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    Caudal analgesia in children: S(+)-ketamine vs S(+)-ketamine plus clonidine

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    Background: The aim of this study was to evaluate postoperative analgesia provided by caudal S(+)-ketamine and S(+)-ketamine plus clonidine without local anesthetic. Methods: Forty-four children aged 1-5 years consecutively scheduled for inguinal hernia repair, hydrocele repair or orchidopexy were randomly assigned to receive a caudal injection of either S(+)-ketamine 1 mg.kg(-1) (group K) or S(+)-ketamine 0.5 mg.kg(-1) plus clonidine 1 mug.kg(-1) (group KC). Postoperative analgesia and sedation were evaluated by CHEOPS and Ramsay scale from emergence from general anesthesia for 24 h. Results: No statistical difference was observed between study groups with respect to pain and sedation assessment. A slight trend toward a reduced requirement for rescue analgesia in group KC was observed, although not statistically significant. Conclusions: Caudal S(+)-ketamine 1 mg.kg(-1) and S(+)-ketamine 0.5 mg.kg(-1) plus clonidine 1 mug.kg(-1) are safe and provide effective postoperative analgesia in children without adverse effects

    L’attività dei Centri Antifumo italiani tra problematiche e aree da potenziare: i risultati di un’indagine svolta attraverso un questionario on-line

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    Introduzione. In Italia sono 295 i Servizi per la cessazione dal fumo di tabacco (Centri Antifumo - CA) afferenti al Servizio Sanitario Nazionale (SSN) censiti nel 2011 dall’Osservatorio Fumo, Alcol e Droga (OssFAD) dell’Istituto Superiore di Sanità. La presente indagine, condotta dall’OssFAD in collaborazione con i CA, è stata volta a rilevare alcune delle problematiche con le quali il personale dei CA si confronta per portare avanti la propria attività e le iniziative ritenute utili per migliorarla. Materiali e metodi. L’indagine è stata condotta dal 7 al 21 maggio 2012, mediante un questionario compilabile on-line composto da 5 brevi sezioni di domande con un totale di 38 items da completare. Il link al questionario on-line è stato inviato per e-mail a 322 indirizzi dei CA censiti nel 2011 dall’OssFAD. I dati raccolti sono stati elaborati statisticamente con il programma SPSS 20. Risultati. All’indagine hanno risposto 146 operatori dei CA (45,3%). Sebbene ci siano aspetti ormai consolidati dell’attività dei CA, sono ancora molte le criticità che gli operatori riscontrano nella loro attività. Le principali problematiche che influiscono in modo fondamentale/rilevante per la buona attività del centro sono le “Scarse o nulle risorse economiche” per il 60,7% del personale, “la mancanza di personale dedicato” per il 52,4% del personale; il “riconoscimento/mandato istituzionale del CA” per il 40,9% del personale. Tra le azioni ritenute più efficaci per facilitare l’accesso ai CA sono risultate la sensibilizzazione del personale sanitario (91%), in particolare dei medici di famiglia e l’inserimento delle prestazioni antitabagiche nei LEA (76,8%). Conclusioni. È auspicabile che l’attività dei CA riceva una maggiore attenzione, attraverso la dotazione di strutture, personale e finanziamenti adeguati a svolgere un importante ruolo nella tutela e promozione della salute
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