97 research outputs found

    Pasquale Altavilla

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    Autore e attore napoletano, rappresenta un esempio eclettico di artista dialettale. Fecondo e innovativo come drammaturgo, comico e al contempo misurato come interprete, Altavilla trascorre gran parte della sua carriera al teatro San Carlino in qualità di attore e poeta di compagnia. La fase della sua maturità artistica è per lo più legata al connubio con Antonio Petito del quale esalta e assorbe la genialità creativa portando, in particolar modo, la commedia di attualità e la parodia alla più alta formalizzazione. La voce compilata per l’Archivio Multimediale dell’Attore Italiano ne ricostruisce la biografia, la formazione artistica, il repertorio, lo stile recitativo, gli scritti e le opere completando il profilo con l’elenco delle fonti, la bibliografia critica, la schedatura di numerosissimi spettacoli (non riproducibili in pdf) e un apparato iconografico

    Dalla scena elisabettiana al teatro di figura: La tempesta di Shakespeare nella traduzione di Eduardo De Filippo

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    In 1983, a year before his death, Eduardo De Filippo translates in seventeenth-century Neapolitan language The Tempest by William Shakespeare (for the Einaudi publishing house in the series Writers translated by writers), making it a unique masterpiece of its kind. The work is recorded, thanks to the intervention of Ferruccio Marotti, by University of Rome in audio format only. After the death of Eduardo, during the Venice Biennale of 1985, the famous company of puppeteers, the Colla brothers lends his “figures” to the voice of Eduardo creating a unique and fascinating version of the Shakespearean play in which the Neapolitan sounds strongly characterize the recording of the Neapolitan playwright. The essay aims to analyze the reasons and the steps that led to the transmigration of Shakespeare’s masterpiece from the English tradition to that of Naples, from the literary code to the vernacular. In particular, the survey aims to identify the suggestions arising from different expressive languages: from writing to theater, from impalpable voice to the materiality of the puppets, in the incessant research of the endless possibilities offered by the theatrical performance

    Tramonto e riabilitazione di un genere. Autobiografie di attori del varietĂ 

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    Around 1930 we find autobiographic writings produced by actors who lived the season of the theatre of variety. Memories which are precious documents to rebuild an important kind of show in an empirical vision, from the actor side, bringing his personal vision of a stage work fleeing and elusive by its nature. The essay aims to analyze the autobiographies of Raffaele Viviani, Ettore Petrolini, Nicola Maldacea and Leopoldo Fregoli, protagonists of the most radiant years of the variety show directed then toward new expressions, according the evolution of the taste by the times and by individual inclination. It is about stories working alongside with private stories to reports concerning historical data, repertoires, actors, impresarios and the spaces of representation in the variety show in Italy. But more than anything else the autobiographies of these artists transmit, and therefore delivers to the history, a theatrical section whose destiny seems to go toward the forgetfulness. In such sense, the attempt to legitimate a show, wrongly defined “minor”, proceeds concurrently to the will to compensate the practice of the stage from an usual subordination to the literary for

    Testimoni di una umanitĂ  ai margini. Il lavoro di Davide Iodice al Centro di Prima Accoglienza di Napoli

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    Édouard Corbière’s Le Négrier (1832) is a great maritime novel that explores oceanic routes and colonial spaces (Martinique, Gabon) in a clear anthropological perspective. The author, who was a captain of pirate ships during the slave trade period from Africa to the West Indies, creates a polyphonic and choral language in which the technical registers of the specialized naval lexicon coexist with the descriptive prose of a geographer and a traveler capable of reporting the peculiarities of the landscape, and the life in the colonies. The narrative acquires the value of a witness: Captain Corbière’s “tristes tropiques” constitute a fictional “elsewhere” that becomes symbolic of the European and French consciousness and its contradictions

    Antonio Petito

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    Autore e attore napoletano, Antonio Petito è considerato uno degli esponenti più significativi della storia del teatro partenopeo dal punto di vista drammaturgico, recitativo e linguistico. Figlio d’arte, accoglie l’eredità di famiglia sviluppando soluzioni assolutamente innovative contribuendo, in maniera determinante, alla trasformazione della maschera di Pulcinella. La sua storia è intrinsecamente legata all’attività del teatro San Carlino, sala eletta della produzione dialettale napoletana dell’Ottocento. La voce compilata per l’Archivio Multimediale dell’Attore Italiano ne ricostruisce la biografia, la formazione artistica, il repertorio, lo stile recitativo, gli scritti e le opere completando il profilo con l’elenco delle fonti, la bibliografia critica, la schedatura di numerosissimi spettacoli (non riportabili in pdf) e un apparato iconografico

    Playtelling. Performance narrative nell’Italia contemporanea

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    Recensione del volume "Playtelling. Performance narrative nell’Italia contemporanea" di Dario Tomasell

    Il teatro e la sua memoria: la registrazione dell’esperienza

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    La tutela dei diritti umani in Europa tra sovranit\ue0 statale e ordinamenti sovranazionali

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    Il Volume si propone di offrire una visione dei sistemi di tutela dei diritti umani esistenti a livello europeo, pur nella consapevolezza che gli argomenti trattati non permettono di delineare un quadro esaustivo delle diverse problematiche. Nella scelta degli argomenti si \ue8 comunque tenuto conto di alcune delle principali questioni che animano l\u2019attuale dibattito scientifico. Nella redazione dell\u2019opera, a cui hanno partecipato diversi studiosi italiani e stranieri, si \ue8 perseguito l\u2019intento di coniugare il rigore dell\u2019indagine critica ad un\u2019attenzione particolare per le esigenze della didattica, al fine di offrire uno strumento rivolto non solo agli operatori giuridici, ma anche agli studenti universitari. In particolare, allo scopo di agevolare l\u2019uso didattico del Volume, si \ue8 ritenuto opportuno articolare l\u2019opera in cinque parti distinte, impiegabili indipendentemente l\u2019una dall\u2019altra ovvero secondo differenti combinazioni

    Lo spettacolo esplode in drammaturgie parallele

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    Tra le attrici più versatili del panorama italiano, dopo la formazione con grandi nomi del teatro internazionale, Federica Fracassi fonda la compagnia Teatro Aperto, oggi Teatro i, insieme a Renzo Martinelli con il quale gestisce (anche con Francesca Garolla) l’omonimo spazio a Milano che costituisce un’autentica officina teatrale. A contatto con i linguaggi plurimi della scena, Federica crea un personale rapporto con l’arte dell’attore che attraversa le vie più imprevedibili della poesia, dell’immagine e del suono. Ne abbiamo parlato in un dialogo, generoso e appassionato, sul mestiere di attore: il suo ruolo sociale, i suoi rischi, la sua magia
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