research

Infezione da Parvovirus B19 del feto e dei suoi annessi

Abstract

Il Parvovirus B19 è l’agente della quinta malattia o eritema infettivo. Il Parvovirus B19 cresce solo in cellule in attiva moltiplicazione in particolare nelle cellule del fegato fetale, del cordone ombelicale, e nelle cellule progenitrici midollari. In donne gravide la trasmissione del virus può causare anemia fetale, idrope e morte. Se l’infezione viene acquisita nelle prime 20 settimane, si verifica la morte del feto nel 3-9% dei casi. Nel secondo trimestre, a causa dell’enorme aumento della massa eritrocitaria fetale si può manifestare l’idrope fetale: si tratta di gonfiore del tessuto sottocutaneo fetale, determinato da un danno tossico sul midollo, dalla conseguente anemizzazione e da una grave sofferenza miocardica che causa lo scompenso congestizio. La diagnosi diretta da B19 si effettua con la ricerca del DNA virale nel siero materno mediante PCR o nei tessuti mediante ibridazione in situ,quantificazione dei livelli di anticorpi IgM e IgG, e solo se necessario, il test sul liquido amniotico. Per quanto concerne la terapia, l’infezione da parvovirus B19 generalmente non richiede trattamento. In casi gravi di idrope fetale sono state effettuate trasfusioni intrauterine oppure infusioni di immunoglobuline alla madre, con benefici per il feto non ancora accertati

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