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    Impact of Processing-Resource Sharing on the Placement of Chained Virtual Network Functions

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    Network Function Virtualization (NFV) provides higher flexibility for network operators and reduces the complexity in network service deployment. Using NFV, Virtual Network Functions (VNF) can be located in various network nodes and chained together in a Service Function Chain (SFC) to provide a specific service. Consolidating multiple VNFs in a smaller number of locations would allow decreasing capital expenditures. However, excessive consolidation of VNFs might cause additional latency penalties due to processing-resource sharing, and this is undesirable, as SFCs are bounded by service-specific latency requirements. In this paper, we identify two different types of penalties (referred as "costs") related to the processingresource sharing among multiple VNFs: the context switching costs and the upscaling costs. Context switching costs arise when multiple CPU processes (e.g., supporting different VNFs) share the same CPU and thus repeated loading/saving of their context is required. Upscaling costs are incurred by VNFs requiring multi-core implementations, since they suffer a penalty due to the load-balancing needs among CPU cores. These costs affect how the chained VNFs are placed in the network to meet the performance requirement of the SFCs. We evaluate their impact while considering SFCs with different bandwidth and latency requirements in a scenario of VNF consolidation.Comment: Accepted for publication in IEEE Transactions on Cloud Computin

    The Role of Probe Attenuation in the Time-Domain Reflectometry Characterization of Dielectrics

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    The influence of the measurement setup on the estimation of dielectric permittivity spectra from time-domain reflectometry (TDR) responses is investigated. The analysis is based on a simplified model of the TDR measurement setup, where an ideal voltage step is applied to an ideal transmission line that models the probe. The main result of this analysis is that the propagation in the probe has an inherent band limiting effect, and the estimation of the high-frequency permittivity parameters is well conditioned only if the wave attenuation for a round trip propagation in the dielectric sample is small. This is a general result, holding for most permittivity model and estimation scheme. It has been verified on real estimation problems by estimating the permittivity of liquid dielectrics and soil samples via an high-order model of the TDR setup and a parametric inversion approac

    OPTIMIZATION OF GREEN ROOF INSTALLATIONS IN THE MEDITERRANEAN CLIMATE

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    Le coperture a verde pensile sono impianti vegetali realizzati sui tetti degli edifici mediante l'uso di una serie di stratigrafie specifiche. \uc9 stato dimostrato che i tetti verdi forniscono benefici ecologici, economici e sociali, ma l'applicazione della tecnologia \ue8 ancora poco diffusa nelle regioni a clima arido. Le attivit\ue0 di ricerca condotte nel corso della presente tesi hanno permesso di sviluppare nuovi criteri per la realizzazione di coperture a verde pensile in area mediterranea. Per aumentare le capacit\ue0 di ritenzione idrica del substrato, mantenendo spessori limitati, \ue8 stata valutata la possibilit\ue0 di ricorrere a miscele di substrato e polimeri idrofili (SAP). I SAP hanno portato all\u2019aumento della quantit\ue0 di acqua disponibile per la vegetazione ottimizzando lo stato idrico delle piante di Salvia officinalis durante i periodi aridi, specialmente se cresciute su spessori di substrato limitati. Essendo la riduzione degli spessori di substrato uno dei principali obiettivi della ricerca sul verde pensile, sono stati valutati lo stato idrico, l\u2019evapotraspirazione e l\u2019accrescimento di specie arbustive cresciute su spessori di substrato ridotti. I dati sperimentali hanno dimostrato come in condizioni di aridit\ue0 lo stato idrico delle piante \ue8 risultato essere pi\uf9 favorevole nei sistemi caratterizzati da spessori ridotti, in quanto essi promuovono un minore accumulo di biomassa vegetale e quindi un minor consumo di acqua, se paragonati a spessori superiori. Con l'obiettivo di dimostrare l'importanza della selezione delle specie vegetali accoppiata a una appropriata scelta del substrato, due specie arbustive sono state fatte crescere in due substrati che differivano in termini di caratteristiche di ritenzione idrica. I risultati hanno evidenziato come il tipo di substrato influenzi in maniera significativa lo stato idrico della vegetazione. Per approfondire le conoscenze sull'adattamento allo stress idrico della pianta modello S. officinalis \ue8 stato condotto uno studio ecofisiologico sulla specie, anche in ambiente naturale, che ha evidenziato come le foglie risultano essere pi\uf9 vulnerabili allo stress idrico in termini di perdita di efficienza di trasporto dell'acqua se paragonate ai fusti. Si pu\uf2 quindi concludere che la tolleranza alla aridit\ue0 di S. officinalis \ue8, almeno in parte, conseguenza della segmentazione idraulica. Nelle regioni a clima mediterraneo, temperature elevate e deficit idrico impongono l\u2019utilizzo nei sistemi a verde pensile di una vegetazione con buona tolleranza all\u2019aridit\ue0 e alle temperature estreme. Il presente lavoro, sulla base di uno studio che ha coinvolto 11 specie, vuole contribuire alla ottimizzazione del processo di selezione delle piante arbustive pi\uf9 idonee. Misure dello stato idrico, test di sopravvivenza su spessori di substrato ridotti e lo studio di parametri fisiologici, hanno evidenziato come i tratti che garantiscono efficienza/sicurezza al trasporto dell'acqua risultano essere buoni indicatori del tasso di accrescimento delle piante e del consumo dell\u2019acqua, ma le alte temperature del substrato influenzano in maniera molto pi\uf9 significativa la sopravvivenza delle piante su un inverdimento pensile. La tolleranza specie-specifica dell'apparato radicale al calore, nonch\ue9 la resistenza delle foglie allo stress idrico, sono caratteristiche funzionali essenziali per garantire un'adeguata copertura del verde pensile. La tutela della biodiversit\ue0 e la formazione di habitat sono due dei benefici ecologici apportati dalle coperture a verde pensile. Nel corso della ricerca sono stati analizzati lo sviluppo e la composizione floristica di coperture a piante erbacee e succulente sviluppate su volumi di substrato ridotti. L\u2019utilizzo di una miscela di semi di specie erbacee ha permesso di ottenere una buona copertura del substrato e lo sviluppo di una comunit\ue0 con elevata biodiversit\ue0

    Single and Multi-Piece Behavioral Models of IC Output Buffers

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    This paper discusses the switching properties of the behavioral models of integrated circuit output buffers. Present behavioral models are based on a two-piece structure defined by a linear combination of two submodels for the two logic states. These models are very accurate in the two logic states, but their state switching is sensitive to the driven loads. The analysis carried out in this paper shows that this load sensitivity stems from the linear combination defining the two-piece model. A new single-piece behavioral model is proposed, that solves this problem and has efficiency and complexity levels comparable to those of two-piece model

    A mixture autoregressive model based on Gaussian and Student’s t-distributions

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    We introduce a new mixture autoregressive model which combines Gaussian and Student’s t mixture components. The model has very attractive properties analogous to the Gaussian and Student’s t mixture autoregressive models, but it is more flexible as it enables to model series which consist of both conditionally homoscedastic Gaussian regimes and conditionally heteroscedastic Student’s t regimes. The usefulness of our model is demonstrated in an empirical application to the monthly U.S. interest rate spread between the 3-month Treasury bill rate and the effective federal funds rate.Peer reviewe
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