10 research outputs found

    A Method for the Measurement of Digitizers’ Absolute Phase Error

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    A lot of engineering applications, from telecommunications to power systems, require accurate measurement of phase angles. Some of them, like synchrophasor measurement and calibration of instrument transformers with digital output, in order to reach high phase measurement accuracy, require the knowledge of phase error of digitizers. Therefore, in this paper a method for the measurement of digitizers’ absolute phase errors is proposed. It adopts a sinewave and two square waves, that are the digitizer sample clock and a phase reference signal. Combining the measurements of the relative phase differences between the adopted signals it is possible to accurately evaluate the absolute phase error of a digitize

    Implicazioni medico-legali della distocia di spalla

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    La disciplina ostetrico-ginecologica ha subito una profonda trasformazione nell’ultimo ventennio, dovuta sia al continuo progresso tecnico-scientifico, sia alla maggiore pressione medico-legale, per cui si è accelerato lo storico diverbio tra parto spontaneo o taglio cesareo. Al centro del dibattito rimangono le paralisi ostetriche conseguenti ad eventi di distocia di spalle, complicanza-emergenza ostetrica che lascia deficit anatomo-funzionali permanenti nel neonato. In tale lavoro gli Autori discutono la definizione di parto eutocico e delle indicazioni rispetto alla condotta clinica da tenere nelle diverse situazioni (procedure), della distocia di spalla, della sua patogenesi, dei fattori di rischio, della diagnosi di megalosomia fetale, delle manovre ostetriche applicabili, delle paralisi ostetriche che si possono produrre

    Infezione da Parvovirus B19 del feto e dei suoi annessi

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    Il Parvovirus B19 è l’agente della quinta malattia o eritema infettivo. Il Parvovirus B19 cresce solo in cellule in attiva moltiplicazione in particolare nelle cellule del fegato fetale, del cordone ombelicale, e nelle cellule progenitrici midollari. In donne gravide la trasmissione del virus può causare anemia fetale, idrope e morte. Se l’infezione viene acquisita nelle prime 20 settimane, si verifica la morte del feto nel 3-9% dei casi. Nel secondo trimestre, a causa dell’enorme aumento della massa eritrocitaria fetale si può manifestare l’idrope fetale: si tratta di gonfiore del tessuto sottocutaneo fetale, determinato da un danno tossico sul midollo, dalla conseguente anemizzazione e da una grave sofferenza miocardica che causa lo scompenso congestizio. La diagnosi diretta da B19 si effettua con la ricerca del DNA virale nel siero materno mediante PCR o nei tessuti mediante ibridazione in situ,quantificazione dei livelli di anticorpi IgM e IgG, e solo se necessario, il test sul liquido amniotico. Per quanto concerne la terapia, l’infezione da parvovirus B19 generalmente non richiede trattamento. In casi gravi di idrope fetale sono state effettuate trasfusioni intrauterine oppure infusioni di immunoglobuline alla madre, con benefici per il feto non ancora accertati

    Infezione da streptococco di Gruppo B in gravidanza: management delle pazienti con storia di allergia alla penicillina

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    Introduzione: l’infezione da streptococco di gruppo B in gravidanza è associata a importanti conseguenze, sia materne che neonatali. Materiali e metodi: il nostro studio ha coinvolto 45 gravide tra 35 e 37 settimane di gestazione, con tampone vagino-rettale positivo per streptococco di gruppo B e storia di allergia alla penicillina di tipo non anafilattico. Scopo del nostro studio è stato di dimostrare che parte di tali donne potevano ricevere comunque la penicillina in travaglio, in quanto negative ai test cutanei per l’allergia alla penicillina. Risultati: delle 45 donne in esame, 2 sono state escluse per storia di anafilassi alla penicillina, 43 sono state sottoposte a prick test; di queste, 40 sono risultate negative al prick test e sottoposte al test intradermico, anch’esso risultato negativo. Queste ultime in travaglio sono state trattate prima con una dose orale di penicillina V e non avendo avuto reazioni avverse, hanno ricevuto penicillina G ev. Le 3 donne positive al prick test e le 2 escluse per anafilassi sono state trattate con protocollo alternativo perché ad alto rischio di anafilassi. Conclusioni: 40 donne su 45 (89%) hanno ottimizzato la chemioprofilassi ricevendo penicillina G in termini di migliore sensibilità del batterio all’antibiotico, migliori concentrazioni transplacentari dell’antibiotico, minore costo della terapia, diminuzione di ceppi resistenti ad antibiotici alternativi alla penicillina

    Farmaci psicotropi in gravidanza

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    Durante la gravidanza possono insorgere o riacutizzarsi numerosi disturbi psichiatrici. La depressione colpisce frequentemente donne in gravidanza: le forme lievi vanno affrontate con la psicoterapia, mentre la depressione severa necessita di un trattamento farmacologico. La gravidanza può intensificare la sintomatologia da disturbo maniacale e vi è associazione tra i disturbi bipolari e il peggioramento dell’umore nel puerperio. I disturbi di attacco di panico sono disturbi cronici e hanno andamento ricorrente, tuttavia alcune pazienti possono sospendere o ridurre la terapia per alcuni periodi senza peggiorare il quadro della malattia. In gravidanza si osserva un’alta percentuale di disturbi ossessivo-compulsivi: in alcune pazienti si ricorre a tecniche cognitivo-comportamentali, mentre le donne che sono affette in maniera severa da tali disordini necessitano anche di terapia farmacologica

    L'utilizzo di tecoferolo acetato nel trattamento sintomatico delle distrofie vulvari

