225 research outputs found

    Effect of sterilization treatment on the corrosion behavior of NiTi endodontic instruments

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    This study investigates the influence of the sterilization treatment conducted at 50 °C in 5% sodium hypochlorite solution (NaClO) on the corrosion behavior of endodontic instruments made of NiTi alloy (GT Rotary and K3) and stainless steel (K File) by measuring potentiodynamic polarization curves in the same environment at 37°C. For the sake of comparison, the electrochemical characterization was also carried out on endodontic instruments that were not sterilized. The characterization of the sample surface after the electrochemical tests were carried out by means of scanning electron microscopy (SEM) coupled with X-ray energy dispersive spectroscopy (EDX). There was no significant influence of the sterilization treatment on the corrosion behavior of K File and GT Rotary endodontic instruments. On the contrary, a negative influence of the sterilization treatment on the corrosion resistance of K3 endodontic instruments was observed, and the effect appears to be more dramatic for longer treatment periods

    Indurimento superficiale di acciai inossidabili austenitici mediante TiN-PVD e Kolsterizzazione e loro caratterizzazione

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    acciai inossidabili austenitici: un ricoprimento superficiale di TiN ottenuto mediante deposizione PVD e un trattamento effettuato dall’azienda Bodycote che consiste in un arricchimento superficiale di carbonio. Entrambi i trattamenti sono stati effettuati su acciai AISI 304 e AISI 316 e 316L. La durezza superficiale raggiunta è di circa 1150 HV per gli AISI 316 e 316L con entrambi i trattamenti, mentre nel caso dell’AISI 304 si hanno 1150 HV per il ricoprimento TiN e circa 1000 HV per l’arricchimento in C. Lo spessore degli strati è di circa 2,5 ?m per il ricoprimento di TiN e tra 30 e i 40 ?m per il trattamento di arricchimento in C. Per quest’ultimo trattamento non sono stati trovati carburi nella sezione trasversale dello strato ma mediante diffrazione di raggi x condotta in superficie è stata evidenziata la presenza di un composto tipo carburo di Hägg, Fe5C2, in particolare sul campione di AISI 304. L’analisi dei diffrattogrammi ha inoltre evidenziato l’aumento del parametro reticolare in seguito dell’inserimento di carbonio come elemento interstiziale. La resistenza alla corrosione degli acciai sottoposti ad arricchimento di carbonio è stata indagata mediante tracciamento delle curve di polarizzazione in soluzione acquosa contenente il 20% di alcol etilico e il 3% di acido acetico in volume: non si è notata una sostanziale differenza rispetto al comportamento dei campioni non trattati

    Caratterizzazione di leghe Zama 2 pressocolate in riferimento a fenomeni connessi con l’invecchiamento

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    Campioni di lega Zama 2 (ZP0430: Zn-4Al-3Cu) opportunamente prodotti con processo di pressocolata, sonostati sottoposti a differenti condizioni di invecchiamento naturale (tempi da 21 a 330 giorni) ed artificiale (tempidi 1, 3, 8 e 20 ore e temperatura di 100 °C). Nelle varie condizioni di trattamento i campioni sono stati sottopostiad analisi metallografica, roentgenografica, a misure dimensionali ed a caratterizzazione meccanica per valutarel’influenza delle condizioni di invecchiamento sulle caratteristiche microstrutturali, meccaniche e dimensionali ditale lega. Si sono riscontrate significative diminuzioni di caratteristiche meccaniche e resistenziali nel processodi invecchiamento, una dimensione dei cristalli primari della fase più ricca in Zn (h) fortemente influenzata dalladistanza dalla superficie oltre che dalla massività del singolo componente, mentre le variazioni dimensionalimisurate, in alcuni casi anche del 3% relativo, non evidenziano un andamento continuo. Analisi roentgenografichesono state effettuate per individuare la costituzione della lega e gli stati tensionali conseguenti al processoproduttivo che possono giustificare la non continuità delle variazioni dimensionali

    Valutazione dell’efficacia protettiva di trattamenti di passivazione a base Cr(III) condotti su acciai zincati per impieghi in campo automobilistico

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    Due diversi trattamenti di passivazione entrambi a base di cromo trivalente sono stati applicati su acciai nonlegati utilizzati in campo automobilistico, zincati per via galvanica. Sono state studiate sia le caratteristichedegli strati passivanti ottenuti sia la loro efficacia protettiva.Il comportamento a corrosione degli acciai zincati e passivati è stato valutato mediante l’impiego di tecnicheelettrochimiche quali rilievo di curve di polarizzazione, misure del potenziale di libera corrosione e diimpedenza elettrochimica in funzione del tempo, condotte in soluzione di NaCl 0.1 M a 25°C. Analogacaratterizzazione è stata condotta su acciai zincati sottoposti a passivazione di tipo tradizionale medianteimmersione in bagno contenente cromo esavalente. Gli strati passivanti sono stati caratterizzati sia prima chedopo i test di corrosione mediante microscopia elettronica a scansione (SEM) accoppiata a microanalisi EDS.Il contenuto in cromo degli strati è stato determinato mediante spettrometria di assorbimento atomico (AAS).I risultati ottenuti hanno permesso di evidenziare l’efficacia protettiva dei due trattamenti e di metterla aconfronto con quella ottenuta per effetto del trattamento di passivazione con Cr(VI). I test elettrochimici hannoevidenziato una maggiore efficacia protettiva degli strati passivanti originatisi in seguito al trattamento inbagno contenente Cr(III) e sali di Co, rispetto alla classica cromatazione, al contrario di quelli formatisi inseguito al trattamento in bagno con solo Cr(III)

