21 research outputs found

    "Delirium Day": A nationwide point prevalence study of delirium in older hospitalized patients using an easy standardized diagnostic tool

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    Background: To date, delirium prevalence in adult acute hospital populations has been estimated generally from pooled findings of single-center studies and/or among specific patient populations. Furthermore, the number of participants in these studies has not exceeded a few hundred. To overcome these limitations, we have determined, in a multicenter study, the prevalence of delirium over a single day among a large population of patients admitted to acute and rehabilitation hospital wards in Italy. Methods: This is a point prevalence study (called "Delirium Day") including 1867 older patients (aged 65 years or more) across 108 acute and 12 rehabilitation wards in Italian hospitals. Delirium was assessed on the same day in all patients using the 4AT, a validated and briefly administered tool which does not require training. We also collected data regarding motoric subtypes of delirium, functional and nutritional status, dementia, comorbidity, medications, feeding tubes, peripheral venous and urinary catheters, and physical restraints. Results: The mean sample age was 82.0 ± 7.5 years (58 % female). Overall, 429 patients (22.9 %) had delirium. Hypoactive was the commonest subtype (132/344 patients, 38.5 %), followed by mixed, hyperactive, and nonmotoric delirium. The prevalence was highest in Neurology (28.5 %) and Geriatrics (24.7 %), lowest in Rehabilitation (14.0 %), and intermediate in Orthopedic (20.6 %) and Internal Medicine wards (21.4 %). In a multivariable logistic regression, age (odds ratio [OR] 1.03, 95 % confidence interval [CI] 1.01-1.05), Activities of Daily Living dependence (OR 1.19, 95 % CI 1.12-1.27), dementia (OR 3.25, 95 % CI 2.41-4.38), malnutrition (OR 2.01, 95 % CI 1.29-3.14), and use of antipsychotics (OR 2.03, 95 % CI 1.45-2.82), feeding tubes (OR 2.51, 95 % CI 1.11-5.66), peripheral venous catheters (OR 1.41, 95 % CI 1.06-1.87), urinary catheters (OR 1.73, 95 % CI 1.30-2.29), and physical restraints (OR 1.84, 95 % CI 1.40-2.40) were associated with delirium. Admission to Neurology wards was also associated with delirium (OR 2.00, 95 % CI 1.29-3.14), while admission to other settings was not. Conclusions: Delirium occurred in more than one out of five patients in acute and rehabilitation hospital wards. Prevalence was highest in Neurology and lowest in Rehabilitation divisions. The "Delirium Day" project might become a useful method to assess delirium across hospital settings and a benchmarking platform for future surveys

    Understanding Factors Associated With Psychomotor Subtypes of Delirium in Older Inpatients With Dementia

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    Neural correlates of hedonic and eudaimonic happiness: an fmri study on healthy subjects

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    Il ricordo di esperienze di vita felici: eventi eudemonici ed eventi edonici a confronto

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    Introduzione.Nell’ambito del dibattito contemporaneo sulla felicità si possono individuare due prospettive teoriche principali: una eudemonistica, che identifica la felicità con la capacità dell’individuo di realizzare le sue potenzialità, e una edonistica, secondo la quale la felicità coincide con il piacere e le emozioni positive. Scopo della presente ricerca è analizzare i ricordi di eventi autobiografici che fanno riferimento a queste due diverse concezioni della felicità, mettendo in luce somiglianze e differenze tra di essi. Metodo. Hanno partecipato alla ricerca due gruppi di studenti universitari ai quali sono state fornite due diverse consegne: i soggetti del primo gruppo (N = 98) dovevano raccontare per iscritto un evento della propria vita di tipo eudemonico, mentre quelli del secondo gruppo (N = 92) dovevano raccontare, sempre per iscritto, un evento edonico. Ad entrambi i gruppi sono stati poi somministrati dei questionari per valutare le caratteristiche fenomenologiche dei ricordi e il loro grado di centralità nella vita del soggetto. L’analisi dei dati è stata condotta mediante modelli ANCOVA in cui abbiamo considerato come variabile indipendente il tipo di evento rievocato, come variabili dipendenti le valutazioni fornite dai partecipanti sui diversi aspetti dei propri ricordi, e come covariate la centralità dell’evento e il tempo trascorso dal suo accadimento. Risultati. I risultati hanno mostrato che i ricordi di eventi eudemonici vengono condivisi con le altre persone in misura più frequente rispetto ai ricordi di eventi edonici. Le due categorie di ricordi sono risultate invece simili con riferimento alla loro vividezza, qualità, coerenza, accuratezza e alla quantità di dettagli sensoriali. Conclusioni. Nonostante i teorici della felicità considerino gli eventi eudemonici e quelli edonici come forme di esperienza soggettiva chiaramente distinte, l’impatto che questi eventi hanno sulla memoria autobiografica sembra piuttosto simile

    Le Cascine LAB - Demenza e Alzheimer: risultati dello studio pilota

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    Scopo della ricerca è stato verificare l’effetto di attività agricolo/occupazionali sulla qualità della vita e sulle funzioni cognitive delle persone con demenza. La rilevazione dei dati è avvenuta nell’ambito di “Le Cascine-lab Demenza e Alzheimer”, progetto pilota per un nuovo servizio di assistenza e stimolazione cognitiva sviluppato sulla scorta della letteratura che dimostra come attività svolte in fattoria, nonché il contatto con le piante e gli animali e l’esercizio fisico, contribuiscano a migliorare la qualità della vita delle persone affette da demenza (e, di conseguenza, dei loro caregivers)

    Quando i landmark non aiutano a navigare: caso singolo di developmental topographical disorientation

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