3 research outputs found

    Genus im DaF-Unterricht in Italien: Was machen die Lerner?

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    Gender classification in German is considered a rather intricate complex field of German grammar; gender selection is only partially rule-based and the existing rules are not only com-plex but their validity is often restricted as well. Therefore it is a received opinion that the ac-quisition of gender assignment is one of the most difficult problems learners of German as a foreign language have to face. Contrary to this general view, throughout many years of teaching German as a foreign language in Italy me and my colleague Marion Weerning (in this volume) did not receive the impression that gender really presents a major problem. Therefore we decided to carry out an empirical study. The design and the results of this study will be illustrated in the present paper. It will be shown that gender assignment is in fact more of a problem than was initially assumed. A detailed analysis demonstrates, however, that good and bad scores in gender assignment are not due to chance but can be explained by a combination of factors. The results also seem to indicate that learners develop a range of gender as¬signment rules in spite of the fact that gender is neither a frequent nor a systematically analysed topic in textbooks or in grammars

    Le religioni sono molte. L'impronta autoriale nella scelta del lessico nei manuali di swahili come lingua straniera

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    Obiettivo del presente lavoro è dimostrare che l'autore del manuale "Grammatica della Lingua Swahili", il missionario Vittorio Merlo Pick era “figlio del proprio mondo e del proprio tempo”, un mondo e un tempo in cui la mentalità e l’agire coloniale erano parte integrante dell’ordine naturale delle cose. Attraverso l’analisi del glossario contenuto nella "Grammatica della Lingua Swahili" del 1953 si mostrerà in primo luogo come il lessico da esso fornito permetta di formulare soprattutto “messaggi di andata”, e come quindi il messaggio sia unidirezionale. Ciò sarà particolarmente evidente per il lessico riguardante la sfera religiosa. Inoltre si evidenzierà come parte del lessico riferito alle persone testimoni una visione dell’Africa influenzata dalla mentalità coloniale e dai pregiudizi. Infine, attraverso un confronto diacronico dell’edizione rivista del 1988 e delle nuove edizioni realizzate da Gian Luigi Martini nel 2002 e nel 2010, si cercherà di chiarire se il vocabolario relativo alla religione e alle persone si adatti alle nuove concezioni relative al colonialismo e al rapporto con l’altro

    Die Struktur des deutschen Satzes. Eine EinfĂĽhrung in die dependenzielle Verbgrammatik fĂĽr Studierende mit Ausgangssprache Italienisch. Teil I: Der einfache Satz

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    Il lavoro si rivolge innanzi tutto a studenti universitari che vogliano acquisire una preparazione di base della descrizione sintattica che consentirà loro di analizzare la frase semplice tedesca. Il modello teorico scelto è quello della grammatica della dipendenza verbale (Dependenzielle Verbgrammatik). Il lavoro è articolato in 8 capitoli. Dopo un’introduzione generale ai principi fondamentali della grammatica della dipendenza verbale (1° cap.), i capp. 2 e 3 trattano la frase tedesca dal punto di vista della sua struttura topologica in quanto il verbo tedesco determina in modo decisivo anche la struttura lineare della frase. Il 4° cap. discute in modo critico il modello tradizionale delle parti del discorso per poi offrire una classificazione delle parole elaborata sulle esigenze del tedesco e funzionale al modello teorico adoperato. Il 5° cap. esplicita in modo approfondito il concetto di attante. Sono considerati attanti tutti gli elementi non verbali retti dal verbo grazie alla sua valenza. In tedesco si possono distinguere 11 classi di attanti presentate sempre all’interno del 5° cap. Nel 6° cap. viene illustrato il concetto complementare di circostanziale. Sono considerati circostanziali tutti gli elementi non verbali indipendenti dal verbo. Sempre adoperando un approccio dipendenziale, il 7° capitolo tratta gli attributi nominali. Infine, il cap. 8 presenta la cosiddetta teoria dei campi (Feldertheorie) alla quale si può ricondurre l’ordine lineare degli elementi verbali e non verbali nella frase tedesca
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