22 research outputs found

    Benefits of elastic spectrum allocation in optical networks with dynamic traffic

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    Traditional optical core networks based on Wavelength Division Multiplexing (WDM) provide optical channels (wavelengths) rigidly allocated over the optical spectrum and separated by 50 or 100 GHz. The novel concept of Elastic Optical Network (EON) can help to improve network flexibility by allo-cating multiple sub-channels to incoming connection requests with finer bandwidth granularity (hence the term elastic) over a flexible spectrum grid. In this paper, we propose an algorithm for connection resource provisioning in EONs. We compare the per-formance of flexible-grid EONs to that of fixed-grid WDM net-works under dynamic traffic, with and without grooming capa-bility, in terms of blocking probability and network resource (i.e. overall spectrum) occupation, thus showing quantitatively the advantage of EON compared to grooming-based WDM networks

    The Waste Land. Il Politecnico alla Bovisa nel parco industriale dei Gasometri.

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    A partire dalla consapevolezza della storia del Politecnico, che dal 1974 vede l’area di Bovisa come luogo deputato alla ricerca e alla formazione, il progetto affronta la complessità dell’intervento riorganizzandolo secondo alcuni temi, fortemente integrati attraverso il disegno di un’architettura (alla scala urbana). Due sono gli aspetti principali: a) la necessità del consolidamento e ampliamento del Politecnico nell’area dei gasometri, con l’integrazione dello Science Park; b) l’opportunità di realizzare un grande parco urbano, attrezzato e connesso al campus recuperato nella “waste land” dell’area dei gasometri. Strettamente connessi a questi due temi, conseguono gli altri nodi funzionali: c) il recupero, restauro e riutilizzo del patrimonio dismesso del complesso industriale delle officine del gas, persistente oggi come frammento ancora ben strutturato di una città-fabbrica; d) l’integrazione tra l’ampliamento futuro e il già attuato Politecnico Lambruschini-La Masa, che necessita di un consolidamento, con interventi sugli spazi pubblici urbani per una maggiore abitabilità pedonale e facilitazione alla vita del campus esistente; e) l’organizzazione di un parco lineare residenziale di completamento al campus, con servizi integrati, facilitazioni all’accessibilità con un nuovo assetto architettonico della stazione FNM Bovisa e il nuovo complesso commerciale. f) la riorganizzazione della viabilità locale e dei trasporti pubblici per una compatibilità tra scala urbana e nuove funzioni insediate, con conseguente decongestione del traffico di quartiere. Ipotesi fondata con la verifica della sostenibilità alla scala urbana dei traffici generati dall’insieme delle delle nuove funzioni insediate, svolta mediante simulazioni modellistiche capaci di restituire le criticità locali e quelle riverberate nell’intorno territoriale circostante il quartiere Bovisa

    New insights into the phenotypic spectrum of 14q22q23 deletions: a case report and literature review

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    Abstract Background Mutations occurring in the orthodenticle homeobox 2 gene (OTX2) are responsible for a rare genetic syndrome, characterized mainly by microphthalmia/anophthalmia associated with extra-ocular defects such as brain malformations, pituitary abnormalities, short stature and intellectual disability. To date, the spectrum of radiological features observed in patients with OTX2 mutations has never been summarized. Case presentation In this report, we describe a case of large microdeletion encompassing OTX2 but not BMP4 presenting with a syndromic anophthalmia with corpus callosum hypoplasia, pituitary gland hypoplasia and vermian hypoplasia. Conclusion Our case report provides an illustration of the neuroradiological spectrum in a case of OTX2-related syndrome and the first radiological evidence of 14q22.2q23.1 deletion associated posterior cranial fossa anomalies

    High fat diet subverts hepatocellular iron uptake determining dysmetabolic iron overload.