    Caratterizzazione di leghe Zama 2 pressocolate in riferimento a fenomeni connessi con l’invecchiamento

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    Campioni di lega Zama 2 (ZP0430: Zn-4Al-3Cu) opportunamente prodotti con processo di pressocolata, sonostati sottoposti a differenti condizioni di invecchiamento naturale (tempi da 21 a 330 giorni) ed artificiale (tempidi 1, 3, 8 e 20 ore e temperatura di 100 °C). Nelle varie condizioni di trattamento i campioni sono stati sottopostiad analisi metallografica, roentgenografica, a misure dimensionali ed a caratterizzazione meccanica per valutarel’influenza delle condizioni di invecchiamento sulle caratteristiche microstrutturali, meccaniche e dimensionali ditale lega. Si sono riscontrate significative diminuzioni di caratteristiche meccaniche e resistenziali nel processodi invecchiamento, una dimensione dei cristalli primari della fase più ricca in Zn (h) fortemente influenzata dalladistanza dalla superficie oltre che dalla massività del singolo componente, mentre le variazioni dimensionalimisurate, in alcuni casi anche del 3% relativo, non evidenziano un andamento continuo. Analisi roentgenografichesono state effettuate per individuare la costituzione della lega e gli stati tensionali conseguenti al processoproduttivo che possono giustificare la non continuità delle variazioni dimensionali

    Conservazione e sicurezza strutturale di colonne in ghisa prodotte e montate in opera nel XIX secolo

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    riassunto esteso e presentazione orale al convegno Workshop IGF - Problematiche di Frattura nei Materiali per l’Ingegneria, Forni di Sopra (UD), 7/1/2010 - 9/1/201

    Acciaio sinterizzato trattato a vapore: Caratteristiche e propriet\ue0 degli strati ossidati

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    Nella metallurgia delle polveri le finalit\ue0 del trattamento a vapore possono essere diverse: dall\u2019aumento della durezza, e conseguentemente della resistenza all\u2019usura da strisciamento, all\u2019aumento della massa volumica, all\u2019impermeabilizzazione ai fluidi tramite occlusione della porosit\ue0 intercomunicante. Il risultato tecnologico del trattamento di ossidazione a vapore dipende dai parametri di processo ma anche dalla natura e dalle caratteristiche del materiale trattato, in particolare dalla sua composizione e massa volumica. La ricerca qui presentata \ue8 volta alla caratterizzazione chimica, fisica, morfologica e strutturale dello strato ossidato ottenuto trattando a vapore, in condizioni industriali, un acciaio ferritico sinterizzato con aggiunta di MnS. Tra le diverse tecniche di indagine utilizzate particolare importanza ha avuto la microspettroscopia Raman di cui si \ue8 riscontrata l\u2019efficacia per questa particolare applicazione. Lo strato ossidato sviluppatosi a seguito del trattamento di vaporizzazione, sia sulla superficie esterna sia all\u2019interno delle porosit\ue0 di tutto il componente, \ue8 risultato costituito prevalentemente da magnetite. Lo strato superficiale, nella sua parte pi\uf9 esterna, \ue8 costituito da ematite mescolata a porzioni variabili di magnetite. Negli strati ossidati interni alle porosit\ue0 si \ue8 identificata la presenza di solfuro di ferro circondato da aree di magnetite contenenti piccole percentuali di zolfo e manganese. I risultati esposti in questo lavoro costituiscono un punto di partenza per la valutazione degli effetti del trattamento a vapore sulla resistenza alla corrosione

    Effetto del trattamento a vapore sulla resistenza a corrosione di componenti in acciaio sinterizzato

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    Scopo della ricerca è valutare la reale efficacia del trattamento a vapore nel migliorare la resistenza a corrosione di componenti industriali ferrosi sinterizzati. Il presente lavoro riporta i primi risultati relativi a teste di pistone per compressori da frigo sinterizzati, in lega Fe-C a microstruttura ferritico-perlitica. I materiali e le superfici sono stati caratterizzati mediante microscopia ottica ed elettronica a scansione, analisi d’immagine, microanalisi EDXS, misura della densità e della porosità, diffrazione a raggi X. La resistenza a corrosione è stata valutata mediante prove potenziostatiche e potenziodinamiche in cloruro di sodio 0.05M e acido solforico 0.05M, prove di resistenza a polarizzazione, prove per perdita di massa in soluzioni di acido solforico a diluizione crescente e prove in nebbia salina secondo la normativa ISO 9227 (1990). I test sono stati effettuati in parallelo sui componenti sinterizzati e su quelli trattati a vapore. La caratterizzazione elettrochimica ha mostrato un miglioramento della resistenza a corrosione del trattato a vapore, rispetto al materiale sinterizzato, in soluzione di cloruro mentre in acido solforico i due materiali si comportano pressoché allo stesso modo. Tuttavia le prove per perdita di massa in acido solforico hanno evidenziato un miglior comportamento del trattato a vapore dopo il primo giorno di immersione. La caratterizzazione delle superfici dei campioni provati concorda con l’ipotesi che le scarse proprietà iniziali di resistenza a corrosione siano dovute essenzialmente all’ematite presente. Una volta che lo strato chimicamente debole viene rimosso emergono le buone proprietà della magnetite. Le prove in nebbia salina hanno confermato un minor attacco della superficie del componente dopo ossidazione
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