scattered among many centres (about 100 little and medium libraries), with uneven service levels. The university Committee for libraries, which was set up in 1987, has produced a number of proposals for reorganisation, based on a certain amount of centralisation and on the introduction of more widely based, and also more innovative and advanced computerised services. New rules for libraries, together with a centralised library service, were thus introduced. In early 1999, the university, building on the library policy which pursued in the preceding decade, considered a further development of the system based on the University Statute, the centralisation process to achieve the establishment of 16 central library co-ordinated by the university's library system service, and a set of guidelines with standards for the library services. The system's policy direction is given by the academic bodies. Technical coordination is the task of the university library system service. The individual libraries, which are financially independent, have a board, a president and a managing director. As regards human and s financial resources, all the libraries are financed on the basis of some parameters. Similarly, staff training has initiated courses that aim to involve all the staff in the library system's perspectives. Feedback comes from the evaluation of services and results. We can say that this model arises from the concrete experience and the past evolution of university libraries. The objective is to reorganise libraries, improving their quality and user orientation
Il progetto WorldCat/OCLC del consorzio CIPE
CIPE è un consorzio di 11 università italiane, che qualche anno fa ha deciso di
porsi come un “rompighiaccio” rispetto alle altre università italiane, importando
i suoi 11 milioni di record catalografici in WorldCat. Oggi una buona parte del
progetto è stata completata e circa la metà dei dati è visibile, mentre si sta procedendo
all’importazione del resto.
È interessante notare che nelle università che hanno esportato i dati è già stato
riscontrato un significativo aumento di richieste di ILL da parte di istituzioni estere.
La motivazione più importante del progetto sta nella necessità di colmare il
deficit di documentazione italiana non accessibile in rete.
Gli obiettivi del progetto sono:
a) dare maggiore visibilità al patrimonio bibliotecario italiano;
b) aprirsi attraverso WorldCat al VIAF e alla struttura dei linked data;
c) incoraggiare l’adesione al progetto CIPE-WorldCat delle altre università italiane;
d) incrementare la rilevanza dei risultati della ricerca italiana nella comunità
internazionale e migliorare il processo di valutazione della letteratura
scientifica italiana, con particolare riguardo alle monografie.
La partecipazione al progetto ha rappresentato per le biblioteche anche un’occasione
per rivedere le procedure del proprio catalogo, insieme all’opportunità di correggerne gli errori e le incoerenze, grazie ai feedback ricevuti da OCLC durante
l’importazione dei dati. Inoltre il progetto ha consentito ai membri del CIPE
di sviluppare un notevole know how sulle funzionalità dei SW di importazioneesportazione
e sulle loro implicazioni negli ILS.
CIPE is a Consortium of 11 Italian universities, that decided few year ago to act
as an “icebreaker” in respect of the other Italian universities importing their 11
millions of records in Worldcat. Today most of the process has been completed
and half of the data are available in the Catalogue yet, where we are expecting also
the other data will be imported quite soon.
It is interesting to note the significant increase in the ILL requests coming
from foreigner institutions, thanks to the presence of our data in WorldCat.
The more relevant reason behind the CIPE initiative is the need to bridge the
gap of the Italian documentation not available on the web at the moment.
The aims of the project are:
a) giving more visibility to the librarian Italian heritage;
b) sizing the opportunity of participating, via WorldCat, to VIAF and to
structure the data thought linked data;
c) encouraging the adhesion to the CIPE-WorldCat project from other Italian
universities;
d) promoting the relevance of the Italian research outputs in the International
community and increasing the evaluation process of the national papers,
with a specific attention to books.
The achievement of the project represented also a good occasion for the libraries
to revise their internal cataloguing process and routines, with the opportunity
to clean the data and to correct errors in the catalogues thanks to the feedbacks
of inconsistency highlighted from OCLC during the import of data. This way
has been also possible for the CIPE members to develop a deeper know how
regarding the SW functionalities and the import-export implications and
problems in the ILS
Lipodystrophy is an independent predictor of hypertriglyceridemia durino pregnancy in HIV- infected women
Lipid values were measured during pregnancy in HIV-infected, treatment-experienced women. A previous history of lipodystrophy was associated with significantly higher triglyceride values at all pregnancy trimesters. In multivariate analyses lipodystrophy independently increased the risk of hypertriglyceridemia by threefold at the first trimester, and by eightfold at the second and third trimesters. Protease inhibitor treatment was also independently associated with hypertriglyceridemi
Ecosistemi per la ricerca Atti Convegno ACNP/NILDE Trieste, 22-23 maggio 2014
Il secondo convegno congiunto ACNP / NILDE: ecosistemi per la ricerca è stato
ospitato dal 22 al 23 maggio 2014 dall’Università di Trieste.
Sotto gli auspici della stessa Università di Trieste e degli altri enti di ricerca
del Friuli Venezia Giulia1 sono stati affrontati in un’ottica internazionale i temi
del rapporto tra cataloghi collettivi e servizi interbibliotecari, e il più generale
ambito dei servizi bibliografici per la ricerca scientifica.
ACNP e NILDE possono essere considerati un vero e proprio ecosistema. Le
biblioteche e i bibliotecari collaborano tra di loro in maniera reciproca e secondo
modalità interconnesse, offrendo agli utenti servizi sempre più evoluti e dinamici.
Questo ecosistema, essendo aperto, mette i propri servizi a disposizione della
ricerca scientifica in senso generale. Il convegno di Trieste ha offerto l’occasione
di investigare e proporre soluzioni innovative, interconnessioni e relazioni nuove
e più proficue.
Il convegno ha presentato alcune rilevanti esperienze internazionali in tema
di servizi interbibliotecari e cataloghi collettivi e la prosecuzione di attività che erano state proposte come spunti di ispirazione nel convegno precedente2 inoltre
si sono condotte delle riflessioni sulle nuove esigenze dell’utenza.
Una ultima parte è dedicata alla illustrazione degli sviluppi tecnici e le prospettive
future di ACNP e di NILDE.
Hanno partecipato all’evento oltre 200 colleghi italiani e stranieri ed i relatori
dei 18 contributi provenivano da Italia, Germania, Austria, Grecia, Slovenia e
Stati Uniti. Il carattere di confronto e di condivisione delle esperienze tipico della
realtà partecipativa di ACNP e NILDE, è emerso anche in questa occasione nella
tavola rotonda - di cui viene riportato un resoconto dettagliato - che ha affrontato
il tema della valutazione della ricerca dal punto di vista delle biblioteche. Inoltre,
la molto partecipata sessione poster ha ospitato 13 lavori- anch’essi riportati nel
volume - incentrati oltre che su ACNP e NILDE anche sul tema ricerca e sistema
biblioteca, dando ottimi spunti di partecipazione, dialogo e confronto sulle diverse
realtà in cui operiamo.Oltre all’Università di Trieste come organizzatori locali l’IRCCS materno infantile Burlo Garofalo, la SISSA, l’ICGEB, l’INAF di Trieste, l’ICTP e l’Università di Udine; e con il patrocinio della
Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, la Provincia
di Trieste, il comune di Trieste, l’AIB e il CRO di Aviano.PublishedTrieste4IT. Banche datiope