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    Increased serum ferritin associated with mild hepatic iron accumulation, despite preserved upregulation of the iron hormone hepcidin, is frequently observed in patients with dysmetabolic overload syndrome (DIOS). Genetic factors and Western diet represent predisposing conditions, but the mechanisms favoring iron accumulation in DIOS are still unclear. Aims of this study were to assess the effect a high-fat diet (HFD) on hepatic iron metabolism in an experimental model in rats, to further characterize the effect of free fatty acids on iron metabolism in HepG2 hepatocytes in vitro, and to assess the translational relevance in patients with fatty liver with and without iron accumulation. Despite decreased uptake of dietary iron, rats fed HFD accumulated more hepatic iron than those fed regular diet, which was associated with steatosis development. Hepatic iron accumulation was paralleled by induction of ferritin, in the presence of preserved upregulation of hepcidin, recapitulating the features of DIOS. HFD was associated with increased expression of the major iron uptake protein Transferrin receptor-1 (TfR-1), consistently with upregulation of the intracellular iron sensor Iron regulated protein-1 (IRP1). Supplementation with fatty acids induced TfR-1 and IRP1 in HepG2 hepatocytes, favoring intracellular iron accumulation following exposure to iron salts. IRP1 silencing completely abrogated TfR-1 induction and the facilitation of intracellular iron accumulation induced by fatty acids. Hepatic TfR-1 mRNA levels were upregulated in patients with fatty liver and DIOS, whereas they were not associated with liver fat nor with inflammation. In conclusion, increased exposure to fatty acids subverts hepatic iron metabolism, favoring the induction of an iron uptake program despite hepatocellular iron accumulation

    Concorso Internazionale di idee per la definizione del Piano di Interventi per il Recupero, la Riqualificazione e la Valorizzazione della cittĂ  vecchia di Taranto

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    Taranto Azzurra. Attraverso una storia contraddistinta dal susseguirsi di ruoli diversi di volta in volta assunti o attribuiti, l’Isola si presenta oggi come “città vecchia”, gravemente depauperata dal punto di vista della popolazione e delle funzioni, sostanzialmente ridotta a “ponte” tra la Taranto moderna a sud est, la stazione e lo stabilimento dell’Ilva a nord ovest. L’interpretazione di quel che è stato e di quel che potrebbe essere suggerisce di ricomprendere questa pregevole e unica formazione urbana come parte integrante di Taranto, inclusa con un proprio specifico ruolo nelle dinamiche ordinarie della città e della sua area gravitazionale. “2022 l’Isola ritorna al centro” è modo sintetico per richiamare i cambiamenti relativi a economia, infrastrutture, società e ambiente: da quartiere monofunzionale a centro di sperimentazione creativa; da spazio congestionato di attraversamento a destinazione; da luogo in stato di abbandono a centro attrattivo e inclusivo; da unico accesso al mare a primo tassello di rigenerazione ambientale dei seni del Mar Piccolo. Riscoprire, Riunire, Riconfigurare, Rinnovare, Riabitare, Ripopolare sono le parole che riassumono le intenzioni della proposta Taranto azzurra. Un’offerta di spazi attraenti, adeguatamente infrastrutturati e salubri, la riorganizzazione dell’accessibilità, la riscoperta dei luoghi del risiedere e del lavorare per liberare nuove energie economiche creative, sono condizioni necessarie per fermare la deriva del decadimento; altra condizione è costituita dalla capacità di coinvolgere in questo “viaggio della rigenerazione” i Tarantini di oggi e di domani che dovranno trovare nell’operazione una risposta alle difficoltà attuali e una prospettiva convincente. L’invito all’esplorazione dell’isola attraverso installazioni e promozione di eventi artistici e culturali, tali da indurre l’allungamento della passeggiata degli abitanti locali e da richiamare visitatori curiosi, viene inteso come startup del processo

    Effect of HFD on hepatic iron metabolism genes.

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    <p>A) Hepatic hepcidin and Fp-1 mRNA levels. Gene expression was evaluated by qt-PCR. B) Serum hepcidin levels were evaluated by an EIA kit. C) Hepatic Fp-1 protein levels evaluated by Western Blotting. D) Densitometric analysis of ferroportin protein levels; β-actin is shown as the loading control. The figure is representative of results obtained in 6 animals per group in two independent experiments. Values are expressed as means±SD. AU, arbitrary units. *p<0.05 vs controls.</p
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