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    In questo studio abbiamo dimostrato l’efficacia del tocoferolo acetato nel trattamento delle distrofie vulvari. Abbiamo utilizzato Filme Gyno Ovuli Vaginali e VEA Olio (tocoferolo acetato puro). Al termine dello studio, nelle donne trattate, abbiamo osservato la risoluzione della sintomatologia ed un miglioramento dell’aspetto e della consistenza della cute e delle mucose genitali

    Fattori angiogenetici e peptidi vasoattivi nella preeclampsia e nel ritardo di crescita intrauterino

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    Difetti angiogenetici possono essere coinvolti in una alterata placentazione che sottende a molteplici patologie ostetriche. Abbiamo studiato diversi fattori angiogenetici e peptidi vasoattivi che regolano il flusso placentare con un equilibrio tra vasodilatazione, indotta dal VIP, e vasocostrizione, data dal NPY, e soprattutto di promozione all’angiogenesi, dovuta al VEGF e potenziata dall’Ang-1, a sua volta antagonizzato dall’Ang-2. La ricerca di alterazioni quantitative di questi elementi ha lo scopo di aggiungere informazioni sulla patogenesi di preeclampsia e IUGR, con la speranza di poter poi trattarle farmacologicamente. Abbiamo selezionato 2 gruppi, uno di controllo (n=20), composto da gravidanze singole, fisiologiche, e un gruppo complicato con IUGR (n=10). Ne è risultato un aumento di VEGF, Ang-1 e Ang-2 nelle placente di donne con IUGR

    Ruolo degli autoanticorpi antitiroide nella poliabortivitĂ  ricorrente e tireopatie autoimmuni in gravidanza

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    le malattie autoimmuni della tiroide vengono distinte in due tipi: tiroidite autoimmune con gozzo (tiroidite di Hashimoto) o con atrofia ghiandolare e morbo di Basedow. Molte tiroiditi autoimmuni vanno incontro durante la gravidanza ad una fase di remissione con riaccensione della malattia nel post-partum (tiroiditi post-partum). Nella gestante il verificarsi di una tireotossicosi o di un quadro di ipotiroidismo può causare complicanze materne, fetali ed anche neonatali. Materiali e metodi: lo studio ha interessato due gruppi di donne non gravide eutiroidee. Il primo gruppo composto da 84 pazienti con storia di abortività spontanea ricorrente. Il secondo gruppo (caso controllo) da 84 pazienti che avevano portato a termine più gravidanze e che non avevano storia di abortività spontanea ricorrente. Scopo dello studio è stato quello di verificare la presenza di anticorpi antitiroide (anti-TPO, anti-Tg e anti recettore del TSH) in donne con storia di poliabortività spontanea ricorrente ed esaminare la possibile associazione tra anticorpi antitiroide e anticorpi non-organo specifici (anti cardiolipina-ACL e Lupus anticoagulant-LAC) nell’insorgenza degli aborti. Risultati: anticorpi anti-Tg e anti-TPO o entrambi sono stati trovati nel 39% delle donne del primo gruppo e solo nel 7% di quelle del secondo gruppo. Il 21% del primo gruppo è risultato positivo per anti-TPO e il 18% per anti-Tg. Il 3.5% del secondo gruppo è risultato positivo per anti-TPO e un altro 3.5% per anti-Tg. Solo 3 pazienti del primo gruppo sono risultate positive ad entrambi gli anticorpi, mentre nessuna del secondo gruppo ha presentato positività per entrambi gli anticorpi. Il 50% del primo gruppo è risultato positivo per uno o più anticorpi non-organo specifici. Del 39% delle donne del primo gruppo positive agli anticorpi anti-tiroide, 2 donne sono risultate positive per LAC, 4 per ACL, 1 per entrambi e 26 per nessuno dei due. Delle donne del primo gruppo negative per anticorpi anti-tiroide, 8 hanno mostrato positività per LAC, 22 per ACL, 5 per entrambi e 16 per nessuno dei due. Conclusioni: l’aborto spontaneo ricorrente associato alla presenza di anticorpi antitiroide potrebbe essere la spia di una patologia autoimmune più generalizzata, che può condurre all’interruzione di gravidanza. Dal nostro studio non sembra esserci una correlazione tra l’incidenza della presenza di anticorpi anti-tiroide e anticorpi non organo-specifici

    Retrospective study on 43 patients with diagnosis of ectopic pregnancy

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    Aim. This study aims at outlining the parameters of eligibility to lean toward conservative treatment rather than surgery in case of diagnosis of GEU. Materials and methods. We retrospectively analyzed the data of 43 patients hospitalized at our facility between January 1, 2010 and June 30, 2012 with a diagnosis of GEU. We divided our sample into six groups: patients who underwent surgery within the first 24 h (A), and after the first 24 h (B), treated with methotrexate with positive results (C) and without success (D), and treated with watchful waiting with spontaneous resolution (E) or followed by surgery (F). Descriptive statistics methods were used, and also χ² (Chi-square) and analysis of variance. A transvaginal transducer of 7.5 MHz was used for ultrasound examination. The analyzed parameters were values of beta-hCG, adnexal mass, endometrial thickness and presence and extent of Douglas pouch fluid. Results. Considering the percentage of patients in groups C+E, conservative treatment was possible in 11 patients (25.5%), 4 patients of group C and 7 of group E. Watchful waiting has been successful in 87.5%. Instead, medical therapy has been successful in 57.1% of cases. Conclusions. Therefore we propose a thorough laboratory (beta-hCG 3000 mIU/ml and presence of adnexal mass > 3.5 cm as well as presence of fetal heart rate and patient in critical clinical conditions require an emergency surgical approach